senek65 Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 10 ore fa, appecundria ha scritto: Chi si illude di poter vivere al di fuori di una comunità o è al di sopra o è al di sotto dell'uomo: o è una bestia, o è un dio. Abbiamo anche esempi di bestie che si credono un dio. 1
nullo Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 47 minuti fa, appecundria ha scritto: quelle animali "società:. https://www.treccani.it/enciclopedia/societa-animali/ 47 minuti fa, appecundria ha scritto: consideriamo Aristotele "banale magari si considera banale tirargli la tunica. esiste un solo modello di società possibile? direi di no. i vari modelli sono fissi nel tempo? direi di no cosa determina per te il virare verso questo presunto egoismo? on piccolo, cosa ha determinato, ad esempio, la dissoluzione dei clan familiari e ci si è spostati in media verso forme di individualismo? il single è un egoista? 47 minuti fa, appecundria ha scritto: quelle animali "società:. https://www.treccani.it/enciclopedia/societa-animali/ 47 minuti fa, appecundria ha scritto: consideriamo Aristotele "banale magari si considera banale tirargli la tunica. esiste un solo modello di società possibile? direi di no. i vari modelli sono fissi nel tempo? direi di no cosa determina per te il virare verso questo presunto egoismo? on piccolo, cosa ha determinato, ad esempio, la dissoluzione dei clan familiari e ci si è spostati in media verso forme di individualismo? il single è un egoista? 1
senek65 Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 39 minuti fa, nullo ha scritto: il single è un egoista? Più onaista direi. 1
Questo è un messaggio popolare. Panurge Inviato 22 Ottobre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Ottobre 2024 40 minuti fa, nullo ha scritto: il single è un egoista? No, è fortunato. 7
Questo è un messaggio popolare. appecundria Inviato 22 Ottobre 2024 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Ottobre 2024 40 minuti fa, nullo ha scritto: 1 ora fa, appecundria ha scritto: quelle animali "società:. https://www.treccani.it/enciclopedia/societa-animali/ OK. Abbiamo capito che di fronte a te Aristotele è un deficiente, adesso possiamo procedere? 1 2
Roberto M Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 6 ore fa, nullo ha scritto: a leggere, pare che nella comunità non vi siano forze soverchianti, storture, limitazioni delle libertà e intollerabili imposizioni. il gruppo protegge e schiaccia al contempo, costringe a subire regole non necessariamente condivisibili. Bravo Nullo. Tempo fa c’è stato un articolo, bellissimo, di Susanna Tamaro su quanto sia brutto il termine “inclusione” e su quanto sia pericolosa l’esaltazione della “comunità” contrapposta ai diritti individuali. I due terzi dei paesi che controllano e decidono le politiche dell’ONU sono dittature, cioè Stati e comunità dove il rispetto dei diritti umani e’ inesistente, alcune sono l’inferno in terra e l’apartheid per il 50% della popolazione, le donne. 2
senek65 Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 2 minuti fa, Roberto M ha scritto: Tempo fa c’è stato un articolo, bellissimo, di Susanna Tamaro su quanto sia brutto il termine “inclusione” e su quanto sia pericolosa l’esaltazione della “comunità” contrapposta ai diritti individuali. Ritirati a vivere in un monastero: così sei sereno e tranquillo. Semmai portai anche @nullo 2 minuti fa, Roberto M ha scritto: I due terzi dei paesi che controllano e decidono le politiche dell’ONU sono dittature, cioè Stati e comunità dove il rispetto dei diritti umani e’ inesistente, alcune sono l’inferno in terra e l’apartheid per il 50% della popolazione, le donne. Capirai se non ci infilavi l'ONU.
appecundria Inviato 22 Ottobre 2024 Autore Inviato 22 Ottobre 2024 Esistono pensatori, e Aristotele ne è il capostipite (ma anche ad esempio l'Aquinate o Kant, o lo stesso Nietzsche) che richiedono una elevatissima capacità di astrazione del pensiero, una familiarità col carattere speculativo astratto, che non è immediata e non è per tutti. È il pensiero che cerca l'universale, se ne catafotte se sul sentiero luminoso c'è una cacca di cane e che c'è il rischio di pestarla. Chi preferisce camminare con gli occhi bassi fa benissimo ma possibilmente non in questo thread. 1
appecundria Inviato 22 Ottobre 2024 Autore Inviato 22 Ottobre 2024 6 minuti fa, Roberto M ha scritto: 6 ore fa, nullo ha scritto: regole non necessariamente condivisibili. Bravo Nullo. il busto di marmo alla destra di Federico II.
appecundria Inviato 22 Ottobre 2024 Autore Inviato 22 Ottobre 2024 Scusate, va bene che è un bar ma che sia almeno il bar di una città colta. Qui mi pare il bar di Sgrullate, ognuno che non ha la minima idea dell'argomento entra e spara minchiate. Per parlare di queste cose ci vuole un background, se non l'avete passate appresso, cortesemente. Evitate le brutte figure.
appecundria Inviato 22 Ottobre 2024 Autore Inviato 22 Ottobre 2024 16 minuti fa, Roberto M ha scritto: decidono le politiche dell’ONU sono dittature, cioè Stati e comunità dove il rispetto dei diritti Parlando di Aristotele ci sta bene un po' di propaganda a favore di Israele.
Questo è un messaggio popolare. aldofranci Inviato 22 Ottobre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Ottobre 2024 10 minuti fa, senek65 ha scritto: Ritirati a vivere in un monastero: così sei sereno e tranquillo. Semmai portai anche @nullo Io li manderei a farsi una sambuca con Abelardo. Tutt'e due. A uno offre pure una zuppa calda, all'altro un bel sigaro. . 3
Questo è un messaggio popolare. Roberto M Inviato 22 Ottobre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Ottobre 2024 Ho ritrovato l’articolo vecchio della Tamaro. Condivido il link e alcuni stralci. Poi vi saluto che devo andare a lavorare, stasera leggerò i vostri commenti su questo interessante tema di discussione. . https://www.corriere.it/opinioni/24_agosto_04/olimpiade-la-cerimonia-e-stata-una-offensiva-e-ideologica-banalita-d035bab9-2e67-411c-b5fc-3b00a1e63xlk.shtml . Essendo nata alla metà del secolo scorso, appartengo alla generazione per cui la cultura, quella con la C maiuscola, era appannaggio della Francia. A scuola studiavamo il francese come seconda lingua e, nell’adolescenza, le poesie che imparavamo a memoria e che ci inebriavano erano quelle di Rimbaud e di Baudelaire, i grandi maestri dell’inquietudine …. Con questa memoria personale e generazionale, mi sono preparata ad assistere ai giochi olimpici. Dato che ero fuori a cena, mi sono collegata tardi e la prima immagine che ho visto è stata quella di un uomo barbuto fasciato in una guepière sadomaso che avanzava su una passerella seguito via via da altri artisti fluidi che si dimenavano sopra l’effige luminosa della Comunità Europea …… Mi sono chiesta che cosa c’entrasse tutto questo con lo spirito olimpico e quanto fosse opportuna questa esibizione di pessimo gusto, dato che era un programma in mondovisione e si suppone ci fossero spettatori minorenni e altri appartenenti a mondi culturali non ancora assuefatti allo spirito del tempo e per i quali queste immagini avrebbero potuto provocare irritazione e turbamento. Annoiata da tanta offensiva e ideologica banalità, ho spento e sono andata a dormire. Solo il giorno dopo ho scoperto che quell’allegra tavolata era stata interpretata da molti come una rappresentazione moderna dell’Ultima Cena e che, in quanto tale, aveva già suscitato proteste da diverse parti. … ….In un paese che ha dato i natali a Rimbaud, a Matisse, a Mallarmé, a Proust il fatto che questa goliardica passerella venga difesa in quanto arte è imbarazzante, ma quello che è ancora più imbarazzante è leggere le giustificazioni a posteriori degli ideatori della cerimonia. Se io tiro un sacco di spazzatura addosso a qualcuno, penso evidentemente di avere le mie ragioni e dunque rivendico con orgoglio l’azione fatta. Ma se lo lancio e dico: «scusate vi è arrivata addosso perché il vento è cambiato, non era mia intenzione aggredirvi», dimostro di essere quello che con un termine ormai desueto ma molto bello si definisce «pusillanime». La Francia avrebbe potuto dire: «Sì, abbiamo fatto questo perché per noi l’unica religione è la laicità. E la nostra missione è dissacrare tutto ciò che persone comuni continuano a considerare intoccabile, rinunciando alla loro libertà». Non a caso, Rachida Dati, il ministro della cultura, si è affrettata a dichiarare che loro, in quanto libertari, rispettano tutte le credenze delle persone. Non c’è un fondo di disprezzo nel definire credenze le grandi religioni? Si può anche credere in un amuleto, nei fondi di caffè, nei fantasmi o nel potere taumaturgico delle piramidi di cristallo. Nel mondo ci sono 2 miliardi e 400 mila persone di «credenza» cristiana, 2 miliardi e 100 mila, in crescita, di «credenza» islamica, e 15 milioni di «credenza» ebraica, soltanto per restare all’interno delle credenze abramitiche. Malgrado la rapida scristianizzazione dell’Occidente, tra questi miliardi permangono ancora persone profondamente convinte della loro credenza, altrimenti chiamata fede. Si può anche pensare che, fra tutti gli atleti presenti alle olimpiadi, ce ne sia un certo numero di religioni diverse e che anche loro si siano sentiti offesi dallo spirito dissacrante della festa. Thomas Jolly, l’ideatore della cerimonia dell’Apertura dei Giochi, ha affermato che non aveva voluto offendere nessuno, che il suo voleva essere uno spettacolo all’insegna «della benevolenza, delle generosità e dell’inclusione». Quando sento la parola «inclusione» la prima sensazione che mi viene in mente è l’angoscia suscitata dall’immagine di quei poveri insetti rimasti per sempre intrappolati nell’ambra. Inclusione dunque vuol dire essere chiusi dentro, inglobati in una realtà che ci imprigiona. Non a caso inclusione e reclusione sono termini particolarmente vicini. La rappresentazione fintamente audace di Parigi è il sigillo di una società che ha totalmente perso la concezione del bene e del male e si è smarrita in una pericolosa deriva moralistica. Non essendoci il male, non è più necessaria alcuna forza per combatterlo. Bastano i buoni i sentimenti - l’inclusione, la tolleranza, la benevolenza appunto - ma i buoni sentimenti senza una radice profonda nel bene sono una realtà evanescente. In questi anni abbiamo assistito alla loro trasformazione da innocue esortazioni da vecchia maestra - siate buoni - all’esercizio di una tirannia coercitiva sempre più incalzante. E l’abominevole parto del linguaggio politicamente corretto è un frutto di questa trasformazione. Dobbiamo essere tolleranti, dobbiamo essere inclusivi, dobbiamo adeguarci alla fluidità per non essere estromessi dal consesso della nuova civiltà. Con la scomparsa del bene e del male, è stato celebrato il funerale dell’etica. Non dobbiamo più caricarci sulle spalle il pesante fardello del libero arbitrio e della coscienza, ma farci soltanto trascinare da questa informe marea pagana. «In Francia abbiamo il diritto di amare chi vogliamo e come vogliamo» ha ribadito Jolly per dare un sigillo alla sua audacia, «di credere o di non credere» come se stesse parlando a una platea di arretrati reazionari e forse dimentico che ormai in tutto mondo occidentale, proprio grazie all’originale libertà concessa dal cristianesimo, è possibile amare chi si vuole, come si vuole e credere in quello che si vuole senza incorrere in alcuna persecuzione. Altro che laicità. L’inclusione è in tutto e per tutto una nuova religione, con i suoi riti, i suoi diktat e le sue squadre di sacerdoti moralisti in grado di colpire e distruggere tutti coloro che non si adeguano. Siamo in molti ormai ad essere esasperati da questo nuovo culto. Culto imposto dal mondo anglosassone e totalmente estraneo alla nostra civiltà mediterranea, nel quale non ci riconosciamo, al quale non vogliamo prostrarci e del quale siamo in grado di vedere i danni prodotti sui bambini e sui giovani, convinti ormai che la loro identità di esseri umani non sia determinata dal dialogo costante tra le mente e il cuore, ma da quello che hanno, che non hanno o che vorrebbero avere tra le gambe. L’asticella sale di anno in anno e questo dovrebbe allarmare tutte le persone davvero laiche, altrimenti prestissimo arriverà un giorno in cui mi sveglierò convinta di essere un pastore tedesco - ho sempre sognato di essere Rintintin - e pretenderò che questo venga trascritto sui documenti. E quando, con questi, mi presenterò alle mostre canine e non mi faranno partecipare, griderò all’esclusione. Chi può negarmi il diritto di essere cane? La realtà c’est moi. 2 1 1
Fabio Cottatellucci Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 2 minuti fa, appecundria ha scritto: Parlando di Aristotele ci sta bene un po' di propaganda a favore di Israele. Il nostro Roberto vince il premio "Delenda Carthago" 2024. 2
appecundria Inviato 22 Ottobre 2024 Autore Inviato 22 Ottobre 2024 9 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto: Il punto è che sta dilagando un divorante individualismo, esito marcescente della fine del capitalismo e dell'era dei diritti liberali. In realtà la figura dell'individualista fu classificata già da Darwin nel quadro generale dell'evoluzione, e poi successivamente precisata. Non è quindi recente. Adesso non ricordo bene, magari qualcuno mi aiuterà, mi pare che la figura di colui che agisce in maniera fortemente opportunistica contribuisca addirittura ad accelerare l'evoluzione della società perché essa è costretta a sviluppare anticorpi. Più o meno...
Questo è un messaggio popolare. senek65 Inviato 22 Ottobre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Ottobre 2024 @Roberto M Aristotele e Tamaro. Bella accoppiata. "La Retorica" e "Va dove ti porta il cuore". 1 3
appecundria Inviato 22 Ottobre 2024 Autore Inviato 22 Ottobre 2024 8 minuti fa, Roberto M ha scritto: sento la parola «inclusione» la prima sensazione che mi viene in mente è l’angoscia Roberto, per favore, ci lasci dire due parole in astratto? E dai, prima Israele, adesso Salvini, il prossimo intervento sarà un discorso di Trump? Lo sai, dovresti saperlo, il pensiero dei grandi filosofi richiede astrazione. Per cortesia non intervenire più in questi termini. Grazie.
Questo è un messaggio popolare. appecundria Inviato 22 Ottobre 2024 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Ottobre 2024 17 minuti fa, Roberto M ha scritto: Chi può negarmi il diritto di essere cane? Questa è una citazione di Diogene il cinico di Sinope oppure è una presa d'atto? 4
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