musicarock Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 Alcuni CD che ho acquistato recentemente si sono rivelati essere HDCD; poichè non conoscevo questa fattispecie mi sono informato un pò; naturalmente come spesso accade ho trovato informazioni contrastanti, ma in linea di massima mi sembra di poter riassumere in questi punti: 1) un HDCD ha una qualità superiore al CD, e la si apprezza sicuramente con un lettore HDCD; 2) un HDCD può essere letto da un lettore CD "normale"; secondo alcuni il risultato è migliore, secondo altri è uguale, secondo altri ancora potrebbe essere anche peggiore in certi casi ; 3) il catalogo degli HDCD non è vastissimo. Cosa ne pensate? condividete? altro da aggiungere? Devo dire che l'ascolto mi ha ben impressionato per chiarezza e dinamica (sempre se non mi sono suggestionato, anche perchè il mio lettore è tradizionale) , ma non avendo i corrispondenti CD non posso fare confronti. Infine, volendo un miglioramento rispetto al CD, vi orientereste sugli HDCD o sui SACD , o su altro ancora?
ediate Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 @musicarock della codifica HDCD se ne scrisse su AudioReview quando questa codifica uscì sul mercato, nel 1995 o 1996. Il processo di codifica/decodifica è ben descritto su Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/High_Definition_Compatible_Digital Aggiungo che alcuni lettori CD dell'epoca implementarono la decodifica HDCD; in tempi più "recenti" ne sono stati dotati alcuni lettori universali Denon "alto di gamma" (DVD-3910 e 3930); sembra che, oggi, questa codifica sia caduta nel dimenticatoio, forse anche a causa dell'acquisizione, al tempo, da parte di Microsoft (royalties?). La codifica HDCD è implementata in alcuni dischi di Neil Young che, come è noto, è un cultore della qualità sonora dei propri album; la stessa si riconosce per il suo logo affiancato a quello CD.
bungalow bill Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 Ho un cd di Mar Knopfler HDCD e si sentiva molto bene quando avevo il lettore che leggeva quel tipo di codifica . Attualmente il nuovo lettore non ha questa codifica e il cd suona come uno normale .
Mighty Quinn Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 Era una baggianata fatta per ciucciare qualche quattrino in più Come il SACD e dsd, xrcd, hqcd, ccd-cdu ecc......per non citare il formato più deprecabile della storia che mi fa senso perfino citare e che ha abbindolato tanti audiofili negli ultimi dieci anni e che ora è obliato per la gioia di grandi e piccini 1
Mighty Quinn Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 2 ore fa, musicarock ha scritto: volendo un miglioramento rispetto al CD, Ovviamente 24/96 Oltre è inutile Non che 16/44 allo stato dell'arte suoni peggio.... per gli umani Ma meglio abbondare visto che ormai è praticamente standard e comunque è certamente vantaggioso in fase di produzione quindi non c'è nessun motivo per ridurlo in fase di riproduzione
musicarock Inviato 5 Marzo 2024 Autore Inviato 5 Marzo 2024 1 ora fa, FabioSabbatini ha scritto: Ovviamente 24/96 grazie per l'indicazione, ma questo 24/96 dove lo trovo?
Mighty Quinn Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 @musicarock Grazie a te Dunque Streaming, download Ma: Se a te interessa "un miglioramento" L' ultima cosa, anzi la penultima, da migliorare è il formato Hai già il massimo udibile con 16/44 Come dimostrato E noto Solo venditori e audiofili romantici e/o naive non lo ammettono ( e mutatis mutandis idem vale per l'hardware digitale ma è un' altra storia)
Bunker Inviato 5 Marzo 2024 Inviato 5 Marzo 2024 32 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto: @musicarock Grazie a te Dunque Streaming, download Ma: Se a te interessa "un miglioramento" L' ultima cosa, anzi la penultima, da migliorare è il formato Hai già il massimo udibile con 16/44 Come dimostrato E noto Solo venditori e audiofili romantici e/o naive non lo ammettono ( e mutatis mutandis idem vale per l'hardware digitale ma è un' altra storia) Il formato in se 16/44 vs 24/96 non porta differenze udibili. I contenuti disponibili in hi-res (24/96) in streaming o download sono però diversi da quelli in 16/44 (stesso album). Non avendoli misurati tutti non posso dire che questa sia una regola ma quelli che ho misurato, oltre a suonare diversi, hanno DR superiore (in alcuni casi doppio) e analizzati sono risultati effettivamente campionati a una frequenza superiore a 44.1 (anche se nessuno arriva effettivamente a 96). Viste le differenze e il fatto che il campionamento in se non comporta differenze qualitative udibili, mi sono formato la convinzione che si tratta di remaster piu accurati dal punto di vista qualitativo, meno compressi ecc. e pubblicati in hi-res anche per distinguerli dagli altri. Però alla fine dei conti la differenza c'è eccome, ed è misurabile. In alcuni casi ho misurato differenze anche tra le versioni di CD destinati al mercato giapponese e gli altri, pure essendo entrambi campionati a 44. Immagino anche in questo caso si tratti di remaster. 1
Questo è un messaggio popolare. Turandot Inviato 6 Marzo 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 6 Marzo 2024 @musicarock Lasciando perdere le inutili provocazioni di sabbatiniuus, che mi chiedo quale piacere provi nell'intervenire in ogni dove, ripetendo il suo personalissimo mantra all'infinito, possiamo affermare che la codifica era (ed è) un eccellente modo per innalzarne la qualità audio senza dover ricorrere a laser o meccaniche di lettura particolari. Ricordiamo che è un chip che effettua la codifica. La Pacific Microsonics ha poi venduto il tutto a microsoft e ciao ciao (purtroppo...) Solitamente i DAC che leggono la codifica lavorano a 20 bits facendo un oversampling ottuplo. La resa è notevole, a mio gusto molto più naturale dei rispettivi formati SACD (che talvolta sono sullo stesso supporto -> vedi Reference Recordings). 3 1
Bocadillo Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 mi è capitato di recente, mettendo nel lettore il 2° disco del Best di dire straits & knopfler, che ho preso appunto per la 2a parte di carriera di knopfler (la prima parte ce l'avevo ampiamente) Mi si è illuminata la scritta "hdcd", formato di cui ero all'oscuro appunto fino a settimana scorsa. Onestamente non mi pare di aver sentito sonorità eclatanti... In effetti potrei provare a confrontare il 1° disco di questo best con Money for Nothing, che è ottimamente registrato, per essere un disco di rock
Bunker Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 2 ore fa, Turandot ha scritto: @musicarock Lasciando perdere le inutili provocazioni di sabbatiniuus, che mi chiedo quale piacere provi nell'intervenire in ogni dove, ripetendo il suo personalissimo mantra all'infinito, possiamo affermare che la codifica era (ed è) un eccellente modo per innalzarne la qualità audio senza dover ricorrere a laser o meccaniche di lettura particolari. Ricordiamo che è un chip che effettua la codifica. La Pacific Microsonics ha poi venduto il tutto a microsoft e ciao ciao (purtroppo...) Solitamente i DAC che leggono la codifica lavorano a 20 bits facendo un oversampling ottuplo. La resa è notevole, a mio gusto molto più naturale dei rispettivi formati SACD (che talvolta sono sullo stesso supporto -> vedi Reference Recordings). La qualità di un brano ad esempio se un contenuto hi-res è un oversampling di un MP3, e diverse altre cose, possono essere verificate molto semplicemente con 3 o 4 software, per vedere se uno la qualità superiore la immagina o se effettivamente esiste, che mettersi alla prova ogni tanto fa soltanto bene. Quasi sempre (nella mia esperienza) la differenza tra un contenuto hi-res e uno "normale" esiste, ma questo secondo me ha poco a che fare con il formato. Le migliori registrazioni di cui dispongo sono infatti a 16/44 e per di più sono degli anni 60-70 (se si esclude un leggerissimo soffio peraltro percepibile solo alla fine di alcuni brani e credo facilmente rimuovibile con un software di riparazione). Secondo me il 95% della qualità di un contenuto digitale è dato dal processo di registrazione, poizionamento e numero dei microfoni (meno sono e meglio è) e mixaggio. Il rimanente 5% è dato da tutto il resto, compresa la qualità del lettore CD, che dato che su un CD ci sono in sostanza scritti dei numeri, non è in grado ne di migliorare ne di peggiorare la riproduzione se non in minima parte (tutt'al più può colorarla dopo la lettura). Se la registrazione e fatta male hai voglia a cercare un lettore o un formato che la faccia suonare bene.
Ospite Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 Anche tante incisioni Reference Recordings sono HDCD ricordo male o questo formato l'hanno inventato loro?
Maurjmusic Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 Ne ho diversi ( credo una trentina e piu' ) e sono eccellenti registrazioni (Kinks, John Mellencamp. Willie Nelson, Chris Isaak, Nancy Griffith, The Tractors, BR 49, Crosby, Stills & Nash, Calexico, Marc Ribot, Jonathan Richman ... per citarne alcuni). Da notare che molti CD pur non avendo il logo HDCD sono registrati con questa codifica.
stefano_mbp Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 18 ore fa, FabioSabbatini ha scritto: ... per gli umani Tu continui a voler ignorare che grigi e rettiliani sono nascosti tra noi, se qualcuno di loro si palesasse potrebbe raccontarci com’è “veramente” la storia … 1
Maurjmusic Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 3 ore fa, veidt ha scritto: Anche tante incisioni Reference Recordings sono HDCD ricordo male o questo formato l'hanno inventato loro? Si, infatti e’ stato inventato da Keith Johnson di Reference Recordings e Spectral Audio (infatti tutti i Cd Player Spectral, anche l'attuale SDR 4000 SV, hanno la codifica HDCD - long filter -. Sono stati prodotti oltre 4000 titoli in HDCD.
gibraltar Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 5 ore fa, Bunker ha scritto: compresa la qualità del lettore CD, che dato che su un CD ci sono in sostanza scritti dei numeri, non mi ricordo quale marchio, agli albori del lettore cd, mise sul proprio lettore un piccolo led che si illuminava ogniqualvolta interveniva il circuito di correzione degli errori di lettura (quel circuitino che, quando il laser "si perde" qualche dato non letto, letteralmente se lo inventa calcolandolo in base ai dati precedenti e successivi): scoprendo che questo rimaneva quasi permanentemente acceso, nelle versioni successive lo eliminarono! Tutto lo sforzo fatto successivamente nei lettori fu diretto, appunto, a ridurre al massimo gli errori di lettura delle tracce, mediante meccaniche sempre più complesse (TEAC, ad es.), moltiplicazione delle letture dello stesso dato più volte come nei cd-rom, etc.
Bunker Inviato 6 Marzo 2024 Inviato 6 Marzo 2024 22 minuti fa, gibraltar ha scritto: agli albori del lettore cd Appunto...da allora è passato quasi mezzo secolo.
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