Questo è un messaggio popolare. feli Inviato 20 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 20 Febbraio Il 17/02/2025 at 20:27, vannigsx ha scritto: Scusate intendevo come registrazione . A parte le segnalazioni di @Grancolauro e @Tronio che approvo ,( i lavori di Holland segnalati da @jackreacher e @Coltr@nenon li conosco), non sono molto d'accordo con le altre . Imho devi cominciare setacciando tutti i titoli incisi dagli anni 80/90 in poi, nel suo Rainbow Studio di Oslo, dal grande sound engineer di casa ECM: Jan Erik Kongshaug . In quasi tutti i titoli da lui registrati da quegli anni, a fronte di un lieve eccesso di riverbero che è comunque diventato anche il carattere distintivo di parte di certa produzione ECM, c'è una tridimensionalità fantastica, con ogni strumento che occupa solo un determinato e ben definito spazio in altezza e profondità nel fronte sonoro, con una grande estensione della risposta in alto e in basso, un dettaglio finissimo e una dinamica da pelle d'oca . Perdonami se ti butto lì solo un paio di titoli e non ti faccio la lista ma sarebbe troppo lunga ed in questo momento non riesco: Bobo Stenson * War Orphans (Piano Trio che letteralmente si materializza davanti ai tuoi occhi, in mezzo e dietro i tuoi diffusori) e Pierre Favre in * Windows Steps, con il Cello di David Darling e le percussioni di Pierre Favre, che letteralmente si concretizzano in sala d'ascolto . Altri Studi di Registrazione hanno inciso per ECM dei veri e propri capolavori dal punto di vista tecnico e artistico, ad esempio in Svizzera ancora Pierre Favre con l'imperdibile "Fleuve", disco che ospita la Tuba di Michel Godard, oltre a basso e percussioni che ancora una volta si materializzeranno nello spazio tridimensionale tra te e i diffusori e che sfondano la parete di fondo . Anche i dischi incisi per ECM in Francia da Louis Sclavis * "L'Affrontement Des Prétendants" (un quintetto decisamente difficile da riprodurre ma dalle dinamiche incredibili) e "Dans La Nuit" (quintetto opposto, "notturno" dalla bellezza indicibile), sono sonicamente fantastici con tutta la rafffinatezza, la dinamica, l'estensione e la tridimensionalità di cui questa casa discografica talvolta era capace . In tempi più recenti, anche i lavori incisi da Stefano Amerio all'Artesuono Recording Studios sono eccellenti. Ma uno dei miei dischi preferiti dal punto di vista dell'emozione, per il ritrovarsi il Piano Trio in salotto in carne ed ossa, è il grandissimo sestuplo che vale assolutamente la pena ascoltare "Live At The Blue Note" di Jarrett, Peacock, DeJohnette. Ascoltati in assoluta meditazione la penultima traccia del 4° disco "Fall in Love Too Easily/The Fire Within" e la penultima traccia del 6° disco "Desert Sun": ti ritroverai seduto ad ascoltare in estasi i musicisti al celeberrimo jazz club Blue Note di New York e non di certo a casa tua... 5 1
Folkman Inviato 20 Febbraio Inviato 20 Febbraio Il 17/02/2025 at 17:38, vannigsx ha scritto: Chiedo quali siano i migliori cd pubblicati dall’etichetta ECM grazie Inserisci su Google , Best ECM Albums ti usciranno decine di liste 50 best 100 best migliori registrazioni etc così potrà tirare fuori un po’ di roba , oltre naturalmente ai consigli che leggi qui .
Armando Sanna Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio 16 ore fa, dariob ha scritto: Però l'opener era interessato ai CD. Si lo avevo letto, per una mia deformazione di acquisti ho tutto in vinile fino agli anni ‘93/94 e dopo in CD/Sacd. Del buon Pat Metheny ho quasi tutta la sua discografia che con le varie collaborazioni che risulta quasi sterminata ( fa solo più paura per la vastità quella di Bill Laswell con le sue diverse etichette/ collaborazioni con artisti vari) . Del catalogo ECM ho diversi artisti e ho sempre apprezzato la registrazione e qualità delle cover che ne fanno un prodotto facilmente riconoscibile alla pari dell’altra label come la 4AD. 1
Valerio Russo Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio Ciao, dunque... da dove incomnciare... Non sono propriamente jazzofilo, ma qualcosa l'apprezzo. Del Keith Jarrett Trio ho Inside Out e My foolish heart. Quest'ultimo è un po' che non gira, perché mi sono dedicato ad allargarmi su altri generi. Inside Out all'epoca l'ho consumato, artisticamente bellissimo. La registrazione è timbricamente brillante, la dinamica non (troppo) compressa, ma... la scena acustica figlia del piazzamento ravvicinato dei (troppi) microfoni. Ti troverai dunque con la batteria larga quanto le casse, così come il pianoforte. Totalmente innaturale se il tuo punto di vista è quello del pubblico. E' il peccato originale della tecnica multimicrofonica se non si adottano poi degli accorgimenti (sicuramente esistono, oggi più che mai, le eccezioni che confermano la regola). Poi, magari, il punto di vista del musicista può piacere, ma personalmente mi sento ascoltatore, dev'esserci la giusta distanza con quanto ascolto. Artisticamente strepitosi (e tecnicamente ben riusciti) i dischi di Pat Metheny che sono stati citati. Alcuni li trovi in SACD monostrato della Universal Japan. La rimasterizzazione è un pò... affilata, nel senso della brillantezza. Per esempio, possedendo sia CD che SACD posso dire che l'equilibrio timbrico di Offramp nel CD originale è secondo me migliore. Il rovescio della medaglia è il dettaglio, che va a vantaggio del SACD (e non mi appare essere solo una questione timbrica). Sul versante classico, sicuramente non devi farti mancare Andràs Schiff (l'ultimo disco ascoltato: un concerto con musiche di Schumann, bellissimo). Poi ricordo Private City di John Surnam, da ascoltare anche solo per poi stabilire che non piace (a me tantissimo). Saltando di palo in frasca, Music for 18 musicians di Reich, se piace, mi sembra sia stato edito proprio da ECM alla sua prima uscita... Hai di che divertirti, devi solo incontrare i tuoi gusti, e non dubito... Ciao, Valerio
jackreacher Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio 14 ore fa, feli ha scritto: i lavori di Holland segnalati da @jackreacher ...non li conosco. Ti perdono dai 1
damiano Inviato 21 Febbraio Inviato 21 Febbraio La risposta immediata che mi verrebbe da scrivere è: sono (quasi) tutti molto godibili. Quindi, a mio parere, diventa fondamentale "scegliere" il tipo di musica che incontra i gusti individuali. ECM ha un catalogo vasto a piacere con artisti che variano da Art Ensemble of Chicago, free jazz duro e puro, a Tord Gustavsen che suona musica derivata dal jazz (che in altro thread definiamo "ai confini") di più facile fruizione. I suggerimenti proposti sono tutti ottimi esempi e si va da Metheny a Surman. @feli mi fa immenso piacere la citazione di Jan Erik Kongshaug, che, avendo lavorato per lunghi periodi a Ludwisburg, ho avuto il piacere di conoscere personalmente nello studio Bauer dove ha lavorato, sempre per ECM. Tra le altre cose Jan Erik era anche un bravo chitarrista jazz e suonava anche l'armonica ed il basso https://www.discogs.com/it/artist/388371-Jan-Erik-Kongshaug Ciao D. 1
vannigsx Inviato 21 Febbraio Autore Inviato 21 Febbraio 21 ore fa, feli ha scritto: . A parte le segnalazioni di @Grancolauro e @Tronio che approvo ,( i lavori di Holland segnalati da @jackreacher e @Coltr@nenon li conosco), non sono molto d'accordo con le altre . Imho devi cominciare setacciando tutti i titoli incisi dagli anni 80/90 in poi, nel suo Rainbow Studio di Oslo, dal grande sound engineer di casa ECM: Jan Erik Kongshaug . In quasi tutti i titoli da lui registrati da quegli anni, a fronte di un lieve eccesso di riverbero che è comunque diventato anche il carattere distintivo di parte di certa produzione ECM, c'è una tridimensionalità fantastica, con ogni strumento che occupa solo un determinato e ben definito spazio in altezza e profondità nel fronte sonoro, con una grande estensione della risposta in alto e in basso, un dettaglio finissimo e una dinamica da pelle d'oca . Perdonami se ti butto lì solo un paio di titoli e non ti faccio la lista ma sarebbe troppo lunga ed in questo momento non riesco: Bobo Stenson * War Orphans (Piano Trio che letteralmente si materializza davanti ai tuoi occhi, in mezzo e dietro i tuoi diffusori) e Pierre Favre in * Windows Steps, con il Cello di David Darling e le percussioni di Pierre Favre, che letteralmente si concretizzano in sala d'ascolto . Altri Studi di Registrazione hanno inciso per ECM dei veri e propri capolavori dal punto di vista tecnico e artistico, ad esempio in Svizzera ancora Pierre Favre con l'imperdibile "Fleuve", disco che ospita la Tuba di Michel Godard, oltre a basso e percussioni che ancora una volta si materializzeranno nello spazio tridimensionale tra te e i diffusori e che sfondano la parete di fondo . Anche i dischi incisi per ECM in Francia da Louis Sclavis * "L'Affrontement Des Prétendants" (un quintetto decisamente difficile da riprodurre ma dalle dinamiche incredibili) e "Dans La Nuit" (quintetto opposto, "notturno" dalla bellezza indicibile), sono sonicamente fantastici con tutta la rafffinatezza, la dinamica, l'estensione e la tridimensionalità di cui questa casa discografica talvolta era capace . In tempi più recenti, anche i lavori incisi da Stefano Amerio all'Artesuono Recording Studios sono eccellenti. Ma uno dei miei dischi preferiti dal punto di vista dell'emozione, per il ritrovarsi il Piano Trio in salotto in carne ed ossa, è il grandissimo sestuplo che vale assolutamente la pena ascoltare "Live At The Blue Note" di Jarrett, Peacock, DeJohnette. Ascoltati in assoluta meditazione la penultima traccia del 4° disco "Fall in Love Too Easily/The Fire Within" e la penultima traccia del 6° disco "Desert Sun": ti ritroverai seduto ad ascoltare in estasi i musicisti al celeberrimo jazz club Blue Note di New York e non di certo a casa tua... Infinite grazie, li ho presi quasi tutti cosi inizio da qui..... davvero infinite grazie 1
minollo63 Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio @damiano @feli voi che siete quelli che conoscete di più miei gusti musicali (…“alternativi” 😆), potreste indicarmi un disco ECM in particolare che mi potrebbe piacere e che mi permetterebbe di provare l’ebrezza di ascoltare il classico “sound” della casa discografica sempre così citata per la cura delle incisioni ? So di chiedervi una cosa non proprio semplice, ma fate un piccolo sforzo in più, viste le vostre competenze in merito. Ovviamente l’invito è aperto a tutti… senza esagerare ! 🤪 Ciao ☮️ Stefano R. 1
damiano Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio @minollo63 ti propongo due cose al volo: https://www.discogs.com/it/release/2012689-John-Surman-The-Amazing-Adventures-Of-Simon-Simon E poi https://www.discogs.com/it/master/302758-Terje-Rypdal-What-Comes-After Così abbiamo anche il vantaggio di uscire dal solito 🙂 Ciao D. 1
one4seven Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio @minollo63 Ma certo: il primo disco ECM che ti consiglierei è RE: ECM di Ricardo Villalobos and Max Loderbauer Che non è un disco "ECM Style" ... ma è (può essere) una porta di ingresso nel mondo ECM molto molto particolare. Audio superlativo. https://ecmrecords.com/product/re-ecm-ricardo-villalobos-max-loderbauer/ 1 1
Maurjmusic Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio 3 ore fa, minollo63 ha scritto: voi che siete quelli che conoscete di più miei gusti musicali (…“alternativi” 😆 Ci provo … new wave /new age/ new jazz! ( disclaimer: no responsibility 😎) 1
ar3461 Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio @jackreacher intendi prime serie perche' tratte ancora da master analogici cioe' AAD/ADD ? Penso che poi a partire da un certo periodo con matrici totalmente DDD non cambi nulla a livello di 1-2-3 stampa etc etc Le prime stampe che indichi da che anno a che anno sono state pubblicate ?
Questo è un messaggio popolare. feli Inviato 22 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Febbraio 4 ore fa, minollo63 ha scritto: potreste indicarmi un disco ECM in particolare che mi potrebbe piacere e che mi permetterebbe di provare l’ebrezza di ascoltare il classico “sound” della casa discografica Ad un rockettaro puro e duro nonchè grandissimo esperto e appassionato di musica, il primo titolo ECM che farei ascoltare per non farlo fuggire dopo qualche minuto, è sicuramente a nome del trombettista norvegese Nils Petter Molvaer * Khmer, uno straordinario e moderno settetto, capace di fondere mirabilmente groove pulsanti, trip-hop, drum’n’bass, ambient, techno, elettronica e strumenti tradizionali, che ha tutte le qualità musicali e tecniche, tipiche di questa etichetta. Sempre rimanendo in ambito elettronico, per te pescherei a caso nella produzione del pianista e compositore svizzero Nik Bärtsch, in particolare sceglierei un titolo in ordine temporale tra Stoa, Holon, Continuum e Awase, già che li ho sottomano :-). Linguaggio moderno - neppure qui il groove manca - ma concetti musicali integrali, all’interno di "moduli" musicali; anche qui siamo piuttosto distanti dal jazz che pensi che sia, i woofer dei tuoi diffusori non si divertiranno affatto ma i tuoi sensi e le tue orecchie toccheranno il paradiso... Per concludere chiuderei con un lavoro acustico: Ferenc Snétberger * Titok, Trio chitarra, basso, percussioni, poesia purissima trascritta in musica, in una incisione (guardacaso proveniente dal Rainbows Studio di Oslo) che ha dello stupefacente per quanto riguarda estensione gamma, dettaglio e ricostruzione 3D, con i tre strumenti incredibilmente posizionati e separati nel palcoscenico: se in quel momento casa tua sarà abbastanza silenziosa, non potrai che rimanere a bocca aperta. 3 1
one4seven Inviato 22 Febbraio Inviato 22 Febbraio 7 ore fa, feli ha scritto: Nils Petter Molvaer Fantastico! E' il secondo suggerimento che avrei dato anch'io a @minollo63
Armando Sanna Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio @feli Bravo, hai menzionato N.P. Molvaer, che ho visto dal vivo insieme a Bill Laswell , e Nik Bartsch del quale ho i primi due lavori citati . Della ECM potrei inserire un album sicuramente, per gli altri dovrei vedere, Jon Hassell “Power Spot” visto anche lui dal vivo insieme ai Farafina Esperience … Con la sua particolare tecnica per definire la sua maniera di riprodurre delle note “sembra una tromba suonata dal vento “
jackreacher Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 18 ore fa, ar3461 ha scritto: @jackreacher intendi prime serie perche' tratte ancora da master analogici cioe' AAD/ADD ? Penso che poi a partire da un certo periodo con matrici totalmente DDD non cambi nulla a livello di 1-2-3 stampa etc etc Le prime stampe che indichi da che anno a che anno sono state pubblicate ? Ciao, intendo tutti i tipi di CD dal AAD al DDD le prime stampe uscite sono migliori delle ristampe (compresi i DDD), puoi provare tu stesso, per esempio procurati Extensions di Dave Holland prima stampa del '90 con custodia rigida disco stampato M&L Germany (o PMDC o PDO) e lo stesso album ristampato con custodia cartonata (molto probabilmente cd EDC), e li confronti. Vedrai che non suonano uguali su cd player anche se non è remastered, perché la qualità del supporto ed il glassmaster usati nelle ristampe sono di minore qualità. Prove fatte con tante etichette, non solo ecm, provare per credere. Inoltre a mio avviso gli album più belli ecm sono dagli anni '80 fino ai primi anni del 2000.
egalli Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 21 ore fa, minollo63 ha scritto: @damiano @feli voi che siete quelli che conoscete di più miei gusti musicali (…“alternativi” 😆), potreste indicarmi un disco ECM in particolare che mi potrebbe piacere e che mi permetterebbe di provare l’ebrezza di ascoltare il classico “sound” della casa discografica sempre così citata per la cura delle incisioni ? So di chiedervi una cosa non proprio semplice, ma fate un piccolo sforzo in più, viste le vostre competenze in merito. Ovviamente l’invito è aperto a tutti… senza esagerare ! 🤪 Ciao ☮️ Stefano R. Questo a distanza di anni resta un gran disco...anche se con sonorità particolari e non usuali per ECM
damiano Inviato 23 Febbraio Inviato 23 Febbraio 20 minuti fa, egalli ha scritto: Questo a distanza di anni resta un gran disco...anche se con sonorità particolari e non usuali per ECM Beh dai, non direi inusuali....David Torn è presente in tanti lavori di Garbarek, è il chitarrista di mezzo tra Bill Connors e Bill Frisell. Il lavoro che hai postato è molto bello e secondo me torniamo al punto originale: ECM ha prodotto cose molto diverse tra loro. Come ad esempio: https://www.discogs.com/it/master/558843-Don-Cherry-Lennart-Åberg-Bobo-Stenson-Anders-Jormin-Anders-Kjellberg-Okay-Temiz-Dona-Nostra tutti considerano Old and New Dreams il miglior lavoro di Cherry per ECM, io penso che Dona Nostra sia anche "migliore", ed il virgolettato sottolinea l'espressione soggettiva. E può essere usato per partire verso altre strade: Bobo Stenson, Anders Jormin....ognuna delle quali porterà a nuove scoperte Tra parentesi, ancora una volta, Jan Erik Kongshaug Ciao D. 2
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