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Melius Club

Le nuove uscite di classica e di lirica in HiRes


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Inviato

Fra le novità di oggi di Qobuz segnalo questa registrazione della Arcana, Sonatas for fortepiano é cello, raramente ho sentito un violoncello così realistico. 
 

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Inviato
Il 21/6/2023 at 19:07, SimoTocca ha scritto:

come il concerto di Abrams, l’album della DG che ho presentato pochi posts sopra .... che mi ha conquistato al primo ascolto…come fosse una progressione contemporanea della strada intrapresa da Ravel…

Ho ascoltato il concerto di Teddy Abrams (classe 1987), ma non confonderei la "statura artistica" con quella di Ravel ...

Buona musica, per carità, ma niente di che ...  vedremo se crescerà,  altrimenti (secondo me) sparirà dai radar :classic_rolleyes:

Inviato

@maxnalesso Certamente d’accordo con te… non volevo infatti paragonare la statura artistica di Abrams con quella di Ravel, ma solo dire che per struttura ritmica il concerto di Abrams ricorda molto quello di Ravel proiettato nel 2020…

 

  • Melius 1
  • 2 settimane dopo...
Inviato

Ed ecco che con i mesi estivi, di solito mesi di “bonaccia” per le nuove uscite discografiche, la Warner ha deciso di pubblicare nelle novità il “cofanettone” dedicato a Klemperer…con  le registrazioni orchestrali rimasterizzate “a regola d’arte” in formato HiRes 24/192…

Questo “cofanettone” è probabilmente solo il primo “enorme” volume digitale di tutte le registrazioni mitiche per la EMI e appena pubblicate come “cofanetto fisico” in CD…

Dico questo perché in questo cofanetto digitale sono presenti, rispetto a quanto già pubblicato come “album digitali” singoli da me segnalato, solo alcuni di essi.

Per dire …di Brahms qui è presente solo la terza sinfonia (già pubblicate invece in formato HiRes nuovo di zecca a 24/192 tutte e quattro le sinfonie)… di Beethoven solo la settima e la nona…di Mahler solo la seconda…

E però.. nel cofanettone ci sono registrazioni inedite come album singoli..

Per adesso ho ascoltato due “cavalli” di battaglia di Klemperer, il Midsummer di Mendelssohn e Haydn la Sinfonia 100, in una veste sonora così nuova e così smagliante, per qualità audio stellare, che ancora una volta sono rimasto a “bocca aperta”.

Vi terrò aggiornati della mia “esplorazione”… per segnalarvi altre perle… perché già intravedo che proprio “in fondo al cofanetto” c’è un album da sempre mitico e che da tempo aspettavo…in formato HiRes… via, ne parliamo quando…ci arrivo!

intanto ecco la copertina del cofanettone digitale su Qobuz..

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P.S. E sto ascoltando un’altra perla rara, il concerto di Liszt con Annie Fischer al piano…

Solo questo concerto è stato di recente pubblicato in vinile a..60 euro a disco!

Se solo i vinilisti potessero ascoltare  la qualità audio stellare di questo cofanetto digitale…probabilmente perderebbero il sonno..😆😉

  • Melius 1
Inviato
Il 8/7/2023 at 17:12, SimoTocca ha scritto:

Se solo i vinilisti potessero ascoltare  la qualità audio stellare di questo cofanetto digitale…probabilmente perderebbero il sonno..😆😉

non ci puoi proprio pensare che ci sia qualcuno che non la pensa come te?

mah!

Inviato
13 ore fa, aggelos ha scritto:

non ci puoi proprio pensare che ci sia qualcuno che non la pensa come te?

mah!

Pensare ..che io pensi…che tu pensi..che io abbia pensato…che tu pensassi di pensare…😉

Sinceramente mi sfugge “il tuo pensiero” 🤭😆

Sulla discussione dedicata alle nuove uscite in HiRes… ho parlato bene di questi album di Klemperer appena rimasterizzati in formato HiRes 24/192…c’è da meravigliarsi? Non credo. Da scandalizzarsi per la mia frase a post scriptum? Non ne vedrei ragione, anche perché è evidente, per la forma giocosa che ho usato nella mia frase “se solo i vinilisti…perderebbero il sonno”, che la mia affermazione era abbastanza scherzosa e ironica.

Seppure è fatto concreto e facilmente verificabile che se io avessi dovuto acquistare in vinile gli album che ho ascoltato nel cofanetto digitale… non mi sarebbero bastati 1000 euro…1000! E invece, con i 19 euro di questo mese di streaming.. li ho ascoltati tutti e con mio sommo piacere…e con qualità audio (e lo dico da pignolissimo audiofilo che va almeno due volte l’anno a Mostre HiEnd internazionali..) assolutamente straordinaria.

Ora Nunzio, siamo nel 2023, no?  Eppure su questo Forum fra le prime 10 discussioni di Musica ben 8 (nel preciso momento in cui scrivo) sono espressamente dedicate al vinile, e tre sono addirittura “appuntate” e cioè compaiono sempre fra le prime in consultazione…

E quindi ti chiedo il senso della domanda: “non ci puoi proprio pensare che ci si qualcuno che non la pensa come te?” rivolta proprio a me che sono “la minoranza”….

Il pensiero assoluto è pensiero di maggioranza, non certo di minoranza…seppure a volte la minoranza ha un peso fondamentale (Minority Report, un film straordinario ambientato in un futuro distopico che ha molto da suggerire …in questo senso..)

Se continuo a frequentare questo Forum è proprio perché c’è un pluralismo di pensiero, che anzi è elemento prezioso di progresso culturale e di evoluzione.

Ti ringrazio per il tuo intervento, comunque, perché con la tua domanda mi hai dato la possibilità di esprimere compiutamente il mio pensiero…

P.S. Più sotto a seguire la mia segnalazione della nuova uscita di questa settimana sempre nella collana dedicata a Klemperer, la Sinfonia Fantastica di Berlioz… e così rientro in tema del Thread..

 

 

Inviato

Si diceva appunto della Sinfonia Fantastica diretta da Klemperer…una registrazione, a differenza di altre rimaste sempre in catalogo (le sinfonie di Beethoven, di Mozart, di Mahler …per dire..) caduta un po’ in una specie di oblio.

Chi associa il nome di Klemperer a Berlioz alzi la mano! Nessuno? Ecco… vedete come la “perdita della memoria” culturale sia legata anche al fatto che a volte ci sono perle nascoste che, proprio perché celate, vengono poi dimenticate…

Ed è stato un po’ un peccato, questa dimenticanza, perché il modo in cui Klemperer affronta questa partitura rivoluzionaria è assolutamente personale e assolutamente illuminante.

Illuminante perché è un continuo susseguirsi di contrappunti sonori, che fino ad ora non avevo avuto modo di apprezzare, e che in questa registrazione adesso spiccano in maniera evidente.

Prendiamo la scena del ballo: gli ottoni, la tromba/e in particolare in alto a destra, intervengono in maniera evidente a cambiare la sensazione, troppo sdolcinata con altri direttori, di festa da ballo, mantenendo invece di sottofondo la “tensione” narrativa: è tutta una allucinazione legata all’oppio, quindi anche il ballo con le trombe così in evidenza, è leggibile come un episodio allucinato in cui il sottofondo di irrealtà e di tragedia incombente da incubo è mantenuto vivo proprio dai fiati in evidenza. Ottoni che sono, insieme ai legni (oboe in particolare) i protagonisti della sinfonia: le percussioni raddoppiate (triplicati i timpani, ma poi c’è la grancassa, i piatti, le campane…) servono, qui sembra, a “sostenere” il discorso intrecciato dai fiati.

L’effetto lettura “radiografante” dello spartito è accentuato dal fatto che nella registrazione i primi violìni sono sulla sinistra e i secondi, ben distinti, sulla destra.

Un lettura, questa di Klemperer, che mette a nudo l’architettura musicale “allucinante” e “allucinatoria” di Berlioz… una lettura non dissimile a quella di Boulez!!

La nuova rimasterizzazione in formato 24/192 conferisce una bellezza alla registrazione che…sembra quasi incredibile abbia un’età così veneranda.. 

 

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Inviato

Altra nuova uscita di oggi… assolutamente invitante da ascoltare al fresco di casa (con questo caldo dove volete andare??) è la musica di Haendel: questo doppio album contiene sia le tre suites dette “Musica sull’acqua” sia la musica per i Reali Fuochi di Artificio.

Musica molto nota questa di Haendel e “stra-eseguita”: ci sono brani anche nel cofanetto di Klemperer eseguiti con la Philharmonia!

Ma dopo la rivoluzione filologica degli anni ‘60/‘70 in pratica tutto è cambiato! E giustamente ora per eseguire la musica di Haendel ci vuole una orchestra “barocca”, con strumenti originali o copie dell’epoca e che suoni con una prassi esecutiva storicamente informata. 
Fra le numerose e note scelte discografiche “filologiche” disponibili, questa nuova uscita  di oggi si distingue per diverse caratteristiche.

Intanto la freschezza dell’ensemble B’rock… che già dal nome promette “meraviglie” …già messo in condizioni ideali dal precedente direttore, Renè Jacobs nientemeno..

Poi l’estro nella direzione, la fantasia anche nell’orchestrazione, del direttore nuovo, il funambolico violinista Dmitri Sinkovsky, specialista in Vivaldi… e si sente!

Hanno un sapore vivaldiano nuovo questo concerti di Haendel, infatti! 
E con una ripresa del suono molto molto bella, in 24/192, della Pentatone…

Un album da cinque stelle…

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Inviato

Chi mi conosce, sia personalmente che “solo per leggermi” qui, sa che fra i “giovani” direttori (o almeno ancora abbastanza) giovani ho alcuni nomi che “rientrano” nelle mie corde, le fanno vibrare..

Succede spesso con Dudamel… ma succede ancora più spesso con Nezèt-Seguin…

Un nome asceso rapidamente all’Empireo delle superstar del podio…

Ricordo che 5 o 6 anni  fa venne a Firenze in tournée con i Berliner Philharmoker… e io mi chiedevo: ma chi è questo Nezèt? E cercavo qualche sua registrazione… e mi meravigliai di trovarne della DG con l’orchestra fondata da Abbado e poi guidata da Harnoncourt, la Chamber Orchestra of Europe…

E poi.. la sua carriera è stata fulminante… adesso direttore a Philadelphia ma anche direttore al Metropolitan di New York… 

Molte le registrazioni di gran pregio… ma su Rachmaninov Nezèt ha la mano particolarmente felice.

Questo album doppio con la seconda e la terza sinfonia è, a mio avviso, semplicemente straordinario: scalza dal podio delle mie preferite la seconda diretta da Gergiev al Marinsky (il Rach di Gergiev a Londra mi ha entusiasmato molto meno…) e quella diretta da Mariss Jansons..

La capacità di rendere “intensa ed emozionante”, senza mai scadere nel “mieloso” la seconda sinfonia, è qualcosa di “inaudito” nel vero senso della parola.

E la Philadelphia è tornata a “splendere” per virtuosismo orchestrale come ai tempi di Muti … dopo un interregno abbastanza opaco con Eschenbach…

Bellissima la registrazione DG in 24/96…

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  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Un lettura, questa di Klemperer, che mette a nudo l’architettura musicale “allucinante” e “allucinatoria” di Berlioz… una lettura non dissimile a quella di Boulez!!

Davvero notevole come ha reso questo effetto allucinatorio … sto riscoprendo con grande entusiasmo Klemperer.

4 ore fa, SimoTocca ha scritto:

La nuova rimasterizzazione in formato 24/192 conferisce una bellezza alla registrazione che…sembra quasi incredibile abbia un’età così veneranda..

Ma anche la versione 16/44.1 che ho acquistato da Presto Classical non teme confronti … registrata esattamente 70 anni fa ma sembra ieri

Inviato
Il 8/7/2023 at 17:12, SimoTocca ha scritto:

Se solo i vinilisti potessero ascoltare  la qualità audio stellare di questo cofanetto digitale…probabilmente perderebbero il sonno..😆😉

giusto per chiudere una mini polemica, quello che infastidisce è il continuo sottolineare il tuo punto di vista come verbo assoluto. Ascolto vinile con stampa AAA e non perdo il sonno. Anzi ne sono soddisfatto e lo reputo superiore come piacere d'ascolto. Non capisco cosa ci sia di cosi strano da meritare uno sfottò.

Ho tanti vinili. sono talmente tanti da essere stato costretto a spostarne gran parte in un garage che ho avuto la fortuna di ereditare. Da qualche anno, niente acquisti compulsivi, solo acquisti mirati. Per esempio gli ultimi DG non li ho presi e forse ne comprerò uno o due per prova. Ho anche tanti cd. Anche loro finiti in garage, ma per motivo diverso. Quasi sempre suonano peggio. 

La colonna sonora della mia giornata è radio classica. 103.9 nella mia città, non proprio l'archetipo dell'ascolto di qualità sonora.

Il 90% dei miei ascolti serali sono in hires, spesso con enorme soddisfazione audiofila. ma quando sentenzi dal pulpito, non continuo a leggere e cambio discussione. 

 

 

sto aspettando una valida produzione delle musiche di Sakamoto. Per motivi affettivi più che di qualità artistica. al momento mi risulta solo una riduzione per chitarra, che non ho ancora ascoltato. Spero che interpreti quotati prendano in considerazione le sue partiture. Non è Rota o Williams o Morricone, ma ha un suo perchè

Inviato
Il 9/6/2023 at 10:25, SimoTocca ha scritto:

Oggi sono uscite in questa nuova veste HiRes 24/192 le quattro sinfonie di Brahms, divise in due album, con interpretazioni così fondamentali che probabilmente dovremo tornarci su qui sopra e riparlarne a breve.

Ascoltato tutto di un fiato.

non commento la valenza artistica, solo quella sonora. 

non conosco gli originali, questo è un raro caso in cui l'hi res non è fatto bene. registrazione cosi cosi che hanno provato a migliorare con scarsi risultati. la qualità sonora cambia nella stessa movimento. a volte più scuro, altre più chiaro. A questo punto si dirà: se l'hires è scarso, figurarsi il vinile...non ho ascoltato gli originali e non mi esprimo (a differenza di altri)

 

Inviato

@aggelos  Solo per "cesellare" la discussione, senza alcuna vena polemica, ma anzi... con spirito di confronto e condivisione tra appassionati (di Musica e di HiFi).

Conosco un paio di persone che proprio il digitale lo hanno bandito dall'impianto (sia cd che streaming) pur avendo provato oggetti HiFi dal costo imbarazzante... usano solo vinile con giradischi da paura!!

Io, personalmente, ho un giradischi "basico" con una testina da 200 euro, ma quando ascolto alcuni Lp della Telefunken ... :classic_love:

ps: senza nulla togliere alla altissima qualità di molte registrazioni o rimasterizzazioni digitali, che sono ormai da diversi anni il 90% dei miei ascolti :classic_wink:

giorgiovinyl
Inviato
Il 14/7/2023 at 23:39, aggelos ha scritto:

giusto per chiudere una mini polemica, quello che infastidisce è il continuo sottolineare il tuo punto di vista come verbo assoluto. Ascolto vinile con stampa AAA e non perdo il sonno. Anzi ne sono soddisfatto e lo reputo superiore come piacere d'ascolto. Non capisco cosa ci sia di cosi strano da meritare uno sfottò.

Ho tanti vinili. sono talmente tanti da essere stato costretto a spostarne gran parte in un garage che ho avuto la fortuna di ereditare. Da qualche anno, niente acquisti compulsivi, solo acquisti mirati. Per esempio gli ultimi DG non li ho presi e forse ne comprerò uno o due per prova. Ho anche tanti cd. Anche loro finiti in garage, ma per motivo diverso. Quasi sempre suonano peggio. 

La colonna sonora della mia giornata è radio classica. 103.9 nella mia città, non proprio l'archetipo dell'ascolto di qualità sonora.

Il 90% dei miei ascolti serali sono in hires, spesso con enorme soddisfazione audiofila. ma quando sentenzi dal pulpito, non continuo a leggere e cambio discussione. 

Il problema con Simone è che deve evangelizzarci...:classic_rolleyes:

Inviato

@aggelos @maxnalesso @giorgiovinyl
Vi invito a non “appesantire” questo lungo Thread dedicato alle segnalazioni delle nuove uscite di classica, in formato HiRes (come indica  in maniera esplicita il titolo della discussione) con diatribe, polemiche, discussioni “tecniche-audiofile”.

Discussioni dedicate al vinile versus il digitale, CD versus HiRes, e compagnia cantando, se se contano  a decine sul Forum e se volete discutere un’ennesima volta di queste tematiche esclusivamente “tecniche-audiofile” vi raggiungo volentieri su una nuova discussione (o su una vecchia che avrete riaperto!).

Rispondo invece volentieri ad @aggelos sulle sinfonie di Brahms dirette da Klemperer, sulla qualità audio di questi nuovi album.

In queste caldissime giornate ovviamente non riesco ad ascoltare l’impianto diffusori grande in sala (che scalda parecchio) così come non riesco a ascoltare neppure l’impianto cuffie con gli amplificatori valvolari perchè scaldano a palla! 
Ho ritirato fuori in queste settimane, come d’abitudine, gli ampli Stax e le cuffie elettrostatiche Stax degli anni ‘90, cuffie che rimangono comunque a oggi di riferimento audiofilo.

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Ho voluto quindi comparare i CD EMI/Warner delle sinfonie di Klemperer (sì, in casa penso di avere un numero di CD più vicino a ventimila che a diecimila…quindi insomma ecco… di supporti “solidi” posso dire che me ne intendo?) utilizzando il lettore CD SACD Accuphase su cui ho fatto girare il CD del cofanetto brahmsiano  di Klemperer che si vede in foto sotto…

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e l’ho confrontato, sullo stesso identico impianto cuffia, utilizzando l’Accuphase come DAC riproducendo i file HiRes da Qobuz (come da foto sottostante)

 

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Le registrazioni delle sinfonie a Londra risalgono tutte al 1956/57 (perlopiú 1956) che sono i primissimi anni della stereofonia ..!

Sono registrazioni quasi pionieristiche, queste EMI con la Philharmonia e Klemperer. Le altre registrazioni di Klemperer, di cui si parlava poco sopra, sono in genere un po’ posteriori, di poco è vero, ma quel poco che consente grandi avanzamenti della tecnologia di registrazione.

Purtuttavia sulle cuffie Stax anche le quattro sinfonie di Brahms suonano in  maniera assolutamente eccellente, in assoluto dico!

Aggiungo anche che l’ascolto dei nuovi album HiRes è molto, molto più vicino alla realtà musicale dal vivo (avendo ascoltato il ciclo di Brahms poco tempo fa in una delle migliori sale del mondo per acustica..penso di poterlo dire, senza chiedere il permesso, no?) rispetto al corrispondente CD.

Tutto questo, ovviamente, fa parte del mio giudizio, certamente soggettivo e IMHO, ma un giudizio a cui sottostà, me ne sia dato atto per cortesia, una notevole esperienza sia di musica dal vivo sia con apparecchiature HiFi di “nobile lignaggio”.

Altro dirvi non vò, su questo Thread e su questo tema specifico, ma se avete da dibattere ulteriormente vi rinnovo l’invito a farlo su apposita discussione, a cui mi unirò volentieri.

Attendo da voi, come già in passato, eccellenti suggerimenti e contributi alla discussione, che essendo un Thread lungo lungo rischia inutili appesantimenti se andiamo fuori tema…

 

 

 

Inviato
5 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Aggiungo anche che l’ascolto dei nuovi album HiRes è molto, molto più vicino alla realtà musicale dal vivo (avendo ascoltato il ciclo di Brahms poco tempo fa in una delle migliori sale del mondo per acustica..penso di poterlo dire, senza chiedere il permesso, no?) rispetto al corrispondente CD.

non sto valutando la differenza fra cd vinile ed hires della stessa registrazione. Come ho scritto prima non conosco gli originali.

valuto la registrazione in se. E mi sembrato un papocchio. magari altri commenti...

Inviato

@aggelos Se rileggi il mio (troppo) lungo post, troverai che ho risposto proprio alla tua domanda: nonostante siano registrazioni del 1956, per lo più, e ciò proprio all’inizio delle sperimentazioni in stereofonia, pur tuttavia queste registrazioni suonano molto bene. 
Mi auto cito:

17 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Purtuttavia sulle cuffie Stax anche le quattro sinfonie di Brahms suonano in  maniera assolutamente eccellente, in assoluto dico!


Almeno sul mio impianto cuffia che sto usando in questi giorni di afa, le quattro sinfonie di Brahms hanno un’eccellente dinamica, un suono orchestrale assolutamente verosimile per colore e per disposizione spaziale degli strumenti, e…insomma..ascoltandole si direbbe che sono registrazioni molto più recenti! 
E a proposito di Klemperer…sono usciti proprio stamani altri album rimasterizzati in HiRes, fra cui le sinfonie di Mendelssohn Scozzese e Italiana.

Se n’è già parlato altre volte, ma in Mendelssohn il direttore che trovo più vicino alle mie corde è Claudio Abbado, con la sua mano “leggera” che “smussa” alcuni tratti eccessivamente romantici (si fa per dire, eh?!) di queste sinfonie.

Mi aspettavo, da Klemperer un suono “roccioso” ed un passo “lento”, un po’ come fa Bernstein con la Israel, un approccio che invece trovo lontano dai miei gusti.

Ebbene, no, qui Klemperer ha un approccio assolutamente giocoso e con tempi “giusti”: seppure il passo non sia veloce, non c’è mai, e sottolineo mai, la sensazione di rallentamento, di “effetto melassa”.

E la disposizione “stereofonica” dei primi violìni a sinistra e i secondi a destra aiuta in maniera notevole la “intelligibilità” del canto e controcanto degli archi.

Un effetto molto bello.

Anche in questo caso trovo la rimasterizzazione dello studio francese per la Warner sia qualcosa di “miracoloso” per il suono che esce dalle mie cuffie (stamani le GoldPlanar con tecnologia AMT di Heil), per la totale assenza di fruscio (in cuffia è la prima cosa che si nota, se si ascolta musica classica…) e per il suono setoso degli archi, oltre che per il giusto rilievo degli ottoni e dei timpani.

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Inviato

Fra le nuovissime uscite invece vi segnalo questa dedicata a Corelli, da parte di un musicista che stimo moltissimo, Ottavio Dantone, e la sua Accademia Bizantina.

Le musiche di Corelli sono eseguite, troppo poco a mio avviso, perché sono così immediate e piacevoli da meritare una attenta riscoperta.

Ottavio Dantone e la sua orchestra hanno dedicato sempre grande attenzione alla musica di Vivaldi, ma anche a quella di altri autori del barocco italiano… e nel loro approccio filologico questa “frequentazione abituale” si sente in positivo.

Vi invito, se l’album di Corelli vi è piaciuto, anche ad ascoltare gli altri album dell’Accademia Bizantina sull’etichetta HDB Sonus, album tutti in HiRes 24/88 …

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