SimoTocca Inviato 28 Agosto 2024 Inviato 28 Agosto 2024 @gabel In quell’articolo si parla di direttori giovani che hanno già però avuto incarichi di primo piano in Enti musicali prestigiosi. Li ho ascoltati tutti e quattro e conosco bene il valore di Diego Ceretta già Direttore principale dell’ORT, una delle due grandi orchestre di Firenze, da due stagioni… Spiace notare ancora l’assenza, nel quartetto di giovani promesse italiane del podio, di nomi femminili, forse perché in Italia siamo davvero arretrati culturalmente. Ma a mio avviso a breve avremo nel nostro panorama italiano anche qualche giovane promessa del podio donna e di valore. Di sicuro qualcosa, in questa direzione di parità di genere, si sta muovendo anche in Italia, basta vedere il Calendario dei concerti proprio dell’Orchestra della Toscana (potete consultare il sito dell’ORT on Line, magari così prendete nota di qualche concerto interessante) che vede, per metà dei concerti circa, impegnate sul podio direttrici .. no, nessuna italiana… eh?…che dite? Venezia? Bello il festival del cinema con la Sigourney Waver premiata alla carriera che nel ringraziamento ha appoggiato Kamala Harris… No?? …Che dite? Avevo capito male?? Ahhh ..Venezi, non Venezia! No, Venezi non pervenuta sul calendario dell’ORT… 😉😆😂 1
SimoTocca Inviato 28 Agosto 2024 Inviato 28 Agosto 2024 Perché vedete, la prima cosa importante per chi dirige, è avere la stima da parte dei professori d’orchestra, stima valutata sul campo, sia durante le prove che durante i concerti dal vivo. La stima (e io riporto soltanto l’opinione di diversi amici musicisti che suonano in diverse orchestre importanti) è legata prima di tutto alle doti tecniche di chi sta sul podio, alla chiarezza del gesto, alla capacità di comunicare anche solo col gesto (e non tanto a parole, nelle prove, ma proprio col gesto durante il concerto) la direzione chiara dell’interpretazione dello spartito. I grandi direttori possono suscitare simpatie o antipatie personali (c’era un mio amico musicista della Chamber Orchestra of Europe che quando veniva a dirigerla un famoso direttore inglese…lui prendeva ferie …non si potevano soffrire!), ma mai “dubbi tecnici” sulla capacità di battere il tempo correttamente, dare bene gli attacchi nei passaggi difficili, definire con chiarezza del gesto la dinamica dei suoni, e così via.. Stare sul podio è molto più difficile (oltre che meno redditizio) che sedere su una panchina a fare l’allenatore: ogni singolo minuto di ogni esecuzione musicale chi è sul podio viene messo alla prova del giudizio dei musicisti suoi colleghi… ogni singolo minuto… Come diceva quello straordinario “formatore di talenti” che era Hans Swarowsky ? Già maestro a Vienna di personaggi quali Zubin Mehta, Daniel Barenboim, Giuseppe Sinopoli e ….Claudio Abbado! Diceva, dei direttori pur famosi che lui conosceva, in 7 casi su dieci sono dannosi, perché sbagliano a battere il tempo e quindi fanno sbagliare anche l’orchestra…. in 2 casi su dieci sono inutili, perché non precedono col gesto l’orchestra, ma battono il tempo che l’orchestra dà se stessa saprebbe già tenere, si muovono a tempo, ma appunto in maniera inutile… Solo un direttore su dieci è davvero utile perché precede col gesto l’orchestra e ne guida con correttezza intensità di suono, equilibri degli impasti sonori, ecc, ecc… Dice che questa era la prima lezione che spiegava a tutti i suoi giovani allievi…la prima.. Lex…Dura Lex…. Sed Lex…😉 1
Lolparpit Inviato 29 Agosto 2024 Inviato 29 Agosto 2024 Anni fa, 2012 o 13, in vacanza in Versilia, tra amici di amici, ho incontrato un musicista, che dopo qualche anno è diventato famoso e calcato podi importanti: Michele Gamba. Amando io la musica, avendo un amico comune al conservatorio di Milano, siamo entrati in sintonia, e gli chiedevo del lavoro di direttore. Il problema è conquistare la stima degli orchestrali, che sono musicisti formati, che hanno fatto concorsi e hanno esperienza. Appena incominci ‘ti fanno la radiografia’, ‘ti pesano le parole’. Il direttore deve mostrare autorevolezza, saper comunicare le sue idee, ottenere la fiducia dei colleghi musicisti. Sviatoslav Richter diceva che per fare il direttore d’orchestra devi essere uomo di potere, e non faceva per lui, sebbene anche lui una volta è salito sul podio. Michelangeli, mi ha riferito un musicista, una volta ha fatto il pianista/direttore in un concerto di Mozart: sapeva benissimo la musica, ma non sapeva comunicare e non aveva tecnica. Prove estenuanti…poi ha trovato a mediare Cord Garben.
maverick Inviato 29 Agosto 2024 Inviato 29 Agosto 2024 2 ore fa, Lolparpit ha scritto: Prove estenuanti…poi ha trovato a mediare Cord Garben. Di cui esistono diverse interviste imbarazzanti... Praticamente Michelangeli lo prendeva a male parole, quando non capiva i desideri di Arturo. Ma a lui evidentemente andava bene così ..
analogico_09 Inviato 30 Agosto 2024 Inviato 30 Agosto 2024 Il 22/8/2024 at 13:23, jakob1965 ha scritto: Pacifera è l’oliva e tarda e pingue. Da poi che gemuto ha sotto la mola, si raddolcisce e più non fa parola; mentre la garrula acqua ha mille lingue. Or pieno fui di castità palladia e di silenzio. Tacito ascoltava pulsar la tempia fievole dell’ava e il pane lievitare nella madia. Esser volea la mia citazione pascoliana giacchè, sia pur gloria alla poetica d'annunziana, non ve n'è di migliore in lingua italiana... Era il tramonto: ai garruli trastulli erano intenti, nella pace d’oro dell’ombroso viale, i due fanciulli. Nel gioco, serio al pari d’un lavoro, corsero a un tratto, con stupor de’ tigli, tra lor parole grandi più di loro. A sè videro nuovi occhi, cipigli non più veduti, e l’uno e l’altro, esangue, ne’ tenui diti si trovò gli artigli, ... 1 1
analogico_09 Inviato 30 Agosto 2024 Inviato 30 Agosto 2024 Il 28/8/2024 at 18:23, SimoTocca ha scritto: Diceva, dei direttori pur famosi che lui conosceva, in 7 casi su dieci sono dannosi, perché sbagliano a battere il tempo e quindi fanno sbagliare anche l’orchestra…. in 2 casi su dieci sono inutili, perché non precedono col gesto l’orchestra, ma battono il tempo che l’orchestra dà se stessa saprebbe già tenere, si muovono a tempo, ma appunto in maniera inutile… Una delle prime cose che mi è sembrato notare della Venezi e che ho riportato in un primo post sarebbe che sia l'orchestra a dirigere lei... ?
mozarteum Inviato 30 Agosto 2024 Inviato 30 Agosto 2024 Ho un ricordo di 40 anni fa dove fu invece chiara la funzione e bravura del direttore d’orchestra: Maestri Cantori di Norimberga, Maggio Fiorentino Mehta sul podio. Durante la micidiale (per difficolta’) ouverture, a un certo punto l’orchestra perse coesione temporale, i legni tardarono o anticiparono un’entrata ora non ricordo bene. La situazione pericolosa fu immediatamente arginata da Zubin che modificando rapidamente il normale incedere del suo bellissimo gesto direttoriale, con l’esperienza e la capacita’ del gigante del podio, in mezza battuta dicesi mezza e col solo movimento del braccio e della mano dell’altro riporto’ l’ordine, sicche’ la musica riprese a fluire nella sua magnificenza. Bravo Mehta e brava l’orchestra del Maggio. il sette settembre si ricomincia a Firenze beati voi, il giorno prima verra’ presentata la prima parte della stagione 2025
SimoTocca Inviato 30 Agosto 2024 Inviato 30 Agosto 2024 @mozarteum È stato un privilegio per me “crescere” (in tutti i sensi dico..) avendo sul podio come direttore principale a Firenze Zubin Mehta. Perchè ho capito cosa vuol dire saper dirigere ed ottenere dall’orchestra una dinamica e una miscela sonora “di classe”. Oltre all’aneddoto da te raccontato, è che spiega bene la funzione del direttore sul podio anche in casi di “emergenza”, ho capito (fin da ragazzo: che ci sono orchestre che suonano bene quando hanno sul podio un/una musicista che sa fare il suo mestiere, e suonano male quando c’è persona meno capace a guidarle. Il Maggio (ma anche i Wiener, seppure in misura minore) è una delle orchestre che risente di più di chi c’è a dirigere. La differenza di equilibri e impasti sonori, con i legni e gli ottoni “al proprio posto”, cioè mai eccessivi a coprire gli archi, fra Mehta e direttori meno noti e meno capaci era spesso evidente fin dalle prime battute. Cosi come ho ben in mente l’ultimo concerto di Claudio Abbado, con la Fantastica di Berlioz. In qualità di “Abbadiano itinerante” ascoltai il maestro prima a Firenze, con l’orchestra del Maggio (lievemente “modificata”, con le prime parti fatte da alcuni pilastri, anche giovani, della sua orchestra Mozart…) e dopo pochi giorni, nello stesso programma, a Berlino con i Berliner. Ebbene, la serata al Maggio era stata così “magica”, per equilibrio dei suoni, tempi serrati, ottoni esplosivi ma sempre “domati” alla perfezione….che quando poi ascoltai i Berliner.. uscii dalla Philharmonie quasi deluso… quasi… sottolineo quel quasi… 😉 1
mozarteum Inviato 30 Agosto 2024 Inviato 30 Agosto 2024 13 minuti fa, SimoTocca ha scritto: l Maggio (ma anche i Wiener, seppure in misura minore) è una delle orchestre che risente di più di chi c’è a dirigere Vero, pero’ ho quasi sempre sentito far piu’ che bene, trovo che sia l’orchestra d’opera italiana piu’ rigogliosa come suono (rispetto alla Scala ad esempio) e anche come sinfonica quando ben diretta e’ di notevolissimo livello. Abbiamo noi romani la fortuna d’avere un Italo da Firenze delle 22.48 che ci permette di rientrare a casa dopo il concerto partendo da roma intorno alle 17 dopo una normale giornata di lavoro. 1
analogico_09 Inviato 30 Agosto 2024 Inviato 30 Agosto 2024 1 ora fa, SimoTocca ha scritto: ho capito (fin da ragazzo: che ci sono orchestre che suonano bene quando hanno sul podio un/una musicista che sa fare il suo mestiere, e suonano male quando c’è persona meno capace a guidarle. E' propio così. Mi è capitato lo scorso Gennaio dover notare come l'orchestra di santa cecilia, che ha raggiunto livelli di ragguardevole qualità, perdesse qualche colpo alle prese con la quinta di Bruckner: il senso dell'insieme non perfetto, l'intonazione, la spinta espressiva, qualcosa non andava come al solito. Avrebbe dovuto dirigere l'autorevole Jaap van Zweden che per motivi di salute, mi pare, fu sostituito last minute da un giovane direttore inglese "sconosciuto" di cui non ricordo il nome la cui direzione mi è subito parsa piuttosto legnosa e non propizia ai fini della resa orchestrale. Nulla di così scandaloso.., ma a certi livelli musicali, con quei repertori apicali, anche il più piccolo dettaglio fuori posto può incidere negativamente sulla resa interpretativa e direttoriale. Anche il pubblico ne risente. Con Bruckner poi.., la quintessenza dell'espressività più profonda e non di meno "mistica", ogni approssimazione diventa catastrofica. Non ce l'ho fatta a restare; prima, unica e spero ultima volta in vita mia in cui, approfittando di una brevissima pausa tra il movimento e l'altro, in pieno concerto ho guadagnato tosto e lesto, silenziosamente, l'uscita. Venti, trenta minuti di musica li avevo pure ascoltati attentamente, disposto a capire se non fossi per caso io lo "stonato"... fino a quando mi sono sentito completamente perso incapace di riconoscere nulla della profonda "ascesi" musicale del grande compositore austriaco. 1
Lolparpit Inviato 30 Agosto 2024 Inviato 30 Agosto 2024 @jakob1965 @analogico_09 tra la lussureggiante poesia del Vate e i versi più raccolti del Pascoli, il mio cuore dice sempre il secondo. Molto abile a tenere l’orchestra, la Filarmonica della Scala, e non farla deragliare accompagnando il difficile Pogorelich è stato Chung, direttore molto chiaro nel gesto, preciso e millimetrico, e stimato dai musicisti: il fraseggiare estemporaneo del pianista ha messo tutti alla prova. Bella nella II parte la VI di Ciaikovsky, sebbene non abbia retto il confronto con Temirkanov e i suoi pietroburghesi ascoltati poco dopo. 2
analogico_09 Inviato 30 Agosto 2024 Inviato 30 Agosto 2024 1 ora fa, Lolparpit ha scritto: @jakob1965 @analogico_09 tra la lussureggiante poesia del Vate e i versi più raccolti del Pascoli, il mio cuore dice sempre il secondo. Il Vate mi tintina la broca alquanto, ma alla lunga un poco stanca. Pascoli nascendo già "moderno" resta il più grande poeta italiano anche del suo tempo.
SimoTocca Inviato 30 Agosto 2024 Inviato 30 Agosto 2024 @analogico_09 Eh sì… poi oltretutto Bruckner in genere chiede direttori “maturi”… dico come anagrafe anche… 2 ore fa, Lolparpit ha scritto: Chung, direttore molto chiaro nel gesto Hai detto poco… Chung… l’ho visto “crescere” quando è stato direttore principale dell’Orchestra della Toscana… in pratica il suo (e non solo suo..) trampolino di lancio… Tanto che Chung è sempre rimasto molto attaccato a Firenze… e ci viene spesso… almeno una volta l’anno…
jakob1965 Inviato 31 Agosto 2024 Inviato 31 Agosto 2024 11 ore fa, analogico_09 ha scritto: Il Vate mi tintina la broca alquanto, ma alla lunga un poco stanca. Pascoli nascendo già "moderno" resta il più grande poeta italiano anche del suo tempo. ah si - il dominio e assoluto controllo della lingua Italiana - dei compositori di parole - molto prossimi per me ai grandi compositori e direttori - ci vedo molto analogie; devo riprendere in mano il Titta Rosa. Aggiungo un terzo immortale e qui una delle sue meraviglie: da leggere tutto di un fiato - tutta una sinfonia piena di emozioni , colori e vita: VENTO A TINDARI. Tindari, mite ti so Fra larghi colli pensile sull’acque Delle isole dolci del dio, oggi m’assali e ti chini in cuore. Salgo vertici aerei precipizi, assorto al vento dei pini, e la brigata che lieve m’accompagna s’allontana nell’aria, onda di suoni e amore, e tu mi prendi da cui male mi trassi e paure d’ombre e di silenzi, rifugi di dolcezze un tempo assidue e morte d’anima A te ignota è la terra Ove ogni giorno affondo E segrete sillabe nutro: altra luce ti sfoglia sopra i vetri nella veste notturna, e gioia non mia riposa sul tuo grembo. Aspro è l’esilio, e la ricerca che chiudevo in te d’armonia oggi si muta in ansia precoce di morire; e ogni amore è schermo alla tristezza, tacito passo al buio dove mi hai posto amaro pane a rompere. Tindari serena torna; soave amico mi desta che mi sporga nel cielo da una rupe e io fingo timore a chi non sa che vento profondo m’ha cercato. 2
Velvet Inviato 31 Agosto 2024 Autore Inviato 31 Agosto 2024 Il 19/8/2024 at 19:41, gabel ha scritto: una mediocre come la Venezi faccia “sold out” come rivendica (ammesso sia poi vero). A Torre del lago nonostante le celebrazioni dell'anniversario e l'opera importante era tutt'altro che sold-out. Anzi direi sotto la media.
SimoTocca Inviato 31 Agosto 2024 Inviato 31 Agosto 2024 50 minuti fa, Velvet ha scritto: A Torre del lago Nonostante sia in vacanza proprio ad un tiro di schioppo dal nuovo teatro all’aperto..ecco io con Torre “ho chiuso” dopo la sceneggiata di dirigere la Bohème con benda sugli occhi da parte del direttore ….la benda sugli occhi….per non vedere la “scenografia” ambientata nel ‘68 parigino e quindi con molte bandiere rosse sul palco… la benda… così non vedeva le bandiere ma non vedeva neppure i cantanti e l’azione scenica ..anche solo per dare i giusti “attacchi”… la benda… per dirigere un’opera sarebbe stata un grave e insuperabile intralcio anche per Mehta di cui si parlava sopra… figuriamoci per Veronesi… Importa dire altro??
Velvet Inviato 31 Agosto 2024 Autore Inviato 31 Agosto 2024 18 minuti fa, SimoTocca ha scritto: Nonostante sia in vacanza proprio ad un tiro di schioppo dal nuovo teatro all’aperto..ecco io con Torre “ho chiuso” dopo la sceneggiata di dirigere la Bohème con benda sugli occhi da parte del direttore ….la benda sugli occhi….per non vedere la “scenografia” ambientata nel ‘68 parigino e quindi con molte bandiere rosse sul palco… la benda… così non vedeva le bandiere ma non vedeva neppure i cantanti e l’azione scenica ..anche solo per dare i giusti “attacchi”… la benda… per dirigere un’opera sarebbe stata un grave e insuperabile intralcio anche per Mehta di cui si parlava sopra… figuriamoci per Veronesi… Importa dire altro?? Guarda io ci vado in genere per una o due serate perchè ci prendiamo qualche giorno di relax totale a Montecatini, e la sera è pur sempre meglio un concerto che stare in poltrona. Consapevole del livello della manifestazione, dei limiti del luogo all'aperto ecc ecc trovo sia comunque un modo piacevole di ascoltare musica senza troppe aspettative. Alla sceneggiata di V. ero presente, ne avevo scritto anche qui. Un buffone fatto e finito, tra l'altro scansato come un'appestato dagli orchestrali nel post-concerto dove è rimasto isolato in compagnia di una guardia del corpo e qualche lacchè. Lo posso testimoniare perchè ero a due metri nel parco a sorseggiare un calice. Tra l'altro i giornali mi pare non ne parlarono, ma si è preso dal pubblico una scarica di "buffone" sia nell'intervallo che alla fine dell'opera. Certo se la pessima piega presa dal festival con Veronesi-Venezi prosegue, il prossimo anno sul podio mi aspetto arrivi Povia. 1
analogico_09 Inviato 31 Agosto 2024 Inviato 31 Agosto 2024 8 ore fa, Velvet ha scritto: Certo se la pessima piega presa dal festival con Veronesi-Venezi prosegue, Proseguirà purtroppo, da notare come la macchia propagandistica del revangismo sia stata avviata a tutto vapore per cercare in tutti i modi e in tutti gli ambiti la rimonta proporzionata di grado proporzionato al frustrazione vissuta nel corso di tanti anni da dopoguerra in poi.., fino insomma ad rrivare a... noi.
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