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Israele, 7 ottobre, cronaca di un attacco terroristico


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3 ore fa, Garp ha scritto:

Io che sono un ragazzo reclutato da Hamas e

Il ragazzo reclutato da Hamas non capisce nulla se non un indottrinamento nel quale la narrazione di un nemico che ti bombarda, uccide, distrugge la tua casa, ha rubato la tua terra e ti ha chiuso in un buco di c. dal quale sei uscito quando Hamas ha sfondato con un bulldozer (hai voglia se non nota le differenze), a torto o a ragione, ha una parte preponderante. La tragedia è che certi governi di Israele fanno e hanno fatto di tutto per alimentare questa narrazione. 

4 ore fa, dariob ha scritto:

Mica tanto...il complesso di colpa dell'occidente è nella realtà delle cose!

Io ce lo vedo molto a fatica, lo sai? anche se mi pare evidente e scientificamente accertato che il nostro progresso e consumismo vivono grazie a materiali che (ci) vengono estratti in quelle stesse terre che restano perennemente povere. Per carità, la colpa non è solo dell'occidente, ma anche dei regimi politici che dominano quelle terre (inutile dire che i concetti di rappresentatività politica sono, normalmente differenti dai nostri), del tribalismo, della corruzione, adesso c'è il neocolonialismo cinese, infido come l'originale ecc. ecc. Sono problemi complessi. Il senso di colpa è una spiegazione semplice di questo problema complesso, ma anche pensare che in fin dei conti la "colpa" è del negro che non si impegna e non si sbatte (cit.) è una spiegazione non solo semplice ma anche idiota. 

  • Melius 1

L'unica centrale elettrica nella Striscia di Gaza ha interrotto la distribuzione di energia alle 14:00 perché era senza carburante. Così il capo dell'Autorità per l'Energia di Gaza. Restano accesi, ancora per poco, alcuni generatori privati.
Due milioni di persone sono senza elettricità e senza acqua. Se la situazione non si sblocca, si rischia una catastrofe umanitaria senza precedenti. 

 

9 minuti fa, wow ha scritto:

Io ce lo vedo molto a fatica, lo sai? anche se mi pare evidente e scientificamente accertato che il nostro progresso e consumismo vivono grazie a materiali che (ci) vengono estratti in quelle stesse terre che restano perennemente povere.

Non voglio essere troppo 'tranchant' ma:

nella stessa frase, in due righe, ti sei contraddetto e mi hai dato ragione.:classic_ohmy:

A meno che non propugni l'autarchia...

-

Ormai è proprio un punto fisso, un postulato, da cui poi si parte e si sviluppano i vari

ragionamenti e tesi.

-

Un altro postulato che di scende da questo, che qui è stato affermato più volte (anche ieri),

è che se noi abbiamo "la roba", (il 'cargo' di Armi, acciaio e malattie),

è perchè l'abbiamo portata via agli altri.

 

 

Intanto si festeggia alla grande in certe squole e università italiane, il pamphlet quant' è bello quando brucia tel aviv  ha avuto un buon successo

Questo è il più diciamo allegro

Ma in generale abbondano le manifestazioni di allegrezza alle gesta dei nostri eroi 

Ma magari è solo stampa di regime

 

 

Quello che voglio sommessamente dire, e soluzioni non ne vedo, è solo

che non è solo colpa dell'occidente,

che il colonialismo è finito da 65 anni, che il post-colonialismo è in 

problema...ma che 65 anni sono un tempo molto lungo

per cominciare, almeno cominciare, a risolvere qualcuno dei problemi

che affliggono il 'mio' paese.

Invece le cose peggiorano ogni anno.

 

 

5 ore fa, maurodg65 ha scritto:

L'Afghanistan bombardato ed invaso dopo l’11 settembre dagli USA che per venti anni sono rimasti nel paese, con altre passi della NATO, ed hanno investito nella ricostruzione del Paese credo oltre un centinaio di miliardi di dollari, la situazione intarma del paese è cambiata radicalmente e migliorava anche sul piano sociale, persino su quello dei diritti di genere con le donne che erano entrate a pieno titolo nella società, molte insegnavano in un paese in cui le bambine non potevano studiare, le attività economiche fiorivano, gli americani hanno addestrato ed armato un esercito per gestire l’ordine pubblico in un futuro, come gli occidentali hanno lasciato il paese dopo venti anni è crollato tutto in poche ore, una settimana dopo tutto era come venti anni prima.

Mauro, al di là delle inevitabili semplificazioni, per esempio considerare l'Afghanistan qualcosa di più di una mera espressione geografica e non un coacervo di tribù  mi sembra che tu estenda a tutto il Paese una situazione che ottimisticamente ristretta alla capitale e di qualche altra grande città (e precisamente a quella parte di popolazione che per una serie di motivi erano vicini o potevano apprezzare i benefici occidentali), trascurando che,  per un'altra serie di motivi, non ultimo il fatto che gli occidentali, colà, si annunciavano con bombe e cannonate, la restante parte è rimasta sostanzialmente intoccata. Trascuri il ruolo dei talebani, trascuri il tribalismo e una indiscutibile arretratezza. Continuando il discorso, alcune delle nostre fortune sono state l'illuminismo e perché no, alcune suggestioni positive arrivate dal Cristianesimo, nel momento in cui si è liberata di parte dslle scorie temporali e più oscurantiste. 

5 ore fa, maurodg65 ha scritto:

L’Ucraina era e forse è ancora uno dei paesi più poveri d’Europa

Non è uno dei paesi più poveri di Europa, ma un paese tenuto povero dal precedente regime la cui parte della popolazione che si sta riappropriando di sé stessa, di ciò che le appartiene e che, nella sventura, ha avuto la fortuna di avere al suo fianco il mondo occidentale libero. 

Però, sinceramente, a parte la celebrazione un po' agiografica dell'Ucraina, ma in questo momento ci sta, non riesco a capire questo tuo parallelo, soprattutto se premetti di non voler parlare di geografia antropica e di storia della evoluzione umana. 

Gaetanoalberto
43 minuti fa, dariob ha scritto:

non è solo colpa dell'occidente,

Quella è un'altra semplificazione.

Io lascerei stare le colpe ataviche, e mi orienterei sulle proposte attuali.

È anche una questione di interessi politici ed economici, oltre che di etica.

Se ci piace quel che accade e ci rassegnamo, si può continuare così: non so però se ci stiamo accorgendo che l'aria è cambiata.

Le azioni diplomatiche forti (non quelle di facciata) aiutano.

Certo che se ci limitiamo a dare soldi e fare affermazioni politically correct...

Poi, non so se l'omissione sia sempre una colpa...

Il principio del laissez faire è già stato sperimentato. 

 

Persone che possono dire la loro senza sparare stro nzate che servono solo a fare crescere l'odio e a annegare le opinioni pubbliche nell'igniranzs e nella consegna del cervello ai guerrafondai e ai nazisti di tutte le latitudini. https://www.repubblica.it/cronaca/2023/10/10/news/edith_bruck_uccidono_anche_i_piccoli_come_facevano_i_nazisti_ma_la_vendetta_non_serve-417480304/

5 minuti fa, wow ha scritto:

mi spieghi come chiami tutto ciò? 

Certo che molte volte è così! 

Ma, qual' è la soluzione se non un classe dirigente degna che contratti le condizioni

migliori (nei contratti) per il proprio popolo?

E se non si forma è sempre colpa nostra?

-

E l'occidente si lava la coscienza mandando un fiume di denaro...

che per stessa ammissione di alcuni intellettuali africani è dannoso

molto dannoso perchè (semplificando) disincentiva la spinta al far da se.-

-

Senza contare il vero razzismo  implicito in certi ragionamenti,

che presuppongono che 'loro'  non sono in grado di 'difendersi' da soli.

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