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Melius Club

Ai confini del Jazz


damiano

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Gaetanoalberto
Inviato

Alla memoria di chi i confini li ha sempre e per definizione ignorati e superati.

Non lo amo particolarmente in questa veste, e neppure in questo particolare brano, però ricorda che è bello spaziare.

 

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Inviato
12 minuti fa, damiano ha scritto:

L'etichetta che secondo me (ovviamente) rappresenta la coltivazione della fascia di confine è ECM. Io ho iniziato nel 77 comprando "Bright Size Life" album d'esordio del giovane (è del 54 e il disco e del 76) talento Par Metheny. Il disco è jazz purissimo con continui richiami alla tradizione (Jim Hall e Ornette), sviluppato con personalità altissima e grande sapienza compositiva.

 

 

Ma se e' jazz purissimo perche' metterlo tra le cose che sarebbero ai confini del jazz? ☺️

Inviato
9 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

se e' jazz purissimo perche' metterlo tra le cose che sarebbero ai confini del jazz? ☺️

Perché è stato l'esordio di un ricercatore sopraffino e quindi l'ho collocato (diciamo) alla carriera. In una intervista alla domanda banale del giornalista, mi pare italiano, mi pare al Sanremo jazz festival: che musica suoni?  ha risposto letteralmente "well, you cannot put your finger on It"...

E quindi, chi sono io?

 

 A proposito ci sarà anche lui al Roma Jazz Festival 🙂

Ciao

D.

 

Inviato
55 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Non lo amo particolarmente in questa veste, e neppure in questo particolare brano,

Io da matti! Naturalmente non per M.Davis, ma l'omaggio dell'Hip-Hop al gran vecchio.

Grazie di averlo postato, dello stesso LP mi piace questo:

 

  • Melius 1
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Inviato
1 ora fa, damiano ha scritto:

rappresenta la coltivazione della fascia di confine è ECM. Io ho iniziato nel 77 comprando "Bright Size Life"

Bellissimo! 

Io invece qualche anno dopo con questo, più 'crossover' e emblema del Metheny più famoso:

 

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Gaetanoalberto
Inviato

Citazioni celebri di ibridologia fondativa

 

 

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Inviato

Ma, francamente,  perché mai dobbiamo appiccicare delle etichette, che servono più che altro per dare un'idea. 

 

 

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato

Cambiando genere, sempre senza pretese particolari, non so come vi ponete di fronte a queste combinazioni di tradizione, folk, e qualcosa che a me pare stare nei famosi confini in cui mi trovo benissimo.

Un ebreo sefardita italiano, che ci vuole faccia a proprorlo di sti tempi amari

 

  • Melius 1
Inviato

Ho visto un paio di post sul divino Miles,  che ha naturalmente partecipato alla definizione.del confine. Mi interessa però proporvi un altro modo di suonare la tromba, molto ma molto confine, quasi ascensore o aeroporto. Ma lascio a voi l'unione dei puntini, se ci sono e se vi interessa. Arve Henriksen in una performance esclusiva con il dj Fennesz. Henriksen è uno dei cavalli di razza di ECM.

E interessante leggere i commenti perché Arve è molto social...

 

Io apprezzo molto questa performance

 

Ciao

D.

 

  • Thanks 2
Inviato
12 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Alla memoria di chi i confini li ha sempre e per definizione ignorati e superati.

Non lo amo particolarmente in questa veste, e neppure in questo particolare brano, però ricorda che è bello spaziare.

 

Davis E' il jazz situato al centro della sua ispirazione ed azione, sempre, anche quando per motivi "psicologico-esistenziali" veste i panni della stella rock, mentre in realtà si riappropria degli elementi musicali che la pop music e il rock prendono dal jazz stesso per nobilitarli ponendoli al servizio della grande cultura musicale afroamericana.

 

ascoltoebasta
Inviato
15 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

non so come vi ponete di fronte a queste combinazioni di tradizione, folk,

Io di fronte a ciò mi pongo nella miglior condizione d'apertura possibile,amo le contaminazioni,le riletture,le rivisitazioni e i puzzle di più generi,sempre se fatti in un certo modo,che banalmente dev'essere il modo che piace a me.....:classic_biggrin:.

2 ore fa, damiano ha scritto:

In una intervista alla domanda banale del giornalista

A proposito di domande e risposte tra giornalisti e artisti,a fine '70 o primi '80,in Italia per un breve tour,nello spazio dedicato alle interviste un giornalista chiese a Zappa:"Cosa pensa che farà tra parecchi anni quando sarà più anziano e senza più stimoli?",risposta di Zappa :"Farò il critico musicale". Un genio anche in questo.

  • Melius 1
Inviato
16 minuti fa, damiano ha scritto:

Ho visto un paio di post sul divino Miles,  che ha naturalmente partecipato alla definizione.del confine.

 

Come detto nel post precedente, Davis non era interessato a superate, definire,  segnare nessun confine, se non nell'idea convenzionale di chi non va oltre le apparenze fermo ai confini segnati nella propria mente.

Inviato
2 ore fa, damiano ha scritto:

Perché è stato l'esordio di un ricercatore sopraffino e quindi l'ho collocato (diciamo) alla carriera...

 

A proposito ci sarà anche lui al Roma Jazz Festival 🙂

 

 

Non capisco la prima Damiano... forse la sua è stata, è, una carriera ai "confini del jazz"? Se la sua musica è jazz pieno è jazz pieno... :classic_wink:

 

Per la seconda ... non ho mai fatto mistero di non aver mai apprezzato la musica di Metheny che trovo un virtuoso e un "tecnico" dalla gelida e cerebrale espressione. Con i grossi "manici" del Jazz: Haden, Higgins, etc, funziona meglio ma nei contesti "ricercatori" mi lascia disinteressatamente annoiato: ascoltato due volte in concerto mi è bastato. Dovrò leggermi questo benedetto programma del festival jazz imminente, magari si riesce a trovare un po' di jazz di quello fatto in casa... :classic_biggrin:

Inviato
1 ora fa, damiano ha scritto:
2 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Non capisco la prima Damiano... forse la sua è stata, è, una carriera ai "confini del jazz"? Se la sua musica è jazz pieno è jazz pieno..

Non capisco dove sia la difficoltà a capire lo scopo di questo 3ad. Penso di essere stato abbastanza chiaro in apertura: pubblicare quanto non deve, perché fuori contesto, e non può, perché a te non sta bene, essere pubblicato nel 3ad che si chiama Jazz. A mio giudizio Metheny è capace di suonare Jazz ma ha raggiunto il successo planetario suonando cose che si ispirano al jazz e vanno oltre. Diciamo che ha frequentato con profitto al scuola dell'obbligo e poi all'università ha scelto una specializzazione diversa dove ha messo a frutto quanto imparato alla scuola dell'obbligo. Se un giorno mi girerà di postare "long time non see", Metheny e Coleman album SongX forse lo metterò nel tuo 3ad. O forse no, visto che non lo apprezzi. 

Poi, in conclusione, potrò fare quello che ritengo opportuno, o devo radunare il comitato dei saggi e farmi autorizzare a pubblicare qualcosa nel 3ad che ho aperto. O lo vogliamo mandare in vacca?

 

Non capisco la ragione di questi toni accesi, Damiano, e questo stracapire. Non ho mai scritto di non capire lo spirito di questo 3D, in quanto a volerlo madare in vacca poi, sono statto io a suggerirne l'apertura nell'altro topic riferendomi in particolare ad @ascoltoebasta che sarà contento, non solo lui, di trovare il luogo più adatto a postare le sue preferenze musicale.

Ho semplicemente scritto che non comprendevo quando asserivi nelle frasi che ho quotato, limitatamente a quello, non che non capissi il senso del topic. Volevo dire che avendo tu sostenuto che Metheny sia jazz al 100% mi sarei potuto aspettare - condizionale, nessun obbligo ovviamente - che la tua proposta d'ascolto avresti potuto postarla nel topic del jazz per ma solo per una mia banale e incruenta aspettativa, non per obbligo.
Per me, poichè la mia stima nei tuoi confronti dovrebbe esserti preclara, avendo sempre sempre intrattenuto rapporti cordialissimi ad effetto di reciprocità, suppongo anche costruttivi,  sulla musica jazz e d'intorni su cui ne sai quanto o più di me, sei liberissimo, non servirebbe neppure dirlo, di scrivere tutto ciò che vuoi in piena libertà, senza dover riunire il consiglio dei saggi, o anche si, sperando - ma mi starebbe bene anche questo -  che all'interno di detto comitato non vi sia qualche "falso profeta".

Penso anch'io che  Metheny sia capace di suonare Jazz e che abbia raggiunto grande successo mondiale anche suonando cose che si ispirano al jazz e vanno oltre. Cosa ottima ed abbondante, ciò nonostante per me lo stile di Metheny non piace, questioni di gusti personali, non mi piace il suono della sua chitarra rtroppo "speziato", monotono, esteriormente chiamativo, la "fredda" marca sentimentale: non ho tuttavia negato che la forma del chitarrista sia virtuosa, tecnica e molto talentuosa, quindi in grado di esercitare sicuro appeal negli ascoltatori che apprezzino il "modus". Ma per me l'autentica espressione jazz si realizza quando la forma e i contenuti, corpo ed anima, siano sulla stessa altezza, cosa che non mi pare notare nella musica di Pat Metheny. Sarà un mio limite ma tant'è e spero lo si possa dire liberamente. 
Per quanto riguarda il Metheny e Coleman che posterai nel topic del jazz, non già nel "mio" 3d  [non sono padrone di nulla - inoltre, altra doverosa precisazione, questo post è stato aperto non perchè a me non starebbe bene il postaggio nell'altro spazio come se ne fossi il padrone e non già il semplice opener, ma per i motivi credo ragionevoli e logici di mera opportunità circa il rischio di creare un informe calderone, i quali sono stati già discussi di là... quindi evitiamo di dare l'impressione che potrebbero crearsi delle "cdoncorrenze vanitose" o discrasie tra i due contenitori] che ascoltei volentieri anche se lo postassi in "architettura".., ho anche scritto che Metheny quando alla guida c'è un grande manico del jazz, quello di corpo e di anima in piena e complete communion, diventa molto più apprezzabile, più dentro il sentimento "drammatico" del jazz... (ecco.., flash del momento, a Metheny manca il senso del "dramma", la profondità dell'espressione) .

Quindi vostro onore, mi autodichiaro innocente a fronte di ogni accusa ... :classic_cool: :classic_biggrin: e scusandomi degli sproloqui auguro una buona discussione a tutti. :classic_smile:

  • Thanks 1
Inviato

@damiano A parer mio c'è della musica MERAVIGLIOSA in questo thread, e rispecchia proprio

gli intenti con cui, con la benedizione del nostro @analogico_09, l'hai aperto.

Beppe, take it easy please:classic_laugh:, scherzo.

  • Melius 1
  • Thanks 1
ascoltoebasta
Inviato

Ecco un altro CD Acquistato lo scorso anno,è il Duo ATANASOVSKI,padre e figlio,il padre (Vasko) è un navigato sassofonista e qui il giovane figlio(Ariel) alla chitarra e autore di tutte le musiche,lo accompagna con altri strumentisti,la musica sempre di matrice jazzistica si fonde a rimandi classici e influenze ben misurate d'origine balcanica,una mescolanza ben riuscita e sapientemente eseguita,titolo del disco "Libertè Toujours".

 

Inviato

Non vorrei esagerare con i post:classic_smile: metto ancora questo che è uno di quei dischi che mi ha accompagnato

per buona parte della vita, e mai stufato, forse lo conoscerete: sono 55min. di musica bellissima:

 

  • Melius 1

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