samana Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio @Savgal Io mi domando umilmente perche’ mai prendi spunto da altri. Perche’ porti ad esempio le opinioni di terze persone anche eminenti, per carita’. Ma vedi, anche loro, questi illustri personaggi, sempre uomini sono. Come te e come me. Sempre i calzoni si devono togliere per non abbassarli affinche’ si allegeriscano del superfluo. Detto questo, l’amico Nietzsche era allora quello che oggi sarebbe un troll. Un buontempone, per dirla alla vecchia maniera.
Questo è un messaggio popolare. Savgal Inviato 3 Gennaio Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Gennaio @samana Le citazioni sono un atto di umiltà, è superbia pensare che con il nostro limitato intelletto si possa giungere dove sono giunte menti di gran lunga superiore alla nostra. Quanto a Nietzsche, i suoi libri si leggono ancora, dubito che tra pochi decenni qualcuno leggerà i libri di Bruno Vespa (un nome a caso fra i tanti che fingono di scrivere). 3 1
jackreacher Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio @Savgal ciao, la domanda di apertura si può mettere in relazione diretta con un'altra: l'universo è finito o infinito? Può sembrare assurdo ma è della stessa tipologia. Prove certe non ce ne sono né per il si né per il no che l'anima sia immortale (o eterna) o l'universo finito o infinito, ma mentre alla prima domanda si cerca di rispondere con la "fede", alla seconda con la scienza, anche se quest' ultima cerca anche di provare l'esistenza di Dio...
LUIGI64 Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio 16 minuti fa, samana ha scritto: Perche’ porti ad esempio le opinioni di terze persone anche eminenti, Ognuno porta l'acqua al proprio mulino Pertanto, citerà soltanto quelli che confermerà il suo pensiero (bias cognitivo) Spesso sono sempre gli stessi Difficile fare breccia nel recinto del non conosciuto
jackreacher Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio 14 minuti fa, Renato Bovello ha scritto: E' solo la presunzione umana di voler dare una risposta a tutto Ed anche la nostra incapacità di comprendere tutto. Ma non tutto quello che non comprendiamo non esiste... 1
Savgal Inviato 3 Gennaio Autore Inviato 3 Gennaio @jackreacher Il punto della domanda non è da una prospettiva individuale, bensì sociale. La fede ha retto per millenni l'ordine e la coesione sociale; quali sono le conseguenze su questo ordine se la gran parte delle donne e uomini non crede più in Dio e nell'immortalità dell'anima?
samana Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio 12 minuti fa, Savgal ha scritto: è superbia pensare che con il nostro limitato intelletto si possa giungere dove sono giunte menti di gran lunga superiore alla nostra. Ammettiamo che questo sia vero. Chi sono queste persone di cui scrivi ? Cosa hanno dimostrato riguardo all’argomento della discussione in essere ? Hanno fornito prove inconfutabili su una probabile ulteriore vita dopo la morte ? O senno’, a cosa ti riferisci ?
LUIGI64 Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio 3 minuti fa, Savgal ha scritto: non crede più Autoproclamarsi credente, in fondo, ha pochissima importanza Se rimane tutto confinato nella vuota retorica, senza alcun cambiamento reale interiore, il credere o non credere, si equivalgono con risultati positivi/negativi randomici 2
jackreacher Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio 2 minuti fa, Savgal ha scritto: @jackreacher Il punto della domanda non è da una prospettiva individuale, bensì sociale. La fede ha retto per millenni l'ordine e la coesione sociale; quali sono le conseguenze su questo ordine se la gran parte delle donne e uomini non crede più in Dio e nell'immortalità dell'anima? Nemmeno il mio ragionamento è da prospettiva individuale.... Cerco di darti una risposta, che già evidentemente conosci: egoismo dilagante, dato che si è buttato via il concetto di dover rendere conto ad una autorità superiore, basta guardarsi intorno senza far finta di niente...
samana Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio 11 minuti fa, Savgal ha scritto: quali sono le conseguenze su questo ordine se la gran parte delle donne e uomini non crede più in Dio e nell'immortalità dell'anima? Ha vinto quell’altro ? Chi dice che Dio sia nel giusto ? E se fosse quell’altro dalla parte della ragione ? Chi ce lo dice a noi ? Qui Il buon vecchio Ernesto ci aveva visto lungo piu’ di altre sciocchezzuole per ammazzar’il tempo. Voler capire Dio per gli uomini e’ come voler capire un docente più Universitario da parte di un neonato. 1
luimas Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio 3 minuti fa, samana ha scritto: Voler capire Dio per gli uomini e’ come voler capire un docente più Universitario da parte di un neonato. Da questo punto di vista siamo tutti neonati , il problema è che alcuni si credono dei rettori . 1
Coltr@ne Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio 1 ora fa, Savgal ha scritto: se la gran parte delle donne e uomini non crede più in Dio e nell'immortalità dell'anima? Buddisti Zen sopravvivono, lo faranno anche loro?
Guru Inviato 3 Gennaio Inviato 3 Gennaio Però anche se sei ateo e credi nelle spiegazioni scientifiche, se assisti ad una seduta spiritica ti poni delle domande. 1
briandinazareth Inviato 4 Gennaio Inviato 4 Gennaio 2 ore fa, Savgal ha scritto: Le citazioni sono un atto di umiltà, è superbia pensare che con il nostro limitato intelletto si possa giungere dove sono giunte menti di gran lunga superiore alla nostra. Quanto a Nietzsche, i suoi libri si leggono ancora, dubito che tra pochi decenni qualcuno leggerà i libri di Bruno Vespa (un nome a caso fra i tanti che fingono di scrivere). con un limite enorme però di cui tenere conto, come giustamente si diceva, sono uomini e sono del loro tempo e con il limite delle conoscenze a loro disposizione. anche il più grande genio se parte da postulati sbagliati non può che arrivare a conclusioni sbagliate. vale per tutti, da leonardo a freud, da platone a galileo. se ci mettiamo a fare la lista delle cose totalmente assurde in cui hanno creduto tuttii grandi del passato, compreso nietzsche (basterebbe solo la volontà di potenza, disintegrato anche del'embrione delle neuroscienze, oppure la concezione della donna o il collegamento tra la salute fisica e il pensiero filosofico) per i libri di oggi vespa non è adeguato, ma ci sono tantissimi autori fondamentali che hanno dato e danno un contributo molto maggiore di nietzsche alla conoscenza umana. 1
briandinazareth Inviato 4 Gennaio Inviato 4 Gennaio 2 ore fa, Savgal ha scritto: Il punto della domanda non è da una prospettiva individuale, bensì sociale. La fede ha retto per millenni l'ordine e la coesione sociale; quali sono le conseguenze su questo ordine se la gran parte delle donne e uomini non crede più in Dio e nell'immortalità dell'anima? l'enorme diminuzione di credenti e praticanti non avuto brutte conseguenze. in europa, dove il fenomeno è stato enorme e più evidente abbiamo una società molto meno violenta di quando credevamo quasi tutti, con molta più libertà e rispetto delle scelte individuali, pace, crescita culturale diffusa come mai era stato, più diritti per le donne... non sto dicendo che tutte queste cose siano causa della secolarizzazione, ma è stata una componente importante. soprattutto la coesione sociale non è stata intaccata da quello.
briandinazareth Inviato 4 Gennaio Inviato 4 Gennaio parlare della vita oltre la morte richiede qualche definizione precisa. così come l'anima che sarebbe necessaria. partirei dalle cose che sappiamo per certe: se l'anima esiste non ha alcun effetto tangibile sui nostri comportamenti, sentimenti, credenze, sensazioni o pensieri, se anche lo avesse, sarebbe estremamente flebile e generalmente ininfluente. questo si può facilmente dimostrare vedendo l'effetto delle droghe, di lesioni anche piccole in specifiche aree del cervello, l'alzheimer, gli psicofarmaci, le malattie mentali con chiare rigini fisiologiche ecc. anche l'alcool ha effetti più forti di una qualche anima, se esiste. tutto quello che ci caratterizza come persone nella realtà è nel cervello, innanzitutto la memoria, poi la personalità, l'amore, la paura e tutto quello che possiamo sperimentare. quindi se c'è una vita dopo la morte dovremmo cercare di capire cosa possa essere senza tutto questo, a cominciare dalla memoria senza la quale non siamo individui e che muore assieme al cervello che la contiene. proviamo a fare l'esperimento mentale di pensare alla vita dopo la morte senza la nostra mente e la nostra memoria. cosa significa? non c'è continuità con la nostra vita terrena, quindi tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia (cit). ma se accettiamo l'evidenza che quello che è contenuto fisicamente nel nostro cervello muore con lui, e quindi concepiamo la vita oltre la morte senza necessità di individuallità, della sua memoria e della sua personalità, possiamo dire che certamente c'è vita dopo la morte: tutto quello di cui siamo composti in qualche forma rimane, ma senza individuo e consapevolezza. questo però non protegge dall'angoscia della morte che è la spinta primaria a cercare soluzioni che non la prevedano. ps tutto quello di cui è composto il nostro corpo non fa più parte di noi dopo un certo lasso di tempo, senza neppure bisongo di morire. tutto viene sostituito, rimane solo l'informazione a dare la continuità.
Bazza Inviato 4 Gennaio Inviato 4 Gennaio A me piace credere ci sia qualcosa. Cosa non saprei, magari un posto sereno. Con o senza Dio fa lo stesso.
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