Dufay Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 4 ore fa, Max440 ha scritto: ntonio_caponetto Ok per la grandezza di Bernstein, ma la registrazione è davvero piuttosto scarsa, per lo meno rispetto alle altre citate Decisamente scarsa. Maciste pretende di meglio
fabrizio Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 Salve, purtroppo non ho avuto molto tempo, stamattina ho dato una breve scorsa ai pini della Via Appia , ne ho sentiti velocemnte un pochi ma, di una cosa sono sicuro : Buttate Chailly ( non lui naturalmente, ho molte cose sue che mi piacciono) ,questa registrazione è l’ennesima riproposizione della nuova e relativamente recente modalità di proporre le registrazioni, credo sia in voga una stessa metodologia, forse lo stesso software( mi pare li chiamino plug in) non saprei dire quale sia la causa. Molti recenti lavori, spesso HR , hanno lasciato per strada le tre dimensioni, in questo caso anche le due; ripropongono tutti gli strumenti in fila orizzontale. , spalla-spalla, come quando facevo l’adunata per l’appello sotto la naja. È una firma di equalizzazione che mette sullo stesso piano i fiati , gli archi, i legni , dando più voce a quelli che Dovrebbero stare più indietro , Bsta prendere una quasiasi registrazione di una decina di anni fa per. Capire che sono , più ariose, più estese, con maggiore diversificazione nella individuazione degli strumenti, nella differente dinamica . Ho ascoltato la Living Stereo di Reiner, ce l’ho anche in vinile OMR ….un altro mondo; una vecchissima di Dutoit, perfino una abbastanza recente con l’Orchestra di Sao Paulo : sono nettamente migliori. I prossimi giorni ne ascolterò delle altre , magari confrontandomi con amici….. Saluti, Fabrizio 1
Dufay Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 Chailly cassato . Suono compreso e cofusionario
dec Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 Sicuramente non la migliore interpretazione, ma trovo la registrazione interessante...vale la pena dargli una ascoltatina.
ilmisuratore Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 Sto ascoltando le due versioni del Respighi, Mata e Chailly Ad orecchio la versione Chailly suona più forte, ma non provoca la stessa dinamica che percepisco con la versione di Mata Sempre tra le due versioni, trovo un suono maggiormente discernibile nella versione Chailly e gli strumenti mi sembrano leggermente più veraci rispetto quella di Mata C'è un quadro sulla disposizione degli strumenti migliore in quella Chailly I parametri sono diversi, ma complessivamente trovo più verace quella di Mata a livello di impatto dinamico ma al contempo meno preferibile a livello di congruenza relativamente alla timbrica e alla disposizione scenografica Mata impressiona di più, ma Chailly suona meglio Questo è quanto il mio giudizio personale confinato a queste due versioni che, nonostante i voti, entrambe non possono salire sul massimo riferimento possibile in tema di registrazioni
ilmisuratore Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 1 ora fa, Dufay ha scritto: Chailly cassato . Suono compreso e cofusionario Più compresso del Mata sicuramente ma confusionario per nulla Ad alto volume il quadro rimane ben fermo ed intelligibile
Titian Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 2 ore fa, fabrizio ha scritto: Molti recenti lavori, spesso HR , hanno lasciato per strada le tre dimensioni, in questo caso anche le due; per favore si possono avere degli esempi precisi. Grazie.
noam Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 @Maurjmusic finora in vinile è quella che suona meglio , anche se non sono un grande estimatore di Reiner . @mozarteum Ozawa è spesso bistrattato , a torto..... vedrò di accaparrarmi anche questo vinile , l'Omr di Maazel è fuori concorso , troppo costoso .
mozarteum Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 3 ore fa, fabrizio ha scritto: È una firma di equalizzazione che mette sullo stesso piano i fiati , gli archi, i legni , dando più voce a quelli che Dovrebbero stare più indietro , In realta’ non e’ detto che debba essere sempre cosi’. Anche dal vivo, a seconda della sala, la proiezione dei suoni puo’ far prevalere cio’ che nella disposizione fisica dell’orchestra sta dietro (penso ai legni e agli ottoni). Anzi nei posti in alto di un auditorium (penso ora al Rang/balconata del Festspielhaus di Salisburgo) l’effetto e’ proprio questo ed e’ bellissimo. Puo’ quindi trattarsi di valida opzione di chi registra che ricordiamolo ha poi sempre il placet dell’artista. Personalmente preferisco anche io in riproduzione piani sonori piu’ distinti, ad esempio sentite lo straordinario don quixote di Strauss diretto da Karajan sempre Dg (non quello Emi): da questo punto di vista esemplare. Siamo credo nel 1959 o giu’ di li’ Tutto questo per dire che i tipi di suono e di verosimiglianza possono essere tanti e che le registrazioni vanno ascoltate cercando di cogliere il punto di vista di chi le ha registrate cosi’ senza sovrapporre un proprio concetto astratto di come dovrebbe essere 2
mozarteum Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 3 ore fa, fabrizio ha scritto: Ho ascoltato la Living Stereo di Reiner In vinile molto meglio che nel riversamento digitale, caratterizzato da timbri aspri
grisulea Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 19 ore fa, mozarteum ha scritto: Sinopoli, alla fine per me Lo stesso voto che ho messo io dufay Ho rimontato velocemente l'impianto in modo provvisorio per confrontare le due versioni. Temo che tu stia giudicando l'opera in se ed il modo di rappresentarla più che la qualità del suono. Il DG suona piu confuso, compresso, meno esteso. Armonicamente simili ma il DG suona medioso. È come passare da un diffusorino ad un grande sistema. Capisco che possa non piacere ma come incisione non ce ne corre, anzi. I piatti nel DG vengono strozzati, aspetta che mo vengo pure io ma non arrivano mai. La stessa immagine non è paragonabile. I momenti più bassi non sono mai bassi. A volume basso suonano tutti allo stesso livello, bellamente allineati. Il DG suona un 2d a confronto. Gli archi sono udibili circa lo stesso modo. Sono due incisioni diverse, inutile aspettarsi quel che uno vorrebbe sentire, hanno equilibrio diverso che non ci è dato sapere sia proprio dell'orchestra, del luogo, dell'incisione o di scelta. Ma nulla centra con la qualità del suono. Inutile che dica a Dufay che le percussioni ci sono e si sentono molto di più sul Dorian che sul DG. Mi pare dicesse che spariscono come i violini. A mio parere se il Dorian vale sei il dg vale qualcosa meno. Ma ripeto, quali sono quelli da 8 o 9 o 10? Ne ho ascoltate alcune versioni di varie etichette Molto bella anche la decca Cleveland Mazel. Ma a mio parere nessuna suona meglio. In ciascuno c'è un diverso modo di evidenziare o meno sezioni o singoli strumenti. Credo che in fondo proprio in questi casi sia la dinamica a fare la differenza. Il resto è più o meno tirato da una parte o dall'altra, son preferenze, abitudini, aspettative, gusti. Inutile fare paragoni con la musica dal vivo. Certo che se una versione non piace non suonerà mai bene perché è parte del suono. Bisognerebbe riuscire a separare di netto i due aspetti. Mi rendo conto da quanto letto che è quasi impossibile. Soprattutto per una valutazione generale ci vorrebbero le stesse condizioni per tutti. Le migliori possibilmente.
one4seven Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 Allora... Altri due confronti. Chailly Decca (24-96) La peggiore finora. Traccia ipercompressa. Ma che è un disco di Elettronica? Crescendo dinamico praticamente inesistente, se confrontato al Mata, ma anche al Sinopoli. Parte subito sparato, tutto proiettato in avanti. Unico lato positivo, è che non rilevo cmq la confusione di cui parla Duffy. Anzi, le cose sono molto chiare e ferme, solo che sono state masterizzate per suonare "spettacolarizzate". Sicuri che gli esperti (presunti) di Classica consiglino questa edizione? Mah...
mozarteum Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 Domani pomeriggio sento anche io Chailly e vi do la mia opinione
mozarteum Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 2 ore fa, ilmisuratore ha scritto: trovo più verace La vongola pugliese Amici la musica e’ il fine non questo o quel parametro tecnico avulso da una considerazione complessiva di riuscita o meno della registrazione. Ora vi scandalizzo: una delle migliori esecuzioni della sinfonie di Schumann e’ quella di Sawallisch Emi. Andate a sentire ih ih
grisulea Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 @mozarteum ascolta anche Cleveland Maazel decca
one4seven Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 Seiji Ozawa SACD Japan, remaster 2012 degli Emil Berliner. (In streaming trovate il CD "normale" non rimasterizzato) Finora, tra le confrontate, l'edizione che preferisco. Ha tutto. Dinamica (non quella del Mata, ma va molto bene), ricchezza di suono, timing, ed anche "spettacolo", ma non "spettacolarizzazione". Eccellente. Voto 9. 1
mozarteum Inviato 21 Ottobre 2023 Inviato 21 Ottobre 2023 1 ora fa, noam ha scritto: Ozawa è spesso bistrattato , a torto.... Un grandissimo altroche’ purtroppo ritiratosi. Lo andai a trovare nel camerino molti anni fa a Firenze dopo una splendida volpe astuta di Janacek. Un uomo minuto, mite gentile. Un interprete raffinatissimo per me il suo Ravel e’ il massimo. Di quella esecuzione fiorentina c’e’ un video strepitoso 1
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