Ai confini del Jazz

[damiano]

11 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

11 ore fa, damiano ha scritto:

parte le considerazioni tipologiche

 ci scherzavo un po' su 😊

È che avevo scritto "considerazioni topologiche" ed il correttore mi ha punto nell'orgoglio di studioso della materia 🙂🙂🙂

Ciao

D.

[damiano]

9 ore fa, one4seven ha scritto:

Discogs ti aiuta a dividere tutte le tracce

E poi ci sarebbe anche un laser disc 12" con il concerto del festival di Montreal del 1988. Con Mick Goodrich chitarra (un "grande maestro"), Greg Osby sax alto, Lonnie Plaxico basso, Gary Thomas sax tenore e flauto, Nana Vasconcelos percussioni ed il "nostro" Metheny che si unisce in un pezzo. Questo concerto è sicuramente fuori, sempre in senso topologico

https://www.jazzmusicarchives.com/album/jack-dejohnette/jack-dejohnettes-special-edition-live-at-the-montreal-jazz-festival-1988(movie)

 

Ciao

D.

 

 

[senek65]

Disco da meditazione, sognante, languidamente malinconico. 

E poi c'è il grande Nana...

[one4seven]

35 minuti fa, damiano ha scritto:

E poi ci sarebbe anche un laser disc 12" con il concerto del festival di Montreal del 1988. Con Mick Goodrich chitarra (un "grande maestro"), Greg Osby sax alto, Lonnie Plaxico basso, Gary Thomas sax tenore e flauto, Nana Vasconcelos percussioni ed il "nostro" Metheny che si unisce in un pezzo.

Che è figlio del quinto e sesto lavoro in studio "Special Edition", misconosciuti però, perchè nati fuori ECM, ma sotto MCA/Impulse! > Irresistible Forces (1987), Audio-Visualscapes (1988).
Ci sarebbe poi un ultimo lavoro "Special", sotto Blue Note, Earth Walk (1991)

La pagina dedicata di Discogs aiuta a fare i "completisti", compreso il laserdisc del live a Montreal > https://www.discogs.com/artist/577882-Jack-Dejohnettes-Special-Edition

 

[Gaetanoalberto]

36 minuti fa, one4seven ha scritto:

completisti

Mi fermerei a "iniziati" 🫣

[damiano]

Buon anno a tutti! Ed oggi ho messo su un album che forse è uno degli emblemi del tema che stiamo sviluppando nel 3ad.

Siamo nel 73, ancora una volta, ed un grande musicista jazz, è forse il pianista di riferimento di Blue Note e viene chiamato sempre a riempire eventuali vuoti, sta aggiustando il tiro per esprimere il suo sviluppo verticale di quanto proposto da Miles. Quindi il sestetto "Mwandishi", a cavallo tra il 71 ed il 73 produce un pugno di dischi: l'omonimo Mwandishi, Crossing e Sextant che sono le prove generali per il "botto". Il gruppo sperimenta la musica elettrificata ed elettronica, alcuni musicisti ruotano intorno ai due pensatori principali. 

E così, da queste premesse e dopo attenta maturazione, nel 73 viene pubblicato "Head Hunters" a nome di Herbie Hancock (ma io lo attesto anche a Bennie Maupin). È un successo travolgente, di critica e pubblico e raggiunge il 13° posto di Billboard 200 ed Hancock diventa famosissimo.

 

 

Il solo di piano elettrico Fender Rhodes di Hancock è il messaggio che vuole comunicare: io vengo dal jazz, uso stilemi e forme tipiche e cerco l'evoluzione.

Ciao

D.

 

[Gaetanoalberto]

Detto, fatto.
Dovreste aver citato la raccolta de The United Jazz + Rock Ensemble, riguardante gli anni dal 1975 al 1985 e sono andato a cercarla, riuscendo anche a trovare una buona occasione, che é il mio regalo di ascolto per il 2025.

Direi pure che é ottimamente incisa, per le stampe di Mood Records.

Intanto, nell'augurarvi buon anno, vi ringrazio perché grazie al contributo di voi tutti sto davvero facendo un bel percorso, che dà il senso della nostra partecipazione e della condivisione. Leggo davvero con attenzione i vostri spunti, cerco di valorizzarli con un pochino di ricerca, e sono soddisfatto delle tante scoperte che mi avete consentito di fare

Sono proprio agli inizi dell'ascolto della raccolta di questo gruppo di leader straordinari riuniti nell'Ensemble.

Direi che al di là dell'appellativo che si erano scelti, per il momento trovo in questo jazz+rock dell'ottimissimo jazz.

Bello. Grazie.

[ascoltoebasta]

Un breve O.T. riguardo un graditissimo regalo d'una coppia d'amici, si tratta del DVD di  Maciej Meller  "LIVE AFTER ZENITH, Live in Przeciszów",in cui il chitarrista si mette al servizio della raffinatissima musica senza mai salire in cattedra,arrangiamenti sopraffini e di rara eleganza per poco più di un'ora di gran bella musica,questa mattina guardandolo sullo schermo Bravia Sony da 75" e l'audio riprodotto dall'impianto hifi ha suscitato davvero grandi emozioni in me e mia moglie,non è ai confinni del jazz ma è davvero molto bello.....che possa essere un buon anno per tutti!!!!!

 

[one4seven]

@damiano Hancock ha una "intelligenza musicale" seconda solo a quella di Davis... E non sono tanto sicuro sia seconda. 

 

@Gaetanoalberto ti sei fatto un regalo di Natale coi fuochi! Complimenti!

[Davidet]

Il 31/12/2024 at 10:16, senek65 ha scritto:

Disco da meditazione, sognante, languidamente malinconico. 

E poi c'è il grande Nana...

 Un bellissimo disco e un'ottima registrazione. Grazie.

[damiano]

6 ore fa, one4seven ha scritto:

Hancock ha una "intelligenza musicale" seconda solo a quella di Davis... E non sono tanto sicuro sia seconda. 

E tornando su "Chameleon", non a caso "Camaleonte" si può intendere perfettamente il messaggio. La costruzione ritmica del pezzo è funk e r&b e su questa costruzione si sviluppa il primo assolo di Hancock sul Clavinet con il pedale wah-wah che richiamano sonorità prog. Questo pezzo del.brano rappresenta il messaggio evolutivo. A seguire, sul Rhodes, parte un altro assolo prevalentemente in trio, con alcuni "rinforzi" di sintetizzatore ad evidenziare i passaggi melodici, che, se fosse suonato con il piano acustico, sarebbe un solo di trio jazz.

L'intento è quello di evidenziare che, lo esprimo nel mio modo usuale: il solo sul Clavinet è il dottorato di ricerca (che posso permettermi) perché ho fatto tutto il corso di studi (il trio jazz). È il Camaleonte e può diventare disco di platino.

Ciao

D.

[Gaetanoalberto]

Bonasira picciotti,
non ne aveste già parlato, questo ex giovane del 1976, svizzero, pure girovago lungo la santa madre Russia, ex punker, studioso di canto jazz, intesse intrecci sonori originali e gradevoli, puntando a melodie che si uniscono ad una buona ritmica per un risultato nello stesso tempo malinconico e vivace.

 

 

[one4seven]

@senek65

 

Mammamia che disco...   

.

 

 

 

[one4seven]

Il 01/01/2025 at 11:23, damiano ha scritto:

cerco l'evoluzione

 

Permettimi di aggiungere solo un piccolo addendum a ciò che hai già spiegato in maniera ineccepibile. Hancock "dell'evoluzione" gestisce con intelligenza, originalità e gusto anche il "contorno", a partire dal "immagine visiva" che accompagna i suoi lavori.

[dariob]

2 ore fa, one4seven ha scritto:

Il 01/01/2025 at 11:23, damiano ha scritto:

cerco l'evoluzione

Permettimi di aggiungere solo un piccolo addendum a ciò che hai già spiegato in maniera ineccepibile. Hancock "dell'evoluzione" gestisce con intelligenza, originalità e gusto anche il "contorno", a partire dal "immagine visiva" che accompagna i suoi lavori.

Non dimenticate questo capolavoro del '94, per i miei gusti, come creatività, superiore agli 'headhunters', almeno

nella mia scala di gustosità all'ascolto:

(forse perchè ci trovo un maggior grado di negritudine)

[damiano]

15 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

questo ex giovane del 1976, svizzero, pure girovago lungo la santa madre Russia, ex punker, studioso di canto jazz, intesse intrecci sonori originali e gradevoli, puntando a melodie che si uniscono

 

Molto bello davvero!

Grazie

Ciao

D.

[Gaetanoalberto]

1 minuto fa, damiano ha scritto:

Grazie

Un piacere...

[damiano]

E visto che vi piace la fisarmonica di Luciano Biondini, credo ci siano almeno un paio di citazioni, vi linko un bel disco a nome del bassista Pierluigi Balducci edito da Dodici Lune, editore italiano che pubblica ottima musica, tutta la confine. Il brano che ho estratto è Strange Meeting di Bill Frisell che viene suonata in modo incantevole.

 

Ciao

D.