Vai al contenuto
Melius Club

Israele, 7 ottobre, cronaca di un attacco terroristico


Messaggi raccomandati

ascoltoebasta
Inviato
8 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Pari pari ai complottisti dell’11 settembre, cambiano le tragedie ma le

minchiate dei complottisti sono sempre le stesse.

Serve anche rispetto per le vittime, senza piegare i fatti e la logica alle ideologie politiche.

Chissà perchè il prendere atto della crudeltà che può animare certa politica,certi interessi,certo potere,deve sfociare nel complottismo,e poi perchè pensare che non ci sia rispetto per le vittime? Son certo d'averne molto di più di molti politici.

Inviato

in guerra perdere una battaglia  per strategia si è sempre fatto, permettere un attacco terroristico per accendere una guerra, pure, nella storia ci sono esempi, non molti ma ci sono. 

Inviato
3 minuti fa, Berico ha scritto:

in guerra perdere una battaglia  per strategia si è sempre fatto

Non è così.

Perdere una battaglia significa perdere uomini, mezzi e deprimere il morale dei combattenti.

Diverso è:

Sacrificare una piccola Unità in un quadro tattico/strategico in cui si cerca di indurre il nemico ad intraprendere azioni in conseguenza delle quali verrà distrutto.

In sostanza una trappola.

  • Melius 1
Inviato

@vizegraf si è quello che volevo dire, si dice ''perdere un battaglia per vincere la guerra'' mi scuso per aver usato parole piane. 

Inviato
42 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Sicuramente chi governava dovrà rendere conto degli errori compiuti, ma a tempo debito e solo al popolo di Israele, non certo al resto del mondo che usa questi errori come “giustificazione”

Colcasso, ci hanno rimesso la pelle tanti cittadini di altre nazionalità per questa "disattenzione" o "calo di concentrazione" (per chi ci crede naturalmente, io più ne sento più lo escludo). 

Inviato
38 minuti fa, appecundria ha scritto:

The Pearl Harbor controversy si trascina ancora, forse la verità sta nel mezzo: avevano accettato l'eventualità ma non pensavano che il colpo fosse tanto duro.

Io in queste cose sono più propenso a credere che ci siano settori deviati (ma largamente influenti) consapevoli: nella politica, nell'esercito, nei servizi di sicurezza ecc. 

Non tutti sono consapevoli a tutti i livelli, né penso ci sia in genere un "disegno unico", e sono d'accordo che quantificare ordini di grandezza ed effetti sia illusorio. 

Cmq stranezze ce ne sono una montagna ma prove al momento no, quindi solo deduzioni o convinzioni. La verità la sanno quei fasci che sono al governo di Israele. 

Inviato
4 minuti fa, aldofranci ha scritto:

Colcasso, ci hanno rimesso la pelle tanti cittadini di altre nazionalità per questa "disattenzione" o "calo di concentrazione" (per chi ci crede naturalmente, io più ne sento più lo escludo). 

Col caxxo te lo dice Israele, un governo eletto rende conto del suo operato agli elettori quindi al paese, io e te ci “attacchiamo”, gli errori eventualmente commessi dalla Intelligence israeliana sul versante difensivo sono un problema interno ad Israele.

Al più dovrebbero essere i palestinesi a rendere conto al mondo dell’operato di Hamas visto che hanno “invaso” un paese per massacrare oltre mille civili e ferirne il doppio. 

Inviato
48 minuti fa, appecundria ha scritto:

The Pearl Harbor controversy si trascina ancora

Se si trascina ancora evidentemente di vero c’è ben poco.

Adesso, aldofranci ha scritto:

Tutti devono rendere conto evidentemente. 

Dipende a chi…

Inviato
54 minuti fa, aldofranci ha scritto:
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

Sicuramente chi governava dovrà rendere conto degli errori compiuti, ma a tempo debito e solo al popolo di Israele, non certo al resto del mondo che usa questi errori come “giustificazione”

Colcasso, ci hanno rimesso la pelle tanti cittadini di altre nazionalità per questa "disattenzione" o "calo di concentrazione" (per chi ci crede naturalmente, io più ne sento più lo escludo). 

 

 

Non c'è limite alla demagogia e alla cecità ideo(il)logica di comodo.

  • Melius 2
Inviato
1 ora fa, maurodg65 ha scritto:

Ecco quando i palestinesi cominceranno a pensare a costruirsi una patria ed a come farlo facendo politica invece di pensare a come annientare Israele, forse si potrà parlare di pace in medio oriente.

Quindi, fammi capire:

nel 1948 si decide che in quel posto, la Palestina, sarà lo Stato di Israele.

Nel corso degli anni lo stato medesimo si espande, più o meno a proprio piacimento, prendendo a sonore legnate chi protesta, e sono i Palestinesi, mica Hamas, che sono cattivi perché non sanno costruirsi una patria ( dove???) facendo politica?

E' un anno che, giustamente, inodiamo di armi l'Ucraina perché la Russia si è pigliata una parte dei suoi territori, e dopo decenni che Israele fa, più o meno, la stessa cosa è colpa dei Palestinesi?

E tralascio tutto il sottobosco di interessi geopolitici che sta dietro questo eterno conflitto.

 

E tutto ciò, caro Mauro, non significa giustificare Hamas manco per scherzo: che, fosse per me, butterei volentieri nel cesso seduta stante.

 

  • Melius 1
Inviato
30 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Al più dovrebbero essere i palestinesi a rendere conto al mondo dell’operato di Hamas visto che hanno “invaso” un paese per massacrare oltre mille civili e ferirne il doppio.

Perché Hamas è stato eletto alla stregua di un partito politico e spinto a fare quello che ha fatto dalla popolazione palestinese?

 

Inviato
22 minuti fa, wow ha scritto:

GdL imputa ai palestinesi la "colpa" di non essere mai riusciti ad esprimere dei rappresentanti che non facciano uso della violenza e di aver, anche in questo caso, ceduto ai ricatti degli estremismi.

Anche GdL, secondo me, soffre di amnesie e non ricorda che Hamas è stata finanziata principalmente da Israele in chiave anti Mazen e contro l'Autorità Nazionale Palestinese che, sebbene corrottissima (e non mi viene difficile crederlo in quel contesto) aveva come obiettivo quello di realizzare finalmente il famoso slogan 2 popoli, 2 stati.

 

 

Le amnesie stanno spuntando come funghi..,  vabbè che siamo in autunno, ma non certamente all'"anno zero" dal quale i dimentichi, che ci faCCIno o ci sian, vorrebbero far ripartire la storia. Il colpo di spugna non vale. Concordo con le tue osservazioni sull'articolo di GDL che trovo come dire...  "eteroclito".

Inviato
23 minuti fa, senek65 ha scritto:

Perché Hamas è stato eletto alla stregua di un partito politico e spinto a fare quello che ha fatto dalla popolazione palestinese?

 

 

Questa ed altre analoghe risposte sono state più volte date ai domandanti.., ma risulta che non c'è peggior sordo di chi non voglia sentire.

Affermare inoltre che i Palestinesi dovrebbero pensare a formare una propria patria (come se non avessero provato a farlo nel corso di ca 70 anni, nello stesso un territorio da essi abitati da secoli/millenni, finendo per ritrovarsi aggrediti, costantemente sottomessi,  massacrati in una forma che farebbe pensare all'epurazione etnic) invece di pensare a far fuori l'intera israele, la dice lunga sul livello di "acculturazione" di certe persone che tirano fuori ogni sorta di cartuccella oramai scaduta pur di poter sostenere l'insostenibile.

Inviato

che poi assurdità dei corsi e ricorsi storici, sono più simili agli ebrei israeliani i palestinesi di oggi che non gli ebrei di ritorno tipo i cazari ( cazari, non cazzari quelli dei forum per capirsi ) che vengono da quello che fu il canato ( canato da khan, non da cane ) che di ebreo non avevano niente a parte la conversione religiosa ed il fatto di essere nomadi.

Inviato
1 ora fa, wow ha scritto:

La "sostanza" arriva alla fine dell'articolo: GdL imputa ai palestinesi la "colpa" di non essere mai riusciti ad esprimere dei rappresentanti che non facciano uso della violenza e di aver, anche in questo caso, ceduto ai ricatti degli estremismi.

Anche GdL, secondo me, soffre di amnesie e non ricorda che Hamas è stata finanziata principalmente da Israele in chiave anti Mazen e contro l'Autorità Nazionale Palestinese che, sebbene corrottissima (e non mi viene difficile crederlo in quel contesto) aveva come obiettivo quello di realizzare finalmente il famoso slogan 2 popoli, 2 stati.

Anto’ “chi è causa del suo mal pianga se stesso”, inutile cercare sempre giustificazioni che mirano a ricercare un capro espiatorio per i propri problemi, sono i palestinesi che devono trovare la strada per migliorare le loro condizioni di vita ed il problema non è Israele ma l’Islam e con esso l’idea di un paese in cui la religione e lo Stato sono una cosa sola, non esiste un paese islamico che sia uno in cui la popolazione abbia un tenore di vita paragonabile ad un paese occidentale evoluto o che gli si avvicini, non parliamo di libertà e diritti personali e sorvoliamo per carità di patria sulla parità di genere, Israele avrà sicuramente delle responsabilità nel suo operato del passato, ma non è certo responsabile del livello medioevale di sviluppo e benessere di tutto il medio oriente e di tutti i paesi islamici.

 

 

  • Sad 1
Inviato
29 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

finendo per ritrovarsi aggrediti, costantemente sottomessi

Ma aggrediti da chi? Ma non diciamo stupidaggini, dalla creazione dello stato di Israele in medio oriente, non solo in Palestina, l’Islam tutto ha avuto il solo obiettivo di eliminare Israele e combattere il satana americano, tutto sono fuorché vittime.

Ospite
Questa discussione è chiusa.

×
×
  • Crea Nuovo...