mozarteum Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 Comizianti in musichette di nulla qualita’
LeoCleo Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 @audio2 per quel subumano sono morte 6 persone a Corinaldo. E manco si era presentato…
Plot Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 Comunque il biscottame e pandorame e panettorame della Bajocco non li prendo piu', troppo dolci dopo un po' mi disgustano al palato. Marketing o meno.
claravox Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 1 ora fa, mozarteum ha scritto: Se leggete sciroppo di glucosio desistete Anche zucchero invertito
jedi Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 @Roberto M Una delle pochissime volte che siamo in sintonia. I gruppi rock anni 70 ,avevano molti di essi una base solida di musica classica:vedi EL&P (Picture in exibition). Oggi se non usano i rapper li chiamo : i correttori di intonazione ,sono piu' stonati di una campana. Che tristezza
Martin Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 30 minuti fa, claravox ha scritto: Anche zucchero invertito Quello fa incazzare pure Vannacci. 1
samana Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 Questi due sembrano dei Thenardier in chiave moderna. Cambiano i tempi, ma i cuori permangono.
garmax1 Inviato 15 Dicembre 2023 Inviato 15 Dicembre 2023 1 ora fa, jedi ha scritto: edi EL&P (Picture in exibition). Una cosa noiosa e inascoltabile. Incredibile come possa piacere una musica così 2 ore fa, LeoCleo ha scritto: per quel subumano sono morte 6 persone a Corinaldo È cosa c'entra con quello che fa?
maurodg65 Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 8 ore fa, jedi ha scritto: Quello che trovo assurdo che ormai in questo mondo effimero contano più' gli influencer che quelli che fanno i prodotti . Ma cosa farebbero questi se non si producesse una mazza? Guardate che gli influencer sono solo là versione moderna dei testimonial pubblicitari, la Ferragni non piace neppure a me ma se milioni di persone la “seguono” e decretano il successo commerciale dei prodotti che lei “sponsorizza” si guadagna i soldi che le elargiscono, piaccia o meno a noi “comuni” mortali. 8 ore fa, criMan ha scritto: Risulta poi che l'operazione e' stato un mezzo fiasco dal pdv finanziario in quanto molti dei pandori griffati con l'occhio cecato non sono stati venduti. Ma lo è stato perché alla fine la realtà che della beneficenza sull‘acquisto di un pandoro o di un panettone non frega nulla a nessuno, se voglio fare beneficenza la faccio direttamente, sono convinto anche che senza la Ferragni l’iniziativa sarebbe stata ancora più fallimentare perché avrebbe avuto ancora meno visibilità e che la grossa parete dei 367 mila pezzi sui 500 mila prodotti siano stati venduti e siano da attribuire proprio alla influencer più che alla beneficenza, beneficenza che era necessaria solo per la narrazione pubblicitaria, senza di essa avrebbero venduto probabilmente gli stessi pezzi e si sarebbero risparmiati questo casino, ma l’Ospedale Santa Maria Margherita non avrebbe avuto il macchinario da € 50k euro.
maurodg65 Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 https://www.vanityfair.it/people/italia/2020/07/25/chiara-ferragni-quanto-guadagna-oltre-50-mila-euro-post-instagram-gossip Chiara Ferragni, ecco quanto guadagna per un post Quanto costa una sponsorizzazione sul profilo di Chiara Ferragni? Secondo l’agenzia Hopper Hq, l'imprenditrice digitale è la prima tra gli italiani con circa 51 mila euro a post di Nicola Bambini 25 luglio 2020 Quanto costa una sponsorizzazione sul profilo di Chiara Ferragni? La risposta - seppur frutto principalmente di analisi matematiche - la fornisce l’agenzia di analisi social Hopper Hq, che come ogni anno ha stilato la classifica delle celebrità con il maggior valore di mercato su Instagram. In altre parole, il prezzoche ogni personaggio può chiedere ad un’azienda per pubblicizzare un prodotto sul suo profilo. Una graduatoria che, stando alle informazioni riportate sul sito ufficiale, tiene conto di vari fattori: innanzitutto il numero di follower che dà un’idea del bacino degli utenti, poi il livello di coinvolgimento (misurato con like, commenti e visualizzazioni) e il potere di acquisto del pubblico di riferimento. Infine è importante pure la considerazione dell’influencer lontano dai social, ossia nella vita reale. Così, incrociando questi dati con le richieste dirette ad account e aziende riguardo le partnership, ecco che nella Instagram Rich List 2020 al primo posto troviamo Dwayne «The Rock» Johnson, l’unico in grado di poter chiedere oltre un milione di dollari per un post. L’attore è riuscito a scalzare dalla vetta la regina dei social Kyle Jenner (986mila dollari a post), terzo posto per Cristiano Ronaldo(889mila). Chiara è la prima tra gli italiani e figura al 65esimo posto, 22 posizioni più indietro rispetto allo scorso anno, terza invece nella classifica fashion dietro solo a Bella Hadid e Emily Ratajkowski: il prezzo di un post sponsorizzato dalla fashion blogger lombarda è valutato 59700 dollari, ossia circa 51mila euro. A seguire troviamo Gianluca Vacchi, 71esimo (47600 dollari a post) e Fedez, 84esimo (31200 dollari). Un affare di famiglia.
LeoCleo Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 8 ore fa, garmax1 ha scritto: È cosa c'entra con quello che fa? Molto semplice: aveva organizzato una serata in quel paese, sapendo benissimo che NON sarebbe potuto arrivare perché impegnato in altro latra… ehm concerto in altra località. Ha venduto a caro prezzo i biglietti per due concerti, sapendo che ad uno (che poi ha generato 6 morti) non sarebbe andato.
claravox Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 Ferragni pelosa Niente di nuovo sotto il sole: quando sotto specie di carità verso gli altri si tende in realtà al proprio utile la lingua italiana usa da secoli un’espressione colorita: “carità pelosa”. Si trova anche nelle "Nozze di Figaro" di Mozart (libretto di Da Ponte): «Susanna: - Queste le grazie son, questa la cura Ch'egli prende di te, della tua sposa. Figaro: - Oh, guarda un po' che carità pelosa!» Il pandoro d’oro di Ferragni ci ricorda che la carità pelosa è ancora e sempre tra noi, in versione ampliata e rafforzata. È la vibrazione dominante di tutti i discorsi in cui si mescolano il marketing delle buone intenzioni, il capitalismo consumista e la perdita dei progetti collettivi. Non sono contemplate azioni e lotte dove il “pensati libera” sia un fenomeno sociale. La libertà diventa soltanto individuale pulsione agli acquisti, verniciata di allusioni etiche patinate con cui fregarvi il malloppo. Pino Cabras 1
artepaint Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 non ho letto le 7 pagine del 3D, ma certi tipi di promozioni non necessitano di una autorizzazione? con i termini di attuazione delle beneficenza? quanto destinava la ditta Balocco alla beneficenza per ogni pandoro venduto? DUE euro? NO, solo zero cent quanta parte del cascè della ditta Ferragna finiva in beneficenza? 65% ? NO, solo zero%
maurodg65 Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 3 minuti fa, artepaint ha scritto: non ho letto le 7 pagine del 3D, ma certi tipi di promozioni non necessitano di una autorizzazione? con i termini di attuazione delle beneficenza? quanto destinava la ditta Balocco alla beneficenza per ogni pandoro venduto? DUE euro? NO, solo zero cent quanta parte del cascè della ditta Ferragna finiva in beneficenza? 65% ? NO, solo zero% La beneficenza ha seguito la strada che si percorre in tutte le altre situazioni analoghe, è stato spiegato quali esse siano nella pagine precedenti del thread, quelle del cachet della Ferragni presumibilmente anche, le tariffe per il suo impegno sono chiaramente riportato nell’articolo poco più su, la realtà è che si sta “ingrassando” il populismo con una sentenza demagogica che vuole affrontare un problema senza tenere conto della realtà che vede la gente più interessata al comportamento degli influencer, sia da ammiratore sia da haters, e sostanzialmente indifferenti alla beneficenza, altrimenti non si spiegherebbero determinate dinamiche che portano un “testimonial” a guadagnare cifre assurde per un post o una sponsorizzazione, cifre irraggiungibili per beneficenza da una qualsiasi organizzazione.
artepaint Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 8 minuti fa, maurodg65 ha scritto: La beneficenza ha seguito la strada che si percorre in tutte le altre situazioni analoghe come tuo solito non dici nulla e non smentisci i due zero da me citati (frutto di documentazioni e articoli giornalistici) sbagliando e per puro caso sferragna e sbalocchio vengono PESANTEMENTE SANZIONATI !!,
Roberto M Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 15 minuti fa, artepaint ha scritto: quanto destinava la ditta Balocco alla beneficenza per ogni pandoro venduto? DUE euro? NO, solo zero cent quanta parte del cascè della ditta Ferragna finiva in beneficenza? 65% ? NO, solo zero% Se così fosse non vedo proprio come sia possibile escludere la pubblicità ingannevole. Colpo all’immagine devastante.
maurodg65 Inviato 16 Dicembre 2023 Inviato 16 Dicembre 2023 32 minuti fa, artepaint ha scritto: come tuo solito non dici nulla e non smentisci i due zero da me citati (frutto di documentazioni e articoli giornalistici) sbagliando e per puro caso sferragna e sbalocchio vengono PESANTEMENTE SANZIONATI !!, Tonino le dinamiche con le quali si effettua la beneficenza nei modi utilizzati nel caso di cui discutiamo con l’Ospedale Santa Maria Margherita di Torino da parte di Balocco sono le stesse che vengono utilizzate per altre situazioni analoghe e per altre organizzazioni da parte di altre aziende commerciali, quello che cambia è l’aver scelto come testimonial un’influencer “amata odiata” come la Ferragni per “svecchiare” l’immagine del marchio e l’averla dovuto profumatamente pagare per ingaggiarla, finendo così per coprire di soldi lei e destinare “solo” una frazione del denaro alla beneficenza se paragoniamo i due importi, ma sono effettivamente paragonabili i due costi sostenuti dall’azienda o sono pere e mele? Poi si può mettere in discussione la questione sul piano dell’etica e saremo entrambi d’accordo che è assurda, si può essere d’accordo anche sul fatto che oramai la questione per l’azienda e la stessa Ferragni sia diventata mediaticamente un boomerang, ma a me sa tutto tanto di populismo spicciolo, la Ferragni guadagna 51k euro per un post normalmente da anni, è inavvicinabile per buona parte delle aziende italiane visto i cachet, ma alla fine sul piano globale non vale niente e altri influencer-testimonial prendono cifre esponenziali al suo cachet, fino al milione di euro per un singolo post, quindi di che parliamo? Di un sistema sbagliato o di che altro? 1
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