Questo è un messaggio popolare. Velvet Inviato 9 Ottobre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Ottobre 2023 Ricorrono i sessant'anni dalla tragedia, o meglio dall'eccidio, della diga del Vajont. Dalle mie parti la ferita è ancora aperta, io sono nato 10 anni dopo eppure di quei fatti so tutto o quasi perchè 2000 morti innocenti in nome del denaro, della scienza infallibile, del potere e del progresso non si cancellano nonostante i numerosi tentativi da parte dello Stato e delle aziende coinvolte. Per non cadere nella solita (ma sempre dovuta e necessaria) rimembranza dei fatti e del dolore vorrei proporvi un argomento poco trattato: il ruolo di Giovanni Leone, assurto alla storia come l'unico PdR dimesso per coinvolgimento in uno scandalo internazionale di tangenti, oltre che come "macchietta" per certi suoi comportamenti. L'ineffabile avvocato napoletano che all'epoca era Presidente del Consiglio arrivò in elicottero sui luoghi con il giusto ritardo, assieme ad un codazzo di ministri, portaborse e lacchè vari. «Ad aspettarlo con me c'era il vice sindaco di Longarone, Terenzio Arduini che aveva perso il figlio e i genitori», racconta Bruno Ambrosi, giornalista della Rai. «Disperato gli disse: "Presidente, chiediamo giustizia". E Leone rispose, dopo avergli preso la mano: "E giustizia avrete". «Mentre nelle zone devastate ancora mancavano il pane e il latte», scrisse nella sua interrogazione parlamentare Davide Lajolo, «il prefetto si occupava delle visite dei membri del governo e, mentre i consiglieri comunali superstiti di tutti i partiti chiedevano, con spiegabile emozione ed energia, pronta assistenza alla popolazione e l'esemplare punizione dei responsabili, osava dire essere quella "una ignobile gazzarra"». Peccato che cadde il governo e poco dopo Leone divenne capo del collegio degli avvocati della Sade-Enel, la controparte». C'era aria di business e Leone colse la palla al balzo. Si dette un gran da fare, ma ce la fece. Trovò nel codice cavilli e codicilli che permisero di non risarcire i parenti sopravvissuti di circa 600 morti (in base all'art.4 del codice civile sulla commorienza). Nel 1968 e 1969 i superstiti vennero contattati dagli avvocati per i risarcimenti. «A voi superstiti non spetta niente, dal momento che non ci sono responsabilità. Per cui vi conviene accettare quello che ora vi viene offerto, altrimenti non avrete niente». Quello che offrivano erano davvero quattro soldi: un milione e mezzo per i genitori morti (se il figlio era minorenne, altrimenti un milione), ottocento mila lire per i fratelli conviventi, seicento mila per quelli non conviventi. In base al cavillo trovato da Leone nulla era dovuto per nipoti, nonni, zii scomparsi, anche se conviventi. Ci fu chi per sette parenti, la casa rasa al suolo, ottenne 6 milioni di allora, equivalenti a circa 50.000 euro attuali Quasi tutti i superstiti presi per sfinimento e bisogno firmarono la transazione. Gli avvocati ottennero per ogni liberatoria ottenuta un compenso di 5 milioni di allora, spesso molto più di ciò che venne dato ai parenti delle vittime. Il settimanale della DC, La Discussione, lo scrisse chiaro: «Perché sono morti? Quella notte nella valle del Vajont si è compiuto un misterioso disegno d'amore». Come dire: quello che è successo è stato volontà di Dio. Mentre sui giornali esteri (New York Times, The Times, Le Monde ecc.), molto attenti a raccontare quello che era davvero successo, si dava largo spazio all'inchiesta condotta dalla giornalista dell'Unità Tina Merlin, in Italia si mobilitarono le più prestigiose firme del giornalismo (tra gli altri Montanelli) per fugare ogni dubbio: quello che era successo era una disgrazia naturale per la quale l'uomo non aveva alcuna responsabilità. I superstiti che reclamavano giustizia erano fomentati da «sciacalli comunisti» che speculavano sul dolore e sui morti. Chi accusava la Sade-Enel, chi faceva nomi e cognomi era da «additare al pubblico disprezzo». Noi andiamo avanti certo, ma non dimentichiamo. E uno sputo in faccia virtuale lo riserviamo volentieri a questi personaggi da relegare nelle cloache della storia. 7 5 1
senek65 Inviato 9 Ottobre 2023 Inviato 9 Ottobre 2023 Ogni tanto mi rivedo il monologo di Paolini: è sempre un'emozione fortissima unita ad una rabbia infinita. 2
Questo è un messaggio popolare. Velvet Inviato 9 Ottobre 2023 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Ottobre 2023 @senek65 Se non l'hai già fatto ti consiglierei di leggere il libro della Merlin. E' ancora periodicamente ristampato. Lì, in quelle righe scritte prima, durante e dopo l'eccidio c'è tutto. Fa male, fa malissimo. Ma è giusto sapere e non dimenticare perchè certi meccanismi legati al potere, ai soldi, alla giustizia piegata alla volontà dei potenti contro le persone comuni in questo paese si sono ripetuti e temo si ripeteranno sempre. 3 1
Velvet Inviato 9 Ottobre 2023 Autore Inviato 9 Ottobre 2023 Notare il nutrito codazzo di giaccacravattati al seguito dell'omuncolo con le scarpe di vernice in mezzo al fango. 1 1
Velvet Inviato 9 Ottobre 2023 Autore Inviato 9 Ottobre 2023 In questo bel video di Pierpaolo Mittica si fa menzione del ruolo che ebbe Giovanni Leone nella vicenda, merita una visione. https://www.internazionale.it/video/2023/10/04/storia-vajont-disastro-annunciato-video 1
Velvet Inviato 9 Ottobre 2023 Autore Inviato 9 Ottobre 2023 PS giova ricordare un fatto che dimostra ancora oggi l'enorme coda di paglia che lo stato italiano e l'Enel hanno sul Vajont: per fare fotografie e riprese video-cinematografiche in loco ancora oggi è necessario richiedere i permessi all'Enel e al prefetto. Nei permessi rilasciati è fatto esplicito divieto di riprendere e rappresentare sui luoghi qualsiasi riferimento all'Ente elettrico di stato (cartelli, scritte di ogni tipo ecc) e associarli alla diga del Vajont. La quale evidentemente, pur essendo ancora oggi gestita da Enel e in parte produttiva, è meglio passi per "figlia di nessuno".
Questo è un messaggio popolare. UpTo11 Inviato 9 Ottobre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Ottobre 2023 2 ore fa, Velvet ha scritto: E uno sputo in faccia virtuale lo riserviamo volentieri a questi personaggi da relegare nelle cloache della storia Relegare magari. Questo genere di personaggi governano da sempre l'Italia, perché questo genere di personaggi sono l'Italia. Oggi come allora. . 2 ore fa, Velvet ha scritto: Mentre sui giornali esteri (New York Times, The Times, Le Monde ecc.), molto attenti a raccontare quello che era davvero successo, si dava largo spazio all'inchiesta condotta dalla giornalista dell'Unità Tina Merlin, in Italia si mobilitarono le più prestigiose firme del giornalismo (tra gli altri Montanelli) per fugare ogni dubbio: quello che era successo era una disgrazia naturale per la quale l'uomo non aveva alcuna responsabilità. I superstiti che reclamavano giustizia erano fomentati da «sciacalli comunisti» che speculavano sul dolore e sui morti. Chi accusava la Sade-Enel, chi faceva nomi e cognomi era da «additare al pubblico disprezzo». Non è cambiato niente. Narrazione e chi non si adegua viene linciato. . 2 ore fa, Velvet ha scritto: Se non l'hai già fatto ti consiglierei di leggere il libro della Merlin. E' ancora periodicamente ristampato. Dopo un paio di decenni di oblio forzato, dato alle stampe da un editore minore, nel silenzio generale. 3
ascoltoebasta Inviato 9 Ottobre 2023 Inviato 9 Ottobre 2023 3 ore fa, senek65 ha scritto: Ogni tanto mi rivedo il monologo di Paolini Idem,per rinnovare la memoria e ricordarci che poco o nulla è cambiato, anche il libro della Merlin è da tenere come importante reliquia dell'eccidio (diamogli la corretta definizione).
Questo è un messaggio popolare. Velvet Inviato 9 Ottobre 2023 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Ottobre 2023 2 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: il libro della Merlin è da tenere come importante reliquia Si, perchè e' stata prima, durante e dopo i fatti l'unica voce a raccontare la realtà e non la narrazione per conto di qualcuno. Per questo andò sotto processo, fu dileggiata e infangata dai "signori" del giornalismo italiano come i vari Montanelli, Bocca o Buzzati tutti intenti dall'alto dei loro giornaloni ad elogiare prima la magnificenza dell'opera colossale e poi fornire la poetica versione della "natura matrigna" pro domo Enel e governo dopo l'eccidio. Figuriamoci una che aveva già fatto la clandestinità come staffetta partigiana, imbracciava i mitra sotto la guerra, cosa gliene fregava. Lei tirava dritto. Gran donna emancipata e forte, grandissima giornalista. E non solo per il Vajont. Peccato oggi sia una figura tenuta in secondo piano (troppo scomoda ed indipendente) ma il suo lavoro lungo decenni è tutto da riscoprire. 4
giogra Inviato 9 Ottobre 2023 Inviato 9 Ottobre 2023 Provo tanto rispetto e dolore nei confronti delle vittime e dei loro parenti sopravvissuti a questa immane tragedia. Stimo tutti coloro che si sono prodigati negli anni a tenere viva la memoria per le generazioni future di quanto accaduto allora, la storia è complessa e lunga e merita di essere insegnata nelle scuole, perchè pregna di risvolti loschi ,raccapriccianti ,assurdi.
ascoltoebasta Inviato 9 Ottobre 2023 Inviato 9 Ottobre 2023 42 minuti fa, Velvet ha scritto: Si, perchè e' stata prima, durante e dopo i fatti l'unica voce a raccontare la realtà e non la narrazione per conto di qualcuno. Ho rivisto,per l'ennesima volta, il monologo di Paolini proprio una decina di giorni fa e una delle sue frasi,tra le tante,che è e sarà sempre attuale,è quando parlando del libro della Merlin la definisce come una narratrice che a differenza della miope visione da formica dei vari inviati giunti sul posto a disastro avvenuto e che sottostavano ai vari poteri in gioco,lei aveva la visione del falco,dall'alto,prospettiva da dove si era potuto scorgere anche il 'prima' dell'accaduto,questo concetto lo si può sovrapporre perfettamente agli ultimi e ultimissimi,tragici eventi mondiali.
UpTo11 Inviato 9 Ottobre 2023 Inviato 9 Ottobre 2023 1 ora fa, Velvet ha scritto: Peccato oggi sia una figura tenuta in secondo piano Vanno di moda ben altre figure di donna....
Martin Inviato 9 Ottobre 2023 Inviato 9 Ottobre 2023 Eine kleine Provokation: Come sarebbero state accolte in un ipotetico melius del '63 le osservazioni empiriche e i timori degli abitanti del Vajont a fronte delle risposte degli esperti Enel/Sade, tutti passati dal Classico e provvisti di "tituli" ?
vizegraf Inviato 9 Ottobre 2023 Inviato 9 Ottobre 2023 19 minuti fa, Martin ha scritto: esperti Enel/Sade, tutti passati dal Classico e provvisti di "tituli" ? Geologi. Più probabile che provenissero dallo "Scientifico" o da qualche Istituto Tecnico C'è da dire che all'epoca i supporti tecnologici attuali manco se li sognavano.
ascoltoebasta Inviato 9 Ottobre 2023 Inviato 9 Ottobre 2023 11 minuti fa, Martin ha scritto: Come sarebbero state accolte in un ipotetico melius del '63 le osservazioni empiriche e i timori degli abitanti del Vajont a fronte delle risposte degli esperti Enel/Sade, Eh già,avrebbero risposto che ciò che affermavano non era misurabile,solo impressioni.....
Velvet Inviato 9 Ottobre 2023 Autore Inviato 9 Ottobre 2023 1 ora fa, Martin ha scritto: kleine Provokation: Come sarebbero state accolte in un ipotetico melius del '63 le osservazioni empiriche e i timori degli abitanti del Vajont a fronte delle risposte degli esperti Enel/Sade, tutti passati dal Classico e provvisti di "tituli" ? 1 ora fa, ascoltoebasta ha scritto: ciò che affermavano non era misurabile,solo impressioni..... La domanda è mal posta. C'erano fior di evidenze scientifiche e la certezza matematica almeno due mesi prima {luglio) che la frana sarebbe venuta giù in modo catastrofico. Ma i titolati e nobili dirigenti Sade, nel frattempo passati ad Enel, col supporto della stampa amica e della politica prezzolata decisero che per il pueblo destinato a rimetterci le penne valeva solo la perizia geologica del Semenza Anno Domini 1936. Perizia nel frattempo ampiamente sbugiardata sia dalle altre successive che dalle prove idrauliche su scala in bacino
Martin Inviato 9 Ottobre 2023 Inviato 9 Ottobre 2023 36 minuti fa, Velvet ha scritto: la perizia geologica del Semenza Anno Domini 1936 Il Semenza geologo è del 1927, difficile che abbia prodotto perizie all'età di 9 anni. Forse ti riferisci alla perizia Dal Piaz relativa ai fronti d'imposta dello sbarramento ?
ascoltoebasta Inviato 9 Ottobre 2023 Inviato 9 Ottobre 2023 59 minuti fa, Velvet ha scritto: La domanda è mal posta. C'erano fior di evidenze scientifiche ....Si scherzava,ma i Cimbri senza misure sapevano comunque......
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