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Melius Club

Israele, 7 ottobre, cronaca di un attacco terroristico


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Inviato
37 minuti fa, Max440 ha scritto:

sinistroidi d'accatto

Chi sarebbero?

Inviato

Bombe a nord di Gaza, 17 morti. Israele avverte: 'Nessuna tregua durante i negoziati sugli ostaggi'.

Dietro assenso del governo israeliano, 14 camion "con aiuti umanitari sono passati la scorsa notte dall'Egitto a Gaza attraverso il valico di Rafah", dopo essere stati ispezionati dalla sicurezza israeliana'. 

https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/mondo/2023/10/23/bombe-a-nord-di-gaza-17-morti.-israele-avverte-nessuna-tregua-durante-i-negoziati_f8c41e4b-685b-4e30-b362-e2c643d7127e.html

 

Be' fa un camion di cibo e medicine ogni centomila abitanti, direi che i palestinesi non si possono lamentare. 

Inviato
4 ore fa, maurodg65 ha scritto:

sraele è preoccupato per il livello di negazionismo diffuso in gran parte del mondo riguardo alla misura in cui i terroristi di Hamas hanno ucciso, torturato e mutilato i civili israeliani durante l’attacco del 7 ottobre.

Ma che ti aspettavi?

Alle volte mi pare che tu viva su Plutone

Inviato

Io francamente non riesco a capire cosa , certuni, si aspettino o vorrebbero facesse di più Israele.

Un'atomica su Gaza?

E poi: credo che lo sappiano anche i sassi che , dopo 50 anni di soprusi commessi da Israele nei confronti dei palestinesi, non tutti hanno tutta sta simpatia. Così come sanno tutti che per moltissimi israele significa ebrei ( il che sappiamo essere assolutamente non così).

Quindi che vi aspettate che accada nel mondo?

Ambite ad un escalation con coinvolgimento di Iran e altri? Credete che sia la soluzione?

Possiamo anche strombazzare tutti quanti ai 4 venti che Israele ha tutte le ragioni e provare a tappare la bocca a chi la pensa diversamente: funzionerà? Porterà la pace? Avremo il medio oriente finalmente tranquillo?

Fatemi sapere così mi regolo.

  • Melius 1
Inviato

Israele è sotto tutela americana, ci sono due portaerei e due porta-marines al largo,  l'opinione pubblica  americana progressista  non vede affatto bene Israele e c'è un voto in arrivo in cui conteranno percentuali minime, un casino al di la dell'immaginabile. Per cominciare sia USA che Iran vanno con i piedi di piombo, offensiva di terra rinviata e Hezbollah al guinzaglio.

  • Melius 2
Inviato
30 minuti fa, senek65 ha scritto:

Ma che ti aspettavi?

Alle volte mi pare che tu viva su Plutone

Il tweet non è mio, ma il punto era il livello di preoccupazione di Israele per il negazionismo legato alla strage del 07 ottobre, sinceramente io non me lo sarei aspettato.

Inviato

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/come-si-allarga-guerra-hamas-sistema-d-allerta-bucati-siti-sabotati-conflitto-parallelo/9efe3a8a-7010-11ee-a2dc-ec63b3b04d4f-va.shtml?fbclid=PAAaYg-KCKCd56wYVb2HW7J5-QSN7iSHWMNfOUnTU5t8DBQw_BfDiZJC_3f9k_aem_AYC97k1xKbJ3gKp6EAdgDAjMuBW1L4OA-Zfw29YY3OVDudspy_SMGUcWJVkpqNi1C3U

 

Come si allarga la guerra di Hamas, tra sistemi d’allerta bucati e siti sabotati: il conflitto parallelo

 

Dal 7 ottobre il mondo si interroga sul rischio di escalation del nuovo conflitto tra Israele e Hamas. In realtà l’escalation è già avvenuta nella guerra informatica, che va ormai necessariamente considerata come uno dei piani dei conflitti. Si può vedere ricostruendo una cronologia che incrocia i due livelli: le azioni sul territorio e gli attacchi cyber. 


Diluvio (informatico) Al-Aqsa 

7 ottobre, ore 6.35: le sirene avvertono del lancio dei primi razzi di Hamas. 
6.33/7.04: il gruppo hacker Anonymous Sudan lancia attacchi contro due app, Tzeva Adom e RedAlert, utilizzate per diramare messaggi di allerta alla popolazione israeliana su attacchi imminenti. Si tratta di attacchi DDoS, distributed denial of service: l’aggressore attiva i propri «eserciti» di computer infetti per indirizzare un volume enorme di richieste simultanee verso un sito o un’app, che viene paralizzata dall’abnorme sovraccarico di traffico. 
9.46: gli aerei israeliani iniziano a colpire Gaza. 
16.18: Anonymous Sudan attacca il sito del Jerusalem Post, con un’altra azione DDoS, facendolo crollare per 12 ore. Punto importante: sabotare sistemi di allerta alla cittadinanza e canali di informazione può essere considerata un’azione di guerra collaterale. 
18.10: un altro gruppo hacker, Cyber Av3ngers, manda offline il sito della Israel Electric Corporation.

 

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150 gruppi pro Hamas

Dal 7 al 17 ottobre, gli analisti della società di sicurezza informatica Swascan hanno individuato 178 gruppi di attivisti cyber che stanno partecipando al conflitto a diversi livelli. Tra questi, circa 150 sono pro Hamas, e hanno basi (dichiarate) in uno scenario molto ampio rispetto al teatro di guerra: Marocco, Yemen, Iran, Sudan, Malesia, Indonesia, Russia, Bangladesh, Emirati Arabi. Poco più di 20 gruppi sono pro Israele, con basi nella stessa Israele e in India.


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Un rapido identikit di alcuni gruppi rende evidente quale sia la vastità dello scacchiere. Cyber Av3ngers (pro Hamas) è un gruppo iraniano: oltre alla Israel Electric Corporation, ha aggredito altre infrastrutture critiche come l’Israel Independent System Operator (Noga), gestore della rete elettrica. E ancora: gli hacker filorussi Killnet hanno dichiarato guerra cibernetica contro Israele e si sono alleati con Anonymous Sudan. Collaborazione definita con la creazione del gruppo Killnet Palestina, a cui hanno aderito gli altri hacker filorussi di UserSec.

 

 

 

La «guerra partecipata»

Secondo giorno di guerra, dalla notte inizia a dipanarsi uno degli attacchi più significativi della cyberwar. 
8 ottobre, ore 1.29: il gruppo AnonGhostannuncia di aver trovato una vulnerabilità nell’applicazione RedAlert (stavolta non è un sovraccarico di traffico verso l’app ma un’operazione estremamente più complessa e che richiede un’elevatissima competenza tecnica). Invece di una notifica di pericolo in tempo reale, gli hacker fanno comparire su molti telefonini israeliani il messaggio «fuck Israel». Poco dopo, diffondono il codice di vulnerabilità su un gruppo Telegram, mettendo l’arma a disposizione di altri. In giornata creeranno tensione inviando messaggi su «imminenti eventi nucleari». 
10.58: il sito di Hamas viene attaccato daIndian Cyber Force (esempio di «controffensiva»). 
14.52: Cyber Av3ngers afferma di aver compromesso la centrale elettrica Dorad (il sito non è raggiungibile). 
16.59: Killnet attacca il sito del governo israeliano.
17.18: Anonymous Sudan fa una chiamata alle armi sul proprio canale Telegram. Questo è il livello meno sofisticato, ma comunque di forte impatto, della guerra cibernetica: proselitismo, disinformazione, diffusione di fake news.

 

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Codici di vulnerabilità condivisi

Hamas è bandita da Facebook, Instagram e Google, ma attiva su Telegram: su due account dell’organizzazione islamista, i follower in 10 giorni sono passati da 300 mila a un milione. La cronologia mostra come il conflitto si sia subito allargato in uno scenario di guerra partecipata. Un’escalation in ambito cyber. Le piattaforme informatiche consentono una partecipazione sia a gruppi molto strutturati dal punto di vista ideologico e di competenze informatiche, sia a gruppi di livello inferiore, sia ai «cani sciolti», permettendo a soggetti sparsi per il mondo di entrare nel conflitto. Spiega Pierguido Iezzi, ceo di Swascan: «Quello che abbiamo visto con RedAlert è l’esempio più lampante dei rischi connessi alla guerra partecipata: un attivista o un gruppo di elevata capacità tecnica scopre una vulnerabilità e poi la condivide. In questo modo, altri gruppi o singoli, con competenze inferiori, possono innescare quel tipo di attacchi. Teniamo presente che dietro etichette anonime o schermate potrebbero essere attivi anche gruppi con legami più alti a livello istituzionale nei propri Paesi di riferimento».

Hacker e attivisti in azione

9 ottobre, ore 5.15: Indian Cyber Force attacca il ministero dei Trasporti della Palestina. 
5.38: TeamHerox rende irraggiungibile il sito di un ospedale israeliano. 
17.02: Ghosts of Palestine attacca il ministero degli Esteri di Israele. Questa timeline è ridotta agli eventi salienti, ma la sequenza degli attacchi informatici è uno stillicidio. 
10 ottobre, 00.33: Dark Cyber War colpisce il ministero degli Esteri palestinese. 
1.01: YourAnonTl3X rende irraggiungibile il sito dell’Agenzia spaziale israeliana. 
15.22: Blackfield vende informazioni personali di membri dell’esercito israeliano sul forum Ramp. 
19.55: Stucx Team aggredisce il sito del ministero della Sanità israeliano, e invita altri gruppi di hacker a partecipare all’attacco. Si rivela così un altro punto chiave nello scenario della guerra partecipata: tra i gruppi pro Hamas c’è stata una forte condivisione di obiettivi. Se più gruppi si concentrano sugli stessi target (ognuno con la propria schiera di computer infettati) l’urto degli attacchi DDoS è moltiplicato. In più: la condivisione allarga la schiera dei potenziali attaccanti, soprattutto quando mette a disposizione strumenti sofisticati che non tutti i gruppi avrebbero nel proprio bagaglio tecnico. «Questa strategia, almeno nelle proporzioni, segna una marcata differenza rispetto al versante cyber del conflitto Russia/Ucraina», commenta Pierguido Iezzi. Mentre nel mondo si moltiplicano i contatti diplomatici, la guerra cibernetica va avanti in parallelo a bombardamenti e lanci di missili.

 

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Un mondo senza confini

11 ottobre, ore 00.56: AnonGhost attacca di nuovo l’app RedAlert. 
20.55: su un forum, un utente pubblica 400 mila contatti whatsapp israeliani.

 

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E ancora. 
12 ottobre, ore 6.28: SilentOne «acceca» il sito dell’Autorità palestinese dell’Energia. Dalle 23 poi, diversi gruppi hacker iniziano a scagliare attacchi DDoS l’uno contro l’altro. IndianCyberForce (pro Israele) contro Skynet (pro Hamas). Cyber Army of Russia contro Killnet, con l’obiettivo di riportare l’attenzione sul conflitto Ucraina-Russia. Infatti molti gruppi attivi sul teatro ucraino hanno spostato il loro campo d’azione sul conflitto Israele/Hamas. 
14 ottobre, ore 7.22: su un forum compare una lista di vulnerabilità di obiettivi israeliani (sul modello di ciò che è accaduto per l’app RedAlert). 
17.36: Haghjoyan afferma di aver violato 4.150 telecamere a circuito chiuso di alta sicurezza israeliane.

 

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Sono azioni di un conflitto altamente asimmetrico: Israele possiede i migliori sistemi di difesa sul fronte cyber, ma Hamas si muove in ambito più analogico. Anche per questo probabilmente le antenne dell’intelligence non sono state efficaci per intercettare la minaccia.

 

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Però in concomitanza con l’inizio del conflitto, il fronte dell’aggressione cyber contro Israele si è acceso in modo estremamente rapido e in proporzioni molto ampie. Questo lascia intuire un coordinamento (benchè non dimostrabile) fra i gruppi hacker più radicalizzati sparsi per il mondo, che poi attirano altri attivisti non direttamente coinvolti.

Inviato

ANSA. Esercito, in Israele trovati corpi di 1000 terroristi Hamas.

 

Dall'inizio del conflitto abbiamo recuperato oltre mille cadaveri di terroristi di Hamas in territorio israeliano", nella zona prossima alla striscia di Gaza e lungo la barriera di sicurezza. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. "Le ricerche proseguono ed è possibile che questo non sia il numero definitivo". "Questo dato - ha aggiunto Hagari - dà la misura dell'asprezza dei combattimenti avvenuti in quella zona, e dell'eroismo e del coraggio dimostrato dai combattenti israeliani, maschi e femmine, nonché dei civili e di altre forze di sicurezza "che hanno affrontato assassini barbari e assetati di sangue".

Inviato
21 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

gli hacker fanno comparire su molti telefonini israeliani il messaggio «fuck Israel».

Sono soddisfazioni grosse assai.

Inviato
Adesso, appecundria ha scritto:

Sono soddisfazioni grosse assai.

Tu guardi sempre il dito quando ti indicano la luna? 
P.S. Nel caso specifico pure le pellicine manco il dito. 
 

Inviato

@maurodg65 sì ok hanno hackerato ma questa è la guerra, mica il ballo di carnevale. Cosa ti aspettavi, foto di gattini? Hanno messo a segno un colpo psicologico, come D'Annunzio quando volantinò su Vienna.

Inviato
11 minuti fa, appecundria ha scritto:

Esercito, in Israele trovati corpi di 1000 terroristi Hamas.

Piuttosto @maurodg65 hai visto questo? È un nuovo punto di vista sull'assalto, io penso. Le vittime hanno mediamente venduta cara la pelle. 

Inviato
15 minuti fa, appecundria ha scritto:

sì ok hanno hackerato ma questa è la guerra, mica il ballo di carnevale. Cosa ti aspettavi, foto di gattini?

Bruno io non mi aspettavo niente, queste notizie erano già disponibili per i comuni mortali il giorno successivo e ne abbiamo anche parlato, ora ci sono maggiori dati ma non cambia nulla nella sostanza.

Il punto ora è innanzitutto legato alle illazioni della prima ora che affermavano che il Governo avrebbe fatto “orecchie da mercante” nei confronti della minaccia per giustificare un’azione violenta come ritorsione e salvare il “cūlus” a Netanyahu ed ai suoi ministri ora palesemente smontata dai fatti, la seconda è che questo è a tutti gli effetti una dichiarazione di guerra da parte non solo di Hamas, ma anche di Iran e Russia, ne consegue che è un’azione che non può restare impunita, sono anche le parole di Biden, quindi la risposta militare non riguarderà solo Hamas e Gaza ma anche l’Iran, come paventato in un precedente tuo post, oltretutto ora è ancora più palese come la questione palestinese non fosse neppure in testa agli obiettivi di Hamas, ma solo un pretesto per rilanciare ed alimentare la Jihad nel mondo ed a cui tutto l’Occidente che si è schierato contro Israele in modo pregiudiziale ha, di fatto, dato una mano come il miglior “Tafazzi”. 
 

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  • Haha 1
Inviato
6 minuti fa, appecundria ha scritto:

Piuttosto @maurodg65 hai visto questo? È un nuovo punto di vista sull'assalto, io penso. Le vittime hanno mediamente venduta cara la pelle. 

Certo, l’ho letto e la prima cosa che ho pensato è che, se la notizia è vera, l’attacco di Israele è stato scientifico e mirato, alla fine i morti complessivi non arrivano a 4000 e ci sono all’interno anche “numeri” frutto di pura invenzione propagandistica, vedi i 500 morti dell’ospedale di cui la responsabilità non è neppure di Israele, quindi sono stati non solo bravi ma anche “rispettosi” dei civili, per quanto possibile in una guerra.

Inviato

https://www.corriere.it/politica/23_ottobre_23/mattarella-covid-guerre-mondo-tre-anni-cambiato-peggio-evitare-escalation-medio-oriente-2ec97e38-7190-11ee-a36b-700898289415.shtml

Mattarella: «Covid e guerre, il mondo in tre anni cambiato in peggio. Evitare escalation in Medio Oriente»

di Franco Stefanoni

L’incontro del capo dello Stato con l’omologo finlandese Sauli Niinisto. «L’adesione della Finlandia nella Nato è stata importante e auspichiamo che presto entri anche la Svezia»

 

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«In tre anni il mondo è cambiato. Prima le conseguenze economiche e sociali del virus del Covid che stavano dominando con efficacia grazie alla collaborazione scientifica internazionale, poi i comportamenti umani come l’aggressione della Russia all’Ucraina e l’esplosione di violenza con l’evento terroristico di Hamas in Israele con l’innesco di una spirale di violenze di cui non si riesce a comprendere confini e conseguenze dimostrano che i guai l’umanità se li procura in maniera irresponsabile e quindi il modo è cambiato in peggio». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricevendo al Quirinale il presidente della Finlandia, Sauli Niinisto. 

«In Medio Oriente c’è l’esigenza che si eviti che si infiammi ulteriormente, bisogna evitare una escalation di violenza, la strada pur difficile è una soluzione condivisa e serena», ha sottolineato il capo dello Stato. Quanto al conflitto tra Russia e Ucraina: «Abbiamo parlato della sciagurata aggressione della Russia all’Ucraina e della necessità che rimanga un sostegno fermo e costante a Kiev, sotto ogni profilo, perché in questo modo si difende la pace».

Mattarella è poi intervenuto su Ue e Finlandia. «L’Unione ha di fronte a sé sfide rilevanti», ha detto, «un mondo in evoluzione e per affrontare queste sfide deve avere adeguate capacità decisionali, per essere un grande soggetto influente deve avere meccanismi interni che la rendano più efficace, più tempestiva nel prendere decisioni e più coesa». «L’adesione della Finlandia nella Nato è stata importante e auspichiamo che presto anche la Svezia» possa far parte dell’Alleanza.

Inviato
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

Bruno io non mi aspettavo niente, queste notizie erano già disponibili per i comuni mortali il giorno successivo e ne abbiamo anche parlato

Guarda che l'hai postata tu, eh! Adesso mi rimproveri pure per le notizie che posti tu 🤕😀

Inviato
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

l’attacco di Israele è stato scientifico e mirato, alla fine i morti complessivi non arrivano a 4000

Quattromila civili morti è un affare. Grazie Netanyahu! Come è buono lei!

  • Melius 1
Ospite
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