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Pupi Avati


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Inviato

Oggi ho assistito alla laurea honoris causa a Pupi Avati in ‘italianistica’. Il motivo è stato il suo film su Dante (non ho visto…ma ho sentito giudizi tranchant). Non ho passione di cinema, per cui non lo conosco. Chiedo ad esperti e appassionati: consigliate qualche suo lavoro?

Inviato

Non sono un esperto, sono un appassionato di cinema: no!

Ciao.
Evandro

Inviato

@Partizan Grazie. Detto con franchezza: nel conferimento delle lauree ad honorem i meriti 'artistici' sono aspetto quasi sempre marginalissimo, e le ragioni sono altre, però un regista con carriera di parecchi lustri, una certa notorietà...'avrà fatto anche cose buone' (cit.), spero?

Aspetto coreografico: alla cerimonia c'erano politici noti...oltre alla ministra dell'Università, verbosa e stucchevole nel suo discorso, ho visto Gasparri in prima fila, e Quagliariello. 

Inviato

Per me il miglior Pupi Avati è quello dei film gotico-horror padani (eccetto "Il Nascondiglio" ambientato nello Iowa) grotteschi e non. Opere che se la battono con i più celebrati film esteri dello stesso genere: americani, europeri, orientali...   Se piace il genere filmico consiglierei "La Casa dalle finestre che ridono", per iniziare. Altrri ottimi titoli: "Zeder"; "L'Arcano incantatore"... etc. Se ne potrebbe parlare.

Trovo che i film "normali" di Avati siano... "normali"... "democristiani"?  :classic_tongue: Strano quindi che Avati sfoderi il suo doppio con film piuttosto inquietanti e scabrosi...

Inviato

@Napoli A me piacciano anche i primissimi... Balsamus l'uomo di Satana; Thomas... gli indemoniati; La Mazurka del barone , della santa e del fico fiorone... con un Tognazzi strepitoso da annali; Bordella; Tutti defunti tranne i morti... tutti horror con grottesco in grande spolvero.

Ah.., un film "normale" di Avati è invece un chicca molto bello, insolito, interessante con una sua poesia sommessa e aggraziata, film rarissimo, credo mai passato in TV, mai capito perchè, io lo vidi al cinema, come pure rari anzi introvabili sono i primi "gotici"... "Noi tre" è la storia del giovanissimo Mozart di passaggio in Italia... una storia molto interessante, da wiki:

 

 

1770. Il quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart, accompagnato dal padre Leopold, compie un viaggio a Bologna per sostenere un esame all'Accademia dei Filarmonici. I due vengono ospitati nella villa dei conti Pallavicini alla Croce del Biacco. "Amadè", come viene chiamato familiarmente da tutti, studia intensamente per tre mesi, ma è interessato anche alla natura e a tutto ciò che lo circonda: fa amicizia (dopo una iniziale diffidenza) con Giuseppe, figlio del conte, e si innamora di Antonia Leda, una quindicenne che abita nelle vicinanze e di cui anche Giuseppe è innamorato. Anziché odio e rivalità, i due ragazzi sviluppano un sentimento di genuina complicità e Mozart, da sempre considerato un «genio», si troverà improvvisamente a vivere una situazione di normalità, fatta di giochi, di ingenue scoperte e di piccole conquiste: una vita quotidiana che si scontra con il gravoso impegno al quale è costretto dal suo destino di ragazzo-prodigio.

Questa libertà è destinata però a durare poco: l'esame è ormai prossimo e Mozart, per cercare di sottrarsi alle gigantesche aspettative di tutti, sbaglia volutamente un passaggio durante l'esame [per poter restare ancora a Bologna - ndr] ma in extremis padre Martini corregge l'errore e il tentativo del giovane fallisce miseramente. I Mozart riprenderanno così il loro viaggio. 

Film delizioso.., c'è tuttavia sempre quel tocco di "horror"... di inquioetante: la natura segreta di Avati.

 

Anche nel Tubo c'è pochissimo, brevi spezzoni

 

 

 

 

La rustica stravaganza del conte Pallavicini che scandalizza i commensali affascinando il giovane Mozart...

 

buone visioni... monche ma...  :classic_biggrin:
 


 


 

 

  • Thanks 1
Inviato

@analogico_09Regalo di natale no?

A me piace molto. Abatantuono nel suo primo ruolo non-comico,

la conclusione malinconico-tragica, il gioco come droga ecc.

Anche il seguito mi aveva divertito pur molto inferiore.

 

 

 

 

Inviato

@dariob Regalo di Natale lo dovrei rivedere, mi piacque ma non mi rimase impresso se non per la notorietà che ebbe il film.

Inviato
2 minuti fa, Napoli ha scritto:

@analogico_09 del tutto sconosciuti i primissimi film di Avati, cercherò di rimediare.

Idem.

Inviato
12 minuti fa, Napoli ha scritto:

@analogico_09 del tutto sconosciuti i primissimi film di Avati, cercherò di rimediare.

 

Ci sono alvuni titoli in streaming, youtube od altro, prova a guardare.-

Inviato
58 minuti fa, micfan71 ha scritto:

Segnalo anche "Una gita scolastica", con Carlo delle Piane e Nick Novecento

 

 

Ecco, questo è del lato "nostalgico" di film da famigliole di Avati. La vena con la quale ha realizzati film modesti.

Inviato

"Regalo di Natale" fu girato da Avati con bassissimo budget, come film "alimentare"... ne uscì un'opera corale nella quale si sfidano magistrali interpretazioni di Abatantuono, Carlo Delle  Piane e Gianni Cavina. Gran bel film, per me il migliore del regista.

 

Un film che ha il suo perché è anche "Ultimo minuto", sul mondo del calcio.

Inviato
2 ore fa, Velvet ha scritto:

Notevole anche la sua attività di talent-scout, spesso con lui sono cresciuti e sbocciati giovani attori di livello.

Aggiungerei che riesce a far recitare anche i "muri". Abilissimo nella direzione degli attori (anche non professionisti) da cui riesce a tirare fuori il meglio. 

Notevole anche la facilita' con cui  scrive i suoi film, dal soggetto ai dialoghi.

Inviato

Esatto, raramente i film di Pupi e Antonio Avati, perché è giusto includere anche il fratello, vanno sotto la sufficienza.  Interessante anche "Il signor diavolo", tentativo di riprendere il filone dell'horror emiliano. Non ha il fascino de "La casa con le finestre che ridono" o "Zeder" ma non è niente male.

Avati era molto legato a Gianni Cavina, attore che ha detta del regista non ha avuto la fortuna che avrebbe meritato.  

Fabio Cottatellucci
Inviato
8 minuti fa, Guru ha scritto:

Non ha il fascino de "La casa con le finestre che ridono" o "Zeder"

Due capolavori assoluti.

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