senek65 Inviato 2 Settembre 2023 Inviato 2 Settembre 2023 7 minuti fa, Paolo_AN ha scritto: Ma il resto non è assolutamente da sottovalutare, contiene tutto quello che il musicista studia e cerca da anni: IL SUONO. Certo ma, nel caso di una registrazione, questo suono come lo ottieni? Quando il pianista fa il primo accordo, poi cisa succede al suono?
ilmisuratore Inviato 2 Settembre 2023 Autore Inviato 2 Settembre 2023 5 minuti fa, Paolo_AN ha scritto: La gamma bassa, d'accordo. Ma il resto non è assolutamente da sottovalutare, contiene tutto quello che il musicista studia e cerca da anni: IL SUONO. Non scherziamo, il musicista vive di suoni, espressioni, interpretazioni e queste sono contenute in porzioni di spettro ed in attributi sonori/acustici difficilmente, molto difficilmente trattabili digitalmente. Parlo di attacchi, fraseggi, note fantasma, elementi armonici etc. che si dipanano soprattutto sui medi, medio alti, caratterizzando profondamente il sound. Per cui ok, correggiamo il registro basso - più facile digitalmente, senza scartare a priori l'intervento passivo - ma poi il resto (riflessioni ad es.) che a quel punto risulterà ben nitido e dovrà necessariamente essere in linea con un messaggio complessivamente ben restituito. Senza alcun dubbio La parte relativa al campo diffuso [zona oltre la Schroeder] andrebbe ottimizzata passivamente Ad esempio il tempo di riverbero, la initial time gap, la Energy time curve in modo che il segnale diretto non venga inquinato Tutto concorre per una ottimizzazione vera, ma qui c'è gente che con una sola misuretta [la risposta in frequenza] crede di aver risolto tutte le altre cose, ma crede anche di averle risolte
Dufay Inviato 2 Settembre 2023 Inviato 2 Settembre 2023 11 minuti fa, Paolo_AN ha scritto: resto non è assolutamente da sottovalutare, contiene tutto quello che il musicista studia e cerca da anni: IL SUONO. Non scherziamo, il musicista vive di suoni, espressioni, interpretazioni e queste sono contenute in porzioni di spettro ed in attributi sonori/acustici difficilmente, molto difficilmente trattabili digitalmente. Parlo di attacchi, fraseggi, note fantasma, elementi armonici etc. che si dipanano soprattutto sui medi, medio Eh vaglielo a spiegare. Prendi ad esempio un quartetto d'archi magari si un movimento dove il violoncello suona poco e non fa bassi. Ascolta con modificatore inserito ma non in funzione e poi in purezza. Se non si sente differenza è trasparente se si sente differenza non è trasparente. Senti che succede. Impianto di qualità ovviamente non robetta. L'avrò detto migliaia di volte .
senek65 Inviato 2 Settembre 2023 Inviato 2 Settembre 2023 Una domanda per gli esperti. Il contenuto , il messaggio musicale nel suo complesso, a fronte di misure precise, rezta maggiormente integro nel dominio digitale o analogico?
Vmorrison Inviato 2 Settembre 2023 Inviato 2 Settembre 2023 58 minuti fa, Paolo_AN ha scritto: Non scherziamo, il musicista vive di suoni, espressioni, interpretazioni e queste sono contenute in porzioni di spettro ed in attributi sonori/acustici difficilmente, molto difficilmente trattabili digitalmente. Parlo di attacchi, fraseggi, note fantasma, elementi armonici etc. che si dipanano soprattutto sui medi, medio alti, caratterizzando profondamente il sound. Per questo basta il gatto 🐈⬛ …se femmina meglio
ilmisuratore Inviato 2 Settembre 2023 Autore Inviato 2 Settembre 2023 2 minuti fa, senek65 ha scritto: Una domanda per gli esperti. Il contenuto , il messaggio musicale nel suo complesso, a fronte di misure precise, rezta maggiormente integro nel dominio digitale o analogico? Bisogna stilare una classifica: -dominio digitale -dominio analogico a fase minima [tra sorgente e morsetti del diffusore] -dominio analogico a fase in eccesso [che sarebbe nel contesto acustico] Nell'ultimo caso, in acustica, il massimo che si può ottenere è una migliore approssimazione possibile I sistemi di correzione digitali apportano [quando ben usati] una buona verosimiglianza tra segnale acustico e segnale originale contenuto nel CD
scroodge Inviato 2 Settembre 2023 Inviato 2 Settembre 2023 Il 1/9/2023 at 09:48, ilmisuratore ha scritto: Un sistema che opera a fase mista offre anche il vantaggio di non vedersi smembrare il modulo della fase, nonchè il ritardo di gruppo Daphile, col plug-in C3-PO permette, tra le altre cose, di inserire dei settaggi di eq e di selezionare le tre tipologie, fase lineare, fase mista, fase lineare. Ineserendo ad esempio, un semplice filtro notch a 80HZ (Q=5, -10dB), sento ovviamente l'effetto del filtro, ma cambiando l'impostazione della fase non sento differenze, è perché siamo sugli 80Hz? 23 ore fa, ilmisuratore ha scritto: Non considero gli EQ analogici in quanto quelli farebbero veramente sfracelli Eh... Certo, sulla carta colorano e introducono l'ira diddio l'oltre quello che vuoi tu. Eppure.... recentemente ho provato alcuni eq grafici professionali a terzi di ottava. Ho impostato la stessa equalizzazione sia nell'eq analogico che in quello digitale, e li ho confrontati. In un caso, con uno di questi eq analogici, il risultato è stato sorprendente. Mi interessava solo un tuo commento, perchè su questo ultimo aspetto siamo OT
ilmisuratore Inviato 2 Settembre 2023 Autore Inviato 2 Settembre 2023 24 minuti fa, Paolo_AN ha scritto: IL SUONO. Non scherziamo, il musicista vive di suoni, espressioni, interpretazioni e queste sono contenute in porzioni di spettro ed in attributi sonori/acustici difficilmente, molto difficilmente trattabili digitalmente. Possono essere difficili o anche facili Dipende da quello che hai anche citato, l'inquinamento del campo diffuso
ilmisuratore Inviato 2 Settembre 2023 Autore Inviato 2 Settembre 2023 2 minuti fa, scroodge ha scritto: Ineserendo ad esempio, un semplice filtro notch a 80HZ (Q=5, -10dB), sento ovviamente l'effetto del filtro, ma cambiando l'impostazione della fase non sento differenze, è perché siamo sugli 80Hz? Si bravo, possibilmente un eventuale pre ringing a quelle frequenze non riusciamo ancora ad avvertirlo, tranne in casi di pre squillo abbastanza elevato Un EQ grafico professionale, magari usato anche in attenuazione, potrebbe lasciare anche spazio ad una certa trasparenza 1
audio2 Inviato 2 Settembre 2023 Inviato 2 Settembre 2023 6 minuti fa, scroodge ha scritto: Ho impostato la stessa equalizzazione sia nell'eq analogico che in quello digitale, e li ho confrontati. In un caso, con uno di questi eq analogici, il risultato è stato sorprendente. si potrebbe spiegare meglio
ilmisuratore Inviato 2 Settembre 2023 Autore Inviato 2 Settembre 2023 Se nel campo diffuso c'è -prevalenza- del segnale diretto [quindi massima cura alla ITG, ETC e RT60] anche li è possibile agire digitalmente senza effetti collaterali
scroodge Inviato 2 Settembre 2023 Inviato 2 Settembre 2023 53 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: Un EQ grafico professionale, magari usato anche in attenuazione, potrebbe lasciare anche spazio ad una certa trasparenza Diciamo solo in attenuazione e quel modello aveva la caratteristica che gli slider in posizione 0 erano esclusi dal segnale. I miei test, in questo caso, non miravano a rilevare la trasparenza ma la efficacia ed il confronto con il digitale. Grazie, per tutto. Continua così 51 minuti fa, audio2 ha scritto: si potrebbe spiegare meglio La sorpresa è stata in grandissima sintesi, in una maggiore (MIA) piacevolezza del suono, a parità di equalizzazione impostata. Sono quasi certo che questo sia da mettere in relazione al mio personale gusto, e al mio impianto, nella mia stanza, magari qualcun altro, o in altri contesti con altre apparecchiature, avrebbe gradito maggiormente l'equalizzazione effettuata interamente nel dominio digitale. Però mi fermo qui, non mi va di innescare flame da parte dei solti talebani della purezza o di perdigiorno alla Dufay che quando non hanno argomenti, buttano parole e sentenze alla come viene viene. Se sei interessato ne possiamo parlare in pvt Intanto la mia personale sperimentazione sull'uso di equalizzazioni ambientali, analogici, o digitali che siano, continua... Non sono ancora giunto ad una conclusione univoca
ilmisuratore Inviato 2 Settembre 2023 Autore Inviato 2 Settembre 2023 Le vere prove su un eventuale degrado, [che riguarda espressamente il contesto acustico in cui viene effettuata] si dovrebbero sperimentare con i processi di auralizzazione Un processo di auralizzazione per poi eseguire un confronto [anche su cuffie ad elevata risoluzione] metterebbe direttamente a tu per tu il segnale originale del disco, con il risultato finito del contesto acustico Un ascolto in cuffia a confronto e tutto verrebbe a galla 1
ilmisuratore Inviato 2 Settembre 2023 Autore Inviato 2 Settembre 2023 Ovviamente a casa mia è stato effettuato tale processo, quindi sono in possesso di due brani -l'originale -il suono dell'originale che esce dai diffusori alla distanza di 1,45 metri In questo caso il filtro di convoluzione interviene su tutta la banda audio, da 20 hz fino a 20.000 hz Si potrà ascoltare l'eventuale degrado, l'eventuale piattezza, l'eventuale perdita del contenuto armonico, e tutte le altre alterazioni paventate con l'uso di questa tecnologia che, se usata bene, non può fare altro che migliorare oggettivamente una situazione acustica di certo non ottimale
Questo è un messaggio popolare. AlbertoPN Inviato 2 Settembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Settembre 2023 15 ore fa, colombo riccardo ha scritto: se vuoi descrivi come è la tua esperienza di ascolto con e senza il trinnov Sono state diverse esperienze, anche "estreme" se vuoi, quasi tutte in ambito MCH per Home Cinema anche se una espressamete stereo con il loro pre/processore dedicato per l'ascolto musicale, appunto. Dico estreme perché la filosofia a monte adottata per le prove sono state in alcuni casi radicali, ossia per dimostare che l'algoritmo di DRC proprietario è potentissimo, in due casi la stanza non era minimamente trattata, zero, per cui l'ascolto privo dell'intervento dell'elettronica era di basso livello: enfasi, rimbombi, fatica d'ascolto ad alti volumi, poco fuoco acustico ... "casino" per dirla in termini terra terra. Con la correzione attiva, tutto diventava molto molto migliore, anche se in quelle condizioni ho notato una certa "durezza" nel tutto, perché ovviamente non può fare miracoli e non è vero che funzionano bene se si parte da una base mediocre, bisogna sempre usare un pò tutto cum grano salis. Quando invece si è partiti da una stanza trattata (anche non in maniera massiva, ma con deciso criterio soprattutto per salvaguardare l'estetica nei limiti del funzionale e dei gusti personali), l'ascolto senza DRC mostrava dei limiti, soprattutto in zona bassa, totalmente risolti dal Trinnov, in modo molto molto convnincente. Per dire, una volta attivato, non ti sogni neppure di escluderne l'intervento poi. La prova che ho fatto in stereofonia, invece, per me è stata ancora più rivelatrice. Mi spiego meglio. Quando si parla di multicanale o di home cinema c'è sempre un certo snobbismo da parte degli appassionati della riproduzione due canali per cui "bastano" tot casse e l'amplificazione "non conta!" perché tanto è "solo" cinema e le colonne sonore bla bla bla ... la qualità bla bla bla e tutta la pletora di luoghi comuni che conosciamo a menadito: delle sonore (è il caso di dirlo) boiate ! Perché anche li il tipo, il posizionamento e l'alimentazione di potenza contano eccome !! Ma non voglio convertire gli eretici :D per cui proseguo col mio ragionamento. Il mio "timore" era che la DRC normalizzasse la risposta in ambiente ma ne snaturasse le qualità soniche, il timbro, che rendesse tutto "perfetto ma piatto" per così dire. Per cui la prova in stereo è stata condotta con due set di diffusori: una coppia di B&W 800 serie D3 da pavimento un gradino sotto le top di gamma (ed a me non piace il suono B&W, e sono gusti personali) ed una coppia di Focal Utopia (che invece mi piace ma che se non ben amplificate dopo un pò introducono, per me, fatica d'ascolto soprattutto nella gamma alta ed altissima) di pari prezzo (penso la base gamma o il secondo modello dal basso, chiedo scusa se non mi ricordo), amplificate con un Boulder amp della serie 2000, in stereo (quindi elettronica al di sopra di ogni sospetto). Bene. La stanza era trattata passivamente in modo molto convincente, per cui i sistemi suonavano bene già così (al netto appunto delle mie preferenze personali) ma con il Trinnov attivato diventavano davvero spettacolari, tutto molto corretto, lineare, senza picchi enfasi o buchi, senza inasprimenti o durezze, MA ognuno con le sue caratteristiche sonore ben presenti, tanto che appunto ho preferito di brutto il sistema Focal (che è stato anche "addolcito" in alto, non portando nessuna fatica d'ascolto anche dopo più di due ore di ascolto, potere del DPS :D ), per cui preservando le qualità intrinseche del sistema "casse + elettroniche" che è uno dei paramentri di scelta degli appassionati di musica. Infine una notazione. Per lo stereo c'erano a disposizione anche due sub della REL, modelli top di gamma, e devo dire che inserendoli (non tanto per il "bum bum" alle basse frequenze) il sistema Trinnov ha lavorato ancora meglio, su tutto lo spettro, aumentando la risposta in ambiente come livello di intensità ed energia (se "ha un senso" quello che dico), regalando ancora più soddisfazione all'ascolto in generale. Per cui, anche per i puristi o quelli che vedono i sub come i figli di satana :D consiglio davvero caldamente l'inserimento in ambiente di 2 di questi, così davvero da ottenere una prestazione superiore (anche se le casse principali in teoria "non ne avrebbero bisogno"). Personalmente adotto la DRC sempre, perché da una mano decisamente più importante di tutte le "paranoie" che possano venire agli appassionati (ed in caso una conversione AD - DA al giorno d'oggi fa molto meno danno di tante altre cose in ambiente). Consigliatissima una prova d'ascolto. 4 1
ilmisuratore Inviato 2 Settembre 2023 Autore Inviato 2 Settembre 2023 Questa mi sembra una prova seria, ben fatta e ben capita Complimenti 1
Coltr@ne Inviato 2 Settembre 2023 Inviato 2 Settembre 2023 Dirac l'ho sempre guardato come il DRC per non smanettoni, il Trinnov come si pone? chiedo scusa per la domanda se scema
ilmisuratore Inviato 2 Settembre 2023 Autore Inviato 2 Settembre 2023 6 minuti fa, Coltr@ne ha scritto: Trinnov come si pone? Trinnov è un riferimento professionale, al quale vengono abbinate [vedi ad esempio la microfonazione] delle features per ridurre al minimo gli errori in fase di acquisizione della risposta all'impulso La parte digitale la si può considerare equivalente a qualsiasi altro convolver 1
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora