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Melius Club

Streaming vs. cd. Le vere differenze.


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Inviato

Basta non scrivo più sul tema per non fare un torto al 3d comunque interessante, c'è un 3d apposito e c'è tutta l'informazione su Internet.

  • Thanks 1
Inviato
22 minuti fa, Pinkflo ha scritto:

La gara a chi produce un disco col volume sempre più alto perché per la gente suona meglio

Se x la gente suona meglio fanno bene 😄

Inviato

@senek65 in parte hai ragione. Però dipende sempre su quali device ascolti. Anche se ci sono molti audiofili che preferiscono le edizioni compresse. E ti dico pure quali: quelli che generalmente sono costretti ad ascoltare a basso volume. 

Inviato
3 minuti fa, one4seven ha scritto:

E ti dico pure quali: quelli che generalmente sono costretti ad ascoltare a basso volume. 

E magari anche quelli che come diffusori hanno delle scatole da scarpe sorde e inespressive, non c'è niente di meglio che una musica bella compressa con alte e basse in evidenza. Insomma aiuta.

Inviato
9 ore fa, Pinkflo ha scritto:

Allora non non ti sei informato bene su cosa sia la loudness war... la risposta è semplice: perchè ha il volume più alto, perchè il suono è più moderno, secondo i canoni dominanti e negli ascolti sui supporti di moda. Loudness war significa guerra del volume non per nulla. La gara a chi produce un disco col volume sempre più alto perché per la gente suona meglio. Questo è evidentissimo nelle rimasterizzazioni che in qualcosa di evidente devono apparire migliori. 

È esattamente il contrario. Si tosano i picchi e si alza il volume medio proprio per farne fruire su sitemi inadeguati alla riproduzione musicale ossia gli smartphone.

poi pensala come vuoi

Inviato

@rpezzane sarà ma all'ascolto equivaleva ad alte in evidenza e basse pompate. Si alza il volume medio? Ma sei sicuro? Non si alza tutto il volume?

Inviato

ritorno qui dopo alcuni giorni con il tema originale di questo 3d: creep che suona "diverso" tra le versioni CD e streaming

intanto ringrazio @ilmisuratore e @one4seven per le misure, i flle e gli spunti interessanti.

 

venerdì sera abbiamo fatto un piccolo meeting con amici che hanno impianti importanti, ma non seguono qui il forum, e alla illuminata presenza di un musicista non audiofilo, diplomato in pianoforte.  

gli ascolti li abbiamo fatti qui da me, nel mio impianto per sordi selettivi; non nascondo che l'obiettivo principale della serate era la condivisione dei paccheri cozze e pecorino, con del buon bianco fresco.

A fine serata abbiamo ascoltato di sequenza il brano MP3, il brano CD,  e poi il brano qobuz.

nessuno conosceva il mistero dei files, tutti hanno detto che abbiamo ascoltato in ordine crescente di qualità. poi siamo passati alla grappa, con sottofondo prog, e commentato che le differenze di incisione/produzione/distribuzione sono come le annate del vino. bisogna avere la conoscenza e il palato (l'impianto?) giusto per cogliere le differenze.

 

love and peace

  • Melius 2
Inviato
11 minuti fa, GianDi ha scritto:

tutti hanno detto che abbiamo ascoltato in ordine crescente di qualità.

 

Non mi sorprende affatto che sia stata apprezzata la maggior compressione di "Creep". Il genere dopotutto un po' "la vuole". 

Resta il fatto che non è quella la versione originale del CD. Probabilmente se ascolti l'intero disco qualcosa di "anolamo" all'orecchio salta. 

Grazie mille per la testimonianza! :classic_happy:

  • Thanks 1
Inviato
12 ore fa, rpezzane ha scritto:

farne fruire su sitemi inadeguati alla riproduzione musicale ossia gli smartphone.

Sistemi indadeugati alla riporduzione cosa significa?

 

Facciamo un poco di storia: fino alla metà degli anni sessanta, gli unici sistemi di riproduzione musicale erano radio, tv e dischi in vinile. Le radio e la tv non credo trasmettessero con una qualità superlativa ( a parte che erano in mono) e pure i vari impanti casalinghi non ricordo fossero chissà cosa. Chi produceva dischi  non è che dovesse preoccuparsi su dove si sarebbe ascoltata la musica. Poi ci l'avvento delle musicassette, che ampliavano i dispositivi disponibili ( sulle auto per esempio) e le radio trasmettevano pure in stereo. Si arriva agli anni 80 dove arriva il digitale: il cd e pure il mitico walk man.

Da allora ad oggi i dispositivi su cui si ascolta musica sono diventati quasi infiniti: home, radio, tv, pc, auto, telefoni, casse bt, ht, luoghi pubblici e chi più ne ha più ne metta.

Io mi immagino il "povero" tecnico del suono che deve produrre un qualcosa che, mediamente, possa essere riprodotto in maniera accettabile su tutta la miriade di dispositivi  esistenti ( compresi gli impiantoni da ennemila euro). E pure di nuovo su vinile!

Visto che non vedo il mercato discografico così fiorente, ben lontano dai guadagni di 30 40 anni fa, diventa davvero difficile, se non impossibile, fare anche solo 5 6 versioni differenti del medesimo disco , per adattarlo a dispositivi di riproduzione così differenti tra di loro.

E' ovvio che in una tale situazione, essendo quella discografica una industria, si privilegi la diffusione, la possibilità di ascolto sul maggior numero di dispositivi, piuttosto che badare a quel 0.1% di fruitori che dispongono invece di impiati di riproduzione di elevata qualità.

 

Inviato

Non ci sono ingegneri cattivoni, ma la stragrande maggioranza degli esseri umani preferisce il suono ultra compresso.

Anche qui ci sono 

Inviato
26 minuti fa, loureediano ha scritto:

Non ci sono ingegneri cattivoni, ma la stragrande maggioranza degli esseri umani preferisce il suono ultra compresso.

Anche qui ci sono 

Ecco si  facciano fare il pulsantino "comprimi" con tanto di valore desiderato e sul mercato facciano in modo che arrivi la versione migliore, una sola per tutti. 

Inviato

@senek65 infatti ad oggi su una produzione si fanno principalmente 2 varianti: il master digitale (CD/ streaming) e quello per l'LP. In qualche raro caso 3, ove è previsto anche un supporto ad alta definizione (Blu-ray, DVD-A), capita, ma molto poco, che il supporto si discosti per qualche piccolo particolare dai files in streaming.

Nel caso di SACD fanno conversione di formato e bella lì.

 

Inviato
2 ore fa, senek65 ha scritto:

Poi ci l'avvento delle musicassette, che ampliavano i dispositivi disponibili

Ricordiamo che con l’avvento delle musicassette (analogiche) prese piede il sistema Dolby per la compressione in fase di registrazione e la decompressione in riproduzione, qualcosa come l’equalizzazione RIAA tuttora usate nella produzione di vinili, poiché la dinamica disponibile sui nastri delle cassette era decisamente inferiore a quella dei vinili.

Poi la questione si è notevolmente complicata con l’avvento del digitale dove allora sì i dispositivi per la riproduzione sono cresciuti enormemente (ovviamente rispetto al mondo analogico)

Inviato
Il 4/9/2023 at 10:27, senek65 ha scritto:

Da allora ad oggi i dispositivi su cui si ascolta musica sono diventati quasi infiniti: home, radio, tv, pc, auto, telefoni, casse bt, ht, luoghi pubblici e chi più ne ha più ne metta.

Io mi immagino il "povero" tecnico del suono che deve produrre un qualcosa che, mediamente, possa essere riprodotto in maniera accettabile su tutta la miriade di dispositivi  esistenti ( compresi gli impiantoni da ennemila euro). E pure di nuovo su vinile!

Il vinile lo puoi riprodurre solo su un impianto stereo (sistema adeguato ad ascolto della musica riprodotta) e per questo è l'unico supporto che ancora non vede compressioni enormi. Tutto quello che è main stream (pop, rock, etc) viene compresso a bestia per adeguarsi al peggiore dei sistemi che tu menzioni. Classica e Jazz ancora si salvano poichè generalmente non vengono fruiti su tali mezzi. Quando provi a fruirne capisci perchè si comprime.

Saluti

Inviato
23 ore fa, loureediano ha scritto:

Non ci sono ingegneri cattivoni, ma la stragrande maggioranza degli esseri umani preferisce il suono ultra compresso.

Non è corretta questa affermazioni o meglio è incompleta.

La riformulo: "La maggior parte degli essere umani preferisce il suono ultra compresso quando ascolta su sistema limitati e/o in ambienti non adeguati."

Ed è normale che è così. Ma il concetto non è che la preferisce perchè si sente più forte ma semplicemente perchè si sente. Un disco con 40dB di gamma dinamica non lo riesci a sentire in macchina a causa del rumore ambientale e su cellulare per limitazioni hardware e per rumore ambientale.

Saluti

Inviato
21 ore fa, stefano_mbp ha scritto:

Ricordiamo che con l’avvento delle musicassette (analogiche) prese piede il sistema Dolby per la compressione in fase di registrazione e la decompressione in riproduzione, qualcosa come l’equalizzazione RIAA tuttora usate nella produzione di vinili, poiché la dinamica disponibile sui nastri delle cassette era decisamente inferiore a quella dei vinili.

Erano sistemi per la riduzione del rumore che aveva particolare utilità nell'ascolto da nastro magnetico. Non erano sistemi di compressione.

Saluti

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