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Melius Club

Bastano pochi quattrini per un dac completamente trasparente, dice la scienza audio


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Inviato
1 minuto fa, SalvoJazz ha scritto:

Perché le ha sentite?

Suggestione?

Quando avviene questo, suggestione, a ma sinceramente m'interessa meno che nulla [anche se fa parte della sfera umana]

A me interessa dimostrare e valutare la parte fisica, quella misurabile

Le sensazioni non misurabili che scaturiscono dalla percezione non fanno altro che inquinare un discorso che verte nell'affermare la condizione oggettiva

 

Inviato
11 minuti fa, grisulea ha scritto:

cusa se insisto ma lui a mio parere ha detto il contrario. Non ha detto che inserendo un oggetto il suono peggiora, ha detto che migliora e scollegandolo peggiora. Afferma quindi il contrario di quanto sostieni. A meno che io abbia capito male.

Salve,

scusa se reinsisto ,il problema di fondo sta nel fatto che : se in una catena audio tu inserisci un apparato collegandolo semplicemente alla rete elettrica o viceversa togli da una catena audio un apparato in precedenza collegato solamente alla rete elettrica , in entrambi i casi ottieni cambiamenti (miglior o peggiore non importa)

Nel dubbio chiedi a Granosalis se ho travisato.

 

Saluti, Fabrizio.

Inviato
1 minuto fa, ilmisuratore ha scritto:

Le sensazioni non misurabili che scaturiscono dalla percezione non fanno altro che inquinare un discorso che verte nell'affermare la condizione oggettiva

Questa affermazione è molto pesante, perché verte a fare prevalere la parte "scientifica" su quella umana, che nel caso della musica è un paradosso SENZA SENSO.

Inviato
4 minuti fa, fabrizio ha scritto:

Salve,

per me e per i tanti (in aumento) che frequento e che utilizzano questo "bug" del software per risolvere a loro vantaggio i problemi che avvengono nelle masterizzazioni digitali  (effetti in ambiente digitale tali e quali a quello che in ambiente analogico corrisponde all'inversione di polarità) il fatto che tu no lo rilevi, né all'ascolto né alle misure, ci fa pensare che qualche problema ce l'hai .

Per gli scettici sono sempre disposto a dimostrare a casa loro a loro insindacabile giudizio che il fenomeno esiste ed è reiterabile ed udibile.

Saluti, Fabrizio.

Si buonanotte, reiterabile ed udibile

Avessi scritto percepibile forse sarebbe stato un pochettino meglio

Come voler escludere il fenomeno della percezione, e i suoi evidentissimi erroracci

Non me ne volere ma, questo indottrinamento percettivo di massa, anche se percettivamente funzionante, non fa per me

Equivale al tipico legnetto e la cremina messa sul diffusore

Inviato
8 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Se questo fosse vero te ascolteresti ancora con il grammofono :classic_biggrin:

Mi dispiace quando un appassionato di musica [e lo sono anch'io, ma lontano mille miglia da queste dichiarazioni] si scaglia in un certo senso contro la tecnologia con la quale poi ottiene un grande vantaggio e un beneficio

Ma poi questa famigerata *realtà* che possono essere tantissime, alcune veramente inesplorate, su cosa verrebbe accomunata ? sui segnali audio e la relativa possibilità di poterli analizzare in tutte le sue sfaccettature senza volerlo ammettere ?

Sarebbe questa la presunta realtà inesplorata ed inesplorabile ? ma no !!! l'analisi di un segnale audio è classificabile come un emerita sciocchezza per la scienza e la ricerca odierna

Non facciamo diventare le pulci dei dinosauri perchè le dimensioni sono perfettamente stimabili [oggi]

Del grammofono “a manovella” avevo già scritto io….. hai copiato!!

Massimo

  • Haha 1
Inviato
1 minuto fa, SalvoJazz ha scritto:

Questa affermazione è molto pesante, perché verte a fare prevalere la parte "scientifica" su quella umana, che nel caso della musica è un paradosso SENZA SENSO.

No caro, la parte pesante [come quella menzionata da Simo] è rendere dubbiosa la possibilità di poter misurare qualunque forma di grandezza in un banale segnale audio

Roba del mesozoico

Inviato
8 minuti fa, SalvoJazz ha scritto:

Esattamente, che poi è quello che cerco di esprimere in altri modi.

Ma non potrebbe essere che invece lo descrive ma è l'orecchio, limitato in risoluzione a non arrivare ad accorgersene. Esempio: lo strumento rileva il 2% di distorsione su un oggetto e lo 0,3 su un altro a parita di tecnologia e controreazione, invariato il resto.

Ascolti e non la senti in entrambi i casi, sceglierai per preferenza. Ma lo strumento ti ha comunque descritto che un suono è affetto da distorsione più elevata.

Poi un nuovo oggetto con distorsione del 10% contro quello dal 2%. A questo punto l'orecchio il 10% lo sente e preferisce quello col 2%. Quello col 10% è andato oltre il nostro limite minimo.

Esempio 2: un ampli ha df di 1000 ed uno df di 100. Invariato il resto. Li ascolti e non noti differenza. Troppo poca per sentirla. Poi ascolti il df 1000 contro un df 4. La differenza la senti perché sei sceso sotto la soglia.

Sia nel primo che nel secondo esempio la misura descrive un attributo del suono riprodotto ma arrivi ad accorgerti solo quando scende sotto una certa quantità.

Esempio 3: due canali sono esattamente identici senti il segnale mono esattamente in centro, due canali sono sballati di 0,3 db, forse ancora non te ne accorgi, due canali sballano di 2 db, 20% all'orecchio, ecco che il segnale mono si sposta leggermente verso un canale, ma non è che con 0,3 db lo strumento non descrivesse lo stesso problema, lo descriveva, siamo noi a non sentirlo. E così via per tutte le altre.

 

  • Melius 2
Inviato
6 minuti fa, fabrizio ha scritto:

Salve,

scusa se reinsisto ,il problema di fondo sta nel fatto che : se in una catena audio tu inserisci un apparato collegandolo semplicemente alla rete elettrica o viceversa togli da una catena audio un apparato in precedenza collegato solamente alla rete elettrica , in entrambi i casi ottieni cambiamenti (miglior o peggiore non importa)

Nel dubbio chiedi a Granosalis se ho travisato.

Saluti, Fabrizio.

Mi pare di aver letto in un tuo intervento che parti dalla percezione o dall’aver sentito una differenza per poi darti una spiegazione dopo analisi accurata. Puoi dirmi quali sono le tue conclusioni da un punto di vista tecnico, nell’ inserire o disinserire un apparecchio in rete con relative differenze?

Massimo

Inviato

Ed infatti si ritorna a ribadire una cosa che si dimostra sacrosanta = percepiamo MOLTO piu di quanto riusciamo a sentire ? 

Si

Non ci credete ?

Provate [con metodo] e lo scoprirete

L'attacca e stacca alla vista degli occhi è un metodo valido per comprovare una differenza ? o meglio oggettivarla ? NO

Inviato
46 minuti fa, diego_g ha scritto:

Vado poi a memoria, vista la lunghezza e quindi poca "maneggevolezza" del 3ad, per chiederti se davvero hai trovato degli indicatori misurabili che abbiano alta correlazione con la sensazione di "spazialità" (ampiezza, profondità e scansione dei piani sonori), potendo quindi predire questa caratteristica stando in laboratorio.

.

Grazie! 😊

L'avevo menzionato, ma molto piu spesso è una sensazione che si forma nel cervello e, se questo accade con segnali pressochè identici, abbiamo detto tutto

Inviato
9 minuti fa, fabrizio ha scritto:

in entrambi i casi ottieni cambiamenti (miglior o peggiore non importa)

Non è che non importa, è fondamentale. Se sostieni che è l'interazione per aver collegato  a peggiorare l'ascolto e lo hai sempre sostenuto che peggiorasse, non puoi poi sostenere che la può anche migliorare. Arrivo a capire che peggiori ma che migliori ce ne vuole. Lo stesso @leonida sostiene che sia peggiorativo, che sia vero o meno non saprei, ma non sostiene che migliori. Dice che qualsiasi cosa interferisca. Se non c'è non può certo farlo. Una interferenza è di per sè qualcosa di peggiorativo, interferisce, altera ciò che non dovrebbe essere alterato. Insomma sensazioni più che fatti.

Inviato

Io non ho capito cosa fa il cervello, “ricostruisce” messaggi inesistenti? Emozioni? Frequenze che l’orecchio non riesce a “riprodurre”? Cosa si vorrebbe misurare del cervello? Cose che ancora non sappiamo? Che mai sapremo? Non è che forse l’ignoranza in materia pesa tantissimo nel cercare delle risposte? Ripartiamo dal grammofono a manovella e cerchiamo di capire/sapere qual’e’ stata l’evoluzione della cosiddetta riproduzione, evidentemente creata dall’uomo e portata avanti dalle scoperte ed innovazioni tecnologiche. Il resto , a mio parere , riguarda il solito gusto, efficienza uditiva, conoscenza/esperienza della musica, il myfi , l’ourfi e chi più ne ha più ne metta

Massimo

  • Melius 2
Inviato
30 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

questo indottrinamento percettivo di massa

È ciò che tiene a galla il mito del componente superhiend

Senza l'indottrinamento percettivo di massa chi è che sentirebbe le meraviglie dei DAC da diecimila o centomila?

Nessuno

Perché non esistono ste meraviglie 

E senza adeguato indottrinamento non scatterebbe la suggestione che gliele fa percepire

Con tanto di pistacchio e cognizioni di meccanica quantistica da settimana enigmistica 

 

 

  • Melius 1
Inviato
8 minuti fa, Keegor ha scritto:

non ho capito cosa fa il cervello, “ricostruisce” messaggi inesistenti?

Anche, lo sviluppo del formato MP3 è stato basato proprio su questo concetto … 

Inviato
4 minuti fa, stefano_mbp ha scritto:

Anche, lo sviluppo del formato MP3 è stato basato proprio su questo concetto … 

Certo, perfettamente d’accordo, quindi si è studiato la correlazione tra musica e cervello , si riesce quindi a mettere d’accordo quasi tutti anche con un mp3. E’ come scrivere una lettera senza usare le vocali, si capirà perfettamente il contenuto in quanto il cervello le inserirà in automatico durante la lettura. Allora qual’e’ il mistero che l’audiofilo non riesce a decifrare?

Massimo

Inviato
22 minuti fa, stefano_mbp ha scritto:

Anche, lo sviluppo del formato MP3 è stato basato proprio su questo concetto … 

Infatti è stato tolto, non aggiunto.

Inviato
13 minuti fa, Keegor ha scritto:

Allora qual’e’ il mistero che l’audiofilo non riesce a decifrare?

Più che un mistero, parlerei della speranza che un giorno la scienza spieghi e giustifichi quelle percezioni che allo stato attuale non hanno un fondamento scientifico.

Aspettano e sperano.

  • Haha 1
Ospite
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