ilmisuratore Inviato 24 Ottobre 2023 Inviato 24 Ottobre 2023 26 minuti fa, mozarteum ha scritto: Senti il preludio del terzo atto Domani mi farò una bella scorpacciata
Berico Inviato 24 Ottobre 2023 Inviato 24 Ottobre 2023 Quella di Previn per me è di riferimento ma notevole anche questa
aldofranci Inviato 24 Ottobre 2023 Inviato 24 Ottobre 2023 29 minuti fa, Berico ha scritto: Quella di Previn per me è di riferimento ma notevole anche questa Sì ma la Kopa, sempre molto estroversa, qui dà un taglio tziganesco alla cavata (e a tutta l'esecuzione) che è totalmente fuori luogo. Certamente non pensato da Bartok. Senti la Faust con Harding, meravigliosi entrambi. Visto che siamo in tema, registrazione buona. Niente di eccezionale per gli standard moderni ma valida.
ilmisuratore Inviato 24 Ottobre 2023 Inviato 24 Ottobre 2023 31 minuti fa, aldofranci ha scritto: Niente di eccezionale per gli standard moderni ma valida A livello dinamico è un disco che va inserito in quelli [pochi] da record 72 dB di dinamica assoluta, brano allegro giocoso
aldofranci Inviato 24 Ottobre 2023 Inviato 24 Ottobre 2023 8 minuti fa, ilmisuratore ha scritto: 72 dB di dinamica assoluta, brano allegro giocoso Cercando ne trovi quante ne vuoi di registrazioni degli ultimi vent'anni con escursioni simili o anche superiori. Ma evidentemente non basta solo quello. Io ad esempio, purchè dinamica e immagine stereo siano più che adeguate, guardo soprattutto alla resa timbrica della registrazione. Da sempre. 1
ilmisuratore Inviato 24 Ottobre 2023 Inviato 24 Ottobre 2023 8 minuti fa, aldofranci ha scritto: Ma evidentemente non basta solo quello. Ovvio, un disco con una dinamica molto elevata potrebbe anche non suonare bene Quando c'è tutto sono da preferire, ma se dovessi scegliere tra timbrica corretta + bel suono in generale, anche qualche punto meno di dinamica lo si può regalare
Questo è un messaggio popolare. aldofranci Inviato 24 Ottobre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 24 Ottobre 2023 E allora visto che citavamo Bartok vediamo un disco dove c'è tutto di tutto di tutto, dinamica, immagine, spazio, eccezionale fedeltà timbrica, seta, metallo, smalto ferroso, sta mano sa esse fero e sa esse piuma. Una delle pietre miliari del catalogo DG quanto a esito tecnico e artistico: . Tre capolavori del novecento cameristico (come è noto ne esistono altrettante versioni a pieno organico orchestrale). Ecco questo disco tra le altre cose mette ben in evidenza, meglio di termini inutili e comunque incompleti, perchè il pianoforte DG (quando fanno le cose per bene) per me sia lo Standard a cui guardare. Una fedeltà che lascia increduli, il suono immanente e "oggettivo" di due Steinway che ti entra in casa attraverso due accrocchi de legno, plastica, metallo e quel che è. Ma è tutto ripreso alla grande, suono non solo di una perfezione ma di una bellezza struggente a servizio della Musica. . Roba da benedire l'invenzione dell'audio, anche se come effetto collaterale ha portato gli audiophili. Cmq sono sicuro che molti di voi conoscono già questo disco. 1 2
Berico Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 7 ore fa, aldofranci ha scritto: Certamente non pensato da Bartok Ah mica lo so, sta notte ho sognato di essere in un campo con un grande falò, c’erano carri, tamburelli , donne che ballavano scalze e Pat che suonava il violinino, c’era anche Bela a petto nudo con un improbabile gilet, aveva un fiasco di Tokaji in mano e raccontava storielle boccacciane su Liszt… ma alla fine io che bene so , era solo un sogno. Torno a dormire vediamo che succede.
Max440 Inviato 25 Ottobre 2023 Autore Inviato 25 Ottobre 2023 6 ore fa, aldofranci ha scritto: Io ad esempio, purchè dinamica e immagine stereo siano più che adeguate, guardo soprattutto alla resa timbrica della registrazione Condivido! La resa timbrica è fondamentale, più della "dinamica assoluta"
dec Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 @one4seven Hai ragione, niente da fare, i titoli TBM non si trovano. ci sono altri album degli stessi artisti ma con etichette tipo Trio, Planets, BBE, eccetera. Mannaggia. 1
mozarteum Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 7 ore fa, aldofranci ha scritto: perchè il pianoforte DG (quando fanno le cose per bene) per me sia lo Standard a cui guardare. Esatto. Vallo a dire a Otrebla. Marmo nero lucido (se Steinway) decadimento perfetto delle note. Esattamente come si sente nelle prime file di una sala moderna riflettente uno Steinway. Attenzione a non alzare il volume all’inizio altrimenti esplodono le casse. Il disco di Bartok e’ stellare. Ieri ascoltavo il Beethoven di Kempff anni 60 sempre Dg, meraviglioso anch’esso. Detesto la felpetta fumo di Londra nel pianoforte riprodotto 1
mozarteum Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 Provate la risposta all’impulso di Ampli e casse e la nitidezza e velocitaM degli attacchi con questo
one4seven Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 24 minuti fa, dec ha scritto: Mannaggia Eh lo so, mi ci avevi fatto sperare... Oggi, tempo permettendo, proviamo il Bartok suggerito.
ilmisuratore Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 2 ore fa, Max440 ha scritto: Condivido! La resa timbrica è fondamentale, più della "dinamica assoluta" Con razionalità però, se la dinamica deve scemare al punto di rendere piatta la riproduzione poi diventa un difetto Perfino la timbrica ne paga le conseguenze, dunque il timbro è importante, ma sotto una determinata soglia la dinamica non può andare
mozarteum Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 Una provocazione ora. Falstaff di Toscanini, live 1950 (un miracolo interpretativo ineguagliato ad oggi). Ovviamente non e’ hifi in senso comune, ma c’e’ tutto quello che serve per godere a pieno il capolavoro verdiano. La provocazione e’ questa: dato per presupposto che quest’opera piaccia, da piu’ godimento sentire Toscanini o una registrazione di oggi ben fatta ma non della stessa adrenalina? Questo e’ il punto di crisi della funzione della musica riprodotta. Tutti apprezziamo le registrazione tecnicamente piu’ riuscite, ma se dovessimo limitare l’ascolto solo ad esse come qualcuno pure ha ammesso, escludendo cosi’ non solo nella classica ma anche nel jazz pietre miliari, allora non sarebbe piu’ passione musicale, ma sensorialacustica. Una cosa diversa a mio avviso. il cervello e’ l’ultimo e piu’ potente convertitore 1 1
Vmorrison Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 Una eccellente spazialità ottimizza il tutto. https://www.originlive.com/contact-us/bulletins/sound-quality/
mozarteum Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 questa e’ la fuga con cui si chiude l’opera. Le linee contrappuntistiche sono chiare, la precisione millimetrica della direzione di Toscanini anche (e’ un live). tutto e’ a piombo la frenesia allegra a un certo punto si tinge di cupezza, le ultime battute sono quasi di nevrosi. Tutto questo passa perfettamente nella registrazione
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