Andrea Mori Inviato 11 Marzo 2024 Autore Inviato 11 Marzo 2024 8 minuti fa, one4seven ha scritto: È evidente che sta frase non è stata capita bene... 😂 L'audio-stupido, come dice la parola stessa, è un po' duro di comprendonio. Vuoi che aggiunga anche il tuo DAC alla lista e ne analizziamo la tecnologia? Non capisco questa omertà a non rivelare quali apparecchi state usando, cosa mi sfugge?
biox Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 Mi pare che andiamo fuori dal seminato. Questa disfida pro-contro Amir non mi entusiasma, anzi comincio a trovarla stucchevole. Comunque, visto che vi concentrate su Topping, c'è un altro brand molto citato (da Amir) ed è S.M.S.L. Siamo vaccinati e sappiamo discernere. Per favore vai avanti @Andrea Mori (questa polemica ti fa solo danno, in my opinion). 1
alexis Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 a me interesserebbe invece parlare dei dac del famoso francese.. ( chi sa, sa chi intendo) li ascoltai in tempi non sospetti in combinazione di un superimpianto a trombe, estremamente rivelatore ai livelli di ascolto piu bassi.. e con quel dac, a reti di resistenze vishaj laser trimmed, accuratamente selezionate.. una ad una.. mi colpí proprio la risoluzione e la perfetta íntellegibilitá ai limiti dell'udibile. Perché una cosa é sbalordire con effetti speciali e scimitarrate ad alta frequenza, un' altra la naturalezza e la perfetta esposizione del parlato o cantato ( in quel caso cantate gregoriane) anche a livelli bassissimi, sulla soglia del percepibile.. senza compressione o distorsione apparente. Ed è una qualitá, quest'ultima, che la dice lunga, sulla vera qualita di un dispositivo digitale...
max Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 23 minuti fa, alexis ha scritto: me interesserebbe invece parlare dei dac del famoso francese difficile…in quanti li hanno ‘’provati’’? Ci sono è vero i 20 giorni di prova con rimborso garantito se insoddisfatti ma imho anche con questa condizione procedi solo se sei ad un passo dall’acquisto, non certo per provarli
Lucent Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 5 ore fa, alexis ha scritto: i maggiori studi al mondo usano merging Legg riduttivo…DAD Digital Audio Denmark, Prism Sound, Crane Song, Grimm Audio, Weiss, Lynx..etcetera…ma siamo sulla luna….non sulla terra, nel senso che a parte il merging nessuno conosce o ha provato dac pro… 1
Questo è un messaggio popolare. corrado Inviato 11 Marzo 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Marzo 2024 26 minuti fa, alexis ha scritto: a me interesserebbe invece parlare dei dac del famoso francese.. ( chi sa, sa chi intendo Ma perché diavolo non fate i nomi, ma che problemi avete? 2 2
AudioLover Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 Quindi anche oggi andiamo avanti con prese in giro ironie e svalutazione di chi porta avanti il thread....cari @Admin e @paolosances mi sa che qualcuno non ci sente, e non è bastato dire che questo è un thread di divulgazione scientifica e non di battaglia filosofica, come altri....chissà se riusciremo a portarlo a termine.
Amministratori Admin Inviato 11 Marzo 2024 Amministratori Inviato 11 Marzo 2024 14 minuti fa, Ricky81 ha scritto: questo è un thread di divulgazione scientifica e non di battaglia filosofica Ci sono già otto bannati da questa discussione, è un record. Cerchiamo di essere più tolleranti, non siamo su Scientific American e una moderata divagazione è ammissibile.
Amministratori Admin Inviato 11 Marzo 2024 Amministratori Inviato 11 Marzo 2024 @Andrea Mori cortesemente prosegui speditamente nella tua trattazione evitando di addentrarti negli off topic. Grazie.
max Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 23 minuti fa, corrado ha scritto: Ma perché diavolo non fate i nomi, ma che problemi avete? non so @alexis ma io nessuno…ci sono stati thread in merito e in effetti di francese (se non si considerano gli assemblati di audiophonics) di cui si parla su forum internazionali c’è solo questo: https://www.totaldac.com/index.htm 1
appecundria Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 26 minuti fa, corrado ha scritto: Ma perché diavolo non fate i nomi, ma che problemi avete?
Berico Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 @Lucent deutsche grammophon per la serie 4d un delta-sigma yamaha
Andrea Mori Inviato 11 Marzo 2024 Autore Inviato 11 Marzo 2024 Riprendo il tema dallo stadio di conversione corrente-tensione all'uscita analogica del DAC quando necessario. Il modo più banale per convertire l'uscita in corrente di un DAC in tensione è caricarlo con una banale resistenza. Semplicemente in base alla legge di ohm potremmo calcolare il valore della resistenza necessario per ottenere una certa tensione a partire da una certa corrente. Ad esempio, il PCM1704 ha una corrente di uscita pari a +/- 1,2mA picco-picco. Pertanto, se si desiderano 2 volt rms di tensione, pari a +/-2,83 Volt picco-picco, una semplice divisione (R=V/I) ci darà il valore della resistenza, in questo caso circa 2,4kohm (2,83 / 0,0012 = 2.358). Il risultato, però, sarebbe pessimo, poiché i DAC con uscita in corrente amano lavorare su carichi bassissimi, prossimi a zero, praticamente su una massa virtuale. Questo proprio per evitare che vengano sviluppate tensioni elevate all'uscita analogica del DAC, dato che al di sopra di poche decine di millivolt il DAC inizia a distorcere notevolmente. Quindi questa soluzione è da scartare. Sempre rimanendo nell'ambito delle soluzioni passive, quella che invece può essere implementata si basa sull'utilizzo di un trasformatore elevatore oltre alla resistenza. Nella prima immagine è visibile un circuito del genere, ossia l'implementazione di un trasformatore appositamente progettato dalla Sowter. La corrente che esce dal DAC circola nel primario del trasformatore, mentre sul secondario c'é una resistenza in parallelo allo stesso. Quindi il DAC vede l'impedenza della resistenza riflessa dal trasformatore, che risulterà più bassa del valore della resistenza stessa, dato il rapporto spire di 1:10. Normalmente però, dato anche l'elevato costo dei trasformatori, i produttori di DAC usano circuiti attivi per convertire la corrente in tensione. Quelli più classici ed economici sono quelli basati su amplificatori operazionali, come nella seconda immagine. Il circito si avvale di un primo amplificatore operazionale che carica il DAC sul suo ingresso invertente. Per mezzo della contro-reazione elevatissima disponibile con gli amplificatori operazionali, praticamente il DAC vede una massa virtuale, ovvero un'impedenza prossima a zero. Nel secondo riquadro si trovano due filtri passa-basso del primo ordine in cascata, ed infine c'è un altro amplificatore operazionale che opera da buffer, in modo da fornire un'impedenza di uscita bassa e stabile per essere collegato senza problemi a qualsiasi preamplificatore. Come si evince con due soli amplificatori operazionali e pochi altri componenti è stato implementato tutto quello che serve per un DAC con uscita in corrente: convertitore corrente-tensione, filtro passa-basso analogico e buffer di uscita. Tuttavia, esistono anche implementazioni attive che non fanno uso di amplificatori operazionale, ma normalmente sono più complesse e costose. Nella terza immagine è rappresentato un circuito convertitore corrente-tensione basato su transistor abbastanza semplice. Per ottenere una bassa impedenza di carico per il DAC, l'ingresso del circuito è applicato agli emettitori di due transistor, che come tali forniscono la più bassa impedenza tra i tre terminali del transistor. Tuttavia, il guadagno di un circuito del genere è assai basso, e quindi l'impedenza vista dal DAC è più alta di quella che si può ottenere con gli operazionali. Nell'ultima immagine ancora un circuito attivo basato però su jfet: in questo caso l'ingresso è posizionato sulle sorgenti (source) dei due jfet, che è l punto a più bassa impedenza. Tuttavia, con questo circuito, l'impedenza vista dal DAC sarà ancora più alta rispetto al circuito a transistor, dato che i jfet hanno una transconduttanza assai più bassa dei transistor. Da questo escursus sembrerebbe che la miglior soluzione dia quella basata sugli amplificatori operazionali, dato che risulta la più efficacie ed economica. Personalmente, mio parere soggettivo, preferisco le soluzioni attive discrete basate su transistor o jfet, poiché, per mia natura (ed esperienza), rimango sempre abbastanza sospettoso quando si applicano elevati tassi di contro-reazione. Ma come ho detto è una mia opinione personale ben poco condivisa dai produttori di DAC.
Berico Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 27 minuti fa, corrado ha scritto: Ma perché diavolo non fate i nomi, ma che problemi avete? vermeer
davenrk Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 57 minuti fa, alexis ha scritto: a me interesserebbe invece parlare dei dac del famoso francese Totaldac 1
davenrk Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 58 minuti fa, alexis ha scritto: Perché una cosa é sbalordire con effetti speciali e scimitarrate ad alta frequenza, un' altra la naturalezza e la perfetta esposizione del parlato o cantato ( in quel caso cantate gregoriane) anche a livelli bassissimi, sulla soglia del percepibile.. senza compressione o distorsione apparente. Ed è una qualitá, quest'ultima, che la dice lunga, sulla vera qualita di un dispositivo digitale... Condivido, è lì che il gioco si fa duro. 1
Andrea Mori Inviato 11 Marzo 2024 Autore Inviato 11 Marzo 2024 Adesso, davenrk ha scritto: Totaldac Tempo permettendo proverò anche ad analizzare la tecnologia del Totaldac (peraltro ascoltato nella loro saletta a Monaco). Forse dovrei proprio farlo visto che su ASR si trova nella sezione "Poor" nella classifica SINAD, quindi un DAC con misurazioni tra le peggiori in assoluto, assai peggio del MEIZU DONGLE da 45 dollari. 1
davenrk Inviato 11 Marzo 2024 Inviato 11 Marzo 2024 1 minuto fa, Andrea Mori ha scritto: quindi un DAC con misurazioni tra le peggiori in assoluto, assai peggio del MEIZU DONGLE da 45 dollari pure peggio del mio YBA CD1?
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