wiking Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 La prima foto ha oltre 40 anni e ritrae il mio "angolo hi-fi" durante i primi anni di Medicina (quindi doveva essere il 1981 o 1982, o poco dopo). Il Marantz 1090 ed il Technics SL-1200mk2 li ho ancora (scollegati: sono dei ricordi e ci sono affezionato). Il resto è sparito da decenni. L'equalizzatore Soundcraftsmen RP-2201R lo ritenevo già allora un puro giocattolo (esattamente come l'espansore di dinamica Pioneer, che vedete in foto sopra il tuner, altro infame giocattolo che dismisi dopo pochi mesi), detto tra di noi qs Soundcrafsmen era una autentica porcheria, coi cursori perennemente rumorosi (già da nuovi, persino peggio dei terribili cursori del Galactron MK-120 con cui dopo pochissimi anni provai a sostituire il 1090, poi arrivò lo Yamaha CA-810). Regalai il Soundcraftsmen ad un amico ai tempi di VHF, che probabilmente lo prese solo per spirito vintage-collezionistico. Unico equalizzatore analogico "serio" utilizzato saltuariamente una 20ina di anni fa fu il JDK AUDIO EQ-R24, parametrico da studio, che ho ancora (anche lui scollegato da tempo). Eccellente prodotto, con tutte le problematiche note dei processori analogici, ma mi fu di aiuto, prima di correggere in altro modo.
ilmisuratore Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 2 minuti fa, VINICIUS ha scritto: Per interventi invasivi potrei darti anche ragione, ma tu sostieni che il solo fatto di intervenire digitalmente, a prescindere da quello che si fa, apporti un danno irreparabile, sostanziale e deleterio al suono dell’impianto. E a conferma della tua tesi, porti solo la tua valutazione oggettiva frutta di qualche sparuto ascolto non controllato, non in cieco e non confrontabile. Hai sentito qualche impianto che non ti è piaciuto e hai emesso il decreto. Io ti sfiderei a sentire differenze anche usando un commutatore è un singolo intervento di 0,1 db ad una frequenza qualsiasi. Se riuscissi a dimostrare strumentalmente o ad orecchio, il degrado di un tale intervento di 0,1 db ti darei ragione. Se, come il restante 99,99999 della popolazione, non riuscissi a riconoscere tale intervento dovresti passare le forche caudine. Ti sfido, in qualsiasi momento, ad un tale test, stabilisci luogo e data e orario. Io mi porto @ilmisuratore, ma solo come spettatore imparziale. Il filtro PEQ di REW usato -anche- tramite un solo amplificatore e confinato sull'intervento alle basse frequenze risulta essere trasparente come osservare il panorama senza alcun vetro davanti p.s le elaborazioni digitali a virgola mobile a 32 bit introducono "rumore" a -145 dB, dunque lo stesso livello del rumore di quantizzazione di un segnale digitale a 24 bit Se l'udito di Dufay ha queste possibilità...perderemmo la scommessa
Dufay Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 Comunque si sta parlando d'altro non cominciate con le vostre fissazioni.
ilmisuratore Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 1 minuto fa, Dufay ha scritto: Comunque si sta parlando d'altro non cominciate con le vostre fissazioni. L'unica "fissazione" (peraltro errata) è la tua nel momento in cui scrivi queste inesattezze (sul fatto che il filtro di REW introduca degrado)
audio2 Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 dunque ricapitolando, voi dite che la correzione del segnale se avviene in digitale non apporta alcun degrado. ho ben capito ?
dover Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 Io dopo anni di : - non equalizzo perché è male - equalizzo solo in digitale e mi gioco il vinile -equalizzo in analogico...no lasciamo perdere che schifo... Ho trovato finalmente la pace dei sensi (ho dei picchi su 3 basse frequenze) con un rives parco audio, mediante il quale in sottrazione tiro giù le tre frequenze incriminate, non mi avvicino neanche lontanamente ad una curva "continua", ma l'apparecchio in questione è (per me) assolutamente inudibile al livello di rumore e/o monnezza introdotta, e soprattutto mi equalizzato anche il giradischi. Davvero non ho più bisogno di altro... Poi per carità ero il primo ad essere "antieq", mi son dovuto ricredere quando per gioco ho provato il rives 1
gianventu Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 1 ora fa, VINICIUS ha scritto: In che senso? A cercare di spiegarlo a Dufay.
italicus Inviato 24 Novembre 2024 Autore Inviato 24 Novembre 2024 Grazie a tutti. Vedo che ho sollevato un polverone. Se ho capito bene, con pochi euro si compra un sistema digitale che corregge (equalizza) anche in base all'ambiente di ascolto? Questa è una gran bella cosa.
gianventu Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 1 ora fa, Dufay ha scritto: Tu perdi suono ma tanto non senti Allora m’accatto quell’aggeggio con millemila rotelle così lo ritrovo. Stammi bene compà. 1
audio2 Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 5 minuti fa, italicus ha scritto: con pochi euro si compra un sistema digitale che corregge (equalizza) anche in base all'ambiente di ascolto pochi euro dipende, ce ne sono da tutti i prezzi o quasi.
Amministratori cactus_atomo Inviato 24 Novembre 2024 Amministratori Inviato 24 Novembre 2024 oggi gli equalizzatori non sono spariti ma si sono modificati. una volta rano attrezzi belli ma complicati da usare, con moi problemi (non ultimo il fatto che per quant numerose fossero le fruquenze di lavoro intervenire dìove serviva era un colpo di fortuna), inoltre oggi quasi nessun pre o integrato ha una coppia di infressi uscite tape, quindi come collegare un equalizzatore?. ma la sparizione è solo apparente, dato che ormai il mercato èfagocitato dalla liquida, è molto sempliceintervenire con un equalizzatore sw, che non ha limiti di freuqneze di inteerveno e che può esser controllato a piacere, per esempio realizzando più curve che si èosson0 confrontare semplocemente premendo un pulsante. le versioni più sofsticate mttono l'eq sw al servizio di un dsp. poi non dimentichiamo che una eq via sw costa pochissimo, non introduce rumore e non pggior ILrapporto s/n
ilmisuratore Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 37 minuti fa, audio2 ha scritto: dunque ricapitolando, voi dite che la correzione del segnale se avviene in digitale non apporta alcun degrado. ho ben capito ? Se alla consolle c'è una persona intelligente e ragionevolmente capace NON apporta alcun degrado Se alla consolle ci metti un burbero che scambia un vitello per un cagnolino apporterà un disastro p.s questo per dire che non è il sistema a se stante a degradare...ma l'operatore che lo utilizza, e infatti sono rigorosamente sistemi di tipo B.S.A
VINICIUS Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 1 ora fa, gianventu ha scritto: A cercare di spiegarlo a Dufay. Perché, mica è stupido. 1 ora fa, italicus ha scritto: Grazie a tutti. Vedo che ho sollevato un polverone. Se ho capito bene, con pochi euro si compra un sistema digitale che corregge (equalizza) anche in base all'ambiente di ascolto? Questa è una gran bella cosa. La tendenza attuale è che i nuovi Streamer per la liquida, che ormai sono entrati nelle case di tutti, hanno integrato un equalizzatore parametrico digitale. Alcuni hanno dei sistemi integrati proprietari per la correzione automatica, ma tutti prevedono comunque di impostare manualmente le correzioni. In pratica, con un software misuri una sequenza di toni che emette e poi si valutano i problemi su cui intervenire. Per esempio: la stanza provoca un picco di 10-12 db alla frequenza di 46,5Hz. Si inserisce tale frequenza esatta nel software del lettore, si indica L’attenuazione di cui hai bisogno e il valore Q, che dovrebbe essere la larghezza della campana di intervento a cavallo di 46,5Hz, più o meno stretta, a seconda del caso. Ora, immagina di fare questo lavoro per ciascun diffusore, perché essi hanno posizioni diverse e necessitano di correzioni diverse. Ecco che questo sistema è diventato pressoché ubiquitario fra gli appassionati di tutto io mondo. Con l’equalizzatore degli anni ‘80, come si potrebbe fare? Intanto l’intervento avverrebbe sul segnale analogico, non sarebbe esente da controindicazioni e soprattutto nessun equalizzatore vecchio tipo potrebbe avere centinaia di levette per ogni frequenza. Dovresti avere la fortuna di trovare quella più vicino possibile a quella che genera il picco. Di fatto, i vecchi equalizzatori, venivano usati in modo pecoreccio, ovvero tarati ad orecchio o ad c@zzum, in base all’umore dell’ ascoltatore di turno. Ma io negli anni ‘80 non avevo denaro mio né un impianto.
faber_57 Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 1 ora fa, italicus ha scritto: con pochi euro si compra un sistema digitale che corregge (equalizza) anche in base all'ambiente di ascolto? Ho da poco comprato un Raspberry Pi, ci ho caricato un software gratuito ed ho equalizzato, grazie a misure fatte con un altro software gratuito, l'uscita ottica del mio televisore. Se uno ha voglia di divertirsi, oggi è il momento giusto.
gianventu Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 21 minuti fa, VINICIUS ha scritto: Perché, mica è stupido. Ne sono convinto. Buon divertimento.
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 24 Novembre 2024 Moderatori Inviato 24 Novembre 2024 4 ore fa, pro61 ha scritto: Correva l'anno 1980. Primo impianto. Il Marantz PM700 con 5 bande di toni e i vu meter a led che impazzavano, mi faceva morire. Quanta buona musica rock ho ascoltato. Il girapadelle Tech è la cuffia Koss, sono ancora nell'attuale impianto. Ma dov'è sparito il volto? Si scorge solo una palla di pelo sopra le spalle.
italicus Inviato 24 Novembre 2024 Autore Inviato 24 Novembre 2024 45 minuti fa, VINICIUS ha scritto: Perché, mica è stupido. La tendenza attuale è che i nuovi Streamer per la liquida, che ormai sono entrati nelle case di tutti, hanno integrato un equalizzatore parametrico digitale. Alcuni hanno dei sistemi integrati proprietari per la correzione automatica, ma tutti prevedono comunque di impostare manualmente le correzioni. In pratica, con un software misuri una sequenza di toni che emette e poi si valutano i problemi su cui intervenire. Per esempio: la stanza provoca un picco di 10-12 db alla frequenza di 46,5Hz. Si inserisce tale frequenza esatta nel software del lettore, si indica L’attenuazione di cui hai bisogno e il valore Q, che dovrebbe essere la larghezza della campana di intervento a cavallo di 46,5Hz, più o meno stretta, a seconda del caso. Ora, immagina di fare questo lavoro per ciascun diffusore, perché essi hanno posizioni diverse e necessitano di correzioni diverse. Ecco che questo sistema è diventato pressoché ubiquitario fra gli appassionati di tutto io mondo. Con l’equalizzatore degli anni ‘80, come si potrebbe fare? Intanto l’intervento avverrebbe sul segnale analogico, non sarebbe esente da controindicazioni e soprattutto nessun equalizzatore vecchio tipo potrebbe avere centinaia di levette per ogni frequenza. Dovresti avere la fortuna di trovare quella più vicino possibile a quella che genera il picco. Di fatto, i vecchi equalizzatori, venivano usati in modo pecoreccio, ovvero tarati ad orecchio o ad c@zzum, in base all’umore dell’ ascoltatore di turno. Ma io negli anni ‘80 non avevo denaro mio né un impianto. Mi hai aperto un mondo. Tutto molto interessante. In pratica c'è da giocarci per ore. Quindi se la colf sposta un diffusore di 5 cm bisogna ripartire daccapo :)
VINICIUS Inviato 24 Novembre 2024 Inviato 24 Novembre 2024 12 minuti fa, italicus ha scritto: Mi hai aperto un mondo. Tutto molto interessante. In pratica c'è da giocarci per ore. Quindi se la colf sposta un diffusore di 5 cm bisogna ripartire daccapo :) Dipende. Nel mio caso ho solo attenuato tre frequenza basse, senza altre regolazioni. Si sente bene in tutta la stanza e piccoli spostamenti del diffusore sono insignificanti. Ma in linea teorica, qualsiasi diffusore modifica la propria risposta in base alla posizione nella stanza, uso o non uso di correzioni.
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