analogico_09 Inviato ieri alle 18:23 Inviato ieri alle 18:23 6 minuti fa, garmax1 ha scritto: Anno scorso al maggio Fiorentino una favolosa cantata di Mendelssohn Die erste Walpurgisnacht che senz'altro conoscerai, tra strumentisti e Coro forse erano maggiori dello sparuto pubblico presente... E già, capita spesso... tanti anni fa, lì davvero mi vergognai per quello splendido coro di "regazzini" venuto dalla Germania per eseguire i metafisici, davvero ultraumani sei Motterri di Bach, si era ancora al vecchio auditorio della Conciliazione, c'erano tre gatti e due orsacchiotti di polelusche ad ascoltare... un regalo per le magnifche voci bianche del Tolzer Knabenchor che Harno volle per incidere una parte dell'integrale delle Cantate sacre. I regazzini a se ne fregarono altamente delle assenze degli imbacucchiti abbonati e ci regalarono a noi quattro presente un concerto memorabile. Ste cose poi qwuesti le vanno a dire in casa loro e non credo che se ne esca con una buona opinione circa il grado di educazione musicale del nostro popolo 1
Spadaccino1 Inviato ieri alle 18:34 Inviato ieri alle 18:34 2 ore fa, analogico_09 ha scritto: grandi opere della storia della musica occidentale che sono alla base portante di tutto ciò che sia venuto dopo A gennaio, all'Auditorium Parco della Musica, Rinaldo Alessandrini dirige Vivaldi e Bach. Dixit Dominus, il Concerto in Do maggiore RV 556, la Sinfonia dalla Cantata BWV 174 e il Magnificat BWV 243. Biglietto preso per il sabato. Mi intriga Sara Mingardo, e non solo. Tanti posti ancora liberi, vabbè mancano ancora due mesi....
analogico_09 Inviato ieri alle 19:41 Inviato ieri alle 19:41 1 ora fa, Spadaccino1 ha scritto: A gennaio, all'Auditorium Parco della Musica, Rinaldo Alessandrini dirige Vivaldi e Bach. Dixit Dominus, il Concerto in Do maggiore RV 556, la Sinfonia dalla Cantata BWV 174 e il Magnificat BWV 243. Biglietto preso per il sabato. Mi intriga Sara Mingardo, e non solo. Tanti posti ancora liberi, vabbè mancano ancora due mesi.... Ho già fatto il biglietto 20 gg fa... Ho conosciuto e frequentato Rinaldo, da illo tempore, ho cantato nel concerto di musiche sacre di Monteverdi nel coro "indipendente", senza direttore stabile, che ci onorò di dirigere nel 1985. Fummo inoltre diretti da Paul Goodwin, che fu primo oboe dell'Academy of Ancient Music fondato dal mai troppo compianto Christopher Hogwood, divenuto maestro concertatore, direttore artistico del Carmel Bach Festival in California; da Federico Maria Sardelli che chiamò il coro per incidere con il suo Modo Antiquo l'oratorio sacro militare Juditha Triumphans (io non partecipai, attacco di appendicite del figliolo operazione urgente) ma fgui presente nel 1984/85 nell'altro coro a Napoli per eseguire in concerto all'auditorium della Rai lo stesso oratorio diretto da Marcello Panni con la non ancoira disciolta Orchestra Alessandro Scarlatti. Fummo Diretti da altri direttori poco noti in Italia. Scusate lo spot pubblicitario ma non è per vendere nulla... se non per condividere un po' di noltalgie prive rimpianti di un ancora assiduo frequentatore di musiche di ogni luogo, genere e tempo. Dopotutto si parla di concerti, no? Da un amico feci registrare il concerto dal mio Marantz stereo, questo il programma, molto impegnativo, trasformato in cover del CD Un altro amico fece delle riprese.., servizio completo . 😃 1
mozarteum Inviato 21 ore fa Inviato 21 ore fa 5 ore fa, garmax1 ha scritto: e la Sinfonia n 15 del genio di Shostakovich Capolavorissimo!
Spadaccino1 Inviato 20 ore fa Inviato 20 ore fa 3 ore fa, analogico_09 ha scritto: Federico Maria Sardelli Visto due volte dirigere negli ultimi dodici mesi. A Firenze, con repertorio per un sopranista brasiliano, e a Napoli, col suo Modo Antiquo e lo spettacolo imbastito intorno a "L'affaire Vivaldi", libro che avevo letto d'un fiato in precedenza e per il quale avevo deciso di assistere all'esibizione e così omaggiare il Maestro. 1
dec Inviato 11 ore fa Inviato 11 ore fa 17 ore fa, garmax1 ha scritto: il pezzo del compositore finlandese Giusto per la cronaca, e dopo una breve ricerca visto che era una "sorpresa" fuori programma, il pezzo in questione era Arena di Magnus Lindbergh. 1
analogico_09 Inviato 7 ore fa Inviato 7 ore fa 12 ore fa, Spadaccino1 ha scritto: 17 ore fa, analogico_09 ha scritto: Federico Maria Sardelli Visto due volte dirigere negli ultimi dodici mesi. A Firenze, con repertorio per un sopranista brasiliano, e a Napoli, col suo Modo Antiquo e lo spettacolo imbastito intorno a "L'affaire Vivaldi", libro che avevo letto d'un fiato in precedenza e per il quale avevo deciso di assistere all'esibizione e così omaggiare il Maestro. Ho letto il libro sulla ricerca del Vivaldi dimenticato e smarrito.., un testo delizioso pieno di suspense quasi informa di "giallo" musicale. Ho assistito al suo spettacolo al Teatro Argentina di Roma, anche in quel conteasto Sardelli da prova della sua grande cultura non solo musicale, della sua acuta, "istrionica" intelligenza e profondità di pensiero e di lettura musicale. Eccellente scrittore.., anche "musicista" della parola. Vorrei condividere un passaggio del libro nel quale Sardelli parla del ritrovamento di un Beatus Vir composto da Vivaldi, del "numero" VI. In memoria aeterna. Attraverso le parole, cosa affatto difficile da farsi, sembra dare corpo "fisico" alla musica, forma visiva vivida ed estremamente poetica. Il Maestro concertatore ha con questo la propria, straordinaria chiave interpretativa dello struggente brano vivaldiano pronto per essere trasmessa ai suoi musicisti. Evito di ricopiare a mano... Suggerisco di leggere ascoltando tale numero... non ne ho trovate di Sardelli, molto bella quasta di Alessandrini in concerto. Soloists: Alena Dantcheva, Kiara Loczi soprano; Thi-Lien Truong mezzo-soprano; Giovanni Cantarini, Cesar Rodriguez, Pierre Ribémont tenor; Nicolas Rouault baritone; Aleš Procházka bass. Conductor: Rinaldo Alessandrini. Orchestra: possibly IXeme Académie baroque européenne d'Ambronay and performed 2002, but I'm not certain. 1
garmax1 Inviato 7 ore fa Inviato 7 ore fa 16 minuti fa, analogico_09 ha scritto: Suggerisco di leggere ascoltando tale numero... non ne ho trovate di Sardelli, molto bella quasta di Alessandrini Questo pezzo Sardelli l'ha eseguito come bis a Firenze lo scorso anno durante un concerto (straordinario) su musiche di Lully con anche il famoso bastone che usava per battere il tempo...
analogico_09 Inviato 6 ore fa Inviato 6 ore fa @garmax1 48 minuti fa, garmax1 ha scritto: Questo pezzo Sardelli l'ha eseguito come bis a Firenze lo scorso anno durante un concerto (straordinario) su musiche di Lully con anche il famoso bastone che usava per battere il tempo... Beh, normale ascoltare da Sardelli tale brano di Vivaldi. Ah.., il "bastone" di Versailles.., wow! sensazionale!... hai per caso letto anche il libro su Vivaldi o magari solo le poche righe tratte dallo stesso che ho postato sopra. Però Sardelli chissà se avrà mutuato l'artefizio da un film nel quale viene rappresentato il grande violista da gamba, compositore factotum Marin Marais capo musicista a Versailles al servizio del re sole, il quale sbatocchiava la mazza di fronte all'orchestra di parrucconi. La scena del meraviglioso film Tous les matin du monde (1991)... Marais in persona sbatocchia l'orchestra battendo i tempo della stessa Marcia per la cerimonia dei ... mamma li turchi.... (L'interprete delle musiche è Jordi Savall con il suo ensemble) Pochi secondi ed entriamo Versailles
Felis Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa Attenzione perché Giovan Battista Lulli si è fracassato il piede mentre batteva il tempo col bastone. Le baton de direction (che noi chiamiamo bacchetta) deriva proprio da questo.
analogico_09 Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa Se lo sarà fracassato mentreb leggeva il biglietto portatogli dal lacchè.. . Ma nel film il mazziere è Marin Marais...
Felis Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa 9 minuti fa, analogico_09 ha scritto: Se lo sarà fracassato mentreb leggeva il biglietto portatogli dal lacchè.. . Ma nel film il mazziere è Marin Marais... Si ma l'asso di bastoni è Lully.
analogico_09 Inviato 5 ore fa Inviato 5 ore fa @FelisOvvio. Caro gli costò Comunque la bastonata sul piede, già che ci siamo raccontiamola tutta. Da wiki L'8 gennaio 1687 [Lully}stava dirigendo l'esecuzione del Te Deum [manco fosse stato un Requinem.. ] da lui scritto dieci anni prima, in occasione della celebrazione per la recente guarigione del re, quando si ferì gravemente, colpendosi un piede con il pesante bastone di metallo battuto sul pavimento per segnare il tempo (si trattava di uno strumento comunemente utilizzato all'epoca). La ferita si infettò e si trasformò in gangrena; per tentare di salvarlo, i medici proposero l'amputazione della gamba, ma Lully rifiutò. Su questa scelta, che si rivelerà fatale, i biografi hanno avanzato diverse supposizioni; il fatto di essere uno degli uomini più in vista della società di allora, e per di più con un passato come straordinario ballerino, potrebbe averlo spinto a non accettare l'intervento, che comunque, nel migliore dei casi, lo avrebbe lasciato menomato a vita; un'altra ipotesi è quella secondo cui sperò di poter guarire soltanto curandosi. L'infezione peggiorò a tal punto che il 22 marzo 1687, dopo poco più di due mesi di penosi travagli, Lully morì, all'età di 54 anni. Il suo corpo fu sepolto nella cappella di San Giovanni Battista nella chiesa agostiniana di Notre-Dame-des-Victoires, ma le interiora furono sepolte nella sua parrocchia, la chiesa di Sainte-Marie-Madeleine. Si sa che le frattaglie fossero le più richieste... 1
G.Carlo Inviato 4 ore fa Inviato 4 ore fa 3 ore fa, analogico_09 ha scritto: Ho letto il libro sulla ricerca del Vivaldi dimenticato e smarrito.., un testo delizioso pieno di suspense quasi informa di "giallo" musicale. Ho assistito al suo spettacolo al Teatro Argentina di Roma, anche in quel conteasto Sardelli da prova della sua grande cultura non solo musicale, della sua acuta, "istrionica" intelligenza e profondità di pensiero e di lettura musicale. Eccellente scrittore.., anche "musicista" della parola. Non a caso è un collaboratore storico del Vernacoliere...
Spadaccino1 Inviato 3 ore fa Inviato 3 ore fa 4 ore fa, analogico_09 ha scritto: Vorrei condividere un passaggio del libro nel quale Sardelli parla del ritrovamento di un Beatus Vir composto da Vivaldi, del "numero" VI. In memoria aeterna. Ricordo bene questo passaggio, commovente, in cui l'autore narra di come, secondo lui, il musicista/musicologo chiamato ad aiutare il deus della ricerca, riporta alla luce il Beatus Vir. Sardelli fa apparire tutto verosimile, quasi fosse un saggio storico. Ma siamo abbondantemente OT. Ci vorrebbe un trehad sulle ricerche storiografiche dei brani ed opere musicali. Solo tu potresti imbastirne uno....😉
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