Vai al contenuto
Melius Club

Bastano pochi quattrini per un dac completamente trasparente, dice la scienza audio


Messaggi raccomandati

Inviato
22 minuti fa, roop ha scritto:

Ovvio,  misura bene. Oggettivo!

90-60-90...e per fortuna non deve riprodurre musica...:classic_biggrin:

Inviato
2 minuti fa, captainsensible ha scritto:

Comunque un apparecchio poco trasparente (che vuol dire che in qualche modo "maschera il suono"), ti coprirebbe una parte del decadimento temporale di uno strumento, ad esempio.

CS

Esatto, il che significa interferire a livello timbrico, a livello di dettaglio e chiarezza 

extermination
Inviato
8 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

potremmo forse provare a descrivere la varie proprietà del suono e poi trovare una correlazione con le misure.

Peccato che per farlo con cognizione di causa bisogna in primo luogo conoscere misure ed esiti (parametri oggettivi) ed in secondo luogo identificare gli attributi percettivi ( qualità riconoscibile nell' esperienza uditiva)

e condividerne il significato con gli interlocutori ( per evitare errori lessicali ovvero errate interpretazioni)

Inviato
22 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

potremmo forse provare a descrivere la varie proprietà del suono e poi trovare una correlazione con le misure.

La correlazione tra misure ed ascolto potrebbe felicemente trovare sufficiente attendibilità seguendo un protocollo di ascolti in cieco

Sono molto fiducioso del fatto che, quello che un ascoltatore riesce a sentire in cieco, possa essere correlato ad una misura per un fatto spiegabile: la sensazione sarebbe di ordine macroscopico e descrivibile con attributi sonori attendibili

Finquando i confronti si faranno alla vista degli occhi, tale correlazione non potrà esserci

  • Melius 2
extermination
Inviato
5 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Finquando i confronti si faranno alla vista degli occhi, tale correlazione non potrà esserci

Diciamo che Beranek ed altri ricercatori, hanno seguito altre modalità per identificare, descrivere e correlare con le misure i cosiddetti attributi percettivi collegando il tutto alla qualità del suono in una sala da concerto.

Inviato
2 ore fa, gianventu ha scritto:

Informative? Ma proprio no, al contrario, totalmente disinformative.

Per "informative" intendevo testimonianze giustificate, che informano riguardo al perché si ha una certa opinione, percezione, giudizio. E le ragioni non sono soggettive per definizione.

2 ore fa, gianventu ha scritto:

Quindi dovrei prendermi un switch ethernet da 2k e un cavo sempre ethernet da almeno 1k per migliorare l'impianto?

Anche questa mi sembra una conclusione affrettata. Se si tratta di acquistare qualcosa, non vedo perché non comportarsi come con qualsiasi altro bene tecnologico di consumo. Uno consulta sì i dati tecnici, ma poi solitamente raccoglie anche le opinioni di altri utenti alla ricerca di informazioni che i dati tecnici non contengono.  Non prendendo le opinioni altrui per oro colato, ovviamente (chi lo farebbe?), ma come stimoli per riflettere con la propria testa.

Tutto ciò mi sembra oltremodo ovvio. E mi sembra succeda generalmente, nella maggior parte dei casi, anche nel campo dell'hifi.

Inviato
2 minuti fa, extermination ha scritto:

Diciamo che Beranek ed altri ricercatori, hanno seguito altre modalità per identificare, descrivere e correlare con le misure i cosiddetti attributi percettivi collegando il tutto alla qualità del suono in una sala da concerto.

Quella che ho ipotizzato è una delle vie piu *veloci* e con impiego di poche forze in campo

Inviato
5 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

Se si tratta di acquistare qualcosa, non vedo perché non comportarsi come con qualsiasi altro bene tecnologico di consumo. Uno consulta sì i dati tecnici, ma poi solitamente raccoglie anche le opinioni di altri utenti alla ricerca di informazioni che i dati tecnici non contengono.

Io agisco in questo modo

Se il costruttore mi dice che inserendo un determinato componente l'impianto acquista miglioramenti, lo misuro

Se dal responso strumentale non viene rilevata una differenza passo e chiudo, lo tolgo e lo restituisco

Se invece dal responso strumentale emerge una differenza apprezzabile [che rientra dentro i canoni di udibilità] 

lo ascolto tramite un comparatore ABX in cieco per vedere se riesco a cogliere qualche nuances

Se la colgo lo acquisto con piacere, se non la colgo passo e chiudo, lo tolgo e lo restituisco

p.s resta il problema dell'ottenere l'oggetto in prova, se il venditore me lo consente, ma potrebbe essere un patto o un accordo del tipo lo provo e se mi piace lo acquisto

Inviato

Andiamo sul pratico: cambio dac e noto una ricostruzione spaziale migliore, più ampia nelle 3 dimensioni. Maggior messa a fuoco dei suoni. Quante volte lo abbiamo letto? 

Ammettiamo che sia effettivamente così.

Domanda: quali sono le differenze tecniche tra le due macchine che permettono ciò? 

 

  • Melius 1
Inviato
14 minuti fa, one4seven ha scritto:

Andiamo sul pratico: cambio dac e noto una ricostruzione spaziale migliore, più ampia nelle 3 dimensioni. Maggior messa a fuoco dei suoni. Quante volte lo abbiamo letto? 

Ammettiamo che sia effettivamente così.

Domanda: quali sono le differenze tecniche tra le due macchine che permettono ciò? 

Nell'85% dei casi è l'entusiasmo del nuovo acquisto

La percezione viene caricata al massimo, l'attenzione di cogliere qualcosa, tutti i sensi vanno in fermento ect, sta di fatto che succede pure che dopo poche settimane ci si abitua, finisce la sbornia e si ritorna a cercare un altro DAC che, una volta inserito, si riapre una altra dimensione

Tanti DAC, tante dimensioni [va a finire che se ne cambiassimo 30 anche le mura di casa scomparirebbero e tutto assumerebbe la dimensione di un campo di calcio]

Diversamente, se all'ascolto si comprovasse che cambia radicalmente la prospettiva del palcoscenico, nelle misure si riscontrerebbero parametri diversi che spaziano tra la risposta in frequenza, il crosstalk e la distribuzione della fase nel filtro digitale

  • Melius 2
Inviato
3 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Nell'85% dei casi è l'entusiasmo del nuovo acquisto

Esagerato al massimo 83.5

Inviato
10 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

Capisco. Ci sono in effetti situazioni in cui le differenze sono macroscopiche a livello percettivo, e altre in cui sono molto piccole. Su queste differenze molto piccole anch'io ho perso una fetta importante della mia vita, considerandole però da un punto di vista diverso dal tuo: quello di chi fa il musicista e lavora essenzialmente sulla qualità timbrica del suono.

Quello che ho imparato è che la percezione si può educare con la pratica, e che i giudizi sulla qualità del suono non sono idiosincratici e arbitrari, tutt'altro. Un certa sfumatura timbrica può piacere oppure no, ma il fatto che sia presente o meno in un certo strumento acustico non viene messo in dubbio da nessuno dotato di un minimo di esperienza, e questo senza che si debba ricorrere a misure. Se ciò vale per il suo prodotto dallo strumento musicale che ho di fronte a me in questo momento, non vedo perché non possa valere anche per il suono riprodotto. Poi si può sbagliare, predere fischi per fiaschi, per carità. Ma da qui a sostenere che sono tutte fantasie ce ne passa, direi.

Attenzione, vedo che stai menzionando il termine percezione

Anch'io sono molto attratto ed interessato alle piccole nuances, ma non appartenenti alla percezione, bensi al fatto che riesca in modo comprovato a sentirle [sentirle non percepirle]

Sentire e/o percepire alla fine provocano delle sensazioni, tuttavia sono interessato maggiormente a quelle che derivano da una reale variazione fisica

Delle altre, seppur riconoscendone i meccanismi, non sono interessato in quanto di durata passeggera

Inviato
5 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Diversamente, se all'ascolto si comprovasse che cambia radicalmente la prospettiva del palcoscenico, nelle misure si riscontrerebbero parametri diversi che spaziano tra la risposta in frequenza, il crosstalk e la distribuzione della fase nel filtro digitale

 

Benissimo. 

Riagganciandoci al 3d, come facciamo a sapere quali delle due macchine provate, è da considerarsi trasparente, e quale no, una volta riscontrate tali caratteristiche alle misure?

Potrebbero esserlo anche entrambe?

Inviato
13 minuti fa, one4seven ha scritto:

come facciamo a sapere quali delle due macchine provate, è da considerarsi trasparente, e quale no, una volta riscontrate tali caratteristiche alle misure?

Potrebbero esserlo anche entrambe?

Tecnicamente se il filtro digitale opera in modo lineare e non introduce un pettine fitto di rotazioni di fase, può *convivere* tranquillamente con altre caratteristiche quali appunto la trasparenza, che altro non è che il contenimento di quei segnali [e rumore] indesiderati che un apparecchio produce in forma di alterazioni

Con i segnali complessi si formano delle righe spettrali causate da fenomeni intermodulatori

Le righe spettrali indesiderate sporcano quelle originarie, da qui la minore trasparenza

Può accadere con i segnali ad alto livello, a medio e a basso livello e questo dipende dalle caratteristiche di conversione e stadio analogico

Ci sarebbe anche altro, ad esempio nei collegamenti in sbilanciato con  il resto della catena possono formarsi dei disturbi sui piani di massa tali da far perdere una certa trasparenza ad un DAC che magari collegato all'analizzatore di spettro non produce

Queste cose appartengono ai fenomeni che scaturiscono nel contesto di funzionamento effettivo, dunque non rilevato in laboratorio, poco prevedibile nel proprio contesto, ma perfettamente misurabile in quest'ultimo...ma è troppo tardi in quanto la frittata si sarà consumata

  • Melius 2
Inviato
13 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

E vero, in laboratorio le conoscevamo tutti, me compreso che per anni ho lavorato professionalmente nel campo delle misurazioni

Te l'avrò spiegato 1000 volte ma, per tua incapacità tecnica, non lo hai capito

Dunque anche se te lo rispiegassi, e non ci sarebbero problemi a farlo, non lo capiresti di nuovo 

Vuoi che te lo rispiego con un thread dedicato?

Non saprei cosa voglia Dufay , perö credo che riuscissi a farlo in un thread dedicato , spiegando in modo che sia facilmente comprensibile , sarebbe di notevole aiuto e interesse !

Inviato

@gianventu

Io ha parte l'impianto, ho curato molto l'ambiente ,per evitare rimbombi ,e riflessioni ,tenendo anche  i diffusori a debita distanza dalle pareti.

A differenza di molti che per diverse ragioni non curano questo aspetto.

Poi ognuno è libero di fare quel che piu' gli aggrada

Inviato
7 ore fa, Luca44 ha scritto:

Non saprei cosa voglia Dufay , perö credo che riuscissi a farlo in un thread dedicato , spiegando in modo che sia facilmente comprensibile , sarebbe di notevole aiuto e interesse !

Aprilo con un titolo a piacere tuo, interverrò e spiegherò per filo e per segno una tecnica straconosciuta a volte semplicissima altre volte più complessa, ma molto efficace per poter rilevare differenze o non differenze 

  • Thanks 1
Ospite
Questa discussione è chiusa.
×
×
  • Crea Nuovo...