spersanti276 Inviato 1 Ottobre 2024 Inviato 1 Ottobre 2024 A me lasciarono di stucco, anche se piazzate alla bell'e meglio, da Consorti a Roma negli anni '70. Erano pilotate da un Michaelson & Austin Tva 1 (75+75W) .
ilbetti Inviato 1 Ottobre 2024 Inviato 1 Ottobre 2024 @Danilo . ESATTO!!! (tele chiare, bellissime!) ... Ero in compagnia di un amico che anche lui ammaliato da quel magnifico suonare, dopo poco mi porto'in laboratorio un Citation II da restaurare... (andava spesso in USA per lavoro e recuperero' un Citation II non proprio "in ordine" che probabilmente era finito in qualche discarica... Ci lavorai un intero inverno, smontandolo totalmente, riverniciandolo e carpendone le caratteristiche alla base di quel magnifico finale... Fu una mezza impresa, ma alla fine suonava in maniera superba, facendo chiaramente capire la differenza fra un ottimo ampli a valvole e i "! Soprammobili con le lampadine".... (che sono molti) Fu un ottima scuola e imparai molte cose sulla realizzazione di un OTTIMO ampli a valvole. Credo siano stati almeno 25/27 anni fa...
olegna Inviato 1 Ottobre 2024 Autore Inviato 1 Ottobre 2024 Posso capire che un potente finale a valvole possa rendere ancora più belle le medio alte delle dahlquist. Ma con i bassi, già non eccessivi, come la mettiamo?
ilbetti Inviato 1 Ottobre 2024 Inviato 1 Ottobre 2024 @olegna , qui ti sbagli... È de il punto dove esce prepotente la differenza fra un ampli a valvole ed un OTTIMO ampli a valvole... È un discorso molto tecnico, ma si può sintetizzare in questi termini: Larghezza di banda (in basso) senza ricorso alla controreazione. Disponibilità di corrente modulabile dallo stadio finale indipendentemente dalle richieste dello stadio driver. (*) Pilotaggio "profondo" delle finali, con capacità di portare quest'ultime,quando necessario in griglia positiva. (**) Ecco, già con queste 3 condizioni, un finale a valvole potrebbe sorprendere... Larghezza di banda ad anello aperto significa semplicemente trasformare di uscita di eccelsa qualità... * La condizione ideale è avere alimentatori separati fra stadi finali e driver... A partire dai secondari dei trasformatori.... Non per derivazione... Semplificando con un accetta è come motoristicamente passare da un singolo carburatore, per un 4 cilindri ad un carburatore per cilindro... Non c è storia! ** portare in griglia positiva la finale, significa che il pilotaggio è sovrabbondate ed imperioso...deve essere un altro piccolo finale... È complicato e costoso, ma a livello di headrom dinamico, contrasto e velocità... È tutta un altra cosa rispetto a pilotaggi "asfittici" che spesso si vedono.... Gli ampli a valvole, NON sono tutti uguali...
olegna Inviato 1 Ottobre 2024 Autore Inviato 1 Ottobre 2024 E quindi quelli dotati di queste caratteristiche? Esistono anche sul vintage? Che non necessitino di un mutuo..
Alessandro Inviato 1 Ottobre 2024 Inviato 1 Ottobre 2024 Solo per apportare una curosità al thread voglio raccontare di una piccola cosa che lessi un po' di tempo addietro, non ricordo bene se attinta da dei forum USA, o da altre fonti web, purtroppo non riesco più a trovarla. Ricordo molto bene che qualcuno parlava dei finali dell’epoca i Mark Levinson Ml2 mono, e che la stessa casa M.L. pare consigliasse per dei test audio dimostrativi di abbinarli specificatamente alle Dalquist DQ10, elogiando quanto di meglio quel connubio potesse essere in grado di esprimere, ciao
mla Inviato 1 Ottobre 2024 Inviato 1 Ottobre 2024 9 ore fa, spersanti276 ha scritto: A me lasciarono di stucco, anche se piazzate alla bell'e meglio, da Consorti a Roma negli anni '70. Erano pilotate da un Michaelson & Austin Tva 1 (75+75W) . Bellissimo, il mio primo finale a valvole, del primo impianto serio. Ma questo della foto credo abbia un problema, dovrebbe avere 4 KT88 mentre così a occhio sembrano due 88 e due 120, o comunque diverse.
spersanti276 Inviato 1 Ottobre 2024 Inviato 1 Ottobre 2024 1 ora fa, mla ha scritto: Bellissimo, il mio primo finale a valvole, del primo impianto serio. Ma questo della foto credo abbia un problema, dovrebbe avere 4 KT88 mentre così a occhio sembrano due 88 e due 120, o comunque diverse. Vero; quello dei tempi aveva Kt88.
Renato Bovello Inviato 1 Ottobre 2024 Inviato 1 Ottobre 2024 3 ore fa, spersanti276 ha scritto: Vero; quello dei tempi aveva Kt88 L’ho avuto e montava le KT88 Gold Lion , quelle con la scatolina rossa . Molto bello il finale mentre il pre TVP1 ronzava in modo pazzesco
spersanti276 Inviato 1 Ottobre 2024 Inviato 1 Ottobre 2024 37 minuti fa, Renato Bovello ha scritto: L’ho avuto e montava le KT88 Gold Lion , quelle con la scatolina rossa . Molto bello il finale mentre il pre TVP1 ronzava in modo pazzesco https://www.ebay.com/itm/195840378074 Queste?
olegna Inviato 2 Ottobre 2024 Autore Inviato 2 Ottobre 2024 Ma tra un Michaelson tva 1 ed un Citation II cosa sceglierete? Sempre siano in ordine? Per le Dahlquist dq10. Qualcuno mi ha parlato anche dei finali Grant Ps non vorrei fare inorridire i puristi, ma le sto provando con un classe D della Rouge audio (Hypex NC 1200) e non mi pare vadano affatto male. Suono apparentemente felpato, ma in realtà molto trasparente e dinamico
ilbetti Inviato 2 Ottobre 2024 Inviato 2 Ottobre 2024 @olegna ... Citation II senza alcun dubbio... Ma anche i mono di De Parravicini non sono male... Su materiale storico di qualità è molto difficile far combinare le 3 questioni tecniche che ho espresso, tutte insieme. Ci sono molti ampli che hanno stupendi trasformatori di uscita (Leak, ad esempio o altri inglesi coevi) ma difettano di pilotaggio, altri, meno noti, hanno soluzioni tecniche "moderne" ma trasformatori meno performanti...ci sono ottimi Luxman, ed un Sansui che sono davvero niente male... (con trasformatori Hashimoto...) Qui in laboratorio è passato anche un ampli che sulla carta non prometteva molto... O meglio quantomeno "o famo strano..." ma che suonava è pilotava davvero molto, molto bene... Radford TT100.
Renato Bovello Inviato 2 Ottobre 2024 Inviato 2 Ottobre 2024 22 ore fa, spersanti276 ha scritto: Queste Esattamente quelle . Fantastiche
il Marietto Inviato 3 Ottobre 2024 Inviato 3 Ottobre 2024 Il 26/09/2024 at 16:58, paolosances ha scritto: ben diverso ascoltarle con un valvolare da 25 watt in effetti con un Radford 25 suonavano un incanto nelle varie occasioni d'ascolto. Altrettando ma con più dinamica e ci mancherebbe con un finale Pass non ricordo se 250 o 350
Danilo Inviato 3 Ottobre 2024 Inviato 3 Ottobre 2024 In effetti le dq10 sono diffusori alquanto schizzinosi. Nonostante l abbia sentita suonare spesso male e ogni tanto bene ( Ampzilla )con nerboruti ss , per me sono diffusori da valvole. Ma non da piccoli valvolari. Un amico aveva il Radford 25 con il quale erano deliziose ma leggere. Poi con musica complessa l ampli entrava in crisi. Alla fine gli ascolti migliori li ho fatti con push pull da 60/70 watt. Appunto, Citation ii Sonic Frontiers power e Michaelson &Austin. Se fossi ricco la mia scelta ,filologica, sarebbe o Citation i e ii oppure Arc sp10/11 e d79( come già scritto). E poi godrei anche a impianto spento. 😁 1
olegna Inviato 3 Ottobre 2024 Autore Inviato 3 Ottobre 2024 Per il citation II chiedono dai 4000 ai 5000 euro. Mi pare eccessivo.
claudiofera Inviato 3 Ottobre 2024 Inviato 3 Ottobre 2024 Sono (anche) apparecchi "da collezione",per cui $$$$...tornando a quotazioni più maneggiabili,darei uno sguardo ad altri americani relativamente più recenti,tipo VTL o Sonic Frontier 1
Danilo Inviato 3 Ottobre 2024 Inviato 3 Ottobre 2024 @olegna purtroppo è così. Il fatto è che Harman Kardon non ha l allure dei Mac e dei Marantz d epoca. Ma il livello è quello. Ho avuto la fortuna di fare una prova a confronto tra Citation i McIntosh c 22 e Marantz 7. La preferenza è soggettiva. Mentre a livello estetico non c è confronto. Ma il Citation costa un terzo o meno degli altri 2. un Marantz 9 costa 3 volte tanto un Citation ii …. Vedi tu.
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