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Mi asparago il capo di cenere: riscoperta del vinile


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Inviato

Lo stesso, vale, come si diceva, per l’intera discografia di Klemperer per la EMI con la Philharmonia: la nuova rimasterizzazione in digitale HiRes lascia letteralmente al palo i vinili, originali o rimasterizzati che siano…

E questo senza che sia necessario nessun altro esborso di moneta… e questo, sì, proprio questo è quello che è davvero incredibile… chissà se durerà.. ma finché dura..io me la godo..

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Inviato

Con questo, e sono rispondere all’amico Giorgio @giorgiovinyl, sono certamente grato e riconoscente ai “vinilisti DOC” che hanno fatto la “Resistenza” contro il digitale della prima ora.

Perché certamente era (ed è) vero che il suono di un buon vinile era (ed è) superiore, per qualità globale, a quello del CD corrispondente. Ribadisco che parlo sempre di musica classica, sia ben chiaro questo punto.

La Resistenza è stata cosa buona e giusta e insieme a circostanze di “necessità” (la copia dei CD, sia in mP3 che in formato originale stava distruggendo il mercato, la stessa EMI è fallita due volte ed è stata poi acquisita dalla Warner.. tanto per dire..), ha spinto le case discografiche verso un formato, quello attuale digitale in HiRes, di qualità più elevata.
La sola “resistenza audiofila” probabilmente sarebbe stata poca cosa, ma insieme alla necessità macroeconomica ecco che sì, ha fatto la differenza.

Quindi ho una grande  riconoscenza verso i sostenitori del vinile, e quando scrivo vorrei che si partisse sempre da questo mio presupposto, una riconoscenza per chi ha mantenuto la barra a dritta nella ricerca di un suono di grande qualità.

Inviato

Premetto che ciascuno di noi qui ha ragione, perché siamo nel puro regno della percezione soggettiva. Ma ancora una volta, dopo una giornata passata ad ascoltare un complesso streamer dac dei più accreditati, anzi due costruttori al vertice uno del sigma Delta e un altro  del mondo ladder..  dopo pochi istanti di ascolto della mio incredibile ( a mio avviso, perché mi stupisce ogni volta) set up analogico rimango colpito dal senso di inafferrabile freschezza, velocità ricchezza armonica e comunicatività immediata del mio sistema analogico.. siamo nell’iperspazio del suono riprodotto amici miei.. e non mene voglia chi la pensa in modo diametralmente opposto a me.. ma qui, così si vola davvero, se la registrazione lo permette.

buone note a tutti :classic_tongue:

  • Melius 2
Inviato

Ora per esempio gira questo capolavoro, fulminante….

con i quattro ultimi Lieder davvero da brivido.. con la gundula janowitz…

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  • Melius 1
Inviato

@alexis  A questo punto ci starebbe bene una nota citazione:

<< Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire >>

E con questa, secondo me, si può chiudere.

:classic_rolleyes:

Inviato
8 ore fa, alexis ha scritto:

siamo nell’iperspazio del suono

Foto di Alexis davanti al suo impianto.:classic_biggrin:

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  • Haha 2
Gaetanoalberto
Inviato

Comunque é evidente che ci sono, legittimamente, diverse sensibilità ed approcci.

Il silenzio e la musica hanno il rapporto che esiste nella poesia tra la metrica ed una buona lettura, nel teatro tra pause e battute di una buona recitazione: é importante.

Tuttavia il silenzio non è la musica, e la sua importanza varia tra generi musicali fini quasi a decadere.

Certamente è fondamentale quando gli strumenti sono acustici, mentre il rumore è parte della musica generata con strumenti elettrici, in particolare in alcuni generi.

Vorrei scavarmi la fossa dicendo che le emozioni sono generate da una complessità di fattori, tra i quali sicuramente il silenzio, ma forse anche il rumore.

Addio, é stato bello stare con voi🥶
EDIT: ops, mi accorgo di aver saltato qualche pagina di evoluzione del TD… ma ormai ho scritto!

  • Haha 2
Inviato
9 ore fa, alexis ha scritto:

Ma ancora una volta, dopo una giornata passata ad ascoltare un complesso streamer dac dei più accreditati, anzi due costruttori al vertice uno del sigma Delta e un altro  del mondo ladder

Di quali parliamo? Giusto per contestualizzare. 

Nel tuo impianto o in un'altro?

Inviato

@Turandot non posso citare i marchi perché comunque chi me li ha portati si è fatto un bel po di km per farceli ascoltare, e oggettivamente, sono aggeggi comodissimi belli e ottimamente funzionanti e suonanti.. ( vorrei vedere con quanto costano)

devo però aggiungere che il mio sistema analogico ha tre motori, Etsuro, Transfiguratuon Proteus D, e Atlas. Beh solo con quest‘ultima testina, che evidentemente é perfettamente tarata sul pre fono.. che il sistema acquisisce quella particolare libertà espressiva, quell‘assenza di costrizioni dinamiche, quel bellissimo turgido e potente respiro che catapulta il sistema negli iperspazi della foto precedente.

insomma.. non è Plug and Play il disco nero.. basta sbagliare uno solo „scambio“ sui binari del segnale e il risultato finale ne risente inevitabilmente.

( sarà che comunque anche il braccio Viv, straordinario, vuole avere una adeguata sposa per tracciare al meglio, idem il pre fono)

 

Inviato

Alexis il tutto e’ sovrabbondante rispetto al totale godimento della musica che puo’ essere conseguito con impianti di ottimo livello anche in ambito digitale.

L’hifi non s’adatta ad assolutismi.

Ieri ho messo da parte gli asparagi e mi sono sentito il Sokolov Beethoven/Brahms live Dg in streaming. Che gli vuoi dire? Pianoforte eccezionale. Quando senti cosi’ non cerchi il supereccezionale (ammesso che vi sia).

  • Melius 2
Inviato
37 minuti fa, mozarteum ha scritto:

puo’ essere conseguito con impianti di ottimo livello anche in ambito digitale

Sono d'accordo, anche se io nel digitale trovo sempre una carenza di ricchezza armonica alla quale ci si fa l'abitudine, ma che preferisco ritrovare nell'analogico.

Senza arrivare ai livelli economici di Alexis, che non mi posso permettere, ma avendo provato anche sorgenti digitali piuttosto costose.

Gli asparagi sono in frigorifero, mi sa che stasera me li cucino con uova e parmigiano. 

Inviato

@mozarteum  prova ad asparagare ancora e regalati il vinile... e poi raccontaci... :classic_ohmy:

 

Inviato
3 ore fa, Paperinik2021 ha scritto:

Sono d'accordo, anche se io nel digitale trovo sempre una carenza di ricchezza armonica alla quale ci si fa l'abitudine, ma che preferisco ritrovare nell'analogico.

Bisognerebbe però capire questa ricchezza armonica ascoltata da dove proviene...nel senso se è una caratteristica del mezzo trasduttore elettromeccanico o realmente contenuta nell'informazione originale...un po' come la ricchezza armonica di un bel finale a valvole, caratteristica del mezzo, di aggiungere una "distorsione" piacevole all'ascolto

Inviato

Ma bisogna anche dire che la DG sta cercando di mettere una pezza sulle nefandezze dei tempi passati.. ho centinaia se non migliaia di LP DG vecchi, la maggior parte  di quelli anni 70- 90 inclusi i primi digitali sono terrificanti, confusi e impastati e strillosi.

Ora con la nuova serie di LP tra cui i gia citati Trifonov e molti altri ma soprattutto con la serie original source si sta riscattando alla grande.. certo costano una paccata.. ma i risultati sia artistici che tecnici sono finalmente allineati.

Il Karajan / Strauss per esempio è una sintesi pazzesca di qualitá interpretativa e pure tecnica.. specie la seconda parte,

Certo di vogliono sistemi che non vadano in crisi nei pianissimi e nei pienissimi.. ma l'impasto orchestrale karanajesco è comunque perfettamemente reso nella sua forse irripetibile densissima espressività.

(Forse si avverte giusto un filo di manipolazione digitale dei nastri.. ma nel complesso tanto da togliersi il cappello)

E chissà quanti altri tesori conserva il loro archivio...

Inviato
15 minuti fa, maxgazebo ha scritto:

una "distorsione" piacevole all'ascolto

Il mio riferimento è l'ascolto della musica dal vivo, non la distorsione aggiunta

Inviato

Anni 70- 90 la Dg sempre gloriasamente audiofila

 

Inviato
1 ora fa, alexis ha scritto:

Ma bisogna anche dire che la DG sta cercando di mettere una pezza sulle nefandezze dei tempi passati.. ho centinaia se non migliaia di LP DG vecchi, la maggior parte  di quelli anni 70- 90 inclusi i primi digitali sono terrificanti, confusi e impastati e strillosi.

 


Io non ho esperienze di dischi così terrificanti da parte di DG... Sarà che gli viene l'ansia da prestazione con quell'incredibile sistema analogico che li porta nell'iperspazio :classic_biggrin:

Inviato

@Paperinik2021 pardon, non capisco allora...il riferimento è con il digitale che manca di ricchezza armonica rispetto all'analogico...questo hai scritto...la musica dal vivo in che senso

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