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Melius Club

Se voi foste il giudice


appecundria

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Inviato

 

A seguito di incidente stradale era venuto a mancare il convivente della signora Bianchi.

La loro relazione, duratura e stabile, aveva dato origine a una seconda famiglia di fatto, dalla quale era nata anche una figlia.

A seguito dell’incidente la convivente aveva chiesto di partecipare alla ripartizione del danno non patrimoniale, pagato dall’assicurazione, in concorso con la famiglia legittima, formata dalla moglie e da un’altra figlia.

La difesa della moglie aveva contestato la richiesta sulla base del fatto che il defunto aveva una famiglia legittima che era l’unica vantare diritti in relazione al risarcimento;  

la legge fa riferimento alla categoria dei “prossimi congiunti” quali soggetti aventi diritto al risarcimento del danno morale e che presuppone l’esistenza di rapporto giuridico di coniugo, che nel caso di una “convivente” non è rinvenibile.

 

Se voi foste il giudice come risolvereste il caso?

 

Inviato

Applicando le leggi esistenti, senza interpretazioni fantasiose e/o filosofiche. Se poi la legge è lacunosa, sbagliata, ingiusta, ecc. non rientra nei miei compiti piegarla fino al raggiungimento delle mie opinioni

  • Melius 1
Inviato

Il decuius come beneficiario poteva indicare diversamente dagli aventi diritto. Io quando volavo subaerei militari che è obbligo stipulare un'associazione per ognivtratta di volo indicavo sempre i figl eredi legittimii e mai la mia moglie che in quel momento era tale ma in fase di separazione. Aveva tutte le possibilità da vivo, se gli stava a cuore la nuova famiglia. Ah dimenticavo, il secondo figlio nato da altra unione fuori da un matrimonio e nemmeno convivente

Inviato

Quale sarebbe il danno non patrimoniale nel caso?

La convivente, in base alle normative vigenti, credo che non possa legittimamente pretendere, invece la figlia nata dalla relazione sì.

Inviato

Si può sempre stipulare un'assicurazione sulla vita indicando come beneficiari anche amante e figli illegittimi, non mi risulta che sia vietato.

Inviato
15 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

figli illegittimi

non esistono più nell'Ordinamento italiano dal 2012

Inviato

Quando muore qualcuno c’e’ sempre un accapigliarsi sulle sue spoglie patrimoniali se non v’e’ armonia nella famiglia d’orgine e in quelle derivate (nuore, generi, fratelli).

L’ideale e’ fare testamento, ma:

1) porta male e alimenta aspettative e speranze di dipartita non sempre confessabili; e non e’ detto che le jene s’acquetino ad esso, fomentate da avvoltoi avvocati;

2) soffre il limite della legge italiana piuttosto rigida, che lascia  liberta’ di disposizione solo per la cd disponibile (i tempi sono maturi per modificare cio’);

3) fesso chi muore con molti soldi

 

  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, gbale ha scritto:

mai la mia moglie che in quel momento era tale ma in fase di separazione

Disposizione inefficace qualora alla separazione non fosse seguito il divorzio prima della dipartita tua (ipotetica)

  • Melius 1
Inviato

@penteante Tanto meglio. Nel caso in questione presumo che il marito non andasse più d'accordo con la moglie. I figli sono garantiti ma la convivente no, quindi se si vuole si provvede con testamento.

Inviato
2 ore fa, Fabfab ha scritto:

Applicando le leggi esistenti

E cioè cosa?

Muddy the Waters
Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

fesso chi muore con molti soldi

Da incorniciare 

Inviato

Passando al settore civile, è stato costantemente affermato che “perché possa ritenersi risarcibile la lesione del rapporto parentale subita da soggetti estranei al ristretto nucleo familiare (quali i nonni, i nipoti, il genero, o la nuora) è necessario che sussista una situazione di convivenza, in quanto connotato minimo attraverso cui si esteriorizza l’intimità delle relazioni di parentela, anche allargate, contraddistinte da reciproci legami affettivi, pratica della solidarietà e sostegno economico. Ed è stato altresì precisato che: «Integra di per sé un danno risarcibile ex art. 2059 cod. civ., il pregiudizio recato al rapporto di convivenza, da intendere quale stabile legame tra due persone connotato da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti».

https://www.diritto.it/decesso-sinistro-stradale-risarcimento-anche-alla-famiglia/

Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

La convivente no, salvo rimessione della questione alla Corte Costituzionale per stabilire se sia ancora legittimo, nel trojaio delle relazioni del mondo d’oggi, non equiparare conviventi e coniugi.

Sarebbe quasi riconoscere la poligamia. Però non è roba solo di oggi, per chi poteva avere una seconda famiglia era abbastanza normale, parlo del secolo scorso.

12 minuti fa, appecundria ha scritto:

 Ed è stato altresì precisato che: «Integra di per sé un danno risarcibile ex art. 2059 cod. civ., il pregiudizio recato al rapporto di convivenza, da intendere quale stabile legame tra due persone connotato da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti

Si può convivere con due famiglie diverse?

Inviato
4 minuti fa, meliddo ha scritto:

Si può convivere con due famiglie diverse?

Già convivere con una famiglia è molto difficile, figuriamoci con due

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

Come dice giustamente mozarteum oggi il figlio nato fuori dal matrimonio ha gli stessi diritti di quell legittimo. Quindi la moglie ha poco da zazza dovrà comparire con le figlie. Ma non con la convivente sul piano pratico credo cambi poco.

Pps attenzione a fare diventare coniugi quelli che non vogliono diventarlo


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