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Melius Club

"Gioie e dolori" degli autoformer


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Inviato

@stefano.s la mia “gioia” relativamente ai tu sta proprio nel come porgono la musica. Qualcuno dice che tagliano le alte frequenze (quali?) , altri che sono lenti etc , non sono

bravo a rappresentare le

mie percezioni, ma a confronto con altri finali (senza tu) ho scorto un suono più etereo, ampio , che si espande nell’aria, passatemi questo termine , pur in presenza di bassi medi ed alti e di tutto ciò che serve per un buon ascolto.

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

Spinto da questa discussione ho voluto riprovare ieri, dedicandomi nel pomeriggio, le varie uscite del mio MA9000.

I miei diffusori sono indicati 6-4 ohm e connessi all'uscita a 8 ohm da sempre praticamente. Avevo provato appena comprato l'ampli e l'uscita 4 ohm era praticamente inascoltabile tanto il suono si faceva duro e stridulo oltre alla larghezza della scena che si restringeva non poco. Mai provata prima d'ora l'uscita a 2 ohm.

Ora, visto anche che in questo lasso di tempo ho apportato cambiamenti al set up, tra cui il più importante è stato il cambio di tutti i cavi di alimentazione, potenza e segnale, da YBA diamond a White Gold Stradivari e Infinito FII, mi sono detto che forse era meglio riprovare le uscite.

Ho utilizzato dischi di riferimento con incisioni equilibrate ed eccellenti.

Ho ascoltato prima a 8 poi a 4 poi a 2 ohm. E chiesto a mia moglie di giudicare insieme  a me per avere anche un altra opinione (senza dirle i morsetti che utilizzavo).

Risultato:

- 8 ohm preferito nel 70 % degli ascolti

- 4 ohm mai

- 2 ohm preferito nel 30 % degli ascolti

Devo dire che a 2 ohm non mi aspettavo questi risultati. Anche se poi alla fine ho deciso di tenere i collegamenti ad 8 ohm . Ho voluto ascoltare a 2 ohm per un pò di ore sia dischi di riferimento ma anche registrazioni meno equilibrate. Ad esempio Nirvana, Jimi Hendrix, Led Zeppelin ecc... e anche dischi un pò troppo carichi di bassi.

Bè, con i dischi "bassosi" l'uscita a 2 ohm andava veramente bene ma con i dischi un pò grezzi come Nirvana appunto, si generava una certa fatica d'ascolto e un suono troppo asciutto.

Risultato: ho ripristinato l'uscita a 8 ohm in quanto penso che non è che si può settare l'impianto in base al disco che ascolto di volta in volta. Credo che il settaggio dell'impianto debba essere fatta sui dischi con incisioni buone e ben equilibrate. Poi ci saranno sempre dischi che suoneranno o troppo asciutti e stridenti o troppo carichi di bassi è naturale ma quello è un problema della registrazione non dell'impianto.

 

  • Melius 1
  • 1 mese dopo...
Inviato
Il 6/12/2023 at 20:00, iBan69 ha scritto:

John Atkinson, Stereophile, misure McIntosh MC 462

Riporto:

McIntosh specifica che l'MC462 è in grado di fornire 450 Wpc (26,5 dBW) in un carico corrispondente all'uscita nominale del rubinetto Autoformer. Con il clip definito come quando il THD+rumore raggiunge l'1%, la fig.6 indica che l'MC462 ha superato le sue specifiche anche con entrambi i canali pilotati, la sua uscita da 8 ohm si satura a 516 Wpc su 8 ohm (27,1 dBW). La traccia in questo grafico si ferma all'1%, poiché è a quel punto che è intervenuta la protezione dell'amplificatore. Su 4 ohm (fig.7), l'uscita da 8 ohm del McIntosh si è bloccata a 720 Wpc (25,6 dBW). È giusto notare che non mantengo costante la tensione della parete per questo test; con entrambi i canali che si bloccano su 4 ohm, la tensione della parete è scesa da 121 a 115,4 V. L'uscita da 2 ohm dell'MC462 erogava 190 Wpc (22,8 dBW) con entrambi i canali pilotati su 8 ohm all'1% THD+N, 298 Wpc con entrambi i canali pilotati su 4 ohm (21,7 dBW, fig.8) e 536 W (21,3 dBW) con uno canale pilotato su 2 ohm.


La morale, di John Atkinson, non mia, dice: abbina l'uscita nominale dell'MC462 all'impedenza più bassa dell'altoparlante utilizzato.


Il resto sono cose da elettricisti (questa è mia) 

Concludo: non si discutono le leggi dell’elettrotecnica, ma devono essere applicate e adattate a seconda del progetto. Gli Autoformer, permettono di avere prestazioni elettriche diverse a seconda di quale uscita si utilizzerà, diversamente ad una amplificazione tradizionale. 
 

Quindi io che ho il 462 collegato alle Focal Sopra II che hanno un minimo di impedenza a 3,2 ohm sarebbe meglio collegarle sull’uscita 4ohm? Grazie 

Inviato

@Contemaux bisogna vedere anche qual’è l’impedenza nominale, a che frequenza le Focal Sopra raggiungono i 3,2 ohm. 
 

Inviato
2 ore fa, iBan69 ha scritto:

@Contemaux bisogna vedere anche qual’è l’impedenza nominale, a che frequenza le Focal Sopra raggiungono i 3,2 ohm. 
 

impedenza nominale 8 ohm e raggiungono i 3,2ohm a 100Hz

Inviato

@Contemaux se il modulo di impedenza non è tormentato potrebbe anche andare bene l’uscita a 8 ohm, ma io una seria prova a 4 ohm, la farei. 

Inviato
5 minuti fa, iBan69 ha scritto:

@Contemaux se il modulo di impedenza non è tormentato potrebbe anche andare bene l’uscita a 8 ohm, ma io una seria prova a 4 ohm, la farei. 

 

Focal Sopra II.jpeg

Inviato

Io uso 8 ohm, ma le ho provate tutte, preferisco 8 ohm e ho 462 e Sopra 2.

Poi basta provare e ognuno sceglie l'impedenza che preferisce, tanto non si rompe nulla.

Inviato

La focal indica di dover utilizzare un'uscita ad 8 ohm, ho provato sia la 4 che la 8 ohm ed alla fine ho preferito quella ad 8 ohm, più frenata e nel complesso più piacevole per i miei gusti.

Inviato
5 ore fa, Contemaux ha scritto:

La focal indica di dover utilizzare un'uscita ad 8 ohm, ho provato sia la 4 che la 8 ohm ed alla fine ho preferito quella ad 8 ohm, più frenata e nel complesso più piacevole per i miei gusti.

 

Come ho detto in altre occasioni nella maggior parte dei casi dovemi è capitato di fare ascolti ho sempre preferito la 8 ohm col 99% dei diffusori provati sui finali a stato solido, a 4 a me è sempre risultato un suono più "cattivo" non in linea con il suono che a me piace di MC, ovviamente non escludo ci siano casi dove vanno bene a 4, non ho provato tutti i diffusori in commercio.

Con le Sopra 2 avendole sul mio sistema da anni ero certo 100% che andassero meglio sull'uscita 8 ohm, poi nel tuo caso stesso finale e stesso diffusore, già fosse stato un altro finale poteva pure essere, ma stesso impianto a parte il pre se la memoria non mi inganna non poteva essere altrimenti.

Inviato

Se si parla dell’aspetto solo elettrico, le amplificazioni McIntosh sono state pensate per abbinarsi all’impedenza del diffusore, ma essendo questa variabile, in diverse frequenze, va valutato e provato caso per caso. Personalmente, con le Magneplanar trovo corretto l’utilizzo delle uscite a 4 ohm, mentre con le mie Sonus Faber Electa BW, l’uscita 8 ohm. Affermare che i McIntosh suonano meglio a 8 ohm, è sbagliato, perché ogni diffusore è un caso a parte. 

Inviato

Tutto questo lo trovo paradossale, per ottimizzare il suono lavoriamo su tanti aspetti, cavi, stanza, fusibili ecc. e poi cambiando morsetti cambia il suono… boh.. almeno il finale dovrebbe essere lineare.

  • Amministratori
Inviato

@fabbe i diffusori sono lineari? No ma i McIntosh con af lo sono molto di più di altri.

Inviato

@vignotra certo che no ma inserire ulteriori variabili nella catena non può essere un beneficio e mette in difficoltà l'utilizzatore. Poniamo che abbia diffusori con un impedenza che sta in mezzo che faccio? Collego a 2 o a 4, 4 o a 8, vado a orecchio?

Inviato
4 ore fa, fabbe ha scritto:

Tutto questo lo trovo paradossale, per ottimizzare il suono lavoriamo su tanti aspetti, cavi, stanza, fusibili ecc. e poi cambiando morsetti cambia il suono… boh.. almeno il finale dovrebbe essere lineare.

Senza polemica … ma, gli autoformer non sono stati creati dagli ingegneri McIntosh per cambiare il suono, ma per poter gestire gli altoparlanti nel modo migliore dal punto di vista elettrico. 
Io li uso così, come suggerito dai tecnici, che consigliano di usare l’uscita con l’impedenza media più bassa del diffusore. 
Se poi a molti piace usarli in modo diversi, per avere un suono diverso, ognuno è libero di farlo. Forse è anche per questo, che alcune volte non mi ritrovo con certe discrezioni sonore sui McIntosh. Da me non suonano piacioni o lenti o morbidi, ma dinamici, corposi e precisi, pur mantenendo quella certa rotondità che è la piacevolezza del suono McIntosh. 

  • Melius 2

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