aldofranci Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 28 minuti fa, mozarteum ha scritto: Tutti apprezziamo le registrazione tecnicamente piu’ riuscite, ma se dovessimo limitare l’ascolto solo ad esse come qualcuno pure ha ammesso, escludendo cosi’ non solo nella classica ma anche nel jazz pietre miliari, allora non sarebbe piu’ passione musicale, ma sensorialacustica. Una cosa diversa a mio avviso. Non c'è alcun dubbio. 1
grisulea Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 30 minuti fa, mozarteum ha scritto: Tutti apprezziamo le registrazione tecnicamente piu’ riuscite, ma se dovessimo limitare l’ascolto solo ad esse come qualcuno pure ha ammesso, escludendo cosi’ non solo nella classica ma anche nel jazz pietre miliari allora non sarebbe piu’ passione musicale, ma sensorialacustica. Però non confondere la sezione musica con questa. Se tu ascoltassi musica moderna ti renderesti conto che sei quasi obbligato ad ascoltare incisioni anche pessime. Credo stessimo parlando di suono non di musica. E spero che nessuno perda tempo ad ascoltare bene roba che non gli piace.
ilmisuratore Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 35 minuti fa, mozarteum ha scritto: Tutti apprezziamo le registrazione tecnicamente piu’ riuscite, ma se dovessimo limitare l’ascolto solo ad esse come qualcuno pure ha ammesso, escludendo cosi’ non solo nella classica ma anche nel jazz pietre miliari, allora non sarebbe piu’ passione musicale, ma sensorialacustica. Non scherziamo, ho una sontuosa collezione di album attorno gli anni 50'/55' la cui bellezza e qualità artistica offusca quello della tanto ricercata parametria perfetta 1
one4seven Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 @mozarteum sapessi quanti dischi, ancorché recenti, e pure passati, ascolto, che hanno una registrazione quantomeno discutibile. O piacevolmente low-fi, per usare una definizione data agli U2, non mi ricordo da chi. Non è questo il punto. Il punto è non venire a presentare come riferimento una registrazione (e riversamento), del 2020, che è effettivamente una ciofeca. E facendoci pure i gradassi. Ciò detto, chiuso l'argomento, basta dire quanto può essere spettacolare ed emozionante ascoltare i dischi, per esempio, del periodo prog italiano, con produzioni che spesso erano poco più che amatoriali. Figuriamoci. 2
mozarteum Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 Effettivamente resta un mistero perche’ registrazioni eccezionali degli anni 60 (sopra ne abbiamo indicate alcune) abbiano assai meno compressione di una fatta nel 2020. Quale potrebbe essere il motivo? Tramonto dell’hifi di massa ed esigenza di comprimere la forchetta dinamica per adeguarla ai canoni di riproduzione fastfood di oggi? Per fortuna pero’ quello di Chailly appare essere piu’ un infortunio che una costante
ilmisuratore Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 7 minuti fa, mozarteum ha scritto: Quale potrebbe essere il motivo? Tramonto dell’hifi di massa ed esigenza di comprimere la forchetta dinamica per adeguarla ai canoni di riproduzione fastfood di oggi? Per fortuna pero’ quello di Chailly appare essere piu’ un infortunio che una costante Potrebbe essere anche un infortunio visto che nel vario materiale esaminato si riscontrano valori dinamici mediamente sopra i 52/55 dB Chailly ne ha 14 meno, con l'aggravante di aver saturato anche alcuni picchi
one4seven Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 @mozarteum non saprei se trattasi di infortunio, o cosa. Nella classica, moderne o passate, è davvero singolare trovare una roba del genere. Probabilmente l'indirizzo iniziale della produzione non era quello di farne un disco. Aldo ipotizzava la distribuzione radio/televisiva... poi magari hanno cambiato target. Vallo a sapere... Certe cose non le fai e le avalli a caso, però...
Max440 Inviato 25 Ottobre 2023 Autore Inviato 25 Ottobre 2023 Il disco di Chailly con l'orchestra della scala è proprio una mer@da !!
Max440 Inviato 25 Ottobre 2023 Autore Inviato 25 Ottobre 2023 @SimoTocca : ti consiglio di cambiare l'impianto, e di ascoltare più dischi della Dorian: almeno migliori un pochino ...
one4seven Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 Ellapeppa... Questo è un disco "spaziale". Non mi viene altro termine, per descriverlo. 😳
ilmisuratore Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 1 ora fa, one4seven ha scritto: Ellapeppa... Questo è un disco "spaziale". Non mi viene altro termine, per descriverlo. 😳 E che vergognosamente non possiedo
one4seven Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 @ilmisuratore no, un audiofilo, non può non possedere un tale disco. Se non per ragioni artistiche, quantomeno per "ragioni audio". Cercherò di rimediare anch'io... 1
Orazio_62 Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 @mozarteum non direi. Non ho ascoltato il Respighi di Chailly ma ho il cd Viva Verdi sempre con l'orchestra della Scala e le mie impressioni sono sovrapponibili. Reggo al suo ascolto solo per pochi minuti.
aldofranci Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 1 ora fa, one4seven ha scritto: Ellapeppa... Questo è un disco "spaziale" Non mi viene altro termine, per descriverlo 😳 Eh ma se ogni volta devi reagire con questa emotività non consiglio più niente. Ma proprio a livello deontologico. 1
one4seven Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 2 minuti fa, aldofranci ha scritto: Ma proprio a livello deontologico. Ti assolvo con piacere, invitandoti a dare altri suggerimenti di questa caratura. Il problema vero invece l'ho sfiorato ad inizio ascolto, a momenti spacco i tweeter... La prossima volta faccio un pre-ascolto a volume moderato.
SimoTocca Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 @Max440 Max ero a Parigi e quindi non ho avuto modo di risponderti subito, ma partecipo volentieri al Thread che hai aperto. Ascoltando Kissin dal vivo al Theatre Des Champs Elysèes ieri sera mi veniva in mente un noto aneddoto storico sui due più importanti e geniali progettisti di diffusori: David Wilson della Wilson Audio e Arnie Nudell, fondatore della Infinity e poi della Genesis. È spesso riportato da amici e collaboratori che entrambi erano “fissati” con l’andare ad ascoltare i concerti in teatro, in particolare l’orchestra dal vivo, perché sostenevano entrambi con assoluta convinzione, senza confrontarsi con l’orchestra dal vivo i loro sforzi progettuali …valevano poco! Patenti e patentini è roba che lascio volentieri ai funzionari della Motorizzazione, ma non capisco il risentimento per un mio ragionamento logico, prima che tecnico o audiofilo: se uno non ha mai sentito un’orchestra a teatro, come faccia a dire che una registrazione sia “fedele” all’evento dal vivo, continua a rimanere, per me, un mistero, anzi un assurdo logico. E per la logica no, non ci sono patenti che tengano… E prima di procedere alla solita diatriba fra “misuroni” ed “ascoltoni”, perché a questo si può ridurre la piega (non voluta) che ha preso la discussione da te aperta, cioè se valgano di più le misure di laboratorio o il giudizio soggettivo di chi ascolta, mi piacerebbe far vedere la copertina di un numero di The Stereophile in cui c’è un il bellissimo editoriale di John Atkinson (un ingegnere espertissimo di misure, misure che lui stesso fa per ogni apparecchio provato sulla rivista, quindi non proprio un “ascoltone”) in cui a proposito del confronto fra due amplificatori conclude dicendo: pur nel XXI secolo, il dibattito su cosa conti di più, fra “suono magicamente reale” e “misure elettriche assolutamente perfette”, rimane ancora totalmente aperto e tutt’altro che concluso. Qui sopra invece, con un paio di misure fatte a casa propria, si pretende di poter dire se una registrazione suona abbastanza fedele all’evento,dal vivo oppure no… ebbene non è proprio così semplice e scontato.anzi! E…non lo dico io, ma il direttore (ex, a dire il vero) di The Stereophile.…. The accuracy versus musicality debate re-examined… Questo è solo il “cappello” che poi mi serve per entrare nel vivo del dibattito dei migliori album dedicati Ai Pini di Roma di Respighi, e solo di questi parlerò…ma questa premessa rimane fondamentale..😉 1
SimoTocca Inviato 25 Ottobre 2023 Inviato 25 Ottobre 2023 È anche vero che sono, in fondo, contento di aver suscitato un dibattito di questa portata, perché di sicuro vedo che fa ascoltare molta musica classica, quindi non è altro che un bene! Mi piacerebbe che magari, stimolati dall’ascolto domestico, poi venisse la voglia di andare a teatro ad ascoltare come suona “davvero” un orchestra “dal vero”…. ma sono quasi sicuro che anche questo secondo obiettivo sarà raggiunto… anche solo “per curiosità”.. 1
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