UpTo11 Inviato 18 Febbraio Inviato 18 Febbraio 12 ore fa, Maurjmusic ha scritto: Ci siamo stati tutti ... e trovo una certa corrispondenza con questa ..... Interessante. In che senso ci trovi una corrispondenza? Premetto che reputo entrambe dei capolavori, ma non mi viene di associarle né musicalmente né per il testo.
Maurjmusic Inviato 18 Febbraio Inviato 18 Febbraio 57 minuti fa, UpTo11 ha scritto: In che senso ci trovi una corrispondenza? Premetto che reputo entrambe dei capolavori, ma non mi viene di associarle né musicalmente né per il testo. La corrispondenza non fa riferimento alla musica ma esclusivamente al testo. In entrambe le canzoni si parla di amori giovanili perduti durante il “percorso” dall’età della giovinezza all’età adulta ed alla tristezza di aver raggiunto certamente dei traguardi ma purtroppo di riconoscere di avere nel contempo perduto ciò che si amava di più in gioventù. 1
Tigra Inviato 18 Febbraio Inviato 18 Febbraio "Quale allegria" di Lucio Dalla riesce a mettermi sempre un tremendo magone, pur essendo una canzone bellissima. Ed anche "Tu parlavi una lingua meravigliosa", da Anidride solforosa, canzone d'amore perduto ed indimenticato, che splendida tristezza.
dariob Inviato 18 Febbraio Inviato 18 Febbraio 5 ore fa, Tigra ha scritto: pur essendo una canzone bellissima. Tutto L. Dalla sono canzoni bellissime...ma mi richiamano una 'sfiga' senza fondo. Per carità, e scusate.
bungalow bill Inviato 18 Febbraio Inviato 18 Febbraio D . Modugno : amara terra mia D . Modugno vecchio frac 1
max56 Inviato 18 Febbraio Inviato 18 Febbraio tristi , malinconiche , struggenti ....ma bellissime : tutte e due le ascoltiamo anche in "originale" da Joan Baez , anche se la seconda di Branduardi ( ballata irlandese del 18esimo secolo) la preferisco dai Pentangle che cantata dalla Baez PS l album "La luna" non si trova quasi più , la canzone adesso si trova sul disco ( cd o Lp) "Gulliver , la luna ed altri disegni"
ascoltoebasta Inviato 18 Febbraio Inviato 18 Febbraio Era il 2 maggio del 1947 quando a N.Y. Evelyn McHale si tolse la vita lasciandosi cadere dall'86mo piano e la fresca foto scattata subito dopo divenne iconica,in questo incantevole brano viene ricordato il triste fatto usando una delicatezza non comune,il brano è "Evelyn" dei Syndone con le stupende voci di Riccardo Ruggeri e Viola Nocenzi,brano sicuramente sconosciuto ai più,come purtroppo spesso accade.
bungalow bill Inviato 19 Febbraio Inviato 19 Febbraio D . McWilliams : days of pearly spencer M . Martini : gli uomini non cambiano F . De André : la ballata del miché M . Masini : ci vorrebbe il mare
bungalow bill Inviato 20 Febbraio Inviato 20 Febbraio I . Graziani : canzone triste S . Cristicchi : ti regalerò una rosa
Tigra Inviato 20 Febbraio Inviato 20 Febbraio @analogico_09 che colpo rivedere la sigla iniziale del Commissario Maigret - Gino Cervi, da la esatta percezione di quanto tempo è già trascorso...... e poi Tenco, non servono parole. Tornando in topic, uno dei grandi cantori degli ultimi, Enzo Jannacci: "L’han trovaa sòtta a on mucc de carton, gh’han guardaa el pareva nissun gh’han toccaa, el’ pareva ch’el dormiva: « Lassà stà, che l’è ròba de barbon »."
analogico_09 Inviato 20 Febbraio Inviato 20 Febbraio L'Uomo in frack, altro mito della canzone italiana... no non ho detto noia ho detto canzone... Propongo un omaggio un po' originale di un grande a un grande... l'ironia disincantata di Giannini per stemperare la malinconia (quando San Remo era San Remo.., no, non ho detto san scemo...)
analogico_09 Inviato 20 Febbraio Inviato 20 Febbraio Il 13/02/2025 at 16:28, Sonicrage ha scritto: Marisa Terzi - "Amore, Amore mio" dall'album "Canzoni Perdute" (2017). Molto bella, brava lei, delicata ed espressiva, c'è una canzone di Tenco che ha lo stesso titolo, non è propriamente triste solo un po' "preoccupata" e cmq c'è l'ansia dell'attesa e l'urgenza della speranaza, in Tenco era sempre presente la tristezza in forma lirica, a tratti arrabbiata. Grande voce, calda, profonda, espressiva intonata come poche altre voci.... Una "piccola" ballata, quasi minimale che non racconta una storia bensì un'impressione, un momento figace, un timore improvviso.., una piccola perla. Vabbè.., i discografici la arrangiano con un ritmo "siltakì" invadente che spezza un po' l'intimismo musicale, ma all'epoca andava di moda credo dopo il grande successo cinematografico di Zorba il Greco... ... tante canzoni di Tenco sono state arrangiate ad penis di canem a volte per renderle più appetibili a un pubblico più vasto, e Tenco si incacchiava non poco ma cosa avrebbe potuto fare, era la condizione per poter incidere dischi, per fare concerti, per vivere. Per accompagnare il canto "notturno" di Tenco basta un pianoforte, una voce di sax che suona triste in una strada solitaria, di notte. Molti musicisti anche di jazz seguitano a riprendere le sue canzioni togliendo le croste facendo spesso ottimi lavori.., però.., la voce di Tenco, unica, irripetibile non c'è più. il testo è questo 1
coldturkey Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio Per le sensazioni che risveglia in me, il piú triste (e dolce) di tutti é il grande Claudio Lolli. "Io ti racconto" é un esempio, ma ci sono tante sue canzoni anche piú tristi... 2
bungalow bill Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio V . Brondi : c'eravamo tanto amati Equipe 84 : Auschwitz
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