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Melius Club

Lezioni di musica su radio 3


Grancolauro

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Inviato

Stamattina ho ascoltato un paio di puntate di Lezioni di musica, quelle dedicate a Romeo e giulietta di Prokofiev.

Puntate davvero deludenti.

Ho stima di Luca Mosca come musicista, ma come divulgatore radiofonico mi sembra una frana. Le puntate sembravano un po' raffazzonate, rapsodiche nel tono, e le informazioni fornite agli ascoltatori sull'opera erano davvero scarse e frammetarie. Mosca si sofferma su alcuni aspetti tecnici della partitura facendo esempi al piano, e questo è interessantre. Ma anche qui lo fa in modo poco approfondito,abborracciato, quasi riferisse quello che gli passa per la testa in quel momento e finita lì. Senza contare che poi delizia gli ascoltatori con osservazioni come: "Prokofiev è stato un melodista straordinario, al contrario di Rachmaninof che infatti a ma non piace. Le melodie di Rachmaninof sono artificiali, poco interessanti". Boh, liberissimo di pensarlo ma sembra il caso di formulare giudizi gratuiti di questo tipo in un programma radiofonico a diffusione nazionale??

Non so, sono basito. Tanto gli ascoltatori italiani quanto Prokofiev meriterebbero molto di più

  • Melius 1
Inviato

 

E’ sorprendente come fior di musicisti abbiano idiosincrasie che amanti della musica non hanno.

A volte c’e’ il sospetto che posseggano le chiavi tecniche ma possa sfuggire l’ attrattiva estetica e/o edonistica della musica. 

Insomma se la

musica di Wagner si stranisce con corni e violoncelli quando Brunhilde e’ da Wotan all’inizio del secondo atto di Walkiria poco prima che Wotan tiri giu’ il pippone e il buon musicista non conosce sto pezzo o non lo apprezza meglio essere solo amanti e fare altri mestieri

Inviato

Già. Diversi musicisti più si specializzano tecnicamente, più smarriscono la curiosità, l'interesse per repertori che non conoscono, diventando al contempo intolleranti verso il "grande pubblico". Come si fa a dire che Rachmaninof non è stato un grande melodista? Perché Rach 2 piace anche alla casalinga di Voghera? Non capisco davvero...

Inviato

@Grancolauro Rachmaninov ha avuto le sue belle ‘sfortune’ critiche… il romantico ‘fuori tempo massimo’, che ha composto melodie orecchiabili e di facile presa, il russo americanizzato…alle quali ha comunque resistito perché il pubblico lo ascolta volentieri e i musicisti lo eseguono volentieri (i Rach 2 e 3 sono i concerti per pianoforte più eseguiti, dietro solo a Ciaikovsky 1). Il pezzo più eseguito da Richter nella sua carriera è stato un Preludio di Rachmaninov…e Richter aveva repertorio enorme. Per quel che conta il mio giudizio non è bello solo il Rach 2, ma anche altri tre. Ognuno ha poi i suoi amori e le sue idiosincrasie.

Inviato

Be’ nel 4 si e’ cimentato anche abm. Confesso di non aver presente ora il primo mentre il terzo e’ stato appena eseguito a Roma da Kissin (un po’ sottotono ultimamente secondo me)

Inviato

Rachmaninov non si può negare sia stato un compositore geniale. L’ostilità nei suoi confronti ricordata da @Lolparpit la trovo proprio fuori luogo. È anche stato un grande innovatore nel modo di comporre  per pianoforte, senza contare che suonare i suoi pezzi è un’esperienza straordinaria, del tutto sui generis. 
Ma a Mosca non piace, e tant’è. Poco male in fondo. Dispiace piuttosto che Mosca abbia detto due cose in croce sul balletto di Prokofiev, questo è davvero grave.

 

Kissin non lo ascolto da parecchi anni, dispiace sia sottotono. Era un mio beniamino in passato

Inviato

@mozarteum Il I è il meno fortunato dei quattro, anche il più tormentato nell’ideazione ed elaborazione (composto da giovane, fu radicalmente rivisto dopo che Rachmaninov fuggì in America). Forse il classico vaso di coccio…Non sarà un capolavoro, ma me piace molto: cupo, impetuoso, dal virtuosismo, grandi cavalcate di ottave, spettacolare…l’attacco imperioso mi ricorda la IV di Ciaikovksky. Mai sentito dal vivo, ma in disco mi prende molto Zimerman con Ozawa, oppure il solito Richter. 

  • Thanks 1
Inviato

Mosca è un appassionatissimo di bach ricordo le puntate sulle suite per tastiera 

Inviato
6 ore fa, Lolparpit ha scritto:

Il I è il meno fortunato dei quattro,

A me piace assai; ovviamente non è al livello del 2 o del 3 , ... ma è altro che piacevole da ascoltare...

Per me è più bello del 4°, che (dico sommessamente ) è diventato famoso più per l'incisione ABM (non l'ho MAI sentito in un  nessun concerto, il 50 anni di frequentazioni musicali, al contrario degli altri) che per il valore intrinseco della composizione.

Inviato

@maverick In effetti il IV è stato tirato fuori dal cilindro da ABM nel disco leggendario col concerto di Ravel. Leggevo che la vedova di Rachmaninov mandò al pianista la partitura con note autografe del marito. Lo stesso Michelangeli tolse subito dal repertorio il concerto, mentre altri li suonò per tutta la carriera. Io sarò pure di bocca buona, ma trovo piacevole pure il IV, un po’ diverso dai tre precedenti.

Inviato
Il 2/12/2023 at 18:14, Grancolauro ha scritto:

Ho stima di Luca Mosca come musicista, ma come divulgatore radiofonico mi sembra una frana. Le puntate sembravano un po' raffazzonate, rapsodiche nel tono, e le informazioni fornite agli ascoltatori sull'opera erano davvero scarse e frammetarie.

Sono considerazioni in linea di massima condivisibili. Però una trasmissione di questo tipo non è una lezione al conservatorio: serve piuttosto ad avvicinare lo spettatore che poco o male conosce l'opera, a fargli venire voglia di conoscerla meglio. Ed in questo Mosca è efficace, comunicando bene il suo entusiasmo, pur disordinato :classic_biggrin:.

Inviato

@faber_57 sull'entusiasmo hai ragione. Però resto sorpreso... Mosca nel programma dice cose un po' tecniche del tipo "qui Prokofiev modula in una tonalità lontana", che uno se non ha studiato armonia non sa minimamente di cosa Mosca sta parlando, e poi il Nostro sembra non ricordarsi bene chi sono i personaggi del balletto né dice alcunché sulle sue rappresentazioni, sul successo che ebbe o meno, insomma qualche minima notizia storica utile all'ascoltatore che non conosce l'opera per inquadrarla un minimo sotto il profilo storico ed estetico. Nulla di nulla su questo. Quindi, paradossalmente, sembra una trasmissione dedicata più allo studente di conservatorio che all'ascoltatore medio, mi sembra. Sorprendente, ti pare?

Inviato

@Grancolauro Sai, io sono meno duro di te perché letteralmente adoro le lezioni di Mosca su Prokofiev. E non perché siano "ben fatte" (concordo con te sulla loro disorganicità) ma perché semplicemente parlano di Prokofiev (cosa che in Italia non capita quasi mai) ed addirittura in tono entusiastico!
Io passo almeno una decina di minuti ogni santo giorno (:classic_biggrin:) a chiedermi come sia possibile che un compositore di quel livello sia pressoché sconosciuto nel nostro bel paese. E quindi sono disposto persino ad accettare che ne parli Amadeus a Sanremo...

Inviato

@faber_57 davvero c’è tutta questa antipatia per Prokofiev in Italia? Non l’avevo mai notato, ma evidentemente è qualcosa che sfugge a me. Comunque sia, anch’io sono un fan di Prokofiev! Uno dei miei compositori preferiti senz’altro

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Inviato
11 ore fa, Grancolauro ha scritto:

davvero c’è tutta questa antipatia per Prokofiev in Italia?

Antipatia? Manco lo si conosce, in Italia. Non parlo dei frequentatori di melius, parlo proprio della normale programmazione dei concerti: la quinta, la classica e se va bene una suite dal Giulietta e Romeo. Magari sono io che lo sopravvaluto,  per carità.

Inviato
4 ore fa, faber_57 ha scritto:

Magari sono io che lo sopravvaluto,  per carità.

Non penso proprio. Sarebbe interessante cercare di capire perché succede questo. Forse è un compositore che ha scritto cose difficili, sia da ascoltare sia da suonare. Quindi lo si evita. Ma la mia è solo un’ipotesi, ne avrai sicuramente di migliori

Inviato
32 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

Forse è un compositore che ha scritto cose difficili, sia da ascoltare sia da suonare.

E' anche un compositore che sfugge alle classificazioni. Nella sua musica trovi il lirismo più smaccato ma anche le dissonanze più selvagge, sinfonie oniriche mescolate ad incubi sonori, concerti per strumento solista pirotecnici e balletti con melodie sublimi. Per non parlare delle opere. E' un compositore spiazzante, con l'aggravante di non essere raffinato e di non convivere con la morte al fianco. Difficile arruolarlo ad una qualche causa.

  • Melius 1

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