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Alimentare l'intero impianto a batteria, secondo voi, ha senso?


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Inviato

Mi è venuta questa domanda incappando in questo prodotto che ho trovato per conto di un amico appassionato di campeggio che necessitava di qualcosa del genere.

In pratica è una  con batteria ricaricabile di grande capacità.

Dichiara: Huge Output : 2200W AC Pure Sine Wave

Boh.... Che ne dite?

Dal punto di vista puramente elettrico intendo.
 

https://eu.vtoman.com/en-it/products/vtoman-jump-2200-portable-power-station?variant=47345154883893
 

Con tutto che mai e poi mai potrei mettermi in casa un coso del genere..

Inviato

Leone (straliccio) aveva l’impianto alimentato a batteria. Ero anche stato da lui, ma non ricordo praticamente nulla. 

Inviato

Ma tecnicamente come si procede?

Le apparecchiature nascono per essere collegate alla 230V/50Hz e il raddrizzamento avviene all'interno nella sezione di alimentazione.

Ci sarebbero modifiche da fare presumo.

Inviato
43 minuti fa, scroodge ha scritto:

Dal punto di vista puramente elettrico intendo.

Per prima cosa si dovrebbe verificare se quel --pure sine wave-- dichiarato dalla unità corrisponde al vero

Mettiamo che esca veramente una forma d'onda perfetta e poco distorta, il successivo passo dovrebbe essere quello di inserirlo nel determinato contesto, osservarne a confronto il relativo inquinamento EMI-RFI della rete elettrica e che tipo di impatto viene rilevato nelle elettroniche audio

Alla fine, visto anche il grande fastidio rognoso di andare ogni volta a caricare l'apparecchio, l'inserimento di un unità a batterie dovrebbe veramente incidere in modo convincente e macroscopico per optare a questa scelta

Facendo un veloce zapping di esperienze in memoria ipotizzo che alla fine, visto come filtrano gli stadi di alimentazione delle elettroniche, non ci sia tanto bisogno 

  • Thanks 1
Inviato

Un caro amico ingegnere lo ha fatto.. tutte le piccole tensioni sono alimentate a batteria, salvo il finale, che avrebbe bisogno di centinaia di chili di powerbank..

comunque non è un caso se a Monaco i due migliori impianti ever, i grandi sistemi WE e Silbatone e la sala Living Voice hanno alimentatori a batteria che trasportano su un carrello da.. 700 kg.. e stiamo parlando di sistemi interamente a valvole di bassa potenza..

 

  • Thanks 1
Inviato
5 minuti fa, micfan71 ha scritto:

Ma tecnicamente come si procede?

Le apparecchiature nascono per essere collegate alla 230V/50Hz e il raddrizzamento avviene all'interno nella sezione di alimentazione.

Ci sarebbero modifiche da fare presumo.

Dall'unità a batterie esce la 220/230 volt, quindi equivale a collegarli in modo convenzionale

  • Thanks 1
Inviato

Io ho solo il phono alimentato a batteria e ha moolto senso 😉

  • Thanks 1
  • Amministratori
Inviato

in realtà soluzioni commerciali esistono si hiaman uos a doppia conversione, in pratica l'apparato è sempre collegato alla rete ma solocon la funzione di mantenere criche le batterie he loro e solo loro alimentano l'impianto.E' una soluzione che nasce nellpelettomedicle dove la sicurezza è fondamentale, ma è stata adottata anche in campo audio. i problemi sono il costo e la rumorosità (in genere ci sono delle ventole). quindibisognerebbe èpoter teere l'ups a doppia conversione in altro locale da quello dove sta l'impianto. Una soluzione senza ventol l a offere la psaudio con i suoi power palant ma i cost sono decisamente importanti.  In compemso è una soluzioe èulita e non rognosa. Uno dei vantaggi di questi apparecchi è che apesso si possono impostare i modo estremamente preciso i valori di uscita saìia in frequenza che in tensione, a voltr anche in modo differente pe rlse stesse usicte, cosa utilissima per chi ha apparecchiature native per gli usa o il giappone

  • Thanks 1
Inviato

@flamenko anche il pre sarebbe molto contentissimo, per non parlare di dac ( se lo usi) e streamer… ma pure il giradischi.. incredibile a dirsi, ne giova assai, da esperienze di amici stretti e infatuati dall’idea.

ecco se io avessi un sistema in una villa con sala tutta mia con l’asportazione a diventare definitivo.. è un investimento che affronterei di corsa.. ma non è affatto semplice né economico. A quel punto la soluzione più vicina è la tedesca Stromtank…

Inviato

@FabioSabbatini  uhhhh

JC Morrison,

assai sarà contento di cotanti apprezzamenti..

ma che tu stia diventando come il caro ( e purtroppo scomparso) Moss?

Secondo me vi somigliate..

potevate scambiarvi saluti infeltriti con ingiurie assortite a mò di canditi a Natale

e viver contenti come bruti

al netto di virtute e concupi-scienza

( ha ha questa mi è venuta proprio bene, ammettilo )

  • Haha 1
Inviato

ok ok come avevo immaginato, se fa le cose che promette, potrebbe pure avere una sua utilità...

 

  • Amministratori
Inviato

@flamenko il phono è un discorso diverso, assorbe poco, nonn servon natterie possenti

Inviato

@cactus_atomo allora nei pre fono… il discorso è  un po’ più complesso e non univoco.. ci vuole poca pappa, vero, ma questa deve essere fulminea.. per cui secondo alcuni progettisti meglio la 220 ben filtrata.. per evitare cali di microdinamica.. 

ma dove la batteria fa miracoli è nel campo del digitale, sempre che sia sia filtrata in modo giusto, perché anche i classici regolatori fanno rumore…

in una parola.. batteria fantastica, ma renderla davvero superiore alla rete non è una passeggiata… e si fa presto ad andare nella direzione opposta…

vedi i battery pack informatici.. suonano in modo orribile, da schifo.. e quelli medicali pure… ci vuole, infine un vero progetto specifico.. :-) oppure tentare i supercondensatori da diversi Farad come batteria..

Inviato
9 minuti fa, Nacchero ha scritto:

Un costa nemmen tanto.....

Pensa te non è nemmeno audiograde.

Inviato

ma quale alimentazione a batteria d'Egitto! è un inverter con accumulo che traforma la 230V alternata in corrente continua e l'accumula in una batteria FeLiPo4. Poi prende la corrente continua e la trasforma in 230V alternata. 

È LA STESSA COSA degli accumuli del fotovolatico. Identica. Tanto che volendo ci si possiono collegare direttamente i pannelli stessi. Il suo scopo è trasportare corrente in luoghi dove non c'è, si carica, si mette nel baule e si va dove non c'è corrente. 

Quello che provoca alla qualità di un sistema hifi è tutto da dimostrare e la corrente che eroga all'apparecchiatura è quella dell'inverter non della batteria. Le vere alimentazioni a batteria delle apparecchiature audio sono completamente diverse.

 

 

  • Melius 2

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