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Idiosincrasie


Lolparpit

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Inviato

Leggendo un’altra discussione mi è venuto di riflettere sulle mie idiosincrasie musicali, circoscrivendo la materia ai pezzi dei grandi che per qualche motivo troviamo brutti, o non all’altezza della fama dei musicisti che ammiriamo. Orazio diceva quandoque bonus dormitat Homerus, anche il buon Omero talvolta si è fatto la dormita: dove Beethoven, Bach, Chopin, a nostro giudizio, si sono fatti la dormita?

Parto io: Schubert, D 850…il I movimento mi sembra banale, mi dà pure fastidio ascoltarlo.

Ovviamente colpa mia, non del grandissimo Schubert

Inviato
1 ora fa, Lolparpit ha scritto:

Ovviamente colpa mia, non del grandissimo Schubert

Apprendiamo dispiaciuti ma come possiamo aiutarti? se non ti piglia non ti piglia magari dicci tu perché così il topic comincia avere un  minimo senso critico oltre che emozionale...😉

Inviato

Il Concerto De Aranjuez di Joaquìn Rodrigo. Non l'ho mai sopportato.

La musica New-Age.

 

Alberto.

 

Inviato

Il concerto per flauto e arpa di Mozart e il concerto per cello di Dvorak. 

in ambito lirico il repertorio verista.

 

Inviato
11 ore fa, Lolparpit ha scritto:

dove Beethoven, Bach, Chopin, a nostro giudizio, si sono fatti la dormita?

 Domanda molto interessante e intrigante ...

Dipende però cosa si intende per "dormita": un brano che dal punto di vista compositivo non è riuscito bene come il resto della "produzione", o un brano che non entra nelle corde per qualche motivo particolare?

Faccio un esempio per spiegarmi: la famigerata "marcia alla turca" di Mozart, è un brano che dal punto di vista compositivo è perfetto, ed è nello stile di Mozart al 100% ....; ma io quasi lo detesto, perchè lo trovo in alcuni punti, diciamo ... "burino" :classic_smile:

 

ps: solo una annotazione: di Bach non ho mai trovato nessun momento di "dormita", se non andando a pescare in qualche corale per organo di "fattura minore" dove ha fatto bene il compitino ma nulla più... ma si tratta di eccezioni rarissime che confermano la regola !

Inviato

@Max440 Il termine 'dormita' è ricalcato su quello di Orazio, che usa 'dormitare'. Il poeta latino intendeva che anche Omero, di cui è indiscutibile la grandezza, talora può sembrare sottotono, mentre può capitare che un poetastro come Cherulo, un Pinco Pallino qualunque, riesca a scrivere qualche verso davvero bello.

Nella discussione intendo la questione in modo estensivo: o un'opera di un grande autore, che in qualche modo risulta 'sottotono', meno bella, poco interessante; oppure un'opera che, nonostante sia popolare e di successo, non entra nelle nostre corde, e questo può capitare per vari motivi. Vedo che @mozarteum indica il Concerto per Cello di Dvorak, amatissimo (anche da me...)...ecco qualcosa del genere.

Il bello è poi cercare le ragioni della propria idiosincrasia: ci sono pezzi scritti per dilettanti, semplici e disimpegnati...oppure pezzi che appaiono malriusciti. 

Anch'io in Bach non trovo mai 'dormite': magari pezzi che prendono meno, ma mai dormite...

@analogico_09 Io mio problema con la D 850 di Schubert, in realtà col primo movimento, sta nell'atmosfera poco schubertiana del pezzo. Quell'Allegro vivace mi sembra molto spavaldo e giocoso. L'inizio, soprattutto, mi suona un po' rusticano e burino...io ho l'idea di Schubert pensoso, sempre un po' malinconico, meditabondo...per cui lo trovo poco schubertiano. 

 

Inviato

Tutte le opere che ho ascoltato di Puccini o comunque dove ci sono troppe urla e musica caotica 

Inviato
14 ore fa, Lolparpit ha scritto:

circoscrivendo la materia ai pezzi dei grandi che per qualche motivo troviamo brutti, o non all’altezza della fama dei musicisti che ammiriamo.

Bisogna avere ben chiaro, e penso che tu lo abbia, che si tratta di due situazioni diametralmente opposte.

Inviato
2 ore fa, garmax1 ha scritto:

Tutte le opere che ho ascoltato di Puccini

ARGH!!! noooooooooooo!

Almeno la Tosca no, ti prego ... :classic_ohmy:

Inviato
1 ora fa, garmax1 ha scritto:

proverò a riascoltarla 

 Ti consiglio una versione audio-video, su dvd, blu-ray o anche youtube: in un opera lirica, non può mancare la parte visiva, è una castrazione troppo grande !

Inviato

Anche se l’opera piu’ bella di Puccini resta a mio avviso Manon Lescaut

Inviato
5 ore fa, garmax1 ha scritto:

dove ci sono troppe urla e musica caotica 

Uno dei momenti piu’ alti del Novecento

Inviato
5 ore fa, mozarteum ha scritto:

Uno dei momenti piu’ alti del Novecento

Sono d'accordo , vista dal vivo al teatro alla Scala anni , fa anche Salomè molto bella.

Però sarà anche caotica ma , per me, la musica di Strauss è più coinvolgente rispetto a quella di Puccini

Inviato
6 ore fa, Max440 ha scritto:

in un opera lirica, non può mancare la parte visiva, è una castrazione troppo grande !

Comunque non ho scritto che non amo l'opera in generale ma bensì non mi emozionano le opere di Puccini

Inviato

Adoro Mahler incondizionatamente ma detesto cordialmente la sua ottava

Inviato

Ci sono tanti pezzi che detesto. Così su due piedi mi vengono in mente  il Macbeth di Richard Strauss, il Rondò di Chopin, il quinto concerto per piano e orchestra di Saint-Saens, il Capriccio di Stravinsky, le sonate per piano di Wagner (tutte), diverse cose minori di Beethoven ( le Variazioni Eroica in particolare, orribili). Altre mi verranno in mente di sicuro. 

Inviato
23 ore fa, Lolparpit ha scritto:

 

@analogico_09 Io mio problema con la D 850 di Schubert, in realtà col primo movimento, sta nell'atmosfera poco schubertiana del pezzo. Quell'Allegro vivace mi sembra molto spavaldo e giocoso. L'inizio, soprattutto, mi suona un po' rusticano e burino...io ho l'idea di Schubert pensoso, sempre un po' malinconico, meditabondo...per cui lo trovo poco schubertiano. 

 

Confesso che per una volta non sono d'accordo con l'amico @Lolparpit: a me la sonata in Re maggiore D850 di Schubert piace molto, in particolare il primo tempo. Al punto che volevo aprire un thread su questa sonata, da sempre bistrattata ma che ultimamente è stata rivalutata da molti pianisti. Vista l'antipatia diffusa per questo pezzo, tuttavia, lascio ovviamente perdere :classic_smile:

 

Solo due parole: vero che si tratta di una sonata poco schubertiana, ma all'epoca fu un lavoro davvero originale che diventò, a mio modo di vedere, un modello di riferimento importante per altri compositori. La ragione è che Schubert struttura il primo tempo mediante grandi masse sonore che modulano continuamente mettendo in secondo piano gli aspetti tematici e melodici, il tutto all'interno di una forma-sonata articolata in quattro movimenti che espande e complica il modello beethoveniano. La prima sonata di Schumann, scritta 8 anni più tardi, si sviluppa proprio allo stesso modo: primo tempo costruito attorno a masse sonore e progressioni continue, più che a partire linee tematiche, e struttura in 4 movimenti. Un modello che verrà poi ripreso e sviluppato ulteriormente da Brahms. Anche per questo, il primo tempo della D850 a me sembra di una modernità straordinaria.

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