Martin Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 Adesso, Velvet ha scritto: più che diabolico è o-sce-no Senza dubbio, per me sarebbe stato osceno ancor prima di tirar in ballo i bimbi malati.
maurodg65 Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 4 minuti fa, Martin ha scritto: In realtà la donazione era indipendente dalle vendite. In realtà ni, viene concordato un tot a pezzo sui pezzi “prevenduti e prodotti” indipendentemente dal fatto che poi quei prodotti vengano realmente acquistati dal consumatore finale, il che per l’aspetto “beneficenza” garantisce il versamento di un importo concordato, ma è chiaro sempre che poi alla cifra data in beneficenza si aggiungerà un plus valore per l’azienda che ha usato quel sistema per avere visibilità commerciale usando la leve pubblicitaria delle beneficenza.
Velvet Inviato 15 Dicembre 2023 Autore Inviato 15 Dicembre 2023 7 minuti fa, maurodg65 ha scritto: diranno la loro Chiara di meglio il punto, ma sinceramente io tutta questa “pubblicità ingannevole” non ce la vedo Entrambi hanno già spiegato chiaramente la cosa, ma tu ti rifiuti di comprenderla. Se io pubblicizzo un mio o tuo prodotto dicendo che una parte del ricavato dalla vendita lo darò ai bambini ma poi mi metto in tasca i soldi sai cosa faccio? Come minimo pubblicità ingannevole. Ma forse ci sono anche gli estremi per altro. Che quei 50k della Balocco caro mio li hanno dati prima ed erano totalmente slegati dalla vendita del panettone. Mentre la Ferragni ha promesso assieme all'azienda per iscritto sull'etichetta del panettone ma alla fine si è intascata 1mln senza dare un cent di suo e ciao bimbi.
mozarteum Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 La ingannevolezza della pubblicita’ va valutata non spaccando il capello in 4, ma avendo riguardo alla percezione e all’esperienza dell’uomo medio rispetto non solo a quanto dichiarato ma anche ad altri indici. In questo caso l’indice che depone per la ingannevolezza e’ il sovrapprezzo che lasciava intuire, anche a me, che l’eccedenza rispetto ai costi, in questi compreso anche l’eventuale costo della sponsorizzazione dei due, andasse in beneficenza. E che invece non si trattasse di una operazione di recupero esorbitante d’una modesta donazione gia’ avvenuta. 1
Martin Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 @maurodg65 Mi pare che i concetti "facciano scopa".
maurodg65 Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 Adesso, Velvet ha scritto: Se io pubblicizzo un mio o tuo prodotto dicendo che una parte del ricavato dalla vendita lo darò ai bambini ma poi mi metto in tasca i soldi sai cosa faccio? Come minimo pubblicità ingannevole. Che non è ciò che c’è scritto sul prodotto venduto, hai pure postato una foto che riporta altro, che è quello che poi è accaduto. Poi non discuto l’aspetto etico, non mi piace quel sistema, ma oggettivamente hanno pubblicizzato ciò che al tempo hanno realmente fatto.
maurodg65 Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 2 minuti fa, Martin ha scritto: Mi pare che i concetti "facciano scopa". Si certo, intendevo dire che per tutte le iniziative analoghe funziona così, non vi è mai una percentuale variabile legata alle vendite al consumatore, ma di fatto alla produzione ed alla vendita al rivenditore.
Roberto M Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 27 minuti fa, Velvet ha scritto: “Lo storico brand piemontese Balocco, riconosciuto ed apprezzato nel mondo per l’eccellenza della sua offerta natalizia, presenta una novità esclusiva: il pandoro Chiara Ferragni, le cui vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino» Vedi la discrezionalità del giudice applicata al caso concreto ? Vedi come la legge non è mai una scienza esatta ? Non è affatto escluso, se la questione si esaurisce in questa comunicazione, che i ferragnez possano vincere il ricorso e far annullare la multa dell’antitrust. Perche’ per come scritta quella comunicazione siamo border line in punto di pubblicità ingannevole. In altre parole è vero (per cui non c’è inganno nel messaggio) che “le vendite servono a finanziare un percorso ecc ….)” perché il consumatore è, o dovrebbe essere, informato della normativa, la quale prevede e d’altro canto non prevede che sia comunicato al consumatore il compenso dell’influencer e la quota parte (percentuale o fissa) del totale delle vendite destinato alla beneficienza pubblicizzata. (Vedi la non banale osservazione di @maurodg65 nelle pagine precedenti). E’ ovvio che un accoglimento del ricorso offenderebbe il tanto bistrattato “senso di giustizia comune” (rapporto 1 a 20 beneficienza-compenso influencer) ma lo farebbe comunque “secondo diritto”. Ovvero secondo una interpretazione del diritto ampiamente possibile, come pure e’ possibile, secondo diritto, l’interpretazione data dall’antitrust. PS e a scanso di equivoci. Se fossi il giudice, sulla base del comunicato postato da Velvet, avrei confermato la sanzione dell’Antitrust, e se fosse possibile (non lo so) l’avrei aumentata pure.
Velvet Inviato 15 Dicembre 2023 Autore Inviato 15 Dicembre 2023 Mauro sembri essere l'unico a crederlo. Non so se per essere bastian contrario o perché il manico di scopa ti fa sangue. Resta il fatto che l'antitrust pare aver agito per questi motivi e tanto basti. Se poi vinceranno un ricorso per qualche cavillo buon per loro, ma la beneficenza è altro. Punto
maurodg65 Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 4 minuti fa, mozarteum ha scritto: La ingannevolezza della pubblicita’ va valutata non spaccando il capello in 4, ma avendo riguardo alla percezione e all’esperienza dell’uomo medio rispetto non solo a quanto dichiarato ma anche ad altri indici. In questo caso l’indice che depone per la ingannevolezza e’ il sovrapprezzo che lasciava intuire, anche a me, che l’eccedenza rispetto ai costi, in questi compreso anche l’eventuale costo della sponsorizzazione dei due, andasse in beneficienza. E che invece non si trattasse di una operazione di recupero esorbitante d’una modesta donazione gia’ avvenuta. Sull’aspetto legale ovviamente prendo atto, per il resto confesso di non comprendere perché onestamente a me non pare di percepire questo “inganno pubblicitario” anche se c’è una sproporzione evidente tra il cachet della Ferragni e la cifra devoluta in beneficenza, ma come già scritto senza la Ferragni la visibilità per l’azienda non ci sarebbe stata, è quello che ha fatto parlare più che il macchinario donato.
Martin Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 Curiosità, nel 2019 la Ferragni aveva organizzato un evento "lezioni di trucco" per le bimbe ricoverate in oncoematologia pediatrica a Padova. Il tutto doveva svolgersi in reparto, diretta social, etc. etc. ed era stato concordato con la primaria. Quando la cosa è venuta all'orecchio del DG della sanità, un montanaro tagliato nel granito, questo ha posto il veto. L'iniziativa poteva svolgersi ma fuori dell'ospedale, che non era per sua natura un luogo di spettacolo. Avrebbero agevolato in ogni modo lo spostamento dei pazienti trasportabili, ma non doveva svolgersi nei reparti. Allora la cd. "opinone pubblica" fece a pezzi quel dirigente (e lui non fece una piega) - in realtà aveva visto lungo.
mozarteum Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 Staremo a vedere. Ma qui non rilevano gli accordi commerciali e la correttezza formale ed economica degli stessi (e dunque il profilo “interno” dell’operazione economica), quanto l’idoneita’ del messaggio unito ad altri indici (vedi sopra) a generare -all’esterno dell’operazione- il convincimento del consumatore circa la destinazione benefica del sovraprezzo. 1
Velvet Inviato 15 Dicembre 2023 Autore Inviato 15 Dicembre 2023 2 minuti fa, Roberto M ha scritto: Ovvero secondo una interpretazione del diritto ampiamente possibile, come pure e’ possibile, secondo diritto, l’interpretazione data dall’antitrust. Ma certo ci sta. Come ci sta il nostro orrore sulla presunta etica di questi personaggi no?
maurodg65 Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 Adesso, Velvet ha scritto: Come ci sta il nostro orrore sulla presunta etica di questi personaggi no? Velvet su quello, mi pare anche di averlo scritto nel primo post, nulla da eccepire, quel sistema non mi piace e non mi piace che si usi la beneficenza per farsi pubblicità, Totti che da juventino mi è sempre stato sulle ….. donò un macchinario da € 200k ad un ospedale pediatrico senza che nessuno lo sapesse per una sua precisa scelta, la notizia uscì contro il suo volere, tanto di cappello al giocatore perché quello è fare beneficenza e, per quello che può valere, mi ha fatto ricredere sull’uomo, il giocatore non si discuteva già. 1
Martin Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 Cmq quelle che sembrano affermazioni non chiarissime o liberamente interpretabili sono spesso frutto di un accurato , cesellato e limato lavoro di "wording" che coinvolge legali, pubblicitari, esperti del brand, etc. etc.
mozarteum Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 Aggiungo che il quadro di ingannevolezza e’ aggravato dalla circostanza che la ferragni non ha versato una lira e ha giocato esclusivamente pro domo, diversamente da quanto si desumerebbe dalla dichiarazione sulla confezione, che evoca un’associazione di forze (ferragni e balocco) simultaneamente impegnate nella beneficenza a riduzione dei propri ricavi e margini 1 1
Velvet Inviato 15 Dicembre 2023 Autore Inviato 15 Dicembre 2023 Adesso, mozarteum ha scritto: dichiarazione sulla confezione, che evoca un’associazione di forze (ferragni e balocco) simultaneamente impegnate nella beneficienza a riduzione dei propri ricavi e margini Esatto, è ciò che cercavo di evidenziare prima
qzndq3 Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 5 ore fa, Roberto M ha scritto: a vera beneficenza è quella anonima che va direttamente alle persone bisognose senza intermediari Applausi!
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