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Woody Allen


tigre

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analogico_09
Inviato
1 ora fa, Velvet ha scritto:

D'accordo su tutti i punti. Di fronte a tanta eloquenza e sfoggio di cultura non oso nemmeno provare a controbattere.

 

Premesso che la qualità del cinema, di un regista e dei suoi film non si decide ai "punti" come nella boxe.., che il successo premia spesso anche i mediocri, in arte e nella vita, le famose sopravvalutazioni.., resta ampiamente documentato, questi i miei "punti"  a favore e contro  (vincono cinque su sette i favorevoli.., però...)

 

 

 

 

*WA ha diretto troppi film: sì - d'accoro

*WA ha diretto alcuni bruttissimi film: sì - d'accordo

*WA ha diretto dei film su commissione: sì -d'accordo

*WA ha diretto molti film sempre sugli stessi argomenti: sì - d'accordo

*WA ha diretto dei capolavori: sì -non d'accordo

*WA ha diretto dei film che rimarranno nell'immaginario collettivo: sì - semi d'accordo (non ho la sfera di cristallo) credo che rimarrà negli immaginari collettivi di una specifica e limitata parte di spettatori. Non passerà credo negli annali del grande cinema popolare universale che abbia lasciato un segno forte di innovazione estetico-linguistica nella storia del cinema non già esclusivamente nel substrato persolale autoreferenzial-celebrativo del regista. Io credo che col tempo le memorie di Allen si affievoliranno, già dopo le prove improvvide degli ultimi 20 anni circa, la pompa del mito alleniano si è allentata. Un pompa alimentata dall'industria sostenuta da una lettarartura "critico-compiacente che potrebbe dar essa stessia prova -  lo ipotizzo per par condicio rispetto ai detrattori di Allen che in tal modo vengono qualificati -  di tanta eloquenza e sfoggio di cultura a cui non sono affatto interessato, che non ho interesse alcuno a controbattere, accontentandomi di restare fedele alle mie modeste personali opininioni che cerco di argomentare in proprio.

*WA è un grande regista: sì - non d'accordo.
Come già sostenuto, WA è uno scaltro, capace e raccontatore di storie autoreferenziali nelle quali si identica per lo più quella parte spettatoriale radical scicchettosa, borghese e annoiata delle proprie masturbatorie frivolezze da "spiaggia partigina"... Senza voler generalizzare, parlo del pubblico italiano, quello USA perlomeno un tempo era assai poco "alleniano", si diceva che Allena avesse trovato l'America in Italia...
Ma tolti i siparietti simil comici, di cinema, di "girato" fotogenico-plastico, vivo e frusciante come i bigliettioni appena stampati dalla Zecca, non già nella cantina della "Banda degli Onesti"... :classic_biggrin: nei film di WA di cinema c'è n'è poco e ripetuto all'infinito. La letteratura sovrasta e affoga l'immagine, la sua visione è cerebrale,. mai visionaria, autemnticamente poetica in tutto quell'autocelebralismo fuori misura e segno. Poi potrà piacere.., alcun gags restano effettivamente memorabili ma bisogna prendere il cinema come cinema e le macchiete teatrali o d'avanspettacolo come macchiette, siparietti di una comicità anch'essa arditamente riciclata ... su Wagner e l'invasione della Polonia ci campa ancora orami da secoli di rendita.., è indubbiamente centrata ma mentre le battute di "Via col Vento" riconducono anche ad un'arte cinematografica genuina e potente, quelle di Allen rimandano ai margini più salottieri della casa del Cinema.  Suvvia, ammettiamolo!

Potrei ulteriormente motivare le mie opinioni sul cinema di que "Sam" degli esortdi che non si stanca mai di "provarci ancora" ripetendosi all'ennesima potenza, però per converso vorrei anche chiedere a chi sostiene legittimamente il regista "psicanalisi" (imito Samuel Fuller che definiva Spielberg & C. "registi "dinosauro") perchè WA sarebbe un grande regista, aldilà del fatto che sia(stato?) molto famoso, molto promosso, e molto? "scitto".

 

 

  • Melius 1
  • Sad 1
Inviato
2 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Non passerà credo negli annali del grande cinema popolare universale che abbia lasciato un segno forte di innovazione estetico-linguistica nella storia del cinema

Anche alcuni valzer di Strauss o concerti di Vivaldi non attingono a vette universali, epperò sono capolavori. A volte penso che il tenore dei nostri giudizi sia (troppo) pesantemente condizionato da che cosa noi riteniamo essere "vera arte". E quindi, a volte, si finisce a parlare del nostro gusto pensando di parlare di arte assoluta.

analogico_09
Inviato

 

 

 

1 ora fa, faber_57 ha scritto:
4 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Non passerà credo negli annali del grande cinema popolare universale che abbia lasciato un segno forte di innovazione estetico-linguistica nella storia del cinema

Anche alcuni valzer di Strauss o concerti di Vivaldi non attingono a vette universali, epperò sono capolavori. A volte penso che il tenore dei nostri giudizi sia (troppo) pesantemente condizionato da che cosa noi riteniamo essere "vera arte". E quindi, a volte, si finisce a parlare del nostro gusto pensando di parlare di arte assoluta.


Il genio di Vivaldi è più famoso di Gesù Cristo, oltre che riconosciuto, nel mondo intero. I valzer di Strauss nel loro genere capolavori indimenticati, sono ri-conosciuti anche nel cosmo come puire in  cielo e in Terra, specialmente dopo essere tornati nel 2001 dalla mitologica Odissea kubrickiana nell'ignoto spazio profondo...

 

Io non ho parlato di arte assoluta o di "vera arte", di sistemi estetici trascendentali, in assoluto, bensì ho più semplicemente detto la mia opinione personale, cosa penso di un certo specifico cinema secondo il mio punto di vista modesto e motivato, giusto o sbagliato, condivisibile o meno. Cerchiamo di restare sul pezzo e di non enfatizzare con le tuttologie ossimoriche che vanno bene per tutto e quindi per nulla. Ciò che scrivo nel quote è la semplice constatazione di un dato di fatto oggettivo, comune e condiviso universalmente, ovvero che negli annali del cinema ci vanno i grandi film della storia che con la loro innovazione estetica, linguistica, tecnica, formale e contenutistica, contribuiscono all'evoluzione, ad accrescere la bellezza e lo splendore nel corso della storia della settima arte, e che quindi, a mio personale e motivato avviso, giusto o sbagliato, condivisinile o meno, secondo me, non ce ne sarà, o potrebbe non essercene per  film di Woody Allen. Poi, di sicuro c'è solo che fa un caldo torrido e che sono già semialzata per andare a prendere una birra nel frigo, anche due se vorrai favorire... :classic_smile:

Evitiamo di scomodare i terminoni quali "arte assoluta".., in questo contesto non mi sembra il caso stiamo mica parlando di Lubirsc, o di Renoir, di Fellini, di Ozu, di Kubrick.... )  e ti invito cordialmente a leggere ciò che ho esattamente scritto e su cui ti pregherei di commentare a cecio, se farà piacere il confronto in tema.

 

Inviato

Che poi permane questo vecchio pregiudizio secondo il quale la comicità non possa essere considerata arte. Figuriamoci poi al cinema.

I Marx li diamo al gatto assieme ad Allen, Wilder e Mel Brooks.

Noi ci teniamo solo Bergman, Antonioni, Fellini e il girato plastico-fotogenico assieme a qualche altro trituramento di maroni da filmstudio con segue dibattito.

Con tutto il rispetto per B.,  A. e  F.  si capisce. 

analogico_09
Inviato

@Velvet Chi avrebbe scritto queste cialtronerie tirate fuori tanto per fare inutile polemica? Chiedo.., perchè non mi sembra vi sia altra ragione in base a quanto ho asseito ni miei interventi. Allora tanto vale adeguarsi e fare tifoseria.., il mi piace non mi piace, l'è bel l'è brut, e a chi non piace quello che piace a me ci puzzano i piedi. Mi contraria alquanto venire strumentalmente frainteso attribuendomi cose che non mi riguardano sorvolando su quelli che sono i miei autentici e chiari argomenti forse perchè non se ne a hanno altri da mettere a confronto nello scambio delle idee e non delle famose tifoserie degli aficionados alleniani? La cosa mi lascia ancor pèiù perplesso mperchè oramai Roberto dovresti conoscere quali siano i miei gusti e i miei intendimenti cinematografici quindi sta roba te la potevi risparmiare e te lo dico da cecchio amico di forum. Ma tenetevelo tutto.., non ve ne verrà reclamato neppure un filino... fatevi pure psicanalizzare dal grande guru !!!! :classic_biggrin:

analogico_09
Inviato
30 minuti fa, Velvet ha scritto:

Noi ci teniamo solo Bergman, Antonioni, Fellini e il girato plastico-fotogenico assieme a qualche altro trituramento di maroni da filmstudio con segue dibattito.

 

Ti leggo un po' malmostroso oggi.., io penso comuque che vi sia più ironia, humor, sarcasmo al vetriolo come pure lieve e bonartio, nei film di Bergman, Fellini, Antonioni (forse no...)  e di altri registi da filmstudio, da dibbbatttino, che nelle tirate radical chick spocchiose e autocompiaciute, e mi taccio su altri aspetti più pruriginosi,  sotto formalina di Woody Allen .

 

Inviato

No Antonioni umoristico proprio no eh 😉

 

analogico_09
Inviato
4 minuti fa, Velvet ha scritto:

@analogico_09 ma vaaaa . Un po' di sangue e arena no? :classic_wink:

 

Come no, anche di Blood and and Bones di Kitano.., troppo lussi por il pubblico italiota... pensa che ho anche citato in positivo  Via col vento film da grande pubblico non da filmstudio e da dibbbattito... niente con cui fare gli snob.., quello lo è il "clarinettaio" magico che trascina una quakche folla di adepti poco tropplo suggestionati delle sue noter scordare.., note di spartiti musicali e di fotogrammi cinemattografici... :classic_laugh:

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
7 minuti fa, Velvet ha scritto:

No Antonioni umoristico proprio no eh 😉

 

 

Infatti.., come precisavo.., ma ci vorrei fare un poco più mente locale, hai visto mai...

Inviato

@analogico_09 non so l'ho anche conosciuto di persona ma era già piuttosto acciaccato. Conoscenze comuni mi dicevano che cmq non fosse esattamente un goliarda neanche prima

Inviato
1 ora fa, analogico_09 ha scritto:

specialmente dopo essere tornati nel 2001 dalla mitologica Odissea kubrickiana nell'ignoto spazio profondo...

Non ho presente ora, quali valzer sono usati da Kubrik?

analogico_09
Inviato

@Velvet Ma Antonioni era un grande poeta della mdp. Una qualità più rara e non di meno importante e "necessaria" della goliardia.

 

E la comicità come pure la tragedia sono arte solo se vengono rappresentate ad arte, nulla è questo o quello di per se'. C'è una acuta e toccante testimonianza del 2007 sull'arte "drammatica" di Antonioni in un articolo del Quotidiano on line del Comune di Ferrara ne copio incollo una parte.

 

 

di Giuseppe Muscardini

<<Della prima esperienza cinematografica di Antonioni si racconta un episodio tra il comico e l'agghiacciante. Risale al periodo bellico l'idea di un documentario sul manicomio provinciale di Ferrara. Ma durante la successiva lavorazione il regista dovette interrompere presto le riprese a causa del clamore e delle grida concitate dei malati di mente, impauriti dai riflettori accesi. Federico Fellini, abituato ad orientare l'obiettivo della telecamera su circostanze grottesche poste fra il riso e il pianto, avrebbe trovata straordinaria la situazione, come straordinario è l'episodio del malato di mente impersonato da Ciccio Ingrassia che in Amarcord reclama a gran voce una donna dall'alto di un albero, da cui si rifiuta di scendere.
A quella prima esperienza di Antonioni, ormai scritta negli annali della storia del Cinema e percepita dai ferraresi come aneddoto, pensavano intensamente i molti convenuti ai funerali del regista, svoltisi giovedì scorso presso la Basilica di San Giorgio. Ma se l'aneddoto rievoca l'amarezza di un fallimento giovanile, non così è vissuto il personale ricordo di quei fatti da parte del regista nel film Il grido (premiato con il Pardo d'oro a Locarno nel 1957), dove gli ammalati sono recuperati, riproposti e collocati nella cornice nebbiosa della pianura padana, dispensatrice di silenzi interminabili. Silenzi che, tolti gli applausi del pubblico alla fine delle esequie, hanno accompagnato la cerimonia funebre del regista quasi in omaggio a quel tacere dei protagonisti dei suoi molti films, in omaggio alle riprese sugli oggetti, posizionati e fissati a lungo dalla macchina da presa per esprimere l'essenza delle cose, sempre compagna della più ordinaria quotidianità. I gonfaloni municipali, gli abiti scuri delle autorità, le molte automobili nel piazzale della chiesa: anche questi erano oggetti su cui soffermarsi, testimoni di cose e di fatti che Antonioni umanamente conosceva. Gente, molta. Fra i presenti Wim Wenders, Tonino Guerra, Roberto Pazzi.[...]>>

 

 

 

 

 

analogico_09
Inviato

@mozarteum Il più celebre, e con l'interpretazione del tuo amatissimo H. Von Karajan, "Sul bel Danubio Blu", come una sorta leitmotiv "cosmico trasfigurato, "metafisico", in una colonna sonora "monumentale"

 

 

 

Also Sprach Zarathustra (Thus Spake Zarathustra)

Composed By – Richard Strauss

1:37

A2Francis Travis & Bavarian Radio Orchestra*–Requiem For Soprano, Mezzo Soprano, Two Mixed Choirs And Orchestra

Composed By – György Ligeti

4:04

A3Clytus Gottwald & Stuttgart Schola Cantorum*–Lux Aeterna

Composed By – György Ligeti

5:50

A4Herbert von Karajan & Berlin Philharmonic Orchestra*–The Blue Danube

Composed By – Johann Strauss*

6:55

B1Gennadi Rozhdestvensky & Leningrad Philharmonic Orchestra–Gayane Ballet Suite (Adagio)

Composed By – Aram Khatchaturian

5:12

B2Ernest Bour & Südwestfunk Orchestra*–Atmospheres

Composed By – György Ligeti

7:56

B3Herbert von Karajan & Berlin Philharmonic Orchestra*–The Blue Danube

Composed By – Johann Strauss*

3:30

B4Karl Böhm & Berlin Philharmonic Orchestra*–Also Sprach Zarathustra (Thus Spake Zarathustra)

Composed By – Richard Strauss

 

 

analogico_09
Inviato

Scusate l'OT ma rimane tutto in "famiglia"...

 

 


Gli astri, le navicelle spaziali, il Cosmo danzano sulle note del Danubio Blu

 

 

 

analogico_09
Inviato
Il 30/7/2024 at 18:18, loureediano ha scritto:

Ho appena finito di vedere To Rome With Love

A parte le prese per il culus di certe cose, vedi l'opera, si palpa in ogni secondi il suo amore per Roma che la mostra senza indugiare come nessun altro, altro che quell'altro osannato

 

Cioè? Chi sarebbe quell'"altro osannato" che indugerebbe a mostrare il suo amore per Roma che come lo mostra Woody nessun altro?

Inviato
2 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Cioè? Chi sarebbe quell'"altro osannato" che indugerebbe a mostrare il suo amore per Roma che come lo mostra Woody nessun altro?

Destinato ai solutori più che abili: 

. . r . . . t . n .

Inviato

Sorrentino. Ma Roma non ha bisogno ne’ dell’uno ne’ dell’altro.

 

  • Melius 1

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