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Ai confini del Jazz


damiano

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E io mi sparo un estratto dal Fara Jazz Festival del 2008 dove c'ero e dove ho comprato anche il cd (che non trovo più) e che probabilmente ho prestato.

Roberto Gatto, Fabio Zeppetella ed Umberto Fiorentino (che ho citato qualche giorno fa,.non mi ricordo dove) e Deidda al basso

 

Ciao

D.

PS. Come è bella la musica suonata dagli italiani 🙂

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one4seven
23 ore fa, damiano ha scritto:

Come è bella la musica suonata dagli italiani

 

Già... Mi viene in mente un nome: Rocco Palladino. Che in un post su Instagram salutava così l'uscita di Black Classical Music, di Yussef Dayes.

My bro genius drummer/artist @yussefdayes new album 'Black classical music' is out now!  Loved being a part of this record thank you always Yussef...

.

Allora facciamo un salto indietro, sempre sullo spunto di apertura del 3d. La scena inglese. A cui Palladino partecipa attivamente. E lo facciamo appunto con una registrazione, uscita a gennaio 2024, che secondo me mette un altro punto fisso sulla scena. 

The Yussef Dayes Experience, Live from Malibu.

.

https://www.discogs.com/release/28981813-The-Yussef-Dayes-Experience-Live-from-Malibu-

.

È una registrazione live. Questa registrazione spiega benissimo, il "sound" della scena. A mio avviso, discone One One non solo del 2024

.

 

.

 

 

 

 

Screenshot_2025-01-16-18-37-17-041_com.dnm.heos.phone.jpg

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one4seven

PS. La "formula" era già stata provata l'anno prima con il "Live At Joshua Tree", ma mancava ancora qualcosa per chiudere il cerchio.... Il linguaggio era un po' meno definito...

.

https://www.discogs.com/master/2971123-The-Yussef-Dayes-Experience-Live-At-Joshua-Tree-Presented-By-Soulection

.

 

.

 

Screenshot_2025-01-16-19-18-42-167_com.dnm.heos.phone.jpg

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25 minuti fa, one4seven ha scritto:

Questa registrazione spiega benissimo, il "sound" della scena. A mio avviso, discone One One non solo del 2024

.

Discone che al piano presenta Eljah Fox che è un musicista realmente di frontiera. Suona tutto, low-fi (tik, tok distorsione...), hip hop, neo-soul, ed anche trap (orrore) e rock e, tra le altre cose, insegna a Roma al Saint Louis College of Music (eh, noi romani tutte le fortune 🙂)

 

Ciao

D.

 

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one4seven

Lo sapevate che non esiste solo la "scena Inglese"? :classic_biggrin: 

Ebbene... Negli States sono diversi i "focolai". Ma non sono di confine. Stanno dentro...

Uno di questi è a Los Angeles e gira intorno alla Sam Records. 

Questo che vi propongo è uno dei migliori lavori del 2024. Una sessione live spettacolare, registrata oltretutto "ad alto livello" (il club dove suonano è curato appositamente per le registrazioni). Per LP addirittura il taglio è di Bernie Grundman.

Da quel che si sente sul disco, beh... Sarebbe stato molto carino essere presenti ad una serata così ispirata... 

.

 

 

.

 

Screenshot_2025-01-17-19-10-15-732_com.dnm.heos.phone.jpg

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13 ore fa, one4seven ha scritto:

Questo che vi propongo è uno dei migliori lavori del 2024.

Molto bello, grazie.

Devin è assolutamente bravissimo e di capacità espressiva fuori dal comune. 

Fishman, il pianista esce dalla fucina Metheny (!) e Knowles per le sonorità che esprime, l'avevo sentito con Epstin, finirà presto ad incidere con ECM 🙂

 

Ciao

D.

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Per Sam Records incide uno dei pianisti che sto curando da un po' di tempo: Justin Kauflin. Sono un po' fissato col pianoforte, come da copione essendo un strimpellatore, tra i miei millanta titoli almeno la metà sono piano trio e quindi quando "scopro" uno nuovo tendo a diventare monomaniaco. È successo qualche anno fa con Robert Glasper e, da qualche tempo sto "seguendo" Kauflin. Vi lascio una cosa che mi ha colpito molto, uno standard di Van Heusen, bellissimo e suonato da tutti: Polka Dots and Moonbeams. Ecco la cover di Kauflin

 

 

Ed ecco quella che secondo me è la migliore interpretazione

 

 

Che coraggio, neh? Secondo me Kauflin è stato bravo a reinventare completamente lo standard ed a memoria non mi viene nessuno che ci abbia mai provato.

 

Ciao

D.

 

 

 

 

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