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BRICS+


Uncino

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Inviato
45 minuti fa, maurodg65 ha scritto:
1 ora fa, Plot ha scritto:

Perche' la Cina fa parte dei Bric+ .., piu' chiaro di cosi'.

Non capisci, chi mai l’ha messo in dubbio? 

 

Va bene, i soliti giochetti di parole, ma passiamo oltre che dopo un po' i giochetti stufano.

In sostanza, ma se hai tutte le certezze occidentali su tutti i fronti, economia, produzione, scambio merci, linee produttive ecc..ecc... stai dicendo che ce la dovremmo cantare e suonare da soli (con la sindachetta, meloni, salvini e tutta la banda di debosciati che ci circonda) con l 'orchestrazione Usa che tanto va a braccetto con isralele e tutti i suoi seguaci che trascineranno l' Italia in un baratro e di cui solo tu pare ancora non te ne sia accorto ?

Inviato
13 minuti fa, Plot ha scritto:

Va bene, i soliti giochetti di parole

Quotami il post nel quale avrei scritto ciò che mi hai attribuito.

Gaetanoalberto
Inviato

Magari questo importante tavolo macroeconomico può avere interesse a considerare, oltre ai rapporti con i Brix, anche altri rapporti esistenti. Naturalmente bisogna ragionare sul diverso tipo di interscambio. Dove va ciò che produciamo, e quanta parte dell’interscambio nasce da importazioni di materie prime.

 

https://conshouston.esteri.it/it/news/dal_consolato/2023/07/limpatto-degli-investimenti-italiani-negli-usa-e-superiore-alle-rilevazioni-delle-statistiche-ufficiali/

 

https://www.milanofinanza.it/news/brics-cresce-il-peso-del-gruppo-nell-economia-globale-il-report-di-intesa-sanpaolo-202309211517547386

 

 

Inviato

ma nei limiti del possibile tutti continueranno a fare affari con tutti, è palese

solo che le regole determinate da fmi, omc e anche oms non sono eque e sono

sbilanciate a nostro favore, quindi mi pare logico che paesi con alta popolazione

e pil di livello le vogliano riequilibrare

poi se riportiamo qua un pò di lavoro stabile, la cosa non può che farci bene

Inviato

@Gaetanoalberto è evidente che gli USA rappresentino per noi un grande mercato, il punto è a quanto rinunciamo a causa delle politiche filo statunitensi.

E la risposta è che rinunciamo a molto, molto più di quello che traiamo dal commercio con gli Stati Uniti.

Gli USA sono un competitor geopolitico dell'Europa (tutta, dall'Atlantico agli Urali) e com'è naturale che sia i loro interessi vengono anteposti ai nostri.

Prova a fare un calcolo di quanto sia costato ad aziende europee come Zeiss e tutte le altre del settore della nano litografia dover rinunciare al mercato cinese della produzione di chip (peraltro una rinuncia inutile visto che alla fine se li sono fatti da soli), o alle Telco rinunciare alle reti Huawei.

Per non parlare degli investimenti cinesi nelle aziende italiane che il nostro geniale Governo ha gettato alle ortiche (ma che i francesi hanno accolto con gioia).

Gaetanoalberto
Inviato
6 minuti fa, Uncino ha scritto:

Gli USA sono un competitor geopolitico dell'Europa (tutta, dall'Atlantico agli Urali) e com'è naturale che sia i loro interessi vengono anteposti ai nostri.

Ho come l’idea però che l’interscambio sia a nostro favore. Per la verità, ma su volumi molto minori, lo era anche con la Russia.

Io rifletterei molto bene su ipotesi di vantaggi futuri e gravi danni immediati.

L’Italia ha una storia di voltagabbanesimo che di recente non le ha portato fortuna.

Dopodichè, i rapporti devono essere intrattenuti con tutti, ed infatti li intratteniamo. Diciamo che le sanzioni verso la Russia sono un incidente al quale la Russia potrebbe porre fine immediatamente…è sbagliato assumersi colpe che non si hanno.

Al contrario, quanto accade, e mi dispiace, è la dimostrazione dei problemi potenziali di una dipendenza da paesi i cui governi sono soggetti a regimi autoritari

Gaetanoalberto
Inviato
33 minuti fa, audio2 ha scritto:

è palese

solo che le regole determinate da fmi, omc e anche oms non sono eque e sono

sbilanciate a nostro favore, quindi mi pare logico che paesi con alta popolazione

e pil di livello le vogliano riequilibrare

Su questo hai ragione.

Inviato
9 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ho come l’idea però che l’interscambio sia a nostro favore. Per la verità, ma su volumi molto minori, lo era anche con la Russia.

Io rifletterei molto bene su ipotesi di vantaggi futuri e gravi danni immediati.

L’Italia ha una storia di voltagabbanesimo che di recente non le ha portato fortuna.

Ma non scherziamo, la Cina è (era?) Il principale partner commerciale della UE e noi siamo (eravamo?) il principale partner commerciale cinese.

Guarda un qualsiasi oggetto elettronico prodotto in Europa che c'è nella tua casa, per almeno il 75% contiene componentistica e semi lavorati cinesi.

Quanto di statunitense?

Beh fino a un decennio fa un bel po', ma attualmente zero... o al massimo poco più di zero.

Noi esportiamo molti prodotti finiti verso gli Stati Uniti, è vero, ma senza le importazioni cinesi quei prodotti riguarderebbero solo alimentari e capi di abbigliamento, perché tutto il resto non esisterebbe.

 

La Cina importa da noi meno degli Stati Uniti?

Certamente, ma solo perché non possiamo vendergli le cose che comprerebbero.

Inviato

Cioè, c'è una strana idea che la bilancia commerciale con la Cina sia negativa perché importiamo un sacco di orsacchiotti di peluche.

È una cavolata!

Noi importiamo molto più di quello che vendiamo perché la stragrande parte di quello che produciamo è composta da componenti e semi lavorati cinesi.

Noi importiamo dalla Cina perché sono le nostre produzioni ad essere basate sulle importazioni cinesi, cosa che si traduce in un forte valore aggiunto per le merci "Made in Europe" che successivamente rivendiamo in tutto il mondo.

Stati Uniti compresi.

Inviato
4 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Che senza l’Occidente il mercato per il gas ed il petrolio e le materie prime i brics non lo avrebbero ed i. Base alla stessa logica il PIL cinese che rappresenta il 70% di quello complessivo dei Brics crollerebbe, ragion per cui auspicate che la scelta di chiudere i rapporti non si verifichi altrimenti finirebbero con le pezze al cūlus. Così è chiaro? 

 

4 ore fa, maurodg65 ha scritto:

senza l’export in Occidente la Cina sarebbe in difficoltà più di quanto non lo sia già oggi per motivi diversi. 

-

 

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  • Haha 1
Inviato
10 minuti fa, Plot ha scritto:

-

4c790838e906815551f03ff04d9e1164.jpg

Quindi sta teorizzando una decrescita felice nella quale rinunciamo all'energia per punire i cattivi?

Fuocherelli di legna al posto del riscaldamento?

Torniamo alle lampade ad olio ed alle candele?

Biciclette al posto delle macchine?

Lunghe camminate al posto dei treni?

Cibi tenuti sul davanzale al posto dei frigoriferi?

 

Immagino che la proposta riscuoterebbe un grande consenso 😂😂😂

Te l'ho detto, parla con Alexa che è più seria.

Gaetanoalberto
Inviato
1 ora fa, Uncino ha scritto:

Ma non scherziamo, la Cina è (era?) Il principale partner commerciale della UE e noi siamo (eravamo?) il principale partner commerciale cinese

Guarda che parlavo dell’interscambio dell’Italia con gli Usa, non della UE con il mondo.

La UE, di recente, ha chiesto di rivedere una bilancia che le è molto sfavorevole: il motivo ovviamente non è e non può essere la ritrosia europea a vendere i propri prodotti in Cina, ma la politica cinese, che si fa i fatti propri, e fa pure bene.

E poi l’apertura alla Cina come luogo di produzione è stata prima di tutto un interesse americano.

Forse, ed è uno dei tanti elementi nella complessità, bisogna evitare di trovarsi in situazione di costante svantaggio: commerciale, militare, di controllo delle materie prime.

Disegnare un mondo in cui i cattivi americani ci impediscono di fare affari d’oro con i Brics che ci aspettano a braccia aperte, dimentica che è in corso una guerra senza quartiere per il controllo delle materie prime in cui siamo perdenti.

Qualcuno dice che a questo punto sarebbe meglio cambiare casacca e mettersi sotto altro padrone. 

Io sarei molto preoccupato, e molto meno fiducioso.

Che non significa chiudere le porte, ma cominciare a fare una politica attenta a non perdere ulteriormente terreno.

Per la verità si è sperato potesse avvenire con l’apertura, e potenzialmente sarei d’accordo, non fosse che l’aria che tira sembra cambiata.

Non è vero che sia cambiata per l’espansionismo americano. Penso sia vero il contrario, e questo ha determinato una reazione.

Ovviamente si tratta di equilibri geostrategici mondiali, e ci si accorge un po’ tardi.

Ma a giocare al gatto col topo sono in tanti, la UE è il topo, e non ci sono gatti amici.
C’è però una visione di fondo del tipo di sistema in cui si vuol vivere. A quello non rinuncerei.

Edit: ah, dimenticavo, l’Italia non è il primo parter commerciale europeo della Cina, anche in questo ci superano credo in piú di un paese europeo, il che vuol dire che non bisogna cessare di fare affari, il punto è che gli altri non hanno un debito pubblico in mano ai propri concorrenti, quindi a noi tocca di abbozzzare per quello.

Sul mercato

https://www.ice.it/it/sites/default/files/inline-files/SCHEDA PAESE CINA aggiornamento marzo 2022.pdf

 

Inviato

Io non credo nei "cattivi americani" @Gaetanoalberto

Credo che gli americani facciano i loro interessi, come d'altronde qualsiasi altro posto del mondo dotato di un minimo di amor proprio.

Sarebbe stanno il contrario.

Semmai credo nei "fessi europei occidentali", che è una cosa diversa.

 

E neppure credo in un cambio di casacca per indicare quella cinese, che oltretutto una volta concretizzatosi BRICS+ un paio di giorni addietro sarebbe quanto meno parziale.

Abbiamo davanti un nuovo soggetto geopolitico e macro economico che con il benchmark daro dal disaccoppiamento dell'economia russa dalle sanzioni occidentali ha dimostrato di saper agire come tale, ed è con questo che dobbiamo fare i conti... decidere se vogliamo trovare un accordo o chiuderci in noi stessi all'insegna di non si sa bene cosa.

Chiusura oltretutto impossibile, perché come ho fatto notare ieri se è vero che non stiamo più comprando direttamente petrolio e gas russo, è però altrettanto vero che li stiamo comprando in pari misura da BRICS+ (che ci rivende sempre quelli russi).

 

Sono una persona molto pragmatica Gaetano, quindi ciò che è stato in origine e da chi sia dipeso cosa mi interessa molto a livello di conoscenza storica, però adesso dobbiamo decidere cosa fare dal 1° Gennaio in avanti, perché adesso un po' tutto passa per BRICS+, compresa l'India con la quale la UE ha appena stretto accordi.

 

In poche parole: BRICS+ esiste ed ha dimostrato di essere solido, noi cosa vogliamo fare da grandi?

 

Gaetanoalberto
Inviato
18 minuti fa, Uncino ha scritto:

decidere se vogliamo trovare un accordo o chiuderci in noi stessi all'insegna di non si sa bene cosa.

Chiusura oltretutto impossibile

Beh, su questo siamo d’accordo, ma aiuta non sembrare cedevoli sulla collocazione geopolitica, ed agire in termini di rafforzamento dell’autonomia.

Per esempio, ci sarebbe un grosso interesse ad investimenti portuali cinesi, ma noi, arrivando ultimi e, ripeto, con il debito ed il default in mano altrui, non abbiamo grandi margini di manovra.

E poi aiuta guardare cosa ha fatto la Cina lí dove ha investito, quanto piú sia fragile il sistema in cui si sono insediati, spesso acquisendone io controllo in forme ben piú invasive di quelle cui siamo abituati.

I Brics non sono solo Cina, e tutti gli altri sono paesi in via di sviluppo, produttori, trasformatori, cioè diretti concorrenti, esattamente come la Cina.

Perciò l’equilibrio sarà difficile, l’attenzione deve essere massima, non possiamo permetterci di perdere gli amici tradizionali, e la partita a scacchi ci vorrebbe vigili, ed attenti a non muovere pedoni all’attacco se non si è approntata la difesa.

 

 

 

Inviato
Adesso, Gaetanoalberto ha scritto:

Beh, su questo siamo d’accordo, ma aiuta non sembrare cedevoli sulla collocazione geopolitica, ed agire in termini di rafforzamento dell’autonomia.

Per esempio, ci sarebbe un grosso interesse ad investimenti portuali cinesi, ma noi, arrivando ultimi e, ripeto, con il debito ed il default in mano altrui, non abbiamo grandi margini di manovra.

E poi aiuta guardare cosa ha fatto la Cina lí dove ha investito, quanto piú sia fragile il sistema in cui si sono insediati, spesso acquisendone io controllo in forme ben piú invasive di quelle cui siamo abituati.

E poi Brics non è solo Cina, e tutti gli altri sono paesi in via di sviluppo, produttori, trasformatori, cioè diretti concorrenti, esattamente come la Cina.

Perciò l’equilibrio sarà difficile, l’attenzione deve essere massima, non possiamo permetterci di perdere gli amici tradizionali, e la partita a scacchi ci vorrebbe vigili, ed attenti a non muovere pedoni all’attacco se non si è approntata la difesa.

La mia collocazione politica è sempre stata evidente: sono un pan europeista, vale a dire che credo in una Europa totale federata fra la parte orientale e quella occidentale e capace di giocare sullo scenario geopolitico come soggetto unitario perseguendo i propri interessi.

Sono anche molto grato agli Stati Uniti per averci difeso dal comunismo... però ad Est non esistono più comunismi, quindi di questa che fu una necessaria difesa resta solo la parte di ingerenza quasi sempre contraria ai nostri interessi.

 

Venendo agli interessi sugli investimenti cinesi sui porti li avevamo, in particolare su quello di Trieste, ma credo che vi abbiamo rinunciato assieme al resto degli accordi della Via della Seta.

 

BRICS+ non è solo Cina, giustissimo.

La Cina ne è una parte, certamente una parte molto importante, ma come ho scritto nel post precedente dal 1° Gennaio pensare solo in termini di Cina è limitativo.

BRICS è un progetto costruito a tavolino, concepito in modo tale da non poter sviluppare al suo interno una potenza egemone... probabilmente hanno voluto evitare gli errori di G7, nel quale USA e Germania tengono il mazzo e fanno le regole.

 

L'equilibrio dipende tutto da noi, il benchmark superato con la guerra in Ucraina è stato determinante: loro sono più forti del G7.

O, se vogliamo trovare una narrazione alternativa, G7 non è riuscito a trovare il modo di scalfirne la solidità, che non è proprio la stessa cosa ma ci si avvicina molto.

 

E poi c'è l'Africa, di cui ieri sera ho parlato molto.

Qui nella UE ci stiamo divertendo l'Africa, che ha sbattuto fuori senza tanti complimenti la Francia che del G7/NATO in Africa rappresentava il terminale.

BRICS+ l'Africa non se la sta dimenticando affatto, né quella del Nord né quella subsahariana.

 

Per finire la Turchia, che pur non essendo formalmente un aderente al BRICS+ agisce a tutti gli effetti come se lo fosse.

Ecco, facendo entrare la Turchia nella UE, fra i tanti vantaggi geopolitici ci sarebbe anche quello di guadagnare un ponte fra noi e loro.

 

Quindi, chiedo nuovamente, cosa vogliamo fare da grandi?

Inviato
Il 1/1/2024 at 18:49, Uncino ha scritto:

Io non credo nella bontà del capitalismo in generale, G7 o BRICS+ che sia.

Però il BRICS+ è meglio progettato

 

Condivido

Inviato
Il 3/1/2024 at 10:29, audio2 ha scritto:

e invece rivalutano la propria moneta ed aprono il mercato interno, finora tenuto a bada per esportare.

e noi finiamo a mangiarci i telefonini usati.

 

Sshhh... non dirlo forte, che qui ci sono gli espertoni che dicono che va tutto a gonfie vele ... :classic_ninja:


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