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Melius Club

L’utilità e l’attendibilità scientifica degli ascolti in cieco


Messaggi raccomandati

Inviato
14 ore fa, mozarteum ha scritto:

Altrimenti e’ una babele di aspettative ed equivoci

Parole sante

Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

una volta raggiunto un certo livello abbastanza corrispondente non alle misure ma all’idea di suono che si ha, ci si ferma.

Dovrebbe essere così ma questo presuppone l'aver raggiunto una certa prestazione o una certa soddisfazione. Quasi mai raggiunta. La maggior parte degli impianti presenta difetti gravi che spingono alla continua ricerca di non si sa cosa. Perché non si fanno analisi mirate.

  • Melius 2
Inviato

L’ascolto assiduo di  musica dal vero secondo me aiuta la costruzione dell’impianto piu’ di quanto la danneggi (per l’obiettivo divario che c’e’ fra i due fenomeni). Mi spiego meglio. Sono tali e tante le combinazioni possibili di suono live (per qualita’ di sale, posizione d’ascolto ecc.) da consentire a casa  piu’ verosimiglianze soddisfacenti, senza spaccare il capello in 4.

alcune cose sono piu’ importanti di altre secondo il gusto di ciascuno. Per me piu’ che la trama sonora spinta al dettaglio interessa l’allure” fatta di “suono sonante e ipnotico”.

a volte ci sono suoni corretti che non sonano e non ipnonano.

sul piano delle misure credo che cio’ corrisponda a un leggero rinforzo

della zona mediobassa e a una punta di roll off in zona acuta.

Risultati ottenibili in casa senza troppe paturnie distanziando diffisori dalle pareti di una stanza molto arredata e curando la compatibilita’ elettrica dei componenti.

 

  • Melius 1
Inviato

@mozarteum secondo me il confronto è fatto tra impianti perché qua di impianti si parla e a casa nostra, a parte @alexis che ha una orchestra personale 🤪, impianti abbiamo. E ognuno suona diverso dall'altro, sperando che rispetti anche le aspettative del proprietario..

Quindi credo che l'ascolto dal vivo (buon per voi che ne godete tanto) aiuti molto ad affinare il proprio setup..... principalmente per se stessi. Se poi con l'esperienza si può dare dritte ad amici meglio ancora.

Però il confronto per me vale principalmente tra componenti. Che poi è un bel giochino e poco più.

 

 

 

Inviato

Poi c'è una varietà di musica dal vivo. Dalla grande orchestra cje suona in grandi spazi, al trio jazz che suona in un pub, a toquigno che si accompagna con la chitarra, ai concerti amoficati. I nostri impianti, o almeno il mio, deve essere onnivoro. Cavarsela  bene un po con tutto, perché per mia fortuna, mi interessano svariati tipi di musica,  e di un impianto perfetto per un genere solo, me ne farei poco. 

Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Sono tali e tante le combinazioni possibili di suono live (per qualita’ di sale, posizione d’ascolto ecc.) da consentire a casa  piu’ verosimiglianze soddisfacenti, senza spaccare il capello in 4.

Non stai considerando che un impianto dovrebbe riprodurre tutta la musica. Predisporre un carico in gamma medio bassa e calante in alto produce con molta musica un impasto sonoro inascoltabile. Spesso va ad incrementare problemi che già ci sono di loro. Considera che la classica mette ben poco in evidenza certi impiastri che si notano con altri generi.  Ad esempio qualche stazionaria sui bassi potrebbe essere gradita con la classica, dare quel senso di rotondo e  avvolgente che anche tu sembri gradire ma che diventa un pastrocchio con altri generi. Ed è questo il primo vero poblema, far suonare bene tutto. Pochi ascoltano solo classica, beati loro, molto facilitati rispetto a chi ascolta di tutto.

 

1 ora fa, mozarteum ha scritto:

L’ascolto assiduo di  musica dal vero secondo me aiuta la costruzione dell’impianto piu’ di quanto la danneggi

Non lo danneggia ma credimi non lo avvantaggia. Per quanto credi di avere un riferimento ti costruisci un suono che ti piace ma che risulta da una combinazione casuale di oggetti messi li per chiassà quale motivo e senza riferimento certo. Che potrebbe molto probabilmente contenere difetti importanti. Solo che nella classica arrivi a difinirlo suono liquoroso per i motivi di cui sopra, in altri generi lo definisci in ben altro modo. Non si vive di sola classica, c'è tanta e tanta ed ancora di più, bellezza anche in altri generi.

  • Melius 1
Inviato
Il 8/1/2024 at 13:50, ilmisuratore ha scritto:

Molti utenti quando confrontano due oggetti esternano con padronanza di sentire differenze abnormi e che nemmeno un sordo non riuscirebbe a sentire

A questo punto si fa intendere di trovarsi dinanzi un fenomeno di ordine macroscopico

Fa parte dell'indole di tutti gli essere umani il desiderio di ingigantire le cose per aumentarne l'importanza e  rimarcare la cosa. Un'appassionato di calcio potrebbe decantare le lodi del proprio idolo che ha segnato (a suo dire) un goal DA PAURA! ... quando invece il merito è stato quello di buttarla dentro. In Entrambi i casi però è goal. 

 

Inviato
Il 8/1/2024 at 13:50, ilmisuratore ha scritto:

Molti utenti quando confrontano due oggetti esternano con padronanza di sentire differenze abnormi e che nemmeno un sordo non riuscirebbe a sentire

Se è sordo come fa a sentirle?

Inviato
18 ore fa, mozarteum ha scritto:

Sostanziali differenze chiarissime al variare della sorgente digitale? Sei un pipistrello, mi compiaccio

Facevo un discorso generale...si sa che per me i DAC suonano tutti uguali!:classic_biggrin:

Inviato
18 ore fa, cactus_atomo ha scritto:

Nella mia esperienza a volte lo stesso impianto sembra suonare diverso

Il mio lo fa praticamente tutti i giorni.

ilmisuratore
Inviato
2 minuti fa, granosalis ha scritto:

Fa parte dell'indole di tutti gli essere umani il desiderio di ingigantire le cose

Ingigantire vuol dire rendere qualcosa più grande partendo da una dimensione piccola, ma presente 

Il fatto è che la dimensione piccola non esiste nemmeno, per cui su quale riferimento ci si basa?

Parlo dei numerosissimi casi in cui alle misure non viene rilevato nulla e all'ascolto vengono, appunto, rilevate cose gigantesche 

ilmisuratore
Inviato
6 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

Se è sordo come fa a sentirle?

Il sordo viene menzionato dall'ascoltatore acculturato 

Inviato

Mettete davanti agli impianti Andrea Bocelli o un qualunque artista cieco amante degli ascolti.

Inviato
17 ore fa, alexis ha scritto:

Nell’ arte, nell’alta gastronomia, nell’enologia, nella maggior parte delle attività umane ludiche.. ci sono sconfinate alee di indeterminatezza.. piegarle a uno schematico,  semplicistico, fenomenologicamente povero principio determinato, magari faticosamente elucubrato a tavolino .. è attività speculativa vana, ingenua e fondamentalmente stupida.
La musica, l’armonia, il suono.. sono entità non-finite e in-finite che, oltretutto, giocano a nascondino tra i riflessi della percezione umana, unica e irripetibile, come un genoma, diverso per ciascun individuo.

L’unica matrice corretta rimane quindi quella, imperfetta ma insostituibile, della rassomiglianza al suono vero, quello emesso da strumenti acustici, storicizzati,

di cui si abbia una ripetuta esperienza diretta.

Un esempio.. alla comparsa dei primi pianoforti veri, alle porte del romanticismo, si legge nelle cronache del tempo, di cori di critiche indignate da parte del pubblico, rispetto alle nazarene, lineari sonorità del fortepiano..  e così via.

Se noi non avessimo nel tempo acquisito, per frequentazione o formazione la referenza mentale indelebile degli strumenti classici, assieme a quella della voce umana, in tutte le sue sfumature.. oggi come oggi avremmo grandi difficoltà a definire come naturale o bensuonante un qualsiasi tipo di impianto, atto alla riproduzione musicale.

Bellissimo, aulico e condivisibile pensiero. Peccato che con la scienza della riproduzione audio (non con la percezione, ti prego!) non c'entri nulla.

  • Melius 1
  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@dadox non serve basta un microfono :classic_biggrin: costa pure meno

Inviato

@ilmisuratore Secondo me dovremmo concentrarci sul fatto che vengano rilevate differenze. Il peso che si da è un fattore molto personale e la tendenza a colorire le storie è umana. 

Pensa che gusto avrebbe una recensione priva di elementi emotivi o aneddoti per romanzarla. Sarebbe come leggere le analisi del sangue.

Ospite
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