Antonino Inviato 19 Febbraio 2024 Inviato 19 Febbraio 2024 @Bunker devo ascoltare il disco con l’impianto ben “ scaldato “ a quest’ora non posso alzare troppo il volume 😅 Comunque gradevole immersione negli anni “70” 1
Ligo Inviato 19 Febbraio 2024 Inviato 19 Febbraio 2024 3 minuti fa, Bunker ha scritto: Prova questo album con ambio... Lo farò certamente.
Antonino Inviato 19 Febbraio 2024 Inviato 19 Febbraio 2024 Comunque mi capita spesso di ascoltare dischi jazz di questo periodo che mi coinvolgono particolarmente e mi stupiscono per la qualità tipo: 1
Bunker Inviato 19 Febbraio 2024 Autore Inviato 19 Febbraio 2024 Comunque il "filo rosso" che unisce i vari post e che le registrazioni dei '60 e '70 sono migliori. Secondo me perché usavano pochi microfoni, usavano monitor far field e si facevano poche pippe mentali. Questo strumento lo mettiamo qua, quello strumento lo mettiamo la e fine del discorso. Oggi 785 microfoni per registrare una cavolo di batteria, dsp che fanno anche il caffè, mixaggio con due scatole da scarpe sopra al mixer poi quando vai ad ascoltare in ambiente ti trovi davanti una batteria larga 5 metri suonata dall'uomo di gomma dei fantastici 4... 1 1
Dufay Inviato 19 Febbraio 2024 Inviato 19 Febbraio 2024 2 ore fa, gianventu ha scritto: Un grande esperto di Jazz giapponese è @one4seven. Comunque lo sto ascoltando adesso, si confermano ottime registrazioni. Scusa gianvetú ma mi scappa da ridere...
Questo è un messaggio popolare. Bunker Inviato 19 Febbraio 2024 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 19 Febbraio 2024 E' normale. "Risus abundat in ore stultorum" 1 2
Jack Inviato 19 Febbraio 2024 Inviato 19 Febbraio 2024 24 minuti fa, Bunker ha scritto: E' normale. "Risus abundat in ore stultorum" grazie per la segnalazione 1
Bunker Inviato 20 Febbraio 2024 Autore Inviato 20 Febbraio 2024 13 ore fa, one4seven ha scritto: Eh sì... Visto che li abbiamo citati, consiglio a @Bunker di cominciare da qui https://www.discogs.com/label/1728619-Three-Blind-Mice-Supreme-Collection-1500?page=1 Poi iniziato il percorso, vedrai che le strade che si aprono sono pressoché illimitate (è un vasto universo quello del jazz/fusion giappo, da piccole etichette alle produzioni Denon Nippon-Columbia), ed incontrerai anche, in collaborazione, molti nomi del "nostro" jazz... . Attualmente è praticamente quasi tutto sotto Sony, ma evidentemente problemi di diritti impediscono lo sbarco di questo immenso quantitativo di materiale dalle nostre parti. Ieri sera ho fatto una rapida ricerca e ho trovato un bel po' di album TBM. Non ho ancora fatto alcuna verifica per verificare che non siano dei ricampionamenti di MP3. Purtroppo i 3 album che ho "saggiato" non sono del mio genere preferito, ma il catalogo è vastissimo e sicuramente ci saranno molte cose di mio gradimento. Grazie mille per la segnalazione. 1
one4seven Inviato 20 Febbraio 2024 Inviato 20 Febbraio 2024 Grazie a te della segnalazione. Effettivamente il parametro della "scena", il presepe come lo chiama @grisulea, è in questo titolo suggerito, definitivo con una risoluzione molto alta. Tant'è che i contorni degli strumenti sembra siano disegnati, con uno spiccato realismo timbrico (vedi la batteria). Assai audiophile oriented insomma... Il difetto, secondo me, è però che la separazione è addirittura eccessiva. A tratti, il suono non "si fonde", la separazione è eccessivamente "netta", e l'amalgama dell'insieme, che secondo me ci dovrebbe essere, viene meno. My 2 cent. 1
one4seven Inviato 20 Febbraio 2024 Inviato 20 Febbraio 2024 Prova questo ad esempio, che secondo me, coniuga in maniera eccellente, l'aspetto "Audiophile alla Giapponese", con uno spessore artistico notevole. O almeno, così è per me che adoro sia Mal Waldron, che Terumasa Hino. (Nonché il leggendario Motohiko Hino alla batteria e Isao Suzuki al basso) E l'amalgama c'è. Eccome se c'è. . 1
Necro Inviato 20 Febbraio 2024 Inviato 20 Febbraio 2024 @one4seven Ci fai una classifica di quelli che ritieni migliori al link che dicevi? https://www.discogs.com/it/label/1728619-Three-Blind-Mice-Supreme-Collection-1500?page=1 Io ne ho vari di quelli, ma magari mi perdo qualcosa e qualche suggerimento dei tuoi preferiti può essere utile, thanks! 1
one4seven Inviato 20 Febbraio 2024 Inviato 20 Febbraio 2024 @Necro Nel frattempo due o tre suggerimenti veloci: - Uno dei titoli che preferisco è Green Caterpillar > https://www.discogs.com/es/master/471740-Masaru-Imada-Trio-2-Green-Caterpillar - Altro titolo molto piacevole, Alone Together > https://www.discogs.com/es/master/515025-Masaru-Imada-And-George-Mraz-Alone-Together (PS: La disposizione degli strumenti, piano e cb, è invertita, rispetto a quanto indicato sul libretto. ) -Un selezione che reputo buona è quella fatta da Sony nel 2006, presentando 25 titoli TBM in formato SACD (transferred from the original analogue master tapes and newly mastered in DSD etc etc... )> https://www.discogs.com/es/label/2190946-スリーブラインドマイス名盤シリーズ?page=1 Diciamo che è una buona panoramica generale. Audio superlativo. Molto migliore dei corrispettivi CD, che pagano un tantino di compressione. Da evitare accuratamente, i riversamenti su XRCD. Pessimi. 1 1 1
Ligo Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 Ho ascoltato il disco segnalato nel titolo. Dal punto di vista artistico non lo trovo granché, per il resto WOW.
Amministratori cactus_atomo Inviato 25 Febbraio 2024 Amministratori Inviato 25 Febbraio 2024 mi sono incuriosito e vedrò di priocurami l'album ma non ho grandi aspetatie, i lavori jap di hazz sono mediamente eccellenti a come diceva @one4seven anche molto audiophile oriented, molto soettcilari, un verosimile più vero del vero con particolari in evidenza che live non si possono ascoltare, una scena inchiodata che neppure se sul palco inchiodi i suonatori con il mastice riesciresti ad avere. Ne ho ascoltati diversi (e ne h qualcuno anche in xrcd) ma l'impressione che mi danno è questa. poi posso sbagliare 1
one4seven Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 @cactus_atomo mi hai fatto morì dal ridere col mastice 😂, mi trovi concorde. Nella ricerca della perfezione, capita che superano il limite che sta tra reale e "finto", sul soundstage.
Stephen s Inviato 25 Febbraio 2024 Inviato 25 Febbraio 2024 Intanto grazie a @Bunker per aver aperto il 3d davvero interessante (con l’album che appena posso andrò ad ascoltare), e a @one4seven per le molte segnalazioni. Mi era capitato più volte, girovagando in rete e su Qobuz, di “inciampare” nel jazz giapponese, apprezzandone vari aspetti , tra cui la qualità tecnica di registrazione/ incisione. Del resto mi sembra anche di ricordare che le edizioni giapponesi di materiali cosiddetti “occidentali” fossero da tempo di livello elevato. E ancora: i musicisti giapponesi sono bravissimi nella classica, perché non dovrebbero esserlo anche nel jazz, magari contaminandolo con sonorità loro tradizionali. Forse non incontrano i gusti di tutti e esplorerò meglio, non ne so abbastanza, ma grazie dei suggerimenti. Sulla qualità audio degli album ‘60-70 sono d’accordo: Philips con I Musici o Quartetto Italiano, Telefunken con le edizioni di Bach, i Verve, i Blue Note e via così. Detto senza nessuna nostalgia passatista. Era un approccio diverso. Grazie ancora, e vi seguo. Step 1
Bunker Inviato 25 Febbraio 2024 Autore Inviato 25 Febbraio 2024 A chi apprezza registrazioni di questo "genere", dal punto di vista tecnico, dunque strumenti ben delineati, distanziati e localizzati, e con ottimo effetto di presenza nella stanza di ascolto, consiglio anche tutti gli album di Johnny "Hammond" Smith, palesemente realizzati tutti dallo stesso fonico perché suonano tutti uguale e il posizionamento degli strumenti sulla scena è sempre lo stesso. Non credo di essere l'unico a ritrovarmi a selezionare gli album anche sulla base del fonico oltre che dell'artista, e questo dovrebbe indurre chi produce registrazioni di presunta alta qualità, a farsi alcune domande e darsi delle risposte, perché non bastano bitrate, dinamica, frequenza di campionamento e rapporto segnale rumore per fare un contenuto apprezzato da un fruitore esigente. Tornando a Johnny Hammond Smith, aggiungo (per non far perdere tempo a chi non apprezza il genere) che si tratta di un jazz con sfumature di blues che io trovo molto fruibile e gradevole dal punto di vista artistico, e meno impegnativo del cosiddetto Jazz Contemporaneo e di molte registrazioni Giapponesi, sia pur ottime sotto il profilo tecnico. Alcuni album hanno anche quelli che oggi si chiamerebbero dei "featuring" importanti con grandi della scena jazz degli anni 60-70. L'età delle registrazioni è tradita solo da un po' di soffio avvertibile nei passaggi a basso volume.
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