Cano Inviato 13 Maggio 2021 Inviato 13 Maggio 2021 @Nacchero ho un lettore cd con ingresso per il dac qualsiasi cosa che colleghi al dac suona decisamente meno bene della meccanica integrata è abbastanza ovvio
smarmittatore Inviato 13 Maggio 2021 Inviato 13 Maggio 2021 18 minuti fa, Cano ha scritto: ho un lettore cd con ingresso per il dac qualsiasi cosa che colleghi al dac suona decisamente meno bene della meccanica integrata è abbastanza ovvio è abbastanza ovvio anche collegandoci una meccanica top o è comunque ovvio anche collegandoci uno streamer o un lettore di rete? 1
Cano Inviato 13 Maggio 2021 Inviato 13 Maggio 2021 1 ora fa, smarmittatore ha scritto: abbastanza ovvio anche collegandoci una meccanica top o è comunque ovvio anche collegandoci uno streamer o un lettore di rete? Si Avere le varie sezioni vicine, senza porte e cavi fa la differenza
Nacchero Inviato 13 Maggio 2021 Inviato 13 Maggio 2021 @Cano mi sono spiegato male. Entrambe le sorgenti, Raspy e lettore erano collegati al dac dell'ampli. Il primo via USB,il secondo il coassiale. I files sul Raspy sono rippati dai CD che ho inserito nel lettore. Il volume, a parità di posizione della manopola, era più alto utilizzando il lettore. Questo forse ha influenzato l'impatto che ho avuto non appena avviato il brano. In pratica utilizzo esclusivamente il Raspy, ma sta cosa mi ha spiazzato.
Cano Inviato 13 Maggio 2021 Inviato 13 Maggio 2021 @Nacchero ok può anche essere che il lettore vada meglio, che l'uscita digitale sia migliore etc Le variabili sono tante
Nacchero Inviato 13 Maggio 2021 Inviato 13 Maggio 2021 @Cano si si.....ma l'ho detto solo perché ci ho fatto caso e anche perché questo lettore era la prima volta che lo utilizzavo. E, fra l'altro, il lettore che ho tolto, sulla carta doveva essere migliore. Bene a sapersi, comunque, un'opzione in più. Bisognerebbe provare col Raspy collegato alla coassiale, ma non ho la scheda. Vabbè, si fa per parlare, sono molto contento del Raspberry.
Questo è un messaggio popolare. Room429 Inviato 19 Gennaio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 19 Gennaio 2022 Buonasera a tutti. Ho letto con attenzione questo topic ho trovato assai interessante conoscere i tanti punti di vista sull'argomento. Sono un collezionista di dischi ormai dal lontano 1992 e da allora non ho mai smesso di comprarne. Verso la fine degli anni 90 ho iniziato a collezionare anche DVD e qualche anno dopo Bluray, insomma per farla breve oggi mi ritrovo con tonnellate di materiale. Negli ultimi anni mi sono anche tolto lo sfizio di provare ogni singolo servizio di streaming musicale presente sul mercato ma non è mai scattato il feeling o le stesse emozioni che mi dà il supporto fisico. Non me ne è mai fregato molto di discorsi relativi a bitrate o frequenze di campionamento, per me la cosa importante rimane la musica e le sensazioni che sa trasmetterti. Penso che fin dalla fine degli anni 90 quando Napster inaugurava il file sharing musicale, passando per i primi iPod fino ad arrivare all'attuale streaming su smartphone, l'attuale diffusione di questa metodologia di ascolto si sia così largamente diffusa perché, lato economico a parte, ha saputo sfruttare un elemento che si è insinuato prepotentemente nella nostra società ovvero LA PIGRIZIA. Ormai ci siamo abituati ad avere tutto immediatamente disponibile. Se la nostra band preferita fa uscire un nuovo singolo andiamo subito su YouTube ad ascoltarlo, per molte persone sono la tv o i social a dire loro cosa ascoltare. E' venuta meno la curiosità, la voglia di di approfondire, di andarsi a cercare qualcosa di diverso. Conosco persone che sono regolarmente abbonate a Spotify ma se domando loro cosa ascoltano mi rispondono "mah niente di che le solite cose". Eppure hanno a disposizione milioni di brani. Oggi la musica si ascolta skippando i brani, se una canzone non rispecchia il nostro mood allora pazienza passiamo alla successiva. Quante persone oggi ascoltano un album per intero dall'inizio alla fine? Immaginiamo ascoltare un concept album con lo shuffle attivo o skippando i brani. Assuro! Intendiamoci: non sto sparando a zero sullo streaming, da un punto di vista economico è indubbiamente vantaggiosissimo rispetto al supporto fisico. Inoltre è versatile, si può ascoltare la musica in auto, in palestra o durante una passeggiata. Ma che succede se si smette di pagare un abbonamento? Nulla. Semplicemente ti ritrovi con niente in mano. O con al massimo qualche file su un hard disk esterno. La musica, secondo me, è una grande forma d'arte e se l'arte smette di essere un bene tangibile allora viene sminuita perdendo quasi di valore. Scusate se mi sono dilungato. Buon ascolto a tutti voi! 5
Questo è un messaggio popolare. roop Inviato 19 Gennaio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 19 Gennaio 2022 5 minuti fa, Room429 ha scritto: Ma che succede se si smette di pagare un abbonamento? Nulla. Semplicemente ti ritrovi con niente in mano. O con al massimo qualche file su un hard disk esterno. La musica, secondo me, è una grande forma d'arte e se l'arte smette di essere un bene tangibile allora viene sminuita perdendo quasi di valore. La musica è un bene intangibile, anzi immateriale. Il supporto che tangi nulla c’ entra con le emozioni che la musica ci regala. Un media, un feticcio, qualcosa che ci piace possedere. La musica non è una statua. Se vai ad un concerto cosa ti rimane? A me moltissimo. Di un viaggio, una cena prelibata cosa ci rimane? Quando andiamo a una mostra mica abbiamo in casa i quadri, no? Di più, ora ci sono pure gli NFT per le arti figurative. Ciò premesso, anch’ io sono molto legato ai miei dischi. Che sono parte del mio percorso. I miei ricordi. Per questo non me ne separo. Ma la musica rimane nella nostra anima, non negli scaffali. 4 1
Gici HV Inviato 19 Gennaio 2022 Inviato 19 Gennaio 2022 @Room429 Anche con un supporto fisico puoi saltare qualche brano,non c'è niente di male, perché dovrei ascoltare tutte le tracce di un disco,se un paio di brani fanno c@g@re li salto senza nessun senso di colpa e pazienza se l'artista non è contento. 1
iBan69 Inviato 19 Gennaio 2022 Inviato 19 Gennaio 2022 @Room429 concordo con quanto scrivi ... ormai siamo nell’epoca del consumismo immateriale, che ha il presunto vantaggio di svincolare le persone dal possesso dell’oggetto, di avere una alta diffusione e raggiungere una moltitudine di persone diverse, per età, luoghi e cultura, di essere di più facile fruizione, attraverso strumenti ad alta diffusione (Smartphone e computer) e di relativo basso costo, di essere forse più “democratico” e soprattutto comodo. Ma ... in realtà, non è tutto oro, quello che luccica su un display. Il mondo di internet, a differenza di quello che si potrebbe pensare ci sta impoverendo culturalmente, proprio per la sua facile fruibilità che non necessita uno sforzo, un impegno, una ricerca, per soddisfare Il nostri bisogni. Non dobbiamo più capire le cose, dobbiamo solo sapere usare gli strumenti per cercarle attraverso uno schermo, e questo ci impigrisce e ci limita, perché così è facile, e ciò che è troppo facile alla lunga non produce più stimoli e piacere. Ci mettono a disposizione milioni di brani, che non ascolteremo mai, piuttosto che gustarci un disco per volta, cercato, toccato, acquistato e ascoltato da cima a fondo, bello o brutto che sia. Lo ammetto, usufruisco anch’io dello streaming, ma non potrei mai fare a meno della musica su un supporto fisico. Lo streaming lo uso per cercare, ma poi, il vero piacere me lo da quel disco che tengo tra le mani, che so che rimarrà nella mia vita per sempre perché frutto delle mie scelte e delle mie fatiche, per averlo. Inoltre, il concetto di spesa per una passione, è del tutto relativo alla disponibilità e alla passione stessa. Chi ha una passione, non bada a spese per quella passione. Quindi, io dico: usiamo lo streaming, ma non abbandoniamo vinili o CD, almeno avremo qualcosa da lasciare ai nostri figli, che ricorderà la nostra passione per la musica.
Questo è un messaggio popolare. captainsensible Inviato 19 Gennaio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 19 Gennaio 2022 Per me ascoltare un disco è un'esperienza: non ho bisogno del contatto fisico del supporto, tanto meno di rituali, ma solo quello "mentale" con l'artista. Ed anche in streaming mi ascolto in grazia di Dio un intero disco, se mi piace. CS 3
one4seven Inviato 19 Gennaio 2022 Inviato 19 Gennaio 2022 23 minuti fa, iBan69 ha scritto: Ci mettono a disposizione milioni di brani, che non ascolteremo mai, piuttosto che gustarci un disco per volta, cercato, toccato, acquistato e ascoltato da cima a fondo, bello o brutto che sia. Quello che ci mettono a disposizione ha una motivazione molto più semplice, ed è di natura squisitamente economica: diversificazione dell'offerta per soddisfare la domanda, che è formata da milioni di persone con gusti e preferenze diverse. Quello che non ascolterai mai tu, sarà ascoltato da qualcun'altro. Esattamente, come sono e sono stati disponibili milioni di brani da acquistare su milioni di supporti. Nessuna differenza, se non la possibilità di accedervi ad un costo molto inferiore. 2
giaietto Inviato 19 Gennaio 2022 Inviato 19 Gennaio 2022 https://www.audiophilia.com/reviews/2021/12/28/8kneadu8r0fzol6foa0v3a7i14zya5 1
acusticamente Inviato 19 Gennaio 2022 Inviato 19 Gennaio 2022 Uso lo streaming (abbonamento gratuito a Spotify) unicamente come opportunità per scovare qualcosa di nuovo che mi piace e non come mezzo di ascolto. Quando lo trovo acquisto il cd e lo ascolto in “modalità rilassata”
Sonicrage Inviato 19 Gennaio 2022 Inviato 19 Gennaio 2022 @roop Prima dell'avvento della liquida la musica ERA un bene solo tangibile e non ti bastava un dap per suonare un album, ma un giradischi o un lettore cd o una piastra per suonare un software materiale. Chiaro che ora puo' anche non esserlo ed e' diventato tutto piu' pratico. Sul viaggio in Sita Salerno-Napoli per andare al lavoro certo non mi porto il gira😂, ma ascolto sul cell. i miei dischi nuovi che ho rippato, per iniziare ad "assorbirli" e poi ascoltarli come si deve con l'impianto. Proprio non ce la faccio a farmi piacere la liquida e non ne faccio un discorso di qualita' audio, mi piace possedere l'oggetto, che spessissimo e' pure bello. I concerti sono una esperienza totalmente diversa e appagante, qua si parla di ascoltare musica con lo stereo. Sto sentendo Suzanne Vega, mi piacerebbe fosse qui a suonare solo per me dal vivo..... ma la vedo una cosa impossibile a realizzarsi😁 Pietro.
franz_84 Inviato 19 Gennaio 2022 Inviato 19 Gennaio 2022 Ma la discussione è ironica o seria?? Davvero si pensa di poter ascoltare meglio in streaming anziché in vinile????
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