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Melius Club

Ai confini del Jazz


damiano

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one4seven
Inviato
12 ore fa, dariob ha scritto:

Non dimenticate questo capolavoro del '94

 

Probabilmente uno dei dischi più sconosciuti di Hancock. Eppure lo aveva detto subito di essere un camaleonte.:classic_tongue:

  • Haha 1
Inviato
33 minuti fa, one4seven ha scritto:

Probabilmente uno dei dischi più sconosciuti di Hancock.

Dici davvero? E io non sono un gran conoscitore...ascolto prevalentemente il classico anni '60.

Il fatto è che quel periodo, i '90, furono a mio parere l'apoteosi di credibilità e creatività della musica nera.

In pratica non ascoltavo altro!

Essendo anche un razzista al contrario: fautore della superiorità dei Neri:classic_laugh:

Gaetanoalberto
Inviato

Allora, ricominciamo e lasciamo stare il completismo neh: gli Hancock imperdibili?

Edit: Head Hunters, Maiden Voyage, River, the Joni letters, Sound System, Inventions &Dimensions cellho!

one4seven
Inviato

Premesso che Hancock è tutto (ed è tanta roba....) in streaming, per me imperdibile è il cofanetto del periodo Columbia 72/88. - https://www.discogs.com/release/5078092-Herbie-Hancock-The-Complete-Columbia-Album-Collection-1972-1988?srsltid=AfmBOor9uHQC6kCg2MeIshaOI2ozv2bBhFe4pTFpAtfyHGQ-dp_GZ7qt

.

1 ora fa, dariob ha scritto:

Dici davvero?

 

Yes... L'Hancock "star" nasce e muore con la Columbia/Sony. Dal funk/fusion iniziale fino all'approdo alla disco music. Poi continuano a seguirlo "soltanto" gli appassionati.

 

  • Thanks 1
one4seven
Inviato
1 ora fa, dariob ha scritto:

Il fatto è che quel periodo, i '90, furono a mio parere l'apoteosi di credibilità e creatività della musica nera.

In pratica non ascoltavo altro!

 

Questa te la cito a parte, perché sarebbe molto molto interessante che ci instradassi in questo periodo con dei suggerimenti di ascolto... 

Inviato
4 ore fa, one4seven ha scritto:

cofanetto del periodo Columbia 72/88. -

È assolutamente vero 34 cd masterizzati a regola d'arte, o almeno così mi sembra, che (volendo) si trova Mint intorno ai 250 euro. 

Poi ci sarebbe anche questo: Il Ritorno di Head Hunters del 1998 con lo stesso zoccolo duro dell'originale: Hancock, Maupin, Jackson che non vale il primo ma non è male

https://www.discogs.com/it/master/336833-The-Headhunters-Return-Of-The-Headhunters

Ciao

D.

  • Thanks 1
one4seven
Inviato
6 minuti fa, damiano ha scritto:

34 cd masterizzati a regola d'arte, o almeno così mi sembra


Ti sembra corretto. 

Siccome, penso avrai notato, vado a fondo (tecnicamente) se posso... ho effettuato dei confronti proprio in merito.

Ebbene, i 34 cd sono presenti in streaming in formato 24-96.

Trattasi dello stesso identico master, in alta risoluzione (nativa!) sui files in streaming, ed in 16/44 naturalmente sui cd del cofanetto. Con Hancock la Sony ha fatto un lavoro eccellente.

E non solo la Sony...  

  • Melius 1
Inviato
9 minuti fa, one4seven ha scritto:

Siccome, penso avrai notato, vado a fondo (tecnicamente) se posso..

Ho notato, ed apprezzo molto il modo di "divulgare" quanto verifichi, i.e. senza atteggiamenti guru-eschi 🙂

Ciao

D.

  • Thanks 1
Inviato

Ed è almeno un paio di giorni che ho in canna una cosa da scrivere ed essendo distratto dalle feste, dal nipote, dagli altri hobbies, mi sfugge dalle mani.

Dunque, sulla piattaforma Bandcamp sono disponibili, non so da quando, la notifica mail mi è arrivata a fine dicembre, i lavori dell'etichetta italiana Black Saint/Soul Note.

È un archivio sterminato che suona musica jazz ed assimilabile e che, impegnandosi, ci vorrebbero un paio di vite per andare a fondo. Ci sono CD, vinili, streaming ed anche formati quantistici 🙂😉

Ciao

D.

one4seven
Inviato
34 minuti fa, damiano ha scritto:

Il Ritorno di Head Hunters


Ecco... tornando a noi, a parte il ritorno... non ho mai capito perchè Hancock abbia pubblicato due dischi fuori Columbia, proprio col nome della band The Headhunters, ma sotto Arista. Survival Of The Fittest (1975) e Straight From The Gate (1977). Mentre con la Columbia, i dischi sono a suo nome, benchè i componenti siano sempre Hancock, Maupin e Jackson.
Mah...

Gaetanoalberto
Inviato
2 minuti fa, damiano ha scritto:

piattaforma Bandcamp

Sai che tra le tante anche questa, citata pure dall'ottimo @147 , devo imparare ad usarla?!...Non si riesce a starvi dietro...:classic_sleep:

Gaetanoalberto
Inviato
6 minuti fa, one4seven ha scritto:

due dischi fuori Columbia, proprio col nome della band

Forse Columbia ne aveva l'esclusiva come solista? Magari Arista lo ha pagato di più in questo modo ?

minollo63
Inviato

Senseless Acts Of Love” è l’ultimo album di Rosa Brunello, compositrice e bassista italiana, che rappresenta una bella testimonianza del potere della musica.
Con melodie accattivanti e una celebrazione dell’unicità, questo album riunisce un’incredibile fusione di talenti del jazz e della musica sperimentale.
L’artista ci guida in un cammino attraverso l’amore e l’esplorazione, utilizzando le eclettiche sonorità che le sono più consone, quali il jazz, il rock, il dub e la musica sudamericana, fondendo suoni acustici ed elettronici, riuscendo così a superare i confini tra i vari generi.

spacer.png

Ciao ☮️

Stefano R.

  • Thanks 2
Inviato
42 minuti fa, one4seven ha scritto:

Chico Freeman, Billy Harper, Antony Braxton, Lester Bowie, Old e new Dreams...

Archie Shepp, Steve Lacy, Leroy Jenkins, Dollar Brand, Don Pullen, David Murray, Paul Motian.......

Troppissima roba....

Oggi ho provato ad andare dentro ed è veramente un insieme sconfinato

E sono tutti artisti fruibili con metodo ed intendo che non si può saltare da.una parte all'altra. Sono, più o meno, lavori legati all'avanguardia quindi vanno ascoltati e ripassati più volte, finché non si sedimentano dentro e si arriva, non dico a possederli, ma almeno a capire dove si inseriscono, quale scuola, la matrice politica.... Ho comprato recentemente 2 dischi di una delle mie passioni Henry Threadgill, Poof della formazione HT Zooid del 2019 ed il recente The Other One della formazione HT Ensemble del 2022; ebbene ancora non riesco a farli miei....🙂🙂🙂🙂

Ciao

D.

  • Thanks 1
Inviato

Vi segnalo questa curiosità. 

Sto disco di Paolo Rustichelli, tastierista romano,  non è niente di che ma, incredibilmente,  ospita un sacco di nomi altisonanti: Andy Summer, Miles Davis, Carlos Santana, Steve Morse...

Non so se sia su qualche piattaforma. 

 

s-l1200.jpg

  • Thanks 1
Inviato
13 ore fa, minollo63 ha scritto:

Rosa Brunello,

È brava, l'ho vista live l'estate scorsa in un festival jazz dove l'ospite più importante era Alfa Mist

Ciao

D.

  • Thanks 1

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