Questo è un messaggio popolare. mariovalvola Inviato 10 Settembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 10 Settembre 2024 @appecundria occorrerà l'unanimità per eliminarla? 6
appecundria Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 2 ore fa, nullo ha scritto: scritto chiaramente che ci sono attori che non sono disposti ad ascoltare Draghi, E cosa me ne importa? So' problemi di Draghi. Tu dici che capisco solo io, ma io mi sono limitato a riferire una piccola parte del rapporto. Dunque tu ne capisci più di Draghi. Ps Senza più l'unanimità chi è d'accordo bene, chi non è d'accordo la porta sta la.
appecundria Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 2 ore fa, nullo ha scritto: perché hai questo modo orrendo di dialogare? Perché non ho più pazienza e sempre meno tempo da perdere. Interverrò un po' meno.
appecundria Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 5 ore fa, Panurge ha scritto: sembra che la relazione spenda più caratteri su innovazione e sfide tecnologiche Ah, non si occupa di far cambiare la macchina agli italiani? Allora sono i soliti paroloni dei soliti professoroni al servizio dei comunisti. 😀
nullo Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 16 minuti fa, appecundria ha scritto: 2 ore fa, nullo ha scritto: perché hai questo modo orrendo di dialogare? Perché non ho più pazienza e sempre meno tempo da perdere. Interverrò un po' meno cioè tu metti in bocca ad altri parole poi fai ramanzine di conseguenza su cose inventate di sana pianta, prendi per il cūlus e dici che non hai tempo. tu ne hai fin troppo caro mio.
appecundria Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 Adesso, nullo ha scritto: cioè tu metti in bocca ad altri parole Sì va bene hai ragione.
nullo Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 27 minuti fa, appecundria ha scritto: 2 ore fa, nullo ha scritto: scritto chiaramente che ci sono attori che non sono disposti ad ascoltare Draghi, E cosa me ne importa? So' problemi di Draghi. Tu dici che capisco solo io, veramente altri hanno scritto ciò. andiano bene. Adesso, appecundria ha scritto: va bene hai ragione troppo facile fare il bambino per non pagare dazio.
Savgal Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 Chi è intervenuto può farmi una sintesi in un paio di cartelle in italiano (se è possibile) del documento di Draghi.
iBan69 Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 @Savgal in sintesi… “Whatever it takes”, altrimenti sono azzi!
alex2 Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 https://www.huffingtonpost.it/blog/2024/09/10/news/caro_draghi_no_altro_debito_pubblico_senza_monetizzazione-16861141/ Analisi di Stefano Fassina sul Rapporto Draghi. alex2
Lumina Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 Speriamo abbia ragione Draghi: o si muove o muore. Sempre stato a favore dell’eutanasia.
alex2 Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 28 minuti fa, Lumina ha scritto: Speriamo abbia ragione Draghi: o si muove o muore. Sempre stato a favore dell’eutanasia. Come dice spesso Dagospia, "Meglio una fine spaventosa, che uno spavento senza fine....." -------- IL PROF. FABRIZIO BARCA ELENCA TUTTE LE LACUNE DEL DISCORSO DI MARIO DRAGHI Il discorso del presidente Draghi avrebbe, però, non poche lacune. A spiegarlo è il prof. Fabrizio Barca, economista ed ex ministro per la coesione territoriale nel governo Monti. “Pesa una logica succube nel quadro internazionale, dove si insiste a ignorare che siamo entrati nel secolo dell’Asia, si ignora la priorità di ricostruire un rapporto paritario con l’Africa, si affronta mettendosi in trincea il tema delle “risorse critiche strategiche”, dove la carta vera è promuovere filiere che non dipendano da materie possedute da pochi ed estratte con altissimi costi ambientali e umani. Si mette il riarmo al centro del rilancio della domanda: la parola “difesa” ricorre ossessivamente nove volte, “diplomazia” non una – elenca Barca -. Si ignora la bandiera della concorrenza e si mira a rafforzare i monopoli. Si tratta “sociale” come vincolo di “economico”, non come un fine”. L’economista ex Bankitalia sul Fatto quotidiano prende di mira due concetti espressi da Draghi. Il primo è la “scalabilità” che, secondo Barca, ha nell’impostazione di Draghi il solo fine di “accelerare la concentrazione della conoscenza e del controllo produttivo in poche mani” anziché creare “un’infrastruttura europea” di controllo e gestione dei dati, anche sanitari, di interesse sociale. La seconda definizione è “beni pubblici” che anziché essere “beni fruibili dall’intera società senza la formazione di profitti privati” nella retorica dell’ex premier si trasdurrebbero nella “capacità di indebitamento comune dell’Unione” da scaricare sulle future generazioni. A questo si aggiunge che “l’agenda climatica ambiziosa viene citata solo per dire che è giusta, ma poi, nei fatti, parlando di “industrie ad alta intensità energetica” si evoca il carico normativo maggiore e i minori sussidi delle imprese europee rispetto alle concorrenti”. --------- alex2
piergiorgio Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 3 ore fa, Savgal ha scritto: Chi è intervenuto può farmi una sintesi in un paio di cartelle in italiano (se è possibile) del documento di Draghi. io mi sono portato un pò avanti dal paleolitico iniziando ad utilizzare l' AI (Artificial Intelligence) ecco quanto richiesto : Il rapporto "The Future of European Competitiveness" evidenzia le sfide che l'Unione Europea deve affrontare per mantenere la sua competitività globale in un contesto di rapida evoluzione economica e tecnologica. Attraverso sei capitoli, il documento affronta temi cruciali come la necessità di colmare il divario di innovazione, promuovere una strategia di decarbonizzazione congiunta, aumentare la sicurezza economica e ridurre le dipendenze, oltre a rafforzare la governance e finanziare gli investimenti necessari. 1. Una nuova prospettiva per l'Europa L'Europa ha una base economica solida che combina un'economia aperta, una forte concorrenza di mercato e un quadro legale avanzato che mira alla redistribuzione della ricchezza. Tuttavia, il panorama sta cambiando e l'UE deve affrontare tre grandi trasformazioni: l'accelerazione dell'innovazione, la decarbonizzazione e l'incremento della sicurezza economica. Il declino della produttività europea rispetto agli Stati Uniti e alla Cina rappresenta una delle principali sfide, e il rapporto sottolinea come sia fondamentale colmare questo divario per garantire una crescita sostenibile in futuro. 2. Colmare il divario di innovazione L'Europa ha subito un rallentamento significativo della crescita della produttività rispetto agli Stati Uniti, con una convergenza dal 22% del livello di produttività degli USA nel 1945 al 95% nel 1995, seguita da un nuovo calo sotto l'80%. Uno dei problemi principali risiede nel ritardo nell'adozione di tecnologie avanzate, come l'intelligenza artificiale (AI), che sono cruciali per il futuro della competitività europea. Il documento propone una riforma dei programmi comuni di ricerca e innovazione (R&I), con un maggiore focus sull'innovazione dirompente e un aumento significativo dei finanziamenti per progetti ad alto rischio. 3. Un piano congiunto per la decarbonizzazione e la competitività Il costo elevato dell'energia e le minacce al settore delle tecnologie pulite rappresentano ostacoli significativi per l'Europa. Sebbene l'Unione Europea sia leader mondiale negli standard ambientali e nelle tecnologie pulite, rischia di perdere competitività a causa di politiche disallineate e dell'asimmetria nei costi di decarbonizzazione. Il documento propone una strategia che miri a combinare la decarbonizzazione con il mantenimento della competitività industriale, evitando una de-industrializzazione che potrebbe minare la sostenibilità politica del Green Deal europeo. 4. Aumentare la sicurezza e ridurre le dipendenze La pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina hanno evidenziato la vulnerabilità dell'Europa alle interruzioni delle catene di approvvigionamento globali, soprattutto nel settore delle materie prime critiche e delle tecnologie digitali. Il rapporto raccomanda lo sviluppo di una politica economica estera europea che si concentri sulla sicurezza delle risorse critiche, inclusa una rapida attuazione del Critical Raw Materials Act (CRMA), volto a garantire l'approvvigionamento di materiali essenziali per l'industria tecnologica e l'energia pulita. Inoltre, l'UE deve migliorare la sua capacità di produzione in settori strategici come la difesa e lo spazio. 5. Finanziamento degli investimenti La transizione verso un'economia digitalizzata e decarbonizzata richiede investimenti senza precedenti, pari a circa il 5% del PIL dell'UE all'anno. Per raggiungere questo obiettivo, il rapporto propone di rafforzare l'Unione dei mercati dei capitali (CMU), eliminare gli ostacoli fiscali agli investimenti transfrontalieri e promuovere prodotti di risparmio a lungo termine, come i fondi pensione, per convogliare i risparmi privati verso investimenti produttivi. È anche necessario un forte impegno pubblico, che richiederà la riforma del bilancio dell'UE per concentrare le risorse finanziarie su progetti strategici comuni. 6. Rafforzare la governance Infine, il documento evidenzia la necessità di migliorare la governance dell'Unione Europea per garantire una regolamentazione più semplice e meno onerosa per le imprese, specialmente per le piccole e medie imprese (PMI). Si raccomanda la creazione di una Vicepresidenza per la semplificazione normativa e di un metodo unificato per misurare i costi regolamentari, oltre a una riduzione del 25% degli obblighi di rendicontazione per le aziende, con un obiettivo del 50% per le PMI. Conclusioni Il rapporto conclude che l'Europa ha il potenziale per rafforzare la sua competitività globale, ma solo se adotterà una strategia coordinata che affronti le sfide della decarbonizzazione, dell'innovazione e della sicurezza economica. Il successo di questa trasformazione dipenderà dall'abilità dell'Unione Europea di mobilitare gli investimenti necessari, sia pubblici che privati, e di adottare una governance efficiente che garantisca un ambiente favorevole alla crescita e all'innovazione. Il futuro della competitività europea dipende, quindi, dalla capacità dell'Europa di agire in modo rapido e coordinato su più fronti, per mantenere una posizione di leadership nell'economia globale.
audio2 Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 quindi torniamo a : volete la pace o il condizionatore. no perchè mi pare che siamo ancora in guerra, per dirne una. 1 1
alex2 Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 3 minuti fa, audio2 ha scritto: quindi torniamo a : volete la pace o il condizionatore. Peggio, facciamo cannoni e non condizionatori.... alex2
iBan69 Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 @alex2 potevano chiamare il Prof. Fabrizio Barca a fare la relazione al posto di Draghi …chissà come mai … 😏
Lumina Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 Fra l’altro viviamo in un clima di censura anti democratico. un esempio. il ministro degli esteri svedese si è improvvisamente dimesso dopo la morte di diversi ingegneri Saab nel bombardamento di Poltava, Ucraina. cercatene traccia nei fogli di regime, non la troverete, troppo impegnati a seguire le tracce della pompeiana esperta. ecco, questa è l’Europa.
otaner Inviato 10 Settembre 2024 Inviato 10 Settembre 2024 11 minuti fa, Lumina ha scritto: clima di censura https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/ministro-esteri-svezia-billstrom-pensione_6aaAoQIlsrvlu31JSCuMbV 1
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