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Melius Club

Brad Mehldau


damiano

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Gaetanoalberto
Inviato

Uno dei miei preferiti. Non so per quale motivo, ma mi ritrovo spesso ad ascoltare The Garden.

Inviato

Lo seguo da The Art of Trio vol. 3. 
L’ho visto anche dal vivo, sempre con il suo trio, perfezione assoluta. 
Ho solo avuto una leggera impressione di freddezza, ma ero in un teatro non nelle prime file e non in un club jazz, che è la morte sua. 

Inviato

@piergiorgio il giorno dopo suonerà all'auditorium a Roma 🙂🙂🙂 in sala Sinopoli

Se qualche altro romano sarà presente potrebbe essere l'occasione per conoscersi dal vivo, che è sempre meglio che dal morto (come diceva Arbore).

Ciao

D.

Inviato
26 minuti fa, damiano ha scritto:

Se qualche altro romano sarà presente potrebbe essere l'occasione per conoscersi dal vivo, che è sempre meglio che dal morto (come diceva Arbore).

 

Whay not? Buona occasione di ascoltarlo dal vivo, dal "morto" devo dire di avrelo frequentato poco. Ci si incontra aturalmente mostrando l'uno all'altro o altri il cornetto rosso... 🌶 ... 😁

Inviato

Lo seguo dai suoi primi anni di debutto, ormai trent’anni fa. Sentito dal vivo col suo primo trio a teatro, per me uno dei migliori interpreti di jazz dell’ultima (o penultima? 🤔) generazione, erede naturale più di Evans che di Jarrett (parere personale). Tecnica strabiliante, infaticabile creatore di suoni, l’ho un po’ perso di vista con gli ultimi lavori, ma si recupera facilmente.

Inviato

Mehldau lo trovo soporifero, banale, ripetitivo, insomma non mi piace nemmeno un po’, ho a casa il cofanetto in vinile Brat Mehldau 10 years solo live che giace inascoltato da anni. Lo trovo pure un po’ pretenzioso, quasi si crede il novello Bill Evans…

  • Melius 1
Inviato

@ferdydurke rispetto la tua opinione.

Nel link che allego, al minuto 8,26 inizia Ode, uno dei brani di Mehldau che più apprezzo. Si percepisce a fondo l'influenza Bachiana, l'esibizione è superlativa ed io non saprei cosa chiedere di più ad un piano trio. A proposito Ode è spesso referenziata come Number 19 perché Brad, ad un certo punto, ha iniziato a chiamare i suoi brani con notazione simil classica. Sul suo sito c'è o almeno c'era un pamphlet sull'argomento.

Ciao

D.

 

  • Melius 1
  • Thanks 1
Gaetanoalberto
Inviato

Mah… ha un suo stile riconoscibile che può non piacere, ma non mi pare suoni  sempre allo stesso modo. Abbastanza diverse le scelte ildi Brad in trio e quartetto, ed in alcuni momenti in cui spazia nel classico o nella modernità.

Non farei paragoni, non sempre necessari, con i mostri sacri, che possiamo valutare meglio a distanza.

  • Thanks 2
Inviato

@damiano ciao, conosco poco Meldhau. Ho ascoltato con attenzione solo il disco dedicato a Bach. Disco strano. Cosa consigli di ascoltare in particolare? Quali sono le sue cose migliori? Grazie

Inviato

@Grancolauro scusa ma per un paio di giorni sono stato out. Secondo me un'ottima idea te la puoi fare con i dischi Art Of Trio, come giustamente suggerito da @giorgiovinyl, dove Brad spazia tra i brani dei real book ed alcuni titoli della musica pop. Poi c'è Ode un album dove suona solo originals e dove suona, per la prima volta il brano Ode, che ho citato sopra. È un po' il marchio di fabbrica, il link che ho postato precedentemente è tratto da un DVD del concerto di Berghausen del 2008. Number 19 (Ode) è uno dei brani di piano trio che preferisco in assoluto, è costruito ed eseguito magistralmente il solo di Mehldau è stato usato per alcune tesi di conservatorio. Ci sono continui richiami al Sighing Motif, le frasi eseguite nel solo, sono concatenate dal lavoro della mano destra come in una fuga di Bach. Di Mehldau è stato detto che i limiti gli vengono imposti dal pianoforte. È necessaria concentrazione per seguire le melodie che, sempre nel solo, vengono introdotte e "raccontate". Ecco, il solo di Mehldau in Ode del concerto di Berghausen, e un racconto che inizia, ha una trama ed una conclusione. Si è scritto, nelle tesi che cito, dove c'è l'analisi tecnica, che musica è improvvisata (jazz) molto pensata con molti riferimenti culturali occidentali.

Questi sono i miei riferimenti per il piano trio, per il quale, in generale, sono vagamente fissato, la mia discografia è strapiena di dischi di questa formazione, poi c'è il resto della produzione con altre formazioni con Metheny, Redman ed altri che pure sono godibili ma secondo me non raggiungono l'espressività e lo spessore del trio.

Ciao

D.

  • Thanks 1
Inviato

ho un solo cd: blues and ballads, godibile.

Inviato

@damiano: concordo con te sul fatto che le cose migliori Mehldau le ha fatte in trio, sia col prima che con la seconda formazione. Nei dischi da solo mi prende di meno, ma è probabile sia un mio limite.

  • Thanks 1
Gaetanoalberto
Inviato

Peccato non ci siano vinili nei lavori the Art of trio. O almeno non li ho trovati.

Inviato

@Gaetanoalberto hai ragione non esistono o non si trovano. Però ci sono quelli con Redman, ne ho 2 o 3, sono sicuramente da master digitale e suonano piuttosto bene.

Ciao 

D.

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