Basta spendere soldi in cd e vinili, passate allo streaming

[Discopersempre2]

2 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

Attenti perchè Progresso non equivale a Evoluzione, in alcuni casi ne è l'opposto.

Esatto e potrei estendere il discorso anche, ad esempio, alle macchine e a tutta sta caxxo di elettronica che ci gira intorno e basta un microchip che fà le bizze e t' attacchi al "piffero".

[Discopersempre2]

@iBan69 Per me i vari quobuz, tidal &co. potevano chiudere anche prima d' aprire🤗.

[Gici HV]

@Titian ma infatti ti stavo dando ragione,ti piace il supporto fisico,va benissimo.

Però per ascoltare 220 dischi devi usare (secondo alcuni) il metodo streaming,un ascolto e via,si passa al prossimo..☺️

[Room429]

13 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

Io uso la rete solo per scoprire nuovi cd e ascoltare i brani disponibili, per poi decidere se acquistarli, anni fa ciò avveniva in un piccolo negozio di dischi e cd dove col proprietario e altri affezionati clienti trascorrevamo pomeriggi ad ascoltare dischi rari e a parlare di tutto, lo stesso avveniva in alcune librerie.....si chiama socialità.   

Attenti perchè Progresso non equivale a Evoluzione, in alcuni casi ne è l'opposto.

 

Vero. Ci sono luoghi dove questo avviene ancora. Fino agli anni 90 si stava mezz'ora in videoteca a spulciare i vari film, oggi si sta mezz'ora col telecomando in mano a scegliere cosa guardare. C'è chi si è abituato alla cosa con disarmante rapidità, io ho sempre fatto assai fatica

[iBan69]

Battute a parte ... in questo momento ho due abbonamenti streamer che sto confrontando: TIDAL, che ho da 4 anni e Qobuz che ho da un mese. Ne sceglierò uno, perché non ho nulla in contrario sullo streaming, basta che non sia l’unica fonte di approvvigionamento musicale. 

Lo sapete, amo il vinile, pertanto questo è e rimarrà, il primo supporto d’ascolto. Ho anche i CD, anche se il loro ascolto è ormai molto sporadico e come dicevo sopra, anche lo streaming. 

Quello che non concepisco, è il totale abbandono di un supporto fisico, quello con cui la maggioranza di noi è nato e cresciuto come appassionato di musica, a favore di un abbonamento che quando non rinnoveremo più, non ci lascerà nulla, nada, zero. 

Inoltre, se la connessione internet viene a mancare, cosa fate? 

Io metto su un disco. 😉

[Gici HV]

14 minuti fa, Discopersempre2 ha scritto:

Per me i vari quobuz, tidal &co. potevano chiudere anche prima d' aprire🤗.

Se per questo,per me,i vinili potevano smettere di farli 30 anni fa..     ..e sono stato stretto.😉🤗

[captainsensible]

@Discopersempre2 eccerto era meglio il TV in Bianco e nero a valvole.....😂

 

CS

[Gici HV]

2 minuti fa, iBan69 ha scritto:

Quello che non concepisco, è il totale abbandono di un supporto fisico,

Fai finta di non capire,chi ha buttato via i supporti fisici?

...e tidal può funzionare off-line con le tue playlist salvate, pericolo scampato..😉

[maxgazebo]

3 minuti fa, iBan69 ha scritto:

Inoltre, se la connessione internet viene a mancare, cosa fate? 

Io metto su un disco. 😉

Ma infatti lo streaming deve, per me, essere utilizzato come poteva essere il negozio di dischi...ascolti, cerchi, trovi...e quello che ti piace lo acquisti liquido, e ti rimane fisicamente

Il supporto in vinile o CD per me è storia, acqua passata, basta.....e lo dico con cognizione avendo vissuto sulla pelle tutto il passaggio al digitale

[Discopersempre2]

@captainsensible Infatti chi l' avrebbe mai immaginato che un giorno  -nel 2000- ci fosse stata gente che avrebbe fatto "carte false" per comprare/sentire un ampli a valvole🤗.

[Room429]

2 minuti fa, iBan69 ha scritto:

Battute a parte ... in questo momento ho due abbonamenti streamer che sto confrontando: TIDAL, che ho da 4 anni e Qobuz che ho da un mese. Ne sceglierò uno, perché non ho nulla in contrario sullo streaming, basta che non sia l’unica fonte di approvvigionamento musicale. 

Lo sapete, amo il vinile, pertanto questo è e rimarrà, il primo supporto d’ascolto. Ho anche i CD, anche se il loro ascolto è ormai molto sporadico e come dicevo sopra, anche lo streaming. 

Quello che non concepisco, è il totale abbandono di un supporto fisico, quello con cui la maggioranza di noi è nato e cresciuto come appassionato di musica, a favore di un abbonamento che quando non rinnoveremo più, non ci lascerà nulla, nada, zero. 

Inoltre, se la connessione internet viene a mancare, cosa fate? 

Io metto su un disco. 😉

Allora.. tu hai perfettamente ragione, ma non sta qui il punto. Come diverse persone hanno più volte sottolineato in queste pagine lo streaming alla fine non è che un modo diverso di fruizione della musica. Più comodo? Sì. Più versatile? Assolutamente sì. Più economico? Totalmente sì. Poi si può stare a disquisire per anni su cosa sia meglio o peggio. Il fatto è che secondo me non esiste proprio la questione meglio / peggio. Ci sono quelli a cui basta ascoltare e ci sono quelli che apprezzano ogni singolo gesto che il supporto fisico comporta: dal togliere il cellophane fino ad inserire un disco nel lettore. Quindi chi ha ragione? Han ragione tutti. L'unica cosa sbagliata è il radicalismo, le prese di posizione che non accettano compromessi e confronto costruttivo. 

[one4seven]

12 minuti fa, maxgazebo ha scritto:

Ma infatti lo streaming deve, per me, essere utilizzato come poteva essere il negozio di dischi...ascolti, cerchi, trovi...e quello che ti piace lo acquisti liquido, e ti rimane fisicamente

Condivido, e questo imho chiude definitivamente il discorso "supporto".

Per inciso, se compri files, ti costano quanto e più dei classici supporti LP e CD, a volte. Ed in più ti devi preoccupare di farne un backup etc...

Però l'opener fa un altro ragionamento: basta supporti, ovvero "possesso", ma solo fruizione a "noleggio".

Qui sta il punto della discussione.

[Discopersempre2]

11 minuti fa, Gici HV ha scritto:

smettere di farli 30 anni fa

Per quello hai ragione, anche a livello di musica già metà '80 eravamo già ai "ferri corti"; poi se parliamo di stampe di dischi al giorno d' oggi, nella maggior parte dei casi, stendiamo no uno, ma due/tre veli pietosi🙄

[maxgazebo]

1 minuto fa, one4seven ha scritto:

Condivido, e questo imho chiude definitivamente il discorso "supporto".

Però l'opener fa un altro ragionamento: basta supporti, ovvero "possesso", ma solo fruizione a "noleggio".

Qui sta il punto della discussione.

OK, allora per me è no...non riesco a pensarlo di non avere fisicamente i miei dischi...sono abituato dagli anni '80 a rippare i miei CD, è mia abitudine averli fisicamente su un HDD, quindi non potrei essere legato solo ed esclusivamente alla connessione

Il piatto giradischi l'ho venduto a suo tempo, amo la comodità/versatilità della liquida

[Room429]

@one4seven Premesso che, secondo me, chi ha aperto questa discussione ha sganciato una bomba che voleva essere una provocazione e come tale deve essere presa. 

Detto questo mi pare che siano ormai anni che la nostra società sia stata definita "usa e getta". Semplicemente perché a molte persone il fatto di "possedere" un oggetto non frega assolutamente nulla. Lasciando per un momento il lato musicale della faccenda pensa come, ad esempio, in ambito videoludico, l'attuale generazione di console sia uscita in due modelli distinti: una col lettore e una senza. Un chiaro segnale del fatto che in quel settore avverrà presto la scomparsa del disco uccidendo, tanto per dirne una, il mercato dell'usato. Perché oggi il gioco lo scarichi dallo store. Ti pare andare fino in negozio?

Stessa cosa sta accadendo con cinema. letteratura e musica. C'è chi come me e altre persone hanno dischi e libri in ogni singola stanza di casa e altri che proprio non ne vogliono sapere

[one4seven]

27 minuti fa, Room429 ha scritto:

Semplicemente perché a molte persone il fatto di "possedere" un oggetto non frega assolutamente nulla.

Diciamo che dipende dall'oggetto...

Piuttosto ci potrebbe sembrare "strano" che un appassionato di musica non sia legato anche all'oggetto supporto, perchè in fondo oltre all'ascolto, la parte tattile e visiva del disco, fa inevitabilmente parte dell'insieme. Per noi però. Il motivo è semplice, ci siamo nati con il mondo fatto così, e ci sembra strano non averlo più, o che non sia così per altri.

Chi approda per le prime volte alla musica oggi, leggi i giovani e giovanissimi, nasce con una visione diversa del metodo di fruizione del prodotto musica. La parte visiva è il video su YouTube e Instagram, ed anzi, c'è anche interazione, a volte diretta, con l'artista, con i post sui vari social. Mancherebbe quella tattile, ma in fondo è il meno importante.

Il supporto da riprodurre a casa, di fatto non gli serve.

 

 

 

[Ggr]

Prima della streaming, non capivo cosa ci trovasse la gente nei beatles, e mi sentivo invece curioso di capire cosa ci fosse dietro elvis, sinatra, santana, charles, al jazz e al blues. 

Ora posso ascoltarmeli tutti per bene, non facendo zapping,  con sommo piacere e tante cose le ho capite e apprezzate. Tranne i beatles....😀

[ascoltoebasta]

Credo che stiamo commettendo l'errore di scontrarci tra  pro-streaming e  no-streaming, mentre per me il problema è come viene diffusamente usato lo streaming dalla maggior parte degli utenti e temo che in loro non ci sia tutto questo impegno nella ricerca di buona musica. Avete notato la facilità con cui han fatto tornare in auge il vinile?.......e via tutti (quasi) a comprare musica di m.  su vinili di qualità di m.  per ascoltarli con giradischi di m.