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Melius Club

The dark side of the Moon redux by Rogers Waters


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Inviato

@31canzoni Hai colto in pieno il senso dell'album secondo me, concordo in toto.

Ho il file ma ho anche acquistato il vinile che mi arriva martedi.

 

Buona musica

  • Melius 2
Inviato

Scusate, sapete se e dove è possibile scaricare un eventuale pdf con tutti i testi parlato incluso? 

Inviato

Vabbè, niente... dallo scetticismo iniziale, credo anche giustificabile, mi sa che sto passando a una sorta di "rota" (astinenza, almeno in romano) esplorativa.

Insomma, c'è un bel sole e nessuna rottura di balle all'orizzonte... mi metto le cuffiette e mi immergo nuovamente...

Il discorso è un po' quello che intendevo fare con Wilson e il suo nuovo e piuttosto bello, per me,  album.

Sei bravissimo e con una cultura tecnica e musicale immensa, un talento formidabile e allora dacci qualcosa di personale, intimo e rischia. Spiazzaci, sui primi ascolti avremo sicuramente delle difficoltà e 5 su 10 sicuramente ti mollano all'istante ma se ci sei veramente tu dentro i brani allora l'impegno a provare a capire sarà meno faticoso e più avventuroso. 

Caro Roger, nel tuo caso che te devo di? Ma pure che te lo dicessi, che te lo dico a fa?

Inviato
11 minuti fa, djansia ha scritto:

Wilson e il suo nuovo e piuttosto bello, per me,  album.

Altra perla l'ultimo album, Wilson sta avanti rispetto a tutto il resto proposto ultimamente.

Inviato

Per i nostalgici del nastro, vi informo che sull'Official Store è disponibile la versione su cassetta :classic_biggrin: a €12,24 + spediz.

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Puzzerstoffen
Inviato

Ascoltato oggi un paio di volte, mi devo concentrare di più sul parlato, evidentemente.
A me è tanto sembrato un TDSOTM alla moviola.

In un certo senso ci trovo anche un senso. A ottant’anni uno non ha più la freschezza dei trenta. E qui si sente in toto.

Approfondirò sulla questione testi, ma musicalmente mi sembra che si sia perso un po’ troppo

Inviato
32 minuti fa, Puzzerstoffen ha scritto:

musicalmente mi sembra che si sia perso un po’ troppo

 

Riascoltato stamattina, non aggiungo inutili considerazioni negative a quanto già detto da molti.

 

Non me ne voglia chi la pensa diversamente.

Inviato

Su Amazon il vinile e’ sold out!

visto che stentava a partire, ho annullato l’ordine che doveva arrivarmi martedì, vinile nero, ho acquistato altrove la versione indie in vinile blu.

il conoscente inglese, che già mi aveva consigliato il bluray ed il cd di Steven Wilson rispetto al vinile,  mi dice però che anche in questo caso il cd è leggermente migliore, non è compresso come quasi sempre accade e suona benissimo. 
Fidandomi, ho ordinato pure il cd, anche perché costa un terzo del vinile… se dopo Wilson anche il cd di Waters fosse davvero superiore, o almeno confrontabile con il vinile, sarebbe una buona notizia…
 

Inviato

Du palle! Ma pensavo peggio...

analogico_09
Inviato
4 ore fa, Puzzerstoffen ha scritto:

A me è tanto sembrato un TDSOTM alla moviola.

In un certo senso ci trovo anche un senso. A ottant’anni uno non ha più la freschezza dei trenta. E qui si sente in toto.

 

Ascoltato i brani presenti nel Tubo, canzoni capitali composti da Rogers, non sono riusito a trovare l'integrale in Tidal, colpa mia o del pessimo motore di ricerca, quindi il mio parere è su quanto  ascoltato che non è poco. Appena potrò aascolterò tutto ma credo che lo "stile" sia quello per tutto il disco.

Io penso che a 80 anni, un grande autore, una prima star del "rock" universale, probabilmente ricchissimo, che abbia cavalcato l'onda della celebrità, co-creatore di un disco praticamente patrimonio dell'umanità e gallinella dalle uova d'oro che seguiterà a versare royalties fino a quando sarà in vita l'avente diritto, avrebbe probabilmente fatto bene a lasciare le sue co-creature nella loro " perfezione" formale ed espressiva senza tempo e non bisognose di "aggiornamenti", salvaguardando la ricchezza degli immaginari ultragenerazionali musicali e "filosofici" , ancora celebrati, forse ancora attuali, evitando di far di quei brani una sorta di "slow" intimistico, quasi da "paccata" sul divano. Autoreferenzialmente predicatorio, con il suo "parlato" musicale e prevedibilmente "studiato", Rogers si muove nei suoi brani come a voler dimenticare ("rinnegare" sarebbe una parola troppo grossa) e/o far dimenticare al pubblico gli originali nei quali vi è pure la farina dei pinkfloydiani sacchi dove mi pare capire, so poco di gossip, vi siano stati dissapori tra il Waters e  gli altri del gruppo.
L'idea di Waters sarà stata quella di tornare a come avrebbe voluto realizzare e registrare i brani ai tempi della produzione di TDSOTM. Ed è in questa assurdità, tale a mio modesto avviso, andrebbe credo ravvisata la ragione del colpo mancato.

Naturalmente Waters sarà ben libero di riarrangiare i suoi brani, ma il vero problema, ciò che motiva il mio personale giudizio non eccessivamente negativo ma decisamente non positivo, diciamo un giudizio "purgatoriale" (avendo a disposizione nessuna indulgenza plenaria...), è nella "lentezza" del polso ritmico-temporale ai limiti della noia che fa pensare ad altre analoghe risaputezze, nel fatto che non vi siano significativi guizzi di pregnante musicalità e di novelle e rilevanti invenzioni di stile, di forma, di tensione espressiva, a parte la "suadenza" epidermica del tempo e del "recitato", tale da giustificare ii rimaneggiamenti che all'inevitabile confronto con gli originali potrebbero temo perdere ai punti se non per KO tecnico.

 

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
1 ora fa, analogico_09 ha scritto:

Appena potrò aascolterò tutto ma credo che lo "stile" sia quello per tutto il disco.

 

C'è in Tidal, ascoltato tutto il disco, si tratta di un progetto praticamente omogeneo,  stesso stile e schema musicale "slow" dall'inizio alla fine con qualche momento un po' più mosso che emerge dalla superfice piuttosto piatta. Sarebbe interessante concentrarsi su ogni singolo brano.

analogico_09
Inviato
Il 7/10/2023 at 15:09, acusticamente ha scritto:

Molti non comprendono il motivo di questo rifacimento, a me sembra che comunque conti il fatto che un uomo di 80 anni abbia una visione della vita diversa da quando uscì l’originale e lui ne aveva… quanti ? 30…

Una visione che inevitabilmente deve fare i conti con la morte e tende magari ad andare all’osso delle cose. Anche all’osso di un pezzo musicale.

 

 

Questo mi sembra giusto, però perchè non creare qualcosa di nuovo nel presente che ci avvicina alla morte, la quale fa parte del futuro, invece di tornare indietro nel tempo per recuperare una nostalgia di un progetto giovanile che si esprime altre "filosofie" il quale,  consegnato all'"eternità", non è già più e non potrà più essere attuale se non in una forma senile, priva della febbrile ispirazione che si avverte nei brani originali.

Mi sembra che recuperare i "fantasmi" del propabile rimpianto di non aver potuto fare quello che si sarebbe voluto fare sia un capitolare alla "vecchiaia".

Inviato

@floyder Il video di Lincetto però è particolare, non capisco poi di cosa parla o recensisce. L'ha pubblicato un mese fa e sembra avere ascoltato un anticipo di Money.

Insiste un poco sulla presenza di soli strumenti "acustici" quando basta ascoltare per capire che ci sono strumenti sia elettronici che acustici.

C'è l'elenco dei musicisti e degli strumenti utilizzati e si può parlare sicuramente di commistione tra acustico e elettronico. Ma si può ascoltare questo.

Oltretutto poi non credo che la tipologia di strumenti utilizzati possa essere una discriminante, così come il discorso che fa a latere sulla musica elettronica e via dicendo. 

Inviato
1 minuto fa, djansia ha scritto:

L'ha pubblicato un mese fa e sembra avere ascoltato un anticipo di Money

Era disponibile su Youtube.

acusticamente
Inviato
1 ora fa, analogico_09 ha scritto:

Mi sembra che recuperare i "fantasmi" del propabile rimpianto di non aver potuto fare quello che si sarebbe voluto fare sia un capitolare alla "vecchiaia".

Non so, mi sembra molto complicato, se non impossibile, capire cosa può passare per la testa di una persona che non si conosce personalmente.

Cerchiamo di intuire qualcosa dalle sue opere, da quello che esplicitamente dice e da quello che magari pensiamo di leggere tra le righe.

Talvolta abbiamo zone che sono misteriose anche a noi stessi.

Per gli altri finiamo magari per ragionare su assonanze, per quello che pensiamo sia una collimazione tra il nostro sentire e il loro.

Per l’opera di una personalità così particolare come Waters, finisce che “ragionarci su” serve a poco. Si va meglio di empatia, come quando si ascoltano le confidenze di un vecchio amico e conta di più quello che umanamente va in risonanza col tuo “dentro”.  E del resto cos’è la musica se non un qualcosa che ti può rimestare emozioni che magari nemmeno ti ricordavi di avere.

Con Waters mi ritrovo ad avere un colloquio molto emotivo e poco ragionato, specialmente in questo suo ultimo lavoro, che comprendo essere molto mio e poco razionalizzabile e generalizzabile.

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