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6 minuti fa, GioSim ha scritto:

questo Coleman non riesco a farmelo piacere…proverò a riascoltato.

La sua musica nel '58 faceva impallidire gli amanti dell' hard bop. Ascolta e riascolta. Quando ti entra nel sangue sembrerà che non vorrai sentire altro jazz 🎶

Pietro 

  • Melius 1
  • Thanks 1

@Spadaccino1 per me sono due album fondamentali perché gettano le basi di The Shape of Jazz to Come, che a sua volta getterà letteralmente le basi del jazz che verrà, e costituiscono un ponte tra quello che era e quello che sarà.

in questo senso, credo che @GioSim potrebbe apprezzarli, perché hanno questo duplice sguardo in cui si rintracciano le radici del jazz e si intuiscono le chiome più alte del grande albero.

@giorgiovinyl a me piace esplorare, non fermarmi a quello che sicuramente mi piace, e questo grazie anche a tutti voi, che mi stimolate e accompagnate in questo percorso

  • Melius 2

su amazon.es offerta acquista 2 album in promozione e avrai sconto del 20% ...stamattina anche  qualche album verve (ma come immagino sappiate solitamente le offerte ruotano di giorno in giorno):

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Ascoltato il Dvorak di Kertesz con la London Simphony Orchestra, Decca del 1963, ristampa Speakers Corner, in offerta su IBS.

Gran bello: tutto in quarta, dall'inizio alla fine. Così si dirige Dvorak. 
L'ho confrontato con il Deutsche di Kubelik / Berliner del 1973 e il Decca non sfigura. Mi piace molto il Kubelik, anche perché i Berliner sono come al solito di una bravura sovrumana, ma la London con Kertesz si difende alla grande. Quello che il Deutsche non ha, ma proprio nemmeno da lontano,  è il suono stratosferico.

'Sto disco suona da paura: microdinamiche, immagine, dettaglio, pulizia, c'è tutto e si prende un bel 10 di voto tecnico. E' un Decca dei primi '60, pertanto parte avvantaggiato, ma pure nell'ambito dei giustamente rinomati Decca di quel periodo, l'SXL 6044 spicca per la notevole qualità sonora complessiva.

 

Alberto.

 

  • Melius 1
  • Moderatori
Il 18/5/2022 at 20:17, GioSim ha scritto:

Sarò sicuramente l’unico, ma questo Coleman non riesco a farmelo piacere


affatto ci sono anch'io, in generale Coleman è uno dei pochi artisti jazz che non riesce a piacermi.

  • Thanks 1

 

Ho ascoltato anche il Ravel/Berlioz del 1963, Decca SXL 6081.

Non sono molto ferrato sulla Lirica, pertanto ignoravo chi fosse Régine Crespin, soprano francese scomparsa nel 2007. Questo disco contiene il ciclo di tre canzoni intitolato Shéhérazade, composte da Maurice Ravel nel 1903, ed una selezione di sei delle dodici melodie composte da Hector Berlioz nel 1840, intitolate Nuits D’Été, con le quali il compositore francese musicò altrettante poesie di Théophile Gautier.
Il tono generale è sognante ed etereo, da cuori spezzati, amori perduti, distanti o indifferenti, visioni di terre lontane, ecc. I brani sono per lo più in tonalità minore e l’accompagnamento orchestrale è piuttosto contenuto nelle dinamiche. Non si arriva mai neppure al Mezzo Forte.

La soprano è bravissima, perlomeno a me così pare. L’Orchestra Della Svizzera Romanda è perfettamente in palla, anche perché a guidarla c’è una garanzia come Ernest Ansermet.
A me è piaciuto molto, nonostante l’atmosfera di rimpianto e malinconia che pervade ogni pezzo.
La registrazione è eccellente, voce e orchestra sono perfettamente bilanciate.

Tecnicamente vale senz’altro un 9.
Deve piacere il canto lirico, altrimenti meglio lasciar perdere.

Alberto.

 

  • Melius 2
giorgiovinyl

Non sono intervenuto prima ma possiedo da tempo i due Speakers Corner Decca segnalati in offerta da @Spadaccino1

Presi entrambi qualche anno fa quando a circa 20 euro su amazon.it uno su .fr l'altro.

Il Berlioz Ravel è semplicemente considerato dalla critica classica internazionale non solo come l'edizione di riferimento per queste opere ma anche uno dei più bei dischi per voce e orchestra sinfonica.

Il Dvorak di Kertész è una delle più belle incisioni analogiche dedicate all'autore ceco inferiore solo ai dischi Supraphon di Karel Ancerl che però non possono vantare la qualità di registrazione della Decca anni 60.

Se li trovate al prezzo segnalato da Pietro , poco più di 20 euro, vanno presi senza esitazioni.

  • Melius 1

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