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l'importanza della dinamica, ma non è che stiamo sbaglianddo


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Inviato
7 minuti fa, grisulea ha scritto:

Non centra nulla ne il 20 ne il 25 e tanto meno il "di livello". La discesa in basso ed il spl dipendono dal vd. Il vd è il prodotto di sd * xmax. Evidente che un altoparlante grande parte nettamente facilitato avendo grande sd. Un 15" ad esempio ha circa sd 4 volte maggiore di un 8".

 

Che un 46 scenda di più in frequenza di un 20 o di un 25 o anche di un 38 a parità di costruzione mi sembra lapalissiano.

Credo che almeno su questo non ci siano discussioni.

Tu hai messo in gioco discesa in basso e SPL che sono altre cose diverse dalla velocità.

Anche qui credo che nessuno abbia dubbi a riguardo, anche se poi ci sarebbe anche la cassa dove lo inserisci, ma mettiamo che i caricamenti siano giusti un altoparlante più grande è facilitato.

Quindi bisogna un attimo spiegarsi, perchè se dobbiamo vincere la gara a chi ha più tenuta in potenza, fa più dB di SPL credo che non ci siano dubbi.

Ma la velocità nella banda di lavoro, mettiamo dai 20 ai 100 hertz o anche dai 20 ai 50/60 hertz più consoni visto che ci siamo spostati sui sub un altoparlante più piccolo è più veloce nei transienti a stessa SPL.

Se ci spostiamo in gamma mediobassa diciamo dai 60 ai 200 è lo stesso, poi se mi parli di performance sul più alto SPL è un altro conto, li non ci sono discussioni.

Inviato
1 ora fa, ilmisuratore ha scritto:

Per poi perdere velocità relative ad attrito, velocità dell'aria nei condotti e risonanze interne ?

Che un AP piccolo, a parità di banda alle basse frequenze, risulti piu veloce a me non quadra 

 

Vedo che "parlaimo e non se capaimo" o non vuoi capire o vuoi far finta di non capire.

Perchè la state buttando in caciara con l'SPL totale, aggiungo che tra un 25 e mettiamo un 38 e o un 46 mi sembra logico che le performance fine a se stesse sia logicamente avvantaggiato un altoparlante grande.

Parliamo di pura velocità a stesso SPL (non massimo diciamo dove arriva in modo adeguato l'altoparlante più piccolo, facciamo 90 dB) lasciando inalterate le bande di frequenze che mi sembra ovvio non possiamo far fare i 5 hertz ad un 25, facciamo un 20/60 hertz.

Poi se si aumentano gli altoparlanti piccoli e si pareggia la superfice si raggiungono anche SPL paragonabili (sicuramente con meno estensione), per il caricamento non per forza devono essere caricamenti speciali se ti danno noia, i caricamenti speciali servono se si cerca anche l'estensione agli inferi.

Un altoparlante più piccolo è più agile nei movimenti, non è che lo dico io, ma ci si arriva anche per logica.

Poi se si vogliono i 5 hertz della pedata del dinosauro ad SPL molto elevate allora sarebbe il caso di non scendere sotto il 46, come dice un mio amico, il 38 è un compromesso, da 46 in su, però scambiamo la prestazione totale con la velocità che sono concetti diversi.

  • Confused 1
Inviato
49 minuti fa, PietroPDP ha scritto:

Un altoparlante più piccolo è più agile nei movimenti, non è che lo dico io, ma ci si arriva anche per logica.

E proprio li che rimani fottuto, per il fatto che ragioni *per logica* [e non per tecnica] immaginando il diaframma di un AP grande come il movimento incontrollato di un pendolo che non riesce a fermare la sua oscillazione

Oppure il diaframma grande e pesante che non viene spinto a sufficienza affinchè possa raggiungere un tempo di salita rapido [cosa falsa in quanto il rapporto tra la frequenza bassa e lo spostamento volumetrico è avvantaggiato sempre in quello piu grande]

L'oscillazione del diaframma deve seguire l'inviluppo del segnale musicale, quindi non continuare l'oscillazione per i tazzi propri, il controllo dell'oscillazione è subordinato al Qt

Quando un altoparlante si muove viene generata una tensione, detta backEMF,

Questa tensione è proporzionale al fattore di forza moltiplicato per la velocità del diaframma 

Quando [s]parli di SPL sbagli poichè il confronto va sempre fatto a parità di SPL e parità di banda prodotta

Un woofer di grandi dimensioni si muoverà molto meno di un wooferottolo di piccole dimensioni per produrre la stessa banda di frequenza alla medesima SPL [non parliamo della frequenza ultrabassa] e non ha importanza se il valore te lo scegli tu, ne segue che la backEMF che rimanda all'amplificatore avrà valori piu contenuti che solitamente spaziano tra 1/4 e/o 1/2 rispetto un AP di piccola taglia, quindi al contrario di quanto si pensa per *logica* un altoparlante di grandi dimensioni risulta essere meglio gestibile di uno piu piccolo dedicati alla produzione di basse frequenze

Poi se vogliamo andare avanti ci sarebbe anche la compressione termica in quanto le bobine piccole dei trasduttori piccoli si scaldano maggiormente [e piu velocemente] facendo cambiare anche i valori di impedenza 

 

  • Melius 1
Inviato
7 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

E proprio li che rimani fottuto, per il fatto che ragioni *per logica* [e non per tecnica] immaginando il diaframma di un AP grande come il movimento incontrollato di un pendolo che non riesce a fermare la sua oscillazione

Oppure il diaframma grande e pesante che non viene spinto a sufficienza affinchè possa raggiungere un tempo di salita rapido [cosa falsa in quanto il rapporto tra la frequenza bassa e lo spostamento volumetrico è avvantaggiato sempre in quello piu grande]

L'oscillazione del diaframma deve seguire l'inviluppo del segnale musicale, quindi non continuare l'oscillazione per i tazzi propri, il controllo dell'oscillazione è subordinato al Qt

Quando un altoparlante si muove viene generata una tensione, detta backEMF,

Questa tensione è proporzionale al fattore di forza moltiplicato per la velocità del diaframma 

Quando [s]parli di SPL sbagli poichè il confronto va sempre fatto a parità di SPL e parità di banda prodotta

Un woofer di grandi dimensioni si muoverà molto meno di un wooferottolo di piccole dimensioni per produrre la stessa banda di frequenza alla medesima SPL [non parliamo della frequenza ultrabassa] e non ha importanza se il valore te lo scegli tu, ne segue che la backEMF che rimanda all'amplificatore avrà valori piu contenuti che solitamente spaziano tra 1/4 e/o 1/2 rispetto un AP di piccola taglia, quindi al contrario di quanto si pensa per *logica* un altoparlante di grandi dimensioni risulta essere meglio gestibile di uno piu piccolo dedicati alla produzione di basse frequenze

 

 

Ancora con si sposterà molto meno, il grande si sposta meno, ma la massa è più pesante, serve un motore più grosso per muoverlo e via via tutto il resto.

Praticamente è come una Lotus contro una macchina molto più potente, motore si piccolo, ma auto leggerissima e bruci i semafori, poi alla lunga la fuoriserie se ne va, ma all'inizio resta quasi al palo.

Poi stop perchè altrimenti andiamo avanti 10 pagine e tanto non si conclude come al solito nulla, perchè vedi solo la direzione che ti fa comodo.

 

Che poi è anche il concetto che usano quasi tutti i costruttori di diffusori, perchè mettono un doppio 18 o doppio 20 al posto di un solo 25 o un solo 30?

Non solo per fini estetici, anche di velocità di risposta ai transienti, ma hai ragione tu così la chiudiamo perchè poi si monopolizza una discussione in 3.

  • Sad 1
Inviato
52 minuti fa, PietroPDP ha scritto:

Che un 46 scenda di più in frequenza di un 20 o di un 25 o anche di un 38 a parità di costruzione mi sembra lapalissiano.

Dipende dal vd e da come intendi "sfruttarlo", un 25 può benissimo scendere di più, anche molto di più di un 46.

 

45 minuti fa, PietroPDP ha scritto:

Un altoparlante più piccolo è più agile nei movimenti, non è che lo dico io, ma ci si arriva anche per logica.

La logica abbiamo detto che dice il contrario, meno strada faccio e prima la faccio anche se non è così.

 

1 ora fa, PietroPDP ha scritto:

Ma la velocità nella banda di lavoro, mettiamo dai 20 ai 100 hertz o anche dai 20 ai 50/60 hertz più consoni visto che ci siamo spostati sui sub un altoparlante più piccolo è più veloce nei transienti a stessa SPL.

A parità di frequenza ed spl non può che essere la stessa altrimenti uno dei due stà facendo qualcosa di sbagliato.

Inviato
7 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

E proprio li che rimani fottuto, per il fatto che ragioni *per logica* [e non per tecnica] immaginando il diaframma di un AP grande come il movimento incontrollato di un pendolo che non riesce a fermare la sua oscillazione

Oppure il diaframma grande e pesante che non viene spinto a sufficienza affinchè possa raggiungere un tempo di salita rapido [cosa falsa in quanto il rapporto tra la frequenza bassa e lo spostamento volumetrico è avvantaggiato sempre in quello piu grande]

L'oscillazione del diaframma deve seguire l'inviluppo del segnale musicale, quindi non continuare l'oscillazione per i tazzi propri, il controllo dell'oscillazione è subordinato al Qt

Quando un altoparlante si muove viene generata una tensione, detta backEMF,

Questa tensione è proporzionale al fattore di forza moltiplicato per la velocità del diaframma 

Quando [s]parli di SPL sbagli poichè il confronto va sempre fatto a parità di SPL e parità di banda prodotta

Un woofer di grandi dimensioni si muoverà molto meno di un wooferottolo di piccole dimensioni per produrre la stessa banda di frequenza alla medesima SPL [non parliamo della frequenza ultrabassa] e non ha importanza se il valore te lo scegli tu, ne segue che la backEMF che rimanda all'amplificatore avrà valori piu contenuti che solitamente spaziano tra 1/4 e/o 1/2 rispetto un AP di piccola taglia, quindi al contrario di quanto si pensa per *logica* un altoparlante di grandi dimensioni risulta essere meglio gestibile di uno piu piccolo dedicati alla produzione di basse frequenze

 

 

Ancora con si sposterà molto meno, il grande si sposta meno, ma la massa è più pesante, serve un motore più grosso per muoverlo e via via tutto il resto.

Praticamente è come una Lotus contro una macchina molto più potente, motore si piccolo, ma auto leggerissima e bruci i semafori, poi alla lunga la fuoriserie se ne va, ma all'inizio resta quasi al palo.

Poi stop perchè altrimenti andiamo avanti 10 pagine e tanto non si conclude come al solito nulla, perchè vedi solo la direzione che ti fa comodo.

 

Che poi è anche il concetto che usano quasi tutti i costruttori di diffusori, perchè mettono un doppio 18 o doppio 20 al posto di un solo 25 o un solo 30?

Non solo per fini estetici, anche di velocità di risposta ai transienti, ma hai ragione tu così la chiudiamo perchè poi si monopolizza una discussione in 3.

Inviato
7 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

E proprio li che rimani fottuto, per il fatto che ragioni *per logica* [e non per tecnica] immaginando il diaframma di un AP grande come il movimento incontrollato di un pendolo che non riesce a fermare la sua oscillazione

Oppure il diaframma grande e pesante che non viene spinto a sufficienza affinchè possa raggiungere un tempo di salita rapido [cosa falsa in quanto il rapporto tra la frequenza bassa e lo spostamento volumetrico è avvantaggiato sempre in quello piu grande]

L'oscillazione del diaframma deve seguire l'inviluppo del segnale musicale, quindi non continuare l'oscillazione per i tazzi propri, il controllo dell'oscillazione è subordinato al Qt

Quando un altoparlante si muove viene generata una tensione, detta backEMF,

Questa tensione è proporzionale al fattore di forza moltiplicato per la velocità del diaframma 

Quando [s]parli di SPL sbagli poichè il confronto va sempre fatto a parità di SPL e parità di banda prodotta

Un woofer di grandi dimensioni si muoverà molto meno di un wooferottolo di piccole dimensioni per produrre la stessa banda di frequenza alla medesima SPL [non parliamo della frequenza ultrabassa] e non ha importanza se il valore te lo scegli tu, ne segue che la backEMF che rimanda all'amplificatore avrà valori piu contenuti che solitamente spaziano tra 1/4 e/o 1/2 rispetto un AP di piccola taglia, quindi al contrario di quanto si pensa per *logica* un altoparlante di grandi dimensioni risulta essere meglio gestibile di uno piu piccolo dedicati alla produzione di basse frequenze

 

 

Ancora con si sposterà molto meno, il grande si sposta meno, ma la massa è più pesante, serve un motore più grosso per muoverlo e via via tutto il resto.

Praticamente è come una Lotus contro una macchina molto più potente, motore si piccolo, ma auto leggerissima e bruci i semafori, poi alla lunga la fuoriserie se ne va, ma all'inizio resta quasi al palo.

Poi stop perchè altrimenti andiamo avanti 10 pagine e tanto non si conclude come al solito nulla, perchè vedi solo la direzione che ti fa comodo.

 

Che poi è anche il concetto che usano quasi tutti i costruttori di diffusori, perchè mettono un doppio 18 o doppio 20 al posto di un solo 25 o un solo 30?

Non solo per fini estetici, anche di velocità di risposta ai transienti, ma hai ragione tu così la chiudiamo perchè poi si monopolizza una discussione in 3.

Inviato
18 minuti fa, PietroPDP ha scritto:

Che poi è anche il concetto che usano quasi tutti i costruttori di diffusori, perchè mettono un doppio 18 o doppio 20 al posto di un solo 25 o un solo 30?

Perché così li mandano a 2000/2500 hz, perché così fanno una cassa stretta al posto di un armadio, perché così li fanno andare in parallelo per tirere su la sensibilità, (col risultato di produrre casse impilotabili), perché così li fanno fuzionare sui bassi insieme e solo uno viene fatto salire fino all'incrocio......i perché possono essere molti. Nessuno che abbia a che vedere con la velocità. Per quella ne basterebbe uno non credi. I motivi sono altri.

  • Melius 1
Inviato
24 minuti fa, PietroPDP ha scritto:

Ancora con si sposterà molto meno, il grande si sposta meno, ma la massa è più pesante, serve un motore più grosso per muoverlo

Perchè forse hai visto un AP da 46 cm con bobina mobile da 25 mm e gruppo magnetico quanto un TW ?

Non restringere il discorso rendendolo anche banale

Un AP grosso ha per necessità un *motore* grosso, altrimenti va a finire che nella posizione di zero non risulta né sovrasmorzato e nemmeno sottosmorzato, ma semplicemente andrebbe per conto proprio, dimenticandosi perfino cosa è l'inviluppo del segnale :classic_biggrin:

Inviato
12 minuti fa, grisulea ha scritto:

Perché così li mandano a 2000/2500 hz, perché così fanno una cassa stretta al posto di un armadio, perché così li fanno andare in parallelo per tirere su la sensibilità, (col risultato di produrre casse impilotabili), perché così li fanno fuzionare sui bassi insieme e solo uno viene fatto salire fino all'incrocio......i perché possono essere molti. Nessuno che abbia a che vedere con la velocità. Per quella ne basterebbe uno non credi. I motivi sono altri.

 

Al limite potrebbe essere per scendere di impedenza, ma 2 wf da 8 fanno 4 ohm come un solo woofer da 4 ohm, se si fa un 3 vie non serve far salire i 2 18 o i 2 20 a 2500 hertz, le mie ad esempio si fermano a 200 hertz e poi il resto lo fa il medio, anche perchè la parte woofer che sia composta da uno o più altoparlanti non la farei salire nella gamma della voce e voci profonde arrivano pure a 250 hertz.

Comunque abbiamo capito le nostre opinioni, non credo sia necessario continuare e non sono d'accordo che siano impilotabili, tutti diffusori sbagliati, non direi.

Inviato
5 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Perchè forse hai visto un AP da 46 cm con bobina mobile da 25 mm e gruppo magnetico quanto un TW ?

Non restringere il discorso rendendolo anche banale

Un AP grosso ha per necessità un *motore* grosso, altrimenti va a finire che nella posizione di zero non risulta né sovrasmorzato e nemmeno sottosmorzato, ma semplicemente andrebbe per conto proprio, dimenticandosi perfino cosa è l'inviluppo del segnale :classic_biggrin:

 

Niente, non vuoi capire, ovvio che serve un motore più grosso su woofer più grosso e proprio per questo serve più sforzo per muoverlo e per fermarlo soprattutto (vedasi controllarlo).

La coperta è corta, se tiri da una parte scopri l'altra, è fisica, parla con qualsiasi costruttore.

Ad ogni azione corrisponde una reazione, perchè a quel punto aumentiamo le dimensioni dell'altoparlante all'infinito e ci sarebbero solo vantaggi, ma sappiamo che non è proprio così.

Non è la stessa cosa se devi far muovere un autobus vuoto e lo stesso pieno con 100 persone e non è la stessa cosa fermarlo.

Se l'amplificatore è sempre quello chi si sposterà più facilmente?

Chi si fermerà più facilmente?

Ripeto non sentire me, parla con qualcuno di cui ti fidi di più che ne mastica di altoparlanti.

Inviato
44 minuti fa, PietroPDP ha scritto:

Non è la stessa cosa se devi far muovere un autobus vuoto e lo stesso pieno con 100 persone e non è la stessa cosa fermarlo.

Ossignur, l'hai spostata sul peso con l'autobus pieno e vuoto 

Allora con altrettanto esempio dei noantri sul peso rispondi a questa domanda: pesa più un auto da formula uno o un ciclomotore della piaggio?

Chi vincerebbe per accelerazione da fermo e chi si fermerebbe prima dopo aver raggiunto la stessa velocità?

Inviato

Secondo me il collo di bottiglia sono i diffusori 

La maggioranza sono dei 2 vie e quasi tutto il resto dei 3 vie.

Rarissimi i diffusori a più di 3 vie.

A mio parere per una corretta riproduzione il giusto diffusore dovrebbe avere almeno 5 vie.

Poi va da sé che una multiamplificazione con ampli dedicati per ogni via sarebbe il massimo.

Ma io sono del pare che a casa bisogna rilassarsi e godersi con gioia la musica senza troppe fisime

Io ho dei 2 vie Tannoy Kensington e 2 amplificatori mono Norma PA-160MR

Bastano e avanzano ped ascoltare musica e cazzeggiare su questo forum.

  • Melius 1
Inviato
7 ore fa, PietroPDP ha scritto:

Che poi è anche il concetto che usano quasi tutti i costruttori di diffusori, perchè mettono un doppio 18 o doppio 20 al posto di un solo 25 o un solo 30?

 

Te l'hanno spiegato sopra. Per praticità. Sono compromessi che hanno portato a tante torri dal suono discutibile 

Inviato
7 ore fa, PietroPDP ha scritto:

Ripeto non sentire me, parla con qualcuno di cui ti fidi di più che ne mastica di altoparlanti.

Chi sono? 

Inviato

Non dimentichiamo please la reticenza e lentezza dei grossi ampli ad erogare il primo watt famoso, quello frazionale, quando inizia la musica.. oppure tutto ciò che serve a rendere emozionante il silenzio tra le note e il risveglio delle stesse.

invece di concentrarci su velocità massima di una Ferrari ipotetica, l‘appassionato dovrebbe imparare ad ascoltarli in religioso silenzio.. non solo i bum bum.. Ma appunto i delicatissimi interlude le increspature del suono a basso livello.. la totalità dei sistemi a RD, rimarrebbe muta per un bel po‘..  tra ampli goffi come lottatori da sumo, crossover con ottomila componenti, cabinet stitici e rigonfi, altoparlantini gommosi come haribo .. beh inutile camuffare con scimittarrate in gamma alta una dinamica macro e micro, una risoluzione ai bassi livelli in gamma mediobassa, di regola poverissima.

e non ho parlato necessariamente di trombame… ma la via della dinamica parte da qui: dal silenzio, e da ciò che ne segue.. dice il saggio.. 🤓

Inviato
13 minuti fa, alexis ha scritto:

Non dimentichiamo please la reticenza e lentezza dei grossi ampli ad erogare il primo watt

Questa mi sembra comunque una leggenda metropolitana

Lentezza in cosa? cioè non sarebbero capaci di seguire il tempo di salita relativo all'inviluppo del segnale quando essi erogano una potenza sotto il watt ?

  • Melius 1

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