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Il diritto di andare al ristorante senza consumare


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Inviato

Fatte tutte le eccezioni di cui sopra, più molte altre, normalmente il ristorantino è un posto di habitué che trascorrono la serata, dove si mangiano cibi semplici ma di materia prima ricercata e selezionata personalmente dal patron che spesso non è un ristoratore professionista (il mio è un professore universitario). 

In tale posto è IMHO disdicevole andare, consumare un solo piatto (peggio ancora se condiviso) e andare via dopo aver soddisfattoi propri bisogni. Senza nemmeno dare il tempo dello scemanfù al proprietario, come una sosta all'autogrill. Non è una questione di importo, per me, è come la cocacola sulle ostriche o l'ananas sulla pizza, so' cose che non si fanno.

Ma non darci troppo peso, sono fisime di un meridionale tradizionalista.

Inviato

Comunque con un solo piatto ti alzi da tavola che hai ancora fame…

Inviato
12 minuti fa, appecundria ha scritto:

eccezioni di cui sopra, più molte altre, normalmente il ristorantino è un posto di habitué

D'ora in poi mi porto il dizionario con le varie definizioni così so come comportarmi. 

Inviato
12 ore fa, ferdydurke ha scritto:

Comunque con un solo piatto ti alzi da tavola che hai ancora fame…

Anche con 6 piatti di certi stellati! 🤣

Inviato

Alzarsi da tavola con un po' di fame è cosa buona e giusta, il pressostato del riempimento gastrico ha infatti un delay di circa mezz'ora.   Questo probabilmente ha determinato la salvezza della specie quando il cibo non era disponibile e a buon mercato come oggi che è (nel nostro mondo)  praticamente garantito, ma procurarselo era rischioso, dispendioso in termini di calorie, e soggetto ai capricci degli elementi naturali. 

Inviato
1 ora fa, Velvet ha scritto:

Di certo non per alzarsi gonfi come otri col rutto libero in canna.

per questi soggetti ci sono gli all can... finti Jap,  i giro pizza , i giro griglia e quello che verrà.. 

qualità al limite della legalità, sperem..  

Inviato

A veder bene, se uno si alza col rutto libero, vuol dire che c'era ancora un po' di spazio... non ha ottimizzato. :classic_biggrin:

Inviato

Come gli "audiofili" che cambiano amplificatore ogni dieci anni (ovviamente con permuta e prezzone) e due/ tre pomeriggi a settimana passano al negozio, che paga affitto , energia elettrica, Inps, cosap, ecc. "per fare un giro"

Inviato
5 minuti fa, magicaroma ha scritto:

"per fare un giro"

Si e poi comprano on-line perchè risparmiano 100 euro su 3500 e il negoziante è un ladro. 

Inviato
1 ora fa, magicaroma ha scritto:

cambiano amplificatore ogni dieci anni

DIECI anni ?   Il settore sterii non sarebbe mai nato ! :classic_biggrin:

analogico_09
Inviato
Il 25/8/2024 at 20:18, appecundria ha scritto:

Sarà perché vivo in un posto dove l'unico problema che non c'è è quello di mangiare qualcosa in giro.

 

Infartti. Personalmente quando non voglio spendere o che voglia sbrigarmi senza dover attendere i tempi a volte lunghi della liturgia mangerecca del ristorante, vado di panini o pizza al taglio, o di localetto degli sfizietti buoni, si spera.., e veloci al prezzo giusto.
Mi sono sempre vergognato di chiedere la mezza porzione nei ristoranti, oppure il "cameriera per cortesia mi porta un altro piatto?,  non per una patetica e kitsch creanza da piccolo borgese sfigato ma perchè trovo che sia un vezzo scostumato e arrogante, una miseraggine. Figuriamoci la pretesa di dividere un parco ed economico pasto a menù fisso tra due o più persone. Piuttodto digiuno...
Roba da "tedeschi", con tutto il rispetto.., perlomeno di quelli che si incontravano una volta e che facevano le pulci al conto, non di rado a ragione quando i ristoratori ci provavano alla grande.., all'itagliana maniera (quanti americani fuggirono dalla costiera amalfitana, per esempio, negli anni d'oro del "wonderful italia" cinematografica e divistica) non saprei se ne esistano ancora.
Però il ristorante non dovrebbe poter rifiutare di servire al viandante o al cliente fisso un solo primo piatto oppure un secondo con controno più acqua e/o vino, pane e coperto, o quant'altro intenda mangiare - non certamente limitandosi a una bruschetta con pachino e rughetta ed acqua di rubinetto -  al prezzo della casa.

Primi anni '80, in Sicilia, non ricordo purtroppo quale fosse l'ameno luogo marinero, forse zona Pachino, Mazamemi?, eravamo in un grazioso e romantico alberghetto situato nel porticciolo di pescatori proprio di fronte al mare. La gentilissima signora che gestiva la pensione su richiesta cucinava per gli ospiti a pranzo e a cena delle autentiche prelibatezze della cucina locale, a prezzi onesti, come pure onesti, fin troppo, erano i prezzi della stanza, semplice, pulitissima, accogliente. La buona prima colazione si pagava a parte, una sciocchezza, come al bar di pese. Un giorno all'ora di pranzo di ritorno da una gita trovammo la signora che aveva già apparecchiato la nostra accogliente tavola per due; ci salutammo accorgendoci di un certo leggero nervosismo che le impediva di mostrare il suo franco e legittimi sorriso... Chiedemmo lumi.., un po' preocculati, al che la signora si sfogò (forse non aspettava altro): una coppia di tedeschi le avevano alzato una gran cagnara per il fatto che nel prezzo della stanza di assoluta onestà, non fosse compresa la prima colazione e che avrebbero riportato la loro lamentela a chi di dovere... La nostra comprensione le fece tornare il buonumore e così ci servi una pasta terramare con le sarde alla siciliana da far rabbivare i morti... segui del pesce non ricordo quale, forse un piatto di polpo "esoterico"... 

In quegli anni si sentiva spesso dire in giro nei luoghi dei viaggi che certi turisti d'oltralpe in giro per l'Italia - seppi che anche la Spagna fu interessata al fenomeno -  spaccasero il soldo in due facendo controlli implacabili al conto (non sempre senza ragione, ma..non si può agire in manera troppo indiscriminata).
il colmo era che... una volta a Cogne, Corsica (caldo infernale, sete mortale...) verso il tramonto  andammo a sederci a un tavolino situato nel terrazzino di un grazioso bar gestito da un italiano. Il quale non si vergognava di comprendere e di parlare la nostra lingua (come molti corsi che pur potendo si rifiutavano di interloquire con la lingua di Dante), tant'è che dopo aver rotto un poco il ghiaccio tra una chiacchiera e l'altra (come vanno gli affari?.., tutto bene, grazie!.., complimenti, ah...  voi siete di Roma, io di Camertimo, etc) a proposito di come andassero le cose con i turisti, sbotto': Vedete quella coppia seduta dietro di voi - l'avevamo vista ma non solo per questo non ci girammo a "spiare"... :classic_laugh: - ebbene hanno ordinato una coca cola piccola e fanno due ore che chiacchierano beatamente senza ordinare null'altro occupando un tavolo che avrebbe potuto ospitare altri clienti (il terrazzino non era enorme.., di lì a poco si era riempito) Insomma.., anche quella era una coppia venuta d'"oltalpe"... Il restoranteur di Camerno era persona affatto fin troppo paziente e gentile.., io avrei sciolto i cani... :classic_tongue:

Inviato
21 ore fa, nullo ha scritto:

esiste un attrezzo con rebbi e un

lungo manico per manovrarlo,  che viene effettivamente assicurato in vita, veniva usato in passato  per la pesca delle vongole sottocosta.

in dialetto smanacul.

italianizzato malamente smanaculo.

in realtà sarebbe smenaculo, per via del caratteristico movimento che occorre fare col deretano per sollevare le vongole dal fondo sabbioso.

 Ora che mi ci fai pensare c'erano anche quelli, pochi.( Ora è proibito).

La maggioranza con la bassa marea usava un ferretto per i canolicchi (*) ed una palettina ( un mini mini rebbio) per le poverazze.

L'occhio e l'esperienza erano fondamentali  per capire dove erano   Era un po' come  rilevare un incidente solo dai segni lasciati sull'asfalto, ed è la stessa cosa che andare a funghi.

(*) Il cannolicchio sta sotto la sabbia ma dov'è lo vedi perché vedi sulla sabbia ci sono un minuscolo cratere e dei cilindretti ,  sempre di sabbia, che ha espulso per farsi posto . Se in quella tana infili un ferretto il canolicchio si chiude  e lo stringe e tu lo tiri fuori.

Ma quante ve ne "imparo" 😀

( Non a te Nullo che ste cose le sai benissimo).

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Inviato

@andpi65 io e mio fratello, negli anni '70, li prendevamo con le mani come ci aveva insegnato un nostro zio di Pescara (Montesilvano per la precisione): indice e medio infilati dove c' era il foro nelle sabbia, a seguire pollice e si tirava su. Io ero piccolo, addetto alle telline per il sugo della pasta (fatta in casa naturalmente). La rottura e' che alle 5 un giorno si e uno no ci veniva a svegliare per andare in spiaggia a pescare, perché più tardi coi turisti non si prendeva più niente. Adesso e' vietatissimo, anche solo raccogliere una conchiglia 'morta'.

  • Thanks 1
Inviato
13 minuti fa, piergiorgio ha scritto:

La rottura e' che alle 5

Ot per ot mio padre mi svegliava alle 5 la domenica mattina per andare a caccia. Il problema era che io in quel periodo studiavo fuori  e alle 5 mi svegliavo normalmente tutta la settimana, solo che il sabato sera rientravo alle 2 , se andava bene.

Sai però che quelle levataccie la domenica mattina le rimpiango? !

Scusate l'OT.

Inviato
21 ore fa, ferdydurke ha scritto:

Comunque con un solo piatto ti alzi da tavola che hai ancora fame…

Ti fara strano ma io a pranzo mangio solo un primo da anni, ben fatto,ma solo un primo, anche a casa.

Non si discute di chi  un primo come unica portata  lo smezza in 4 in un locale.

Si discute dell'approccio verso il cliente che alla prima ti ordina solo un primo.

Fare ristorazione non è per tutti, devi essere flessibile sulle regole e comprendere che vendi non solo piatti  ma  un servizio, quindi , soprattutto, che chi viene potrebbe tornare,dipende.  È la pappardella del fatto che chi entra la prima volta e ordina solo un primo ecc.(.vedi sopra).

@appecundria esperienza di ristorazione per averlo fatto direttamente nessuna, ma in maniera indiretta penso di averne assai . Qui da me si campa, e piuttosto bene,  anche di ste cose.

 

 

Inviato
51 minuti fa, andpi65 ha scritto:

devi essere flessibile sulle regole e comprendere che vendi non solo piatti  ma  un servizio, quindi , soprattutto, che chi viene potrebbe tornare

Proprio per questo li cacciano, per evitare che tornino. La prossima volta gli sciolgono contro i carlini feroci digiuni da due ore. 😀

Scherzi a parte, io ho ricordato che esiste un galateo della ristorazione anche per il cliente.

Giustamente tu ripeti che il savoir-faire non è un obbligo di legge.

That's all folks.

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