TetsuSan Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 4 minuti fa, rpezzane ha scritto: Gli strumenti dovrebbero aiutare a farlo meglio e più in fretta. Nel mastering musicale non mi pare stia succedendo questo. Magari sbaglierò e saranno tutti fenomeni incompresi! L' "esperienza", altrimenti definita da qualche forumer "bias cognitivo" ha un costo. Se vuoi Greg Calbi, lo paghi, come fa Gigi D'Alessio (non scherzo). Sennò, grazie al digitale, ci sono un sacco di studi che fai un bonifico e via ftp carichi e poi scarichi il mastering fatto. Più spendi, più compri il nome e puoi scriverlo sui credits. Forse suonerà meglio, forse no...ma che importa ?? E' una logica che per le mie abitudini di ascolto, semplicemente non esiste. L'altro ieri ho ascoltato un nuovo sacd Foné di MusicaNuda (Ferruccio Spinetti e Petra Magoni). Avevo già il cd e posso garantire che il sacd suona molto, ma molto meglio del cd, che comunque suona benissimo. 20 euro. Ho comprato i sacd MoFi dei Van Halen. Avevo vinili e cd, ma i sacd "volano". Quindi, cosa vogliamo fare, botte piena e moglie ubriaca ?? Il tutto rigorosamente IMHO.
captainsensible Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 1 ora fa, one4seven ha scritto: però la compressione "smodata" inizia in un periodo preciso, attorno alla seconda metà dei 90. Stando a quanto affermato da alcuni produttori, la svolta è avvenuta con i primi dischi degli Oasis, oggettivamente delle vere schifezze dal punto di vista della registrazione. Ma, poichè quei dischi vendevano un botto, tutti hanno voluto seguire quel filone, che è diventato quello predominante negli anni a venire. Ciao CS 1
Dufay Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 7 minuti fa, captainsensible ha scritto: Stando a quanto affermato da alcuni produttori, la svolta è avvenuta con i primi dischi degli Oasis, oggettivamente delle vere schifezze dal punto di vista della registrazione. Ma, poichè quei dischi vendevano un botto, tutti hanno voluto seguire quel filone, che è diventato quello predominante negli anni a venire. Ciao CS Terrificanti gli Oasis. C'è un amico mio appassionato del gruppo che mi ha spronato ad ascoltarlo e confesso che non ce l'ho fatta per più di 5 minuti
TetsuSan Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 2 minuti fa, captainsensible ha scritto: dal punto di vista della registrazione. Non vorrei fare il maestrino dalla penna rossa, ma noi della registrazione sappiamo meno di nulla. I danni dei quali parliamo si fanno un po' nel mixing e parecchio nel mastering. Io spero solo che un giorno, per certi dischi, qualche anima buona rimetta le mani sul multipista e rifaccia le cose per benino. In fondo basterebbe digitalizzare il nastro mantenendo le tracce separate e poi, un domani, decidere i da farsi, come è perché.
captainsensible Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 @TetsuSan io per registrazione intendo il risultato finale che ho ascoltato. Considerando l'anno 1994-95, la ripresa sarà avvenuta quasi sicuramente in digitale. CS
one4seven Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 48 minuti fa, captainsensible ha scritto: Stando a quanto affermato da alcuni produttori, la svolta è avvenuta con i primi dischi degli Oasis, oggettivamente delle vere schifezze dal punto di vista della registrazione. Ma, poichè quei dischi vendevano un botto, tutti hanno voluto seguire quel filone, che è diventato quello predominante negli anni a venire. Ciao CS Può darsi, ma non sono sicuro. Si vedono "i segni" già da prima. Madonna, nel 1992, con "Erotica" comincia a comprimere, ma non in maniera pesantissima, che invece avverrà a pieno regime nel 94 con "Bedtime Stories". Se c'è una artista in cui si vede bene questa "evoluzione" nel tempo è proprio lei. Altro artista di lungo corso che attraversa i due decenni: Bryan Adams: "So Far So Good", la famosissima compilation uscita nel 1993: secca. Già ipercompressa. Tina Turner, nel 1991, con "Simply The Best" non va oltre il DR10. Tutti gli altri a mano a mano seguiranno (1994 riconosco essere anno "clou"), chi prima chi dopo, gli ultimi che si "arrendono" intorno al 1998/99 (tipo Sting, Elton John etc...). Da quel momento non si torna più indietro.
fabrizio Inviato 1 Agosto 2024 Autore Inviato 1 Agosto 2024 2 ore fa, one4seven ha scritto: Ma sai quant'è che glielo stiamo dicendo che, se è vero che c'è, è una roba normalissima che è sempre successa nel mondo discografico? Dico "se è vero" perchè non esiste "un blocco" che fa muovere tutto nella stessa direzione. Le cose sono molto più "varie" di quanto si può solo immaginare. Meglio, peggio? Bho... dipende da tanti fattori. Salve, oggi ho ascoltato Files Hi Res di qualità, proposti da forumers , sia di pop che di classica, sia di Major che di piccole realtà ;vuol dire non solo che è possibile , ma anche che qualcuno si impegna più di altri per farlo. Fino ad ora non ci ho visto una logica , non vedo un disegno coerente , non è plausibile neanche la giustificazione in funzione delle utenze finali(cuffiette, Hiphon etc..) alcuni di questi files non hanno le compressioni dinamiche alle quali ci avevano abituato in passato , per me, per quello che posso capire , vengono sottoposti ad una forma di equalizzazione che lei rende accettabili a chi è già abituato a questo tipo di suono ; a Monaco ed alle manifestazioni , questo è il modello di suono che si ascolta . Una volta alle fiere, i problemi che emergevano riguardavano principalmente la gestione dei bassi ( lunghi e fuori controllo )e della gamma altra sopra le righe ; ora non c'una saletta , neanche quelle con i diffusori ampiamente sovradimensionati , nella quale si riscontrino questo tipo di problematiche Ora i DSP , le correzioni digitali, risolvono tutto ...e rendono tutto accettabile , gestibile e godibile. Alla fine credo sia solo uso smodato di software in sede di mix-mastering . Alla fine ci arriverò a capire chi e cosa . Saluti, Fabrizio
one4seven Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 @captainsensible Ps. ci ho studiato molto su questo fenomeno, e come dissi tempo fa a Grisù, a mio avviso, le linee guida (diciamo così) di quel tipo di mastering partono da un disco ben preciso, dal re dei re dei produttori: Quincy Jones, nel 1989, con Back on the Block > https://dr.loudness-war.info/album/view/144810
ilmisuratore Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 10 minuti fa, fabrizio ha scritto: Alla fine ci arriverò a capire chi e cosa . Non sei sulla buona strada ma...ti auguro tanta fortuna
captainsensible Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 @one4seven bisogna anche distinguere. Ci sono dischi che hanno apparente meno dinamica perchè è il tipo di arrangiamento musicale che porta ad avere un suono più "denso". I dischi degli Oasis hanno proprio dei picchi tosati, sono "sporchi". Simply the Best di Tina Turner non è così. CS
one4seven Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 @captainsensible sicuramente. Facevo solo notare che, prima di arrivare ai picchi tosati, cioè la peggiore espressione della compressione, ci sono stati "stadi iniziali" in cui si è cominciato a "densificare" (mi è piaciuto il termine). Quella "densificazione" nel decennio 80 non la trovi da nessuna parte. Qualsiasi genere/artista/disco prendi.
grisulea Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 2 ore fa, senek65 ha scritto: non vi entra in testa che il 99,999999999999999% delle persone ascolta musica su dispositivi e in condizioni che sono lontani anni luce da quelle dell'audiofilo con l'impiantone. E' un dato di fatto e basta. E' pressoché irrilevante. Tu vedi musica classica molto compressa? Io non ne vedo e del resto rimane di gran lunga l'unica che e ne avrebbe bisogno per essere usufruita con i dispositivi "lontani anni luce". La musica moderna non necessita per nulla di compressione, si è sempre ascoltata sulle cuffiette e nastri su portatili o un auto senza gli eccessi di oggi. E' un dato di fatto ma è totalmente inutile.
grisulea Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 42 minuti fa, one4seven ha scritto: Quella "densificazione" nel decennio 80 non la trovi da nessuna parte. Qualsiasi genere/artista/disco prendi. Densificazione? Boiata.
scroodge Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 2 ore fa, fabrizio ha scritto: Alla fine credo sia solo uso smodato di software in sede di mix-mastering . Eh. La penso pure io così. Se è, è questo. Credo però che sia difficle che tu possa trovare una sorta di criterio unificante nell'identificare questo "uso", ultimamente purtroppo, anche "smodato", di software e macchine (ci sono, e vengono ancora usati gli outboard analogici) Se è questo che stai cercando di capire.. Io credo, mio strettissimo parere personale, che abbia più a che fare con una specie di "ricambio generazionale" di chi fa i suoni, o in un adeguamento, verso "canoni estetici attuali, di chi magari ha più esperienza (stavo per scrivere anzianità), ma.... come dire... je tocca..
amacor Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 @TetsuSan 3 ore fa, TetsuSan ha scritto: L'altro ieri ho ascoltato un nuovo sacd Foné di MusicaNuda (Ferruccio Spinetti e Petra Magoni). Quale?
TetsuSan Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 57 minuti fa, grisulea ha scritto: La musica moderna non necessita per nulla di compressione, si è sempre ascoltata sulle cuffiette e nastri su portatili o un auto senza gli eccessi di oggi. E' un dato di fatto ma è totalmente inutile. Tutta la musica registrata bene necessita di compressione. Quella registrata in analogico, con tipico master 38 cm/sec su nastro stereo da 1/2 pollice, molto di più di quella registrata in digitale. Ho avuto modo di ascoltare copie master di dischi molto, ma molto famosi realizzate leggendo direttamente i master, copia 1:1 in tutto e per tutto. Quando vedi schizzare i VU meter dello Studer a + 18 db, dove lo 0 db ( mi sembra ) sia a 510 nWb/m, capisci che quella roba li farebbe schizzare il bulino del tornio di incisione nella stanza di fianco. E se per caso decidessi di mettere lo 0 db del tornio in corrispondenza del, diciamo conservativo valore di + 9 db, otterresti dei vinili incisi bassissimo. Quindi i production master sono già belli compressi, ed i cd più dinamici, diciamo con una media di dr 14, derivano da quei master. Parlo di roba che noi audiofili riteniamo già molto buona. E' compressa. Prima considerazione : il vero master sul cd starebbe benissimo, ma per i più suonerebbe male, ed i discografici non sono fessi, sanno che un buon cd sarebbe una copia quasi perfetta del master. @scroodge, se vuole, può confermare. A suo tempo Velut Luna con i master clone fece più o meno quest'operazione lodevole, mise il master direct to cd. Si sentiva la differenza col cd industriale. Poca, ma solo perché già i cd industriali erano fatti molto bene. 40 minuti fa, scroodge ha scritto: Io credo, mio strettissimo parere personale, che abbia più a che fare con una specie di "ricambio generazionale" di chi fa i suoni, o in un adeguamento, verso "canoni estetici attuali, di chi magari ha più esperienza (stavo per scrivere anzianità), ma.... come dire... je tocca.. Assolutamente vero. Unisci il fatto che con i suoni campionati non si va lontano (come dinamica e spazialità), i nuovi tecnici sono nati e cresciuti nel DR 5, e quello sanno fare. In realtà in Italia avevamo un gigante del mastering, Antonio Baglio, che faceva lavori magnifici, ma per campare è dovuto andare negli States (in Florida, se non sbaglio) perché la' quelli bravi li pagano, qui lavorano quelli che costano poco e mettono più post sui social..... 1
TetsuSan Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 @amacor Ho preso il primo, quello coi disegni blu in copertina, e Little Wonder. Se li vuoi, devi mandare una mail a Ricci direttamente, non mi sembra siano in vendita altrove. Se ti piacciono artisticamente ed hai un lettore sacd, comprali, non te ne pentirai.
grisulea Inviato 1 Agosto 2024 Inviato 1 Agosto 2024 2 minuti fa, TetsuSan ha scritto: Tutta la musica registrata bene necessita di compressione Certo, non è questo in discussione, in discussione è il fatto che da una media di dr15 si è ormai scesi a 5. Per nulla. Ho provato questa settima in auto, ci ho passato parecchie ore, roba con dr 15 con punte di 17/18 di pop rock moderna e mai ho sentito la necessita di alzare o abbassare il volume nello stesso cd. Come non la sento ascoltando con le cuffiette del telefonino. A me questa storia della diversa fruizione sa molto di bols. 1
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