Max440 Inviato 23 Ottobre 2023 Autore Inviato 23 Ottobre 2023 Termino la mia carrellata sulla musica organistica di Bach con 2 brani assai differenti tra loro. Il primo è un "Andante" tratto dalla Triosonata n°4 per organo: le triosonate di Bach sono composizioni che richiedono l'uso obbligato di 2 manuali e pedaliera, proprio perchè sono composte come se dovessero essere eseguiti da 3 strumenti differenti (es violino primo, violino secondo e violoncello... oppure flauto, oboe e fagotto), ma ovviamente l'organista deve... fare tutto da solo Sono in totale 6, composte da 3 tempi ciascuna, e sono tutte dei capolavori: io vi propongo questo tempo lento che è molto bello dal punto di vista espressivo, tanto che ne esiste anche una versione pianistica su un noto disco della Deutsche Grammophon. Una ottima esecuzione dove vedere la brava organista che suona, ed anche una versione con lo spartito da seguire, eseguita magistralmente dal mitico Ton Koopman: .-.-.-.-.-.-. 1
Max440 Inviato 23 Ottobre 2023 Autore Inviato 23 Ottobre 2023 E l'ultimo brano, invece, un grande preludio solenne, tra i più "luminosi" composti da Bach: il grande preludio in Mi bemolle maggiore, qui eseguito molto bene da Hans-Andrè Stamm: 1
Max440 Inviato 23 Ottobre 2023 Autore Inviato 23 Ottobre 2023 Da Bach in poi, fino all'arrivo di Mendelssohn, la musica per organo ha una "battuta d'arresto" (diciamo così) di quasi un secolo. I grandi compositori conosciuti da tutti del cosiddetto "periodo classico", in ordine cronologico Haydn del 1732, Mozart del 1756 e Beethoven del 1770 (che traghetta la musica nel pieno romanticismo), non scrivono praticamente nulla per organo, a parte un paio di eccezioni che vi segnalerò. Infatti solo nel 1837 Mendelssohn (1809-1847) scriverà 3 splendidi preludi e fuga per organo, ovviamente in stile romantico, che daranno il via ad un rifiorire della musica organistica che poi vedremo in seguito. Cosa succede nel frattempo? Diciamo che vanno segnalati almeno un altro paio di musicisti che, insieme a Bach, pur con stili completamente differenti, hanno dedicato delle composizioni all'organo. Innanzitutto il coscritto di Bach, Georg Friedrich Handel (1685-1759), che scrive alcuni concerti per organo e orchestra (ovviamente orchestra barocca, non sinfonica) decisamente interessanti, con uno stile completamente diverso dalla musica bachiana: infatti Handel, pur essendo tedesco, viva gran parte della sua vita in Inghilterra e sarà famoso soprattutto per la sua musica operistica. Qui vi segnalo il primo concerto, Op.4 n°1, per capire la profonda differenza stilistica con la musica di Bach: 1
Max440 Inviato 23 Ottobre 2023 Autore Inviato 23 Ottobre 2023 ps: Ne approfitto, dopo aver citato Handel, per fare una piccola digressione temporale ... Non avevo citato all'inizio del 3d la scuola organistica inglese, perchè effettivamente è decisamente meno importante delle altre, e soprattutto non comprende (per lo meno nei periodi citati) brani che sono esplicitamente dedicati all'organo con pedaliera, ma generici brani "per tastiera" che potevano essere eseguito anche su altri strumenti (tipo il virginale). Vi posto solo due brevi esempi di un musicista del rinascimento, William Byrd (1540.1623), per completezza informativa: .-.-.-.-.-. 1
Max440 Inviato 23 Ottobre 2023 Autore Inviato 23 Ottobre 2023 E, per chiudere definitivamente il discorso "barocco", l'altro musicista da citare è della scuola italiana, ovvero Domenico Zipoli (1688-1726): di lui come esempio cito una "Toccata per l'Elevazione" eseguita su uno splendido organo storico italiano, e poi la pastorale per la notte di Natale, su un organo decisamente "fuori stile", ma dal suono molto interessante. (ps musica lontana "mille miglia" dalla complessità tedesca, ma comunque interessante da conoscere) : .-.-.-.-.-. 1
Max440 Inviato 24 Ottobre 2023 Autore Inviato 24 Ottobre 2023 Come accennato un paio di "post" addietro, nel periodo cosiddetto "classico", non ci fu una particolare attenzione all'organo. Soltanto Haydn scrisse dei concerti per organo e orchestra (un po' sullo stile di Handel), e Mozart scrisse qualche brano soprattutto per "organo automatico", oppure detto "organo meccanico", ovvero un organo che suonava da solo senza organista ... Interessante, e molto bella, di Mozart la Fantasia K608 del 1791, che fu poi trascritta anche per pianoforte a 4 mani, e che qualche organista coraggioso esegue in assoluta autonomia, pur essendo pensata per uno strumento automatico e quindi per necessitare decisamente di più "mani" da utilizzare contemporaneamente ... Qui una bella interpretazione, anche se la migliore che ho ascoltato in assoluto è quella di Jean Guillou su un famoso cd della Dorian : .-.-.-.-. 1
Questo è un messaggio popolare. Max440 Inviato 24 Ottobre 2023 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Ottobre 2023 Scusate, ma essendo il brano molto bello e caratteristico (e poi uno dei pochi interessanti del periodo "classico"), ve lo propongo anche in un'altra ottima esecuzione dove potete vedere anche chi suona ... Poi passeremo al periodo romantico, e lì sarà un fiorire di brani davvero coinvolgenti anche per i "neofiti" dello strumento 3
maverick Inviato 24 Ottobre 2023 Inviato 24 Ottobre 2023 13 ore fa, Max440 ha scritto: ve lo propongo anche in un'altra ottima esecuzione dove potete vedere anche chi suona E soprattutto uno dei più straordinari organi del mondo. Un opera d'arte, non solo uno strumento musicale. 1
Max440 Inviato 25 Ottobre 2023 Autore Inviato 25 Ottobre 2023 Ed eccoci arrivati in piena epoca "romantica": e qui il grande Felix Mendelssohn (1809-1847), oltre ad avere riscoperto la musica di Bach, che era rimasta "nel nascondimento" per diversi decenni, si dedica alla scrittura di alcune delle pagine più belle della letteratura organistica: - i 3 preludi e fuga Op. 37 - le 6 sonate per organo Op.65 Vi cito solo alcuni brani, ma varrebbe la pena conoscerli tutti (esistono delle ottime integrali su cd, oltre ovviamente alla discografia in streaming). Ecco il primo preludio e fuga, Op 37 n°1 in Do minore, scritto nel 1837 : 1
maverick Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 Un po' curiose le scarpe dell'organista, ..so bene che i tacchi così alti facilitano l'esecuzione perché corri meno rischi di pasticciare... però pensavo fossero prerogativa solo di Carpenter. Comunque, bello il Mendelssohn, immagino posterai anche la VI sonata.., comunque bravo @Max440.. continua così, che di roba bella da mettere ce n'è ancora tanta ..
Berico Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 @Max440 bel topic si puo' inserire? se no elimino?
Max440 Inviato 25 Ottobre 2023 Autore Inviato 25 Ottobre 2023 @Berico Non è male, ma sarebbe da eliminare in quanto sei fuori tempo massimo: siamo arrivati al romanticismo Quando finirò il "giro storico", poi ognuno potrà mettere tutto quello che ritiene opportuno Bye, Max
Max440 Inviato 26 Ottobre 2023 Autore Inviato 26 Ottobre 2023 Delle 6 sonate per organo Op.65, scritte tra il 1844 e il 1845, vi segnalo alcuni brani per non dilungarmi troppo, ma sono talmente belle che andrebbero ascoltate tutte ... Innanzitutto, della Sonata n°1, vi riporto l'ultima parte, dove, un iniziale Andante che alterna pianissimo e fortissimo, sfocia in un "Allegro assai vivace" che è un tripudio di suoni e luminosità ! Vi riporto un paio di interpretazioni decisamente ben fatte, così che possiate fare anche un confronto fra diversi organisti: Qui la parte finale inizia al minuto 9'20'' : .-.-.-.-.-.-. Qui invece al minuto 10'20'' : 1
Max440 Inviato 26 Ottobre 2023 Autore Inviato 26 Ottobre 2023 E, per chi volesse seguire la partitura, qui la parte finale inizia dal minuto 9'10'' : ps: molto bella questa interpretazione, forse la migliore delle 3 (ma qui va anche a gusti personali ...) 1
analogico_09 Inviato 26 Ottobre 2023 Inviato 26 Ottobre 2023 15 ore fa, Max440 ha scritto: Quando finirò il "giro storico", poi ognuno potrà mettere tutto quello che ritiene opportuno Quando pensi ve ne sia ancora prima di concludere l'intero giro.., da Mendelsshon in avanti mancano un paio di secoli di musiche organistiche e già non vedo l'ora di essere "interrogato"...
Max440 Inviato 26 Ottobre 2023 Autore Inviato 26 Ottobre 2023 2 ore fa, analogico_09 ha scritto: Quando pensi ve ne sia ancora prima di concludere l'intero giro.. Cercherò di essere sintetico ...: diciamo una ventina di pezzi e dovrei aver finito
analogico_09 Inviato 26 Ottobre 2023 Inviato 26 Ottobre 2023 1 ora fa, Max440 ha scritto: Cercherò di essere sintetico ...: diciamo una ventina di pezzi e dovrei aver finito Due secoli solo 20 pezzi.. Beh.., tanto sarebbe ipoteticamente valso stilare alcuni elenchi divisi per epoche dei più importanti compositori e interpreti di musiche organistriche sui quali ogni utente interessato all'argomento avrebbe potuto portare un proprio contributo, un commento, un video musicale, etc, senza tener conto dello stretto approccio cronologico più adatto alla "didattica" un po' bignamistica che ai più agili e liberi scambi forumistici estemporanei da condividere a caldo senza dover attendere la fine del "giro storico" col rischio che nel frattempo il gioco possa freddarsi... 1
analogico_09 Inviato 26 Ottobre 2023 Inviato 26 Ottobre 2023 Il 14/10/2023 at 19:48, Max440 ha scritto: Ovviamente la scuola organistica tedesca fa la parte del leone in questo periodo barocco, con brani che sono di una bellezza per me entusiasmante... Ecco uno splendido esempio, del grande organista Dietrich Buxtehude Una cosa che mi premeva condividere per quanto riguarda la scuola organistica della Germania settentrionale "ante Bach" dovrò tornare un attimo indietro nel tempo... Hai giustamente citato due dei più importanti protagonisti, andrebbe aggiunto un altro elemento del "triumvirato" (a cui il Kantor molto attinse, specialmente da Buxtheude ritenuto dall'astro nascente come suo maestro) il quale rappresentò secondo le più aggiornate ricerche musicologiche il culmine storico del "genere". Si tratterebbe quindi di aggiungere per completeza alle altre due cime, a Buxtehude e a Bruhns (anche Pachebell ma in misura forse un po' più "ridotta") , l'altro grande organista, Vincent Lubeck (1654 - 1740), di cui vorrei condividere il magnifico Preludio e Fuga in re minore interpretato ai massimi gradi della musicalità e del virtuosismo strumentale da Elmult Walcha. 1
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