Turandot Inviato 30 Aprile 2024 Autore Inviato 30 Aprile 2024 17 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: se invec esi vuol cambiare l'estetica del suono perchè oggi se ne preferisce un'altra ho parecchie perplessità L'intento del topic e del confronto era proprio capire se questa volontà esiste, quantomento nel pezzo in oggetto, oppure no. Secondo me, che mi fregio di conoscere bene l'opera di Duke, il lavoro di Vlado Meller è migliorativo a tutto tondo. Dopodichè non credo che in ambo le ri-edizioni ci sia la volontà di cambiare l'estetica del suono in maniera così profonda da modificarne il senso. L'esempio che ti porto della Callas è proprio quello che ti dici "performante". Poichè tante registrazioni dei tempi sono veramente al limite dell'inascoltabile
peng Inviato 30 Aprile 2024 Inviato 30 Aprile 2024 ho ascoltato le tre versioni: quella dell’87 mi sembra la migliore, scena ampissima ben oltre i diffusori e sviluppata anche in profondità. timbro equilibrato e buona dinamica. la prima versione appare in scala ridotta, il che riduce l’effetto presenza nonostante gli applausi. la terza versione ha un fronte sonoro ampio, simile alla seconda ma meno profondo. sembra anche avere più compressione. 1
Dufay Inviato 30 Aprile 2024 Inviato 30 Aprile 2024 1 ora fa, Turandot ha scritto: @cactus_atomo La riedizione del '87 è meglio sotto quasi tutti i punti di vista,inutile pensare che a quel tempo avessero potuto far di meglio. Se si può migliorare perchè no? Ad esempio sto anche ascoltando le rimasterizzazioni della Callas edite da Warner "remastered" e sono un milione di volte meglio delle originali, hanno fatto un gral lavoro, inutile ostinarsi a sentire le prime edizioni, di cui alcune sono praticamente insascoltabili Esattamente 1
Amministratori cactus_atomo Inviato 30 Aprile 2024 Amministratori Inviato 30 Aprile 2024 @Turandot quello che nella registrazione non cera non si può aggiungere, posso eliminare un po di soffio del nastro, un po di rumore (nella speranza che non cancelli anche il segnale misicale), ma non vedo con quali artifizi (o come direbbe @Dufay con quali smanacciamenti delsegmnale) si possa migliorare.magari avendo anche un master copy dei tempi della callas qusi può fare. e comunque mi pare che troppe versioni siano indice più di operazione commerciale che dimigliore fruizione dell'oroginalelcosa d
Jarvis Inviato 30 Aprile 2024 Inviato 30 Aprile 2024 Anche secondo me le rimasterizzazioni sono solo occasioni per l'ego di qualche tecnico o nell'ambito di marketing per promuovere ulteriormente le vendite dell'opera. La Cappella Sistina restaurata aveva colori a detta di alcuni troppo sgargianti. 1
Dufay Inviato 30 Aprile 2024 Inviato 30 Aprile 2024 9 minuti fa, Jarvis ha scritto: Anche secondo me le rimasterizzazioni sono solo occasioni per l'ego di qualche tecnico o nell'ambito di marketing per promuovere ulteriormente le vendite dell'opera. La Cappella Sistina restaurata aveva colori a detta di alcuni troppo sgargianti. Erano quelli originali. Che facciamo rimettiamo la patina di sporco che fa tanto antico ? 1
Jarvis Inviato 30 Aprile 2024 Inviato 30 Aprile 2024 11 minuti fa, Dufay ha scritto: Erano quelli originali Ehh.. la fai semplice. In realtà bisognerebbe sapere se Michelangelo lavorò solo " a buon fresco " o anche a secco Chiudo OT
alexis Inviato 30 Aprile 2024 Inviato 30 Aprile 2024 3 ore fa, Jarvis ha scritto: realtà bisognerebbe sapere se Michelangelo lavorò solo " a buon fresco " o anche a secco Chiudo OT Una questione controversa.. da sempre.. che ha comportato dibattiti storici e critici interminabili. In sostanza ci si chiede se il restauro giapponese abbia portato alla luce l’opera come era stata concepita oppure se abbia asportato, oltre al nerofumo dei bracieri.. anche quella prima velatura, che allora si applicava per proteggere gli affreschi a compimento dell’opera. Di sicuro è apparso un Michelangelo “colorista” di immenso impatto, che ha obbligato gli storici a rivedere l’ inquadramento del Nostro, che restauro si o restauro no, rimane forse il più grande artista di tutti i tempi, che, ricordiamolo nella tomba del vasari, è affiancato da tre Divinitá femminili affrante e in lacrime per la perdita del Maestro, l’Architettura, la Pittura e la Scultura. Nel nostro caso di jazz party voliamo un bel po’ più bassi e direi che senza scomodare l’Argan o il Gombrich.. é pura e semplice questione di gusti. Io ho l’ottimo remaster su vinile trasparente.. e mi piace un sacco.. e altre questioni filologiche proprio non mi pongo.. non è la Sistina.. appunto. 😜😂
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